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La Fondazione, per la propria tradizione e missione, utilizza il proprio patrimonio per fornire al territorio particolar

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Idea Transcript


Le opere riprodotte in copertina e all´interno del volume fanno parte della collezione d´arte del Novecento della Fondazione di Venezia

In copertina: Carmelo Zotti Tramonto 1992

Fondazione di Venezia Bilancio consuntivo 2006 14.mo esercizio

Lettera del Presidente Bilancio di missione Introduzione Identità La rendicontazione Programmi e progetti

7 9 11 13 35 45

Relazione economica e finanziaria Il patrimonio La gestione I fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio Le prospettive Grafici Indici di bilancio Indicatori di bilancio

81 83 87 93 94 96 99 102

Il bilancio d'esercizio Il bilancio al 31 dicembre 2006 Nota integrativa

107 108 113

Relazione del Collegio dei Revisori Relazione di certificazione

147 153

Indice analitico

161



Sommario

Lettera del Presidente

La Fondazione, per la propria tradizione e missione, utilizza il proprio patrimonio per fornire al territorio particolari beni e servizi in grado di migliorare la qualità della vita della comunità di riferimento. La maggior parte delle iniziative sostenute dalla Fondazione sono contraddistinte da una significativa ricaduta sociale; in molti casi si sviluppano sinergie che permettono alla città e al territorio circostante di sviluppare o consolidare relazioni in ambito nazionale e internazionale. Dal punto di vista gestionale la Fondazione ha avviato da tempo un processo di aziendalizzazione che consiste nella applicazione dei principi di efficienza ed efficacia che contraddistinguono i soggetti orientati al profitto. Nell’ambito di tale processo, per il principio di trasparenza che caratterizza la Fondazione, si presenta una versione aggiornata e arricchita del bilancio di missione, che oltre ad essere previsto dalla normativa vigente, è considerato ormai da tempo un indispensabile strumento di rendicontazione sociale. In questo modo la Fondazione sostiene il continuo scambio di informazioni con la comunità di riferimento, portando in primo piano i fatti, accanto alle cifre, ma anche e soprattutto i valori e l’identità che negli anni ne hanno connotato in maniera trasparente l’operato. Nel corso dell’ultimo esercizio è proseguito sia il processo di razionalizzazione dei programmi che caratterizzano l’attività istituzionale della Fondazione, sia lo sviluppo dell’operatività diretta della Fondazione su progetti di maggior complessità e rilevanza. Tra i fatti rilevanti avvenuti nel corso del 2006 si segnala: – l’avvio delle attività di base nel settore dei BAC per la realizzazione nella terraferma veneziana del Museo del Novecento con sede a Mestre; – l’impegno della Fondazione nel settore della ricerca scientifica e tecnologica per la costituzione di una società dedicata al trasferimento tecnologico dalle università alle imprese. Il presente documento di bilancio, termina con una particolare sezione che raccoglie i dati contabili, formalmente necessari, ma anche opportunamente illustrativi degli analitici eventi finanziari dell’anno trascorso: sono le cifre relative alla contabilità che connettono un anno con l’altro e danno della Fondazione un lettura organizzata anche dal punto di vista della rendicontazione aziendale. Giuliano Segre

Felice Carena Natura morta 195



Lettera del Presidente

Bilancio di missione

Introduzione

Il Bilancio di missione Il Bilancio di missione, previsto dalla normativa sulle fondazioni bancarie, è lo strumento che permette di rendere pubblicamente conto dei “fatti” e dei “valori” che, accanto alle cifre, ispirano l’operato della Fondazione. Un documento, dunque, che diviene il primo canale informativo e di rendicontazione. La necessità e la rilevanza di tale strumento deriva dal fatto che la Fondazione non ha finalità di lucro e utilizza il proprio patrimonio per realizzare una missione sociale. Ecco allora che la capacità di illustrare in maniera chiara ed esauriente le proprie iniziative e i risultati raggiunti diventa un irrinunciabile dovere etico e di responsabilità nei confronti dei propri portatori di interessi o “stakeholder”. Nel realizzare il Bilancio di missione si è voluto costruire un sistema in grado di evidenziare sia le attività della Fondazione nei vari settori d’intervento, sia le diverse “famiglie” di stakeholder coinvolte, in maniera tale da comporre un quadro di lettura semplice e sintetico. Attraverso la realizzazione della mappa dell’operato della Fondazione si offrono all’interlocutore diversi percorsi di lettura che consentono di evidenziare per ciascuna iniziativa gli stakeholder di riferimento e i relativi risultati raggiunti. Il Bilancio di missione rappresenta dunque un processo di sensibilizzazione e formazione sui temi della responsabilità e della rendicontazione sociale, che la Fondazione intende portare avanti nel tempo con continuità. Gli stakeholder Con questo termine di origine anglosassone si definiscono i soggetti che possono influenzare, essere influenzati, o avere un interesse per le attività di un’organizzazione. Tale concetto, nel caso delle fondazioni, può venir definito in modo più circostanziato così da individuare tre tipologie di portatori di interessi, rispettivamente il nucleo generatore, gli strumenti e i destinatari. La prima tipologia fa riferimento agli enti veneziani che designano la maggior parte dei componenti dell’organo di indirizzo della Fondazione, secondo quanto previsto dallo Statuto. Tali enti costituiscono il nucleo essenziale della Fondazione, in quanto i Consiglieri nominati su loro designazione, pur non rappresentando l’ente designante, determinano in modo collegiale le linee guida per la gestione del patrimonio e per le attività erogative. La seconda categoria di portatori di interessi fa riferimento ai soggetti che operano a stretto contatto con la Fondazione, permettendone così il raggiungimento della missione. Siamo quindi in presenza degli strumenti con cui la Fondazione collabora per realizzare i propri obiettivi. Si tratta di organizzazioni e persone che – attraverso il loro apporto di risorse culturali, professionali, organizzative, finanziarie, ecc… – da un lato gestiscono il patrimonio della Fondazione, permettendo il mantenersi del medesimo e il generarsi di risorse da destinare all’attività istituzionale, dall’altro realizzano le diverse iniziative istituzionali. L’ultima tipologia di stakeholder fa riferimento ai destinatari, cioè a coloro che beneficiano direttamente o indirettamente dell’attività fondazionale. Si tratta quindi di soggetti fisici che in ultima istanza fruiscono dei beni e dei servizi che vengono realizzati.

Felice Casorati L’astrolabio 1950

11

Introduzione

Identità

Le origini Al di là della data della costituzione formale (1992), la Fondazione Cassa di risparmio di Venezia vanta una storia ben più antica: le sue origini risalgono infatti al XIX secolo. Nel 1822 nasce la Cassa di risparmio di Venezia, ispirata e improntata alle esperienze delle grandi Casse di risparmio europee, quali Amburgo, Vienna e Lubiana, nate tra la fine del diciottesimo secolo e i primi anni del diciannovesimo. La Cassa di risparmio di Venezia si integrava con il pregresso istituto del Monte di Pietà, nato per volontà dell’amministrazione austriaca, a seguito delle terribili condizioni di povertà createsi per le devastazioni prodotte dalla lunga stagione delle guerre napoleoniche. Al ruolo statutario di beneficenza dell’istituto si affiancano presto caratteri creditizi, che lo portano a funzionare – entro certi limiti e con non poche resistenze – come principale banca veneziana per le emergenze economiche della città stessa. Lo stretto rapporto tra Monte e Cassa, inesistente nei modelli europei, viene sciolto nel 1877 dal Consiglio comunale di Venezia, che porta al nuovo statuto della Cassa di risparmio di Venezia del 1886. Nello stesso tempo in cui la Cassa di risparmio si “emancipava” dal ruolo a cui era stata a lungo costretta, Venezia era protagonista di un importante sviluppo economico, dovuto per la maggior parte ai forti investimenti esteri e all’impulso generato dalla creazione della stazione marittima di Santa Marta. Da quel momento la Cassa di risparmio operò con grande successo, fino a diventare una delle prime Casse di risparmio in Italia. Nel 1992, a seguito della scorporazione dell’attività bancaria, nasce la Fondazione Cassa di risparmio di Venezia, caratterizzata da un patrimonio pari a 719 miliardi di lire, di cui 714 relativi al valore della partecipazione in Cassa di risparmio di Venezia S.p.a. Tale partecipazione fu ceduta quasi immediatamente, confermando l’indipendenza e l’autonomia dagli enti conferitari che a partire da quegli anni caratterizzano le fondazioni bancarie. Il percorso storico della Cassa di risparmio di Venezia e della Fondazione è illustrato nel volume Uscire dall’Isola, a cura del professor Giannantonio Paladini, edito nel 2003 da Laterza nell’ambito della collana ”Storia delle banche in Italia”. Attualmente la sede della Fondazione si trova in Venezia, nel Sestiere di Dorsoduro, in prossimità di piazzale Roma, avendo acquisito in proprietà l’immobile sul Rio Novo, dopo aver trascorso in locazione alcuni anni nel palazzo Franchetti a San Vidal. Il contesto di riferimento Le fondazioni in generale La definizione generale di fondazione che la normativa civilistica accetta in tutti gli ordinamenti è rappresentata dalla semplice espressione: un patrimonio per uno scopo. Si intende così una figura giuridica nella quale il patrimonio si separa dal suo naturale titolare per divenire autonomo soggetto giuridico indirizzato a un fine, lasciatogli dall’antico proprietario come unica ragione di vita. Le Fondazioni si sviluppano obbligatoriamente secondo il seguente schema: − individuazione operativa dello scopo; − gestione del patrimonio indirizzata al raggiungimento dello scopo. Il primo punto parte dalla codificazione dello statuto, inteso come espressione della volontà del fondatore, che si articola nelle concrete politiche di attuazione definite dagli amministratori, chiamati pro tempore ad attuare lo statuto stesso. Il secondo punto è lasciato agli amministratori. Questi possono operare attraverso le due uniche politiche esistenti nel mondo finanziario: − l’utilizzo del patrimonio; − l’utilizzo delle rendite. Nella Fondazione convivono quindi due soggetti economici di natura differente: una azienda di produzione (molto simile a una società finanziaria di investimento) che produce reddito e una azienda di erogazione Astolfo De Maria Baruffa 1926

13

Identità

(simile ad un ente pubblico) che distribuisce risorse. La prima effettua la manutenzione e la conservazione dei suoi cespiti produttivi cercando di massimizzare e di stabilizzare il profitto conseguito, ma nello stesso tempo aprendo e gestendo iniziative di investimento di capitale, coerenti con gli scopi di intervento della Fondazione stessa; la seconda effettua le erogazioni cercando di massimizzare (ma anche in questo caso di stabilizzare) il benessere sociale derivato. La prima azienda produce un bilancio aziendale, comprensivo dei tradizionali conti: patrimoniale ed economico; la seconda produce un bilancio sociale assai meno codificato, ma che in prospettiva dovrà anche essere certificato. Tale schematica descrizione, basata sulle relazioni tra due soggetti, si articola tuttavia in modo più complesso come evidenziato nella figura di pagina 28. Le fondazioni italiane di origine bancaria Le fondazioni di origine bancaria previste dalla legge 218/1990 e definite più di recente dalla legge 461/1998, sono caratterizzate da un patrimonio costituito inizialmente dal capitale sociale dell’impresa bancaria, trasformata volontariamente in società per azioni, indirizzato al duplice scopo di: − utilità sociale; − promozione dello sviluppo economico. Inoltre, sempre la stessa norma del 1998 ha determinato i “settori ammessi” nei quali deve prioritariamente essere indirizzata l’attività della fondazione: − ricerca scientifica − istruzione − arte − conservazione e valorizzazione dei beni e delle attività culturali − conservazione e valorizzazione dei beni ambientali − sanità − assistenza alle categorie sociali deboli − altri fini determinati dallo Statuto Nel corso del 2001, con l’introduzione dell’art. 11 della legge n. 448, volta a ridefinire l’insieme dei settori ammessi, il legislatore ha ulteriormente ampliato il campo di attività delle fondazioni, modificando l’elenco dei settori ammessi secondo quella legge e le successive modifiche:   1.  Famiglia e valori connessi   2.  Crescita e formazione giovanile   3.  Educazione, istruzione e formazione   4.  Volontariato, filantropia e beneficenza  5.  Religione e sviluppo spirituale   6.  Assistenza agli anziani   7.  Diritti civili   8.  Prevenzione della criminalità   9.  Sicurezza alimentare e agricoltura di qualità 10.  Sviluppo locale ed edilizia popolare locale 11.  Protezione dei consumatori 12.  Protezione civile 13.  Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa 14.  Attività sportiva 15.  Prevenzione e recupero delle tossicodipendenze 16.  Patologie e disturbi psichici e mentali 17.  Ricerca scientifica e tecnologia 18.  Protezione e qualità ambientale 19.  Arte, attività e beni culturali 20.  Realizzazione lavori pubblici o di pubblica utilità (ex art. 7, legge 1.8.2002, n. 166) 21.  Partecipazione alle società pubbliche di progetto (ex art. 1, comma1, d.l. 17 agosto 2005, n. 189) Questi settori ammessi sono il luogo privilegiato di intervento per le scelte patrimoniali e per quelle operative delle fondazioni bancarie. Su entrambe queste politiche incombono però dei vincoli, ancora ripetuti nella più recente normativa rappresentata dal decreto del 18 maggio 2004 n. 150: − conservazione patrimoniale che implica sia diversificazione per ridurre i rischi, sia redditività per assicurare il reintegro del patrimonio stesso; − concentrazione per almeno metà delle disponibilità per quanto riguarda le scelte di erogazione.

14

Bilancio di missione

Lo scenario nazionale e regionale In base ai bilanci relativi all’esercizio 2005, il patrimonio contabile complessivo delle fondazioni bancarie italiane ammonta a oltre 45 miliardi di euro, con un incremento del 10,85% rispetto all’anno precedente. Il sistema è caratterizzato da una significativa concentrazione territoriale e dimensionale: le 47 fondazioni localizzate nel Nord hanno complessivamente un patrimonio di circa 30 miliardi di euro, pari al 67,4% del patrimonio complessivo a livello nazionale. Le prime 18 fondazioni appartengono al gruppo di dimensione “grande”, detenendo oltre i tre quarti del patrimonio complessivo del sistema; viceversa, le ultime 18 fondazioni ne detengono poco più dell’1%. Rispetto al quadro dimensionale del sistema delle fondazioni bancarie italiane, la Fondazione di Venezia, con un patrimonio netto, a valori consuntivi 2005, pari a 470 milioni di euro, si colloca nel gruppo delle fondazioni caratterizzate da una dimensione medio-grande. Inoltre, il patrimonio della Fondazione di Venezia è significativamente superiore alla dimensione media delle fondazioni bancarie del nord-est pari a circa 448 milioni di euro. Distribuzione dimensionale e territoriale del patrimonio delle fondazioni italiane nel 2005 Piccole

Medio Piccole

Medie

Medio Grandi

Grandi

Totale

Dimensione patrimoniale complessiva delle fondazioni (milioni di euro) Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud Totale

144 108 278 70 600

79 546 462 485 1.572

357 928 1.202 305 2.792

1.493 2.662 1.214 268 5.637

15.397 9.204 9.845 803 35.249

17.470 13.448 13.001 1.931 45.850

4 5 7 2 18

1 5 6 5 17

2 6 8 2 18

5 7 4 1 17

5 7 5 1 18

17 30 30 11 88

Numero di fondazioni Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud Totale

Dimensione patrimoniale media delle fondazioni (milioni di euro) Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud Totale

36 22 40 35 33

79 109 77 97 92

179 155 150 153 155

299 380 304 268 332

3.079 1.315 1.969 803 1.958

1.028 448 433 176 521

Situazione al 31 dicembre 2005 Fonte: ACRI, Undicesimo rapporto sulle Fondazioni di origine bancaria

Il totale dei proventi ordinari registrati nei bilanci delle fondazioni a fine 2005 ammonta a oltre 2,7 miliardi di euro. In particolare, quelli delle fondazioni medio-grandi ammontano a circa 268 milioni di euro, con un valore medio, rispetto alle 17 unità del segmento, pari a circa 15,7 milioni di euro. Nello stesso periodo la Fondazione di Venezia ha conseguito proventi ordinari pari a circa 18,3 milioni di euro. Nel 2005 l’importo complessivamente erogato dal sistema delle fondazioni bancarie ammonta a oltre 1,3 miliardi di euro, mentre il gruppo delle fondazioni medio-grandi si è attestato a 105 milioni di euro di erogazioni complessive, con un valore medio pari a circa 6,7 milioni di euro. Nello stesso periodo la Fondazione di Venezia ha erogato circa 10,9 milioni di euro. Il numero medio di progetti attivati da ciascuna fondazione è pari a 288 nel 2005 con un valore medio per iniziativa di circa 54 mila euro. La Fondazione di Venezia ha finanziato 225 iniziative per un valore medio pari a circa 46 mila euro.

15

Identità

I principali settori di intervento riguardano: Arte, attività e beni culturali e Volontariato, Filantropia e beneficenza (comuni a tutte le 88 fondazioni); in particolare 85 si sono concentrate su Educazione, istruzione e formazione, 72 su Assistenza sociale, 71 su Salute pubblica e 66 su Ricerca scientifica e tecnologica. La distribuzione delle risorse erogate vede confermato quale primo settore di intervento, con una quota pari a circa il 30% Arte, attività e beni culturali; segue Volontariato, filantropia e beneficenza con oltre il 20%, Educazione, Istruzione e formazione con l’11%, mentre al quarto posto permane il settore Ricerca scientifica e tecnologica che assorbe il 10% del valore delle erogazioni. Complessivamente il sistema delle fondazioni eroga in tali settori circa il 74% delle risorse.

Distribuzione per settore ammesso nel 2005 delle erogazioni delle fondazioni italiane Settori ammessi

Arte, attività e beni culturali Volontariato, filantropia e beneficenza Educazione, istruzione e formazione Ricerca scientifica e tecnologica Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa Sviluppo locale ed edilizia popolare locale Assistenza agli anziani Attività sportiva Crescita e formazione giovanile Sicurezza alimentare e agricoltura di qualità Protezione civile Famiglia e valori connessi Realizzazione di lavori pubblici o di pubblica utilità Diritti civili Patologie e disturbi psichici e mentali Religione e sviluppo spirituale Prevenzione della criminalità e sicurezza pubblica Protezione dei consumatori Protezione e qualità ambientale Prevenzione e recupero delle tossicodipendenze Totale complessivo

Importo

Numero interventi

milioni di euro

Valori %

Unità

Valori %

420,4 294,7 150,6 147,5 115,7 88,6 51,3 26,0 21,6 20,9 10,3 7,3 5,9 4,4 3,7 3,1 0,9 0,1 1.372,9

30,6 21,5 11,0 10,7 8,4 6,5 3,7 1,9 1,6 1,5 0,7 0,5 0,4 0,3 0,3 0,2 0,1 0,0 100,0

9.139 4.930 3.596 1.525 1.335 986 611 1.396 626 368 362 116 147 63 79 106 11 1 25.397

36,0 19,4 14,2 6,0 5,3 3,9 2,4 5,5 2,5 1,4 1,4 0,5 0,6 0,2 0,3 0,4 0,0 0,0 100,0

Fonte: ACRI, Decimo rapporto sulle Fondazioni di origine bancaria

Per quanto concerne la Fondazione di Venezia, la distribuzione delle risorse avviene nel settore delle Attività culturali, dell’Istruzione e della Ricerca scientifica, mentre una quota residuale è destinata agli interventi negli altri settori ammessi. In ambito regionale le principali fondazioni bancarie, oltre alla Fondazione di Venezia, sono: Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassamarca, Fondazione Cassa di risparmio di VeronaVicenza-Belluno-Ancona. Esistono inoltre altre due fondazioni minori (Fondazione Banca del Monte di Rovigo e Fondazione Monte di Pietà di Vicenza). Fondazioni

Attivo patrimoniale a valori di bilancio (milioni di euro)

Verona

4.905,6

Padova

1.782,9

Cassamarca

851,5

Venezia

470,8

Banca del Monte di Rovigo Monte di Pietà di Vicenza Media

16

Bilancio di missione

6,7 1,6 1.336,5

Le prime quattro fondazioni sono caratterizzate da una dimensione patrimoniale significativamente diversa che viene presentata nel prospetto seguente a valori di mercato rispetto alla data del 31 dicembre 2005. Fondazioni

Attivo patrimoniale a valori di mercato (milioni di euro)

Erogazioni (milioni di euro)

Erogazioni / attivo patrimoniale

Venezia

497,3

10,8

2,17%

Padova

3.115,0

65,6

2,11%

Verona

5.953,1

123,8

2,08%

Treviso

1192,6

16,6

1,39%

Media

2.689,5

54,2

1,94%

Nostre elaborazioni su Bilanci dalle diverse fondazioni

Confrontando il valore delle erogazioni effettuate nel corso del 2005 rispetto al valore di mercato dei rispettivi asset, si individua un indice di efficienza, mediamente pari al 1,94 punti percentuali, che allinea le diverse istituzioni venete. Ovviamente, la capacità erogativa dei singoli enti è significativamente diversa, inducendo ciascuno di essi alla realizzazione di missioni peculiari. In particolare: − la Fondazione di Treviso dedica il 90% delle erogazioni al settore culturale e il 6% alla protezione e qualità ambientale; − la Fondazione di Padova concentra il 27% delle risorse sul settore culturale, destina circa il 23% delle risorse all’assistenza e tutela di categorie deboli, distribuisce in maniera omogenea − pari a circa il 15% − il volume delle risorse residue sui settori sanità, istruzione, ricerca scientifica; − la Fondazione di Verona impiega oltre il 30% delle proprie risorse nel settore culturale; riserva una quota significativa alla salute pubblica (pari al 20%), e all’istruzione e al Volontariato (pari al 15%); destina poco più del 2,5% alla ricerca scientifica. L’ambito provinciale I dati statistici illustrati nei seguenti paragrafi descrivono la situazione strutturale relativa alla domanda e all’offerta di beni e servizi nei settori rilevanti in cui opera la Fondazione. Educazione, istruzione e formazione L’analisi delle statistiche relative al settore istruzione evidenzia una situazione positiva sia per l’ambito regionale nel suo complesso, sia per la provincia di Venezia. Il Veneto, che nel dopoguerra conosceva tassi di scolarizzazione bassi, negli ultimi decenni ha recuperato il divario rispetto alla media nazionale. L’abbandono scolastico prematuro, ovvero la percentuale di giovani in età compresa tra i 18 e i 24 anni con titolo di studio inferiore al diploma di scuola secondaria superiore e che non partecipano ad un ulteriore istruzione, nel 2005 in Italia è stato pari al 22%. Il Veneto si pone in una posizione intermedia fra le regioni italiane con un valore del 18%. L’obbiettivo dell’Unione Europea è di contenere tale fattore entro il limite del 10%. In ambito regionale si evidenziano le seguenti dimensioni: il tasso di possesso di un diploma di scuola superiore si assesta oggi al 29,2%; il tasso di partecipazione all’istruzione secondaria superiore è pari all’88,7%; il tasso di abbandono della scuola secondaria al primo anno è pari al 10,6%; il tasso di frequentazione è al di sopra dell’80%. La provincia di Venezia si colloca al di sopra della media nazionale in tutte le categorie quanto a possesso di titoli di studio. Tuttavia, si riscontra la presenza di una posizione inferiore alla media nazionale per quanto riguarda la quota di soggetti con titolo di Dottorato o Specializzazione.

17

Identità

Popolazione residente di 15 anni e più per titolo di studio e sesso in provincia di Venezia Valori assoluti (in migliaia) Uomini Donne

Titolo di studio

Nessun titolo Licenza elementare

Composizione % Uomini Donne

Totale

10 60

25 94

Licenza media o Avv. Professionale Qualifica professionale (2-3 anni)

115 27

108 24

36 155 224 51

Diploma scuola superiore (4-5 anni) Diploma universitario o laurea breve Laurea Dottorato o specializzazione

103 2 23 1

88 3 23 1

191 4 46 3

Totale

Italia(a)

3,0 17,7 33,7

7,0

5,0

11,1

25,7 29,6

21,8 31,6

25,4 30,1

7,8 30,1 0,5 6,7 0,4

6,5 24,0 0,7 6,2 0,3

7,2 26,9 0,6 6,4 0,4

4,6 21,3 1(b) 5,3 1,2

Fonte: Istat, Forze di lavoro, media annua, 2003. Elaborazione: COSES, 2004 (a)  Elaborazione da Fonte: OPEN – Fondazione Nord Est su dati Istat. Censimento 2001 (b)  Sono state aggregate le voci: diploma universitario (0,7%) e diploma terziario non universitario (0,4%)

Per quanto riguarda la scuola veneziana l’indice di presenza di strutture scolastiche ed educative è superiore alla media italiana e in crescita. Nel complesso l’offerta dell’istruzione sembra in grado di soddisfare la domanda. Non mancano le sfide per il sistema dell’istruzione provinciale, derivanti anche da nuovi fattori di crisi. Per quanto riguarda la scuola dell’obbligo e l’istruzione secondaria va segnalato l’aumento costante della presenza di studenti stranieri. La presenza di immigrati nel territorio della provincia di Venezia è diventata ormai stabile e strutturata e necessita di risposte politiche adeguate. In ambito scolastico, la diversa origine etnica degli studenti genera una crescente domanda di strumenti e strutture per l’integrazione e per l’insegnamento linguistico. All’interno delle scuole, per orientare più efficacemente gli interventi volti a favorire l’inserimento degli alunni stranieri sono nate nuove figure come quelle dei mediatori culturali. Studenti, studenti stranieri, studenti scuole paritarie, studenti stranieri scuole paritarie in provincia di Venezia Scuola dell’Infanzia

Anno scolastico Studenti Stranieri nella Scuola Statale Studenti scuole paritarie Studenti stranieri scuole paritarie

04-05 9.504 707 12.716 0

05-06 9.573 767 12.490 110

Scuola Primaria Scuola Secondaria I grado Scuola Secondaria II grado

04-05 32.282 2.157 1.635 13

05-06 33.283 2.397 1.580 37

04-05 19.866 1.245 632 15

05-06 19.873 1.503 562 8

04-05 28.536 781 906 6

05-06 28.558 1.223 819 614

Dati: Ministero della pubblica Istruzione e Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca - Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto

Alunni con cittadinanza non italiana per principali Paesi di origine residenti in provincia di Venezia. Anno scolastico 2005/06 Cittadinanza di origine

  1)   2)   3)   4)  5)   6)   7)   8)   9) 10)

Albanese Rumena Cinese Moldova Marocchina Ex Iugoslavia Macedone Bangladesh Ucraina Filippine

Alunni residenti nella provincia di Venezia

983 690 564 529 528 428 302 282 179 142

Cittadinanza di origine

11) 12) 13) 14) 15) 16) 17) 18) 19) 20)

Bosniaca Nigeriana Corata Brasiliana Indiana Serba Polacca Tunisina Senegalese Ghanese

Fonte: Elaborazione Osservatorio immigrazione Regione Veneto, su dati Ufficio Scolastico Veneto ARIS

18

Bilancio di missione

Alunni residenti nella provincia di Venezia

87 84 70 66 64 63 51 44 31 6

Per quanto riguarda l’istruzione universitaria, la presenza degli atenei Ca’ Foscari e Iuav costituisce un grande patrimonio data la rilevante tradizione didattica ad essi riconosciuta. Rimane da segnalare nel corso dell’ultimo anno accademico un calo sensibile del numero degli iscritti e degli immatricolati. Numero iscritti ed immatricolati negli atenei veneziani Ca’ Foscari e Iuav 97-98

98-99

99-00

00-01

01-02

02-03

03-04

04-05

05-06

29.984

27.870 -7%

26.398 -5%

25.654 -3%

25.647 0%

24.704 -4%

23.704 -4%

23.454 -1%

15.694 -33%

3.886

3.861 -1%

4.133 7%

4.383 6%

4.154 -5%

4.140 -3%

4.140 -3%

5.927 43%

4.481 -24%

Anno

Iscritti Differenza % con l’anno precedente Immatricolati Differenza % con l’anno precedente

Fonte: Rapporto Coses sull’istruzione, 2004 Fonte: Anagrafe Nazionale Studenti Miur

Per quanto riguarda la formazione post laurea, l’università di Ca’ Foscari sta procedendo a un processo di internazionalizzazione che ne migliorerà l’offerta formativa. Si segnalano ad esempio dottorati in cui, grazie alla collaborazione con una rete di atenei europei, i dottorandi potranno ricevere borse di studio finalizzate all’attività di ricerca all’estero. Recenti indagini evidenziano un numero crescente di dottorandi che partecipano ad attività di perfezionamento e di stage all’estero. Sussistono tuttavia alcuni aspetti ancora problematici riguardanti le fonti di finanziamento esterne e l’elevata età media del raggiungimento del titolo di dottorato. I dottorati in campo umanistico/letterario ricevono finanziamenti esterni esigui rispetto ai dottorati afferenti alle aree scientifiche che sono invece caratterizzati da una rete più ampia di collegamenti con enti di ricerca e con il mondo produttivo. Per quanto riguarda gli sbocchi occupazionali dei dottori di ricerca, l’ambito della ricerca è l’attività occupazionale prevalente per i dottori di Ca’ Foscari; risulta ancora limitato l’inserimento lavorativo all’estero. Studenti che hanno acquisito il titolo di dottorato presso Ca’ Foscari e IUAV

Ca’ Foscari IUAV Toale studenti addottorati

totale dottorati conseguiti

2005 residenti in provincia

totale dottorati conseguiti

2006 residenti in provincia

96 37 133

37 5 42

105 28 133

32 9 41

Fonte: Università di Ca’ Foscari, uffici divisione studi programmazione e ricerca; IUAV, Servizi post-laurea

Nel complesso le strutture e il grado di istruzione sono in linea, o migliorative, rispetto alle medie nazionali. Ciò nonostante alcune problematiche coinvolgenti la scuola emergono da un’indagine macroregionale sulle imprese, effettuata dalla Fondazione Nord-Est. Da un lato vi è infatti tra gli imprenditori una difficoltà nel reperire personale specializzato (il 92,4% degli intervistati dichiara abbastanza o molto importante il problema); dall’altro vi è una denuncia di disagio dovuta allo scarso collegamento scuola-impresa (per l’87,5% degli intervistati).

19

Identità

Ricerca scientifica e tecnologica Un’analisi della situazione della ricerca nella regione Veneto e nella provincia veneziana in particolare, non può che iniziare con un resoconto su quelli che sono i dati di spesa dediti a questa voce. Spese per la ricerca  

1995

1996

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

0,33 0,56

0,32 0,54

Spese per ricerca e sviluppo delle imprese pubbliche e private in percentuale del PIL Veneto

0,25

Italia

0,53

0,24 0,54

0,21 0,52

0,22 0,52

0,22 0,51

0,26 0,53

0,32 0,55

Spese per ricerca e sviluppo della Pubblica Amministrazione e dell’università in percentuale del PIL Veneto Italia

0,28 0,47

0,26 0,47

0,30 0,53

0,30 0,55

0,29 0,53

0,28 0,53

0,31 0,57

0,40 0,58

0,39 0,58

1,7 2,6

1,5 2,5

1,7 2,6

2,0 2,7

2,1 2,9

2,0 2,8

Addetti alla ricerca e sviluppo per 1.000 abitanti Veneto

1,5

Italia

2,5

1,5 2,5

1,6 2,5

Fonte: Istat.

La regione Veneto, pur producendo una quota decisamente significativa (più del 9%) del PIL italiano e presentando dunque anche alti tassi di concentrazione produttiva e industriale, si colloca al di sotto della media regionale italiana per livello di spesa in ricerca. Anche se vanno segnalati progressi, essi risultano inadeguati, tenendo conto che il livello medio italiano è a sua volta distante dai valori di spesa dei più importanti paesi europei. Tutti i settori sembrano coinvolti: la ricerca pubblica così come quella privata. Il dibattito politico-economico si è concentrato negli ultimi anni su queste tematiche favorendo lo sviluppo delle attività di ricerca e innovazione. Ne è esempio l’istituzione del parco scientifico-tecnologico Vega, o l’istituzione di Veneto Nanotech, distretto sulle nano tecnologie a patrimonio pubblico-privato, sorti con il fine di diffondere nuove tecnologie e favorirne l’applicazione presso le imprese venete. Una fotografia sullo stato della ricerca in Veneto (Venice International University, 2006) dimostra infatti la necessità di continuare e incrementare gli sforzi: il 28,6% delle imprese considera essenziale ai fini competitivi lo sviluppo di nuovi prodotti. La ricerca è principalmente svolta all’interno delle singole aziende (56,1%); infatti il 62,3% di esse si dichiara di avere al suo interno la presenza di strutture R&D. Conseguentemente le collaborazioni esterne vengono effettuate da una percentuale inferiore (37,5%) di imprese, principalmente con le università italiane (29,5%). I progetti, generalmente specifici e meno sovente collettivi, sono finanziati in prevalenza dall’azienda stessa (58,7% dei casi), mentre nel 22,7% delle occasioni essi sono finanziati attraverso risorse pubbliche. Un dato allarmante giunge dalla conoscenza degli strumenti messi a disposizione delle aziende stesse, ai fini di incentivarne l’azione di ricerca: una quota significativa di intervistati dichiara infatti di non essere a conoscenza delle iniziative poste in essere rispettivamente da Regione (45%), MIUR (51,8%) e Commissione Europea (58,5%). Segnali migliori, quantomeno rispetto al contesto nazionale, giungono invece dai dati su brevetti e marchi registrati in provincia di Venezia.

20

Bilancio di missione

Marchi e Brevetti in provincia di Venezia dal 2002 al 2005

Invenzioni Disegni e modelli Modelli di utilità Marchi Marchi internazionali Istanze varie Annotazioni Trascrizioni Traduzione brevetti europei Totale

2002

2003

2004

2005

44 27 19 240 18 38 7 9 53 455

56 27 5 309 22 32 2 16 65 534

53 28 12 282 34 63 3 12 71 558

68 43 11 331 11 27 8 18 50 567

Fonte: Unioncamere Veneto, Bollettino Statistico, dicembre 2006.

Marchi e Brevetti in provincia di Venezia dal 2002 al 2005 2002 3 5 0

2003 2004

3 0 0

2005

2 5 0

2 0 0

1 5 0

1 0 0

5 0

0 Invenzioni

Disegni e modelli

Modelli di utilità

Marchi

Marchi internazionali

Istanze varie

Annotazioni

Trascrizioni

Ripartizione dei Marchi e Brevetti in provincia di Venezia nel 2005 Traduzione brevetti europei 9% Trascrizioni 3% Annotazioni 1%

Disegni e modelli 8%

Istanze varie 5%

Modelli di utilità 2%

Marchi internazionali 2%

Marchi internazionali 58 %

21

Identità

Invenzioni 12 %

Traduzione brevetti europei

Numero di brevetti registrati allo European Patent Office (EPO) per milione di abitanti Anno

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005

Italia

Veneto

Venezia(*)

47 55 60 65 73 79 80 83 47 -

72 77 9 9 114 116 126 130 80 -

64 78 85 60

Fonte: Eurostat, Patent statistics (*) elaborazione su dati Unioncamere

Emerge infatti che, anche a livello regionale, l’innovazione è mediamente più protetta (a livello internazionale) che nel resto d’Italia. Arte, attività e beni culturali L’accezione di beni culturali comprende non solo l’insieme di opere artistiche, siano esse architettoniche, pittoriche o scultoree, ma anche l’insieme della produzione culturale teatrale musicale e delle arti visive. Non c’è dubbio che sotto ciascuno di questi aspetti Venezia e l’area provinciale assumano un ruolo di primo piano nel contesto nazionale e mondiale. Infatti, il Sistema Turistico locale di Venezia ha registrato nel 2005 più di 13 milioni di presenze, di cui circa l’80% proveniente da paesi esteri e il rimanente 20% dal resto d’Italia. Il centro storico ha fatto registrare circa 1,8 milioni di arrivi, con una volume di presenze paria circa 4,5 milioni. Nel corso del 2005 nell’area veneziana si sono svolti 1.922 eventi di carattere culturale, di cui 1.674 nel comune di Venezia, organizzati da circa 120 enti, associazioni e soggetti privati. Rispetto all’anno precedente si è registrato un calo degli eventi (1.838) compensato tuttavia da un sensibile aumento della loro durata media. Le giornate-evento nel 2005 sono salite a 13.629 contro le 9.210 del 2004. La maggior parte degli eventi (mostre e convegni) si concentra nel centro storico (66,9%), seguito dalla terraferma (17,7%), dal resto della Provincia (13%). I maggiori organizzatori sono il Comune di Venezia (245 eventi), il circuito cinema (163 eventi), le università veneziane, l’Ateneo Veneto, le Fondazioni Biennale e La Fenice. I luoghi dove si svolge il maggior numero di manifestazioni culturali sono il Centro Candiani (142 eventi), lo spazio Mondadori (116 eventi) e l’Auditorium Santa Margherita. Al centro della produzione culturale sta dunque Venezia, già dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1987. Le immense ricchezze storico artistiche ne fanno il gioiello dell’intero Nord-Est, proiettando la città e la provincia sulla scena mondiale. Questo primato implica un grande sforzo nella conservazione e valorizzazione del patrimonio e dei beni culturali, a cui molti istituti sono oggi dediti; ad esempio, il solo Comune di Venezia nel 2005 ha speso 6 milioni di euro per la gestione di musei e biblioteche, a cui si aggiungono altre voci di spesa afferenti al settore culturale in generale, come si evidenzia nella tabella seguente.

22

Bilancio di missione

Spese del Comune di Venezia per il settore culturale Voci di spesa per il settore culturale

Anno 2005 (euro)

Gestione musei e biblioteche (servizi affidati a terzi) Attività cinematografiche Iniziative culturali nei musei Candiani e attività culturali e teatrali nella terraferma Manifestazioni in centro storico e salvaguardia delle tradizioni Trasferimenti ad enti ed associazioni culturali Totale

6.217.115 789.353 1.181.692 1.933.752 1.013.211 6.494.091 17.629.214

Fonte: Bilancio sociale del Comune di Venezia, 2005

Anche per quanto riguarda il settore dello spettacolo (teatro, musica e cinematografia) la città di Venezia vanta importanti tradizioni: la Mostra del Cinema e la Biennale. L’offerta culturale risulta complessivamente consistente e la popolazione sembra rispondere con entusiasmo. Infatti, sia il numero di rappresentazioni teatrali e musicali (in particolare per quanto riguarda i concerti di musica classica), sia il numero di presenze, evidenziano valori superiori alla media nazionale, sottolineando in questo modo la peculiarità della produzione culturale della città di Venezia.

Attività teatrali e musicali nel 2004

Attività

Balletto classico e moderno Burattini e marionette Concerto classico Concerto di danza Concerto Jazz Operetta Recital Letterario Rivista e commedia musicale Spettacolo di musica leggera Teatro di prosa Teatro lirico Varietà ed arte varia Totale

Eventi

Presenze

Venezia Spesa(*)

Eventi

Presenze

Altri Comuni Spesa(*)

Eventi

Presenze

Provincia Spesa(*)

51

27.370

214.613

16

2.704

23.179

67

30.074

237.792

12

2.189

7.226

26

1.348

4.904

38

3.537

12.170

112.004 2.350.521 5.996 52.414 3.777 85.872 336 4.902 171 757 132.436 525

138 17 29 4 1

4.908 3.608 3.905 523

31.553 20.175 42.506 6.006

1.328 49 56 5 3 1

116.912 2.382.074 9.604 72.589 7.682 128.378 859 10.908 171 757 525 13.436

366.089

108

69.097

711.186

179

96.099 1.077.276

106.553 1.291.043 45.606 2.965.215 127 18.338

371 3 472

62.913 2.154 11.347

473.556 43.561 228.022

779 76 862

169.466 1.764.600 47.760 3.008.776 11.474 246.360

162.507 1.584.650

3.443

494.163 8.955.120

1.190 32 27 1 2 1 71 408 73 390 2.258

27.002

331.656

7.370.470

1.185

Fonte: Quaderni SIAE, 2004 (*) Spesa del pubblico in euro

L’analisi del prospetto precedente permette di evidenziare le attività peculiari della città Venezia rispetto a quelle che caratterizzano i comuni limitrofi: − Venezia (Balletto classico e moderno, Concerto classico, Concerto di danza, Recital Letterario, Teatro di prosa, Teatro lirico); − Altri comuni (Burattini e marionette, Concerto Jazz, Operetta, Spettacolo di musica leggera, Varietà ed arte varia).

23

Identità

Per quanto riguarda il consumo dei beni cinematografici nel 2003 si era evidenziato un calo degli afflussi: la spesa, così come i biglietti venduti e i giorni di proiezione, si collocavano, almeno per il capoluogo, al di sotto della media nazionale. Nel corso del 2004 il consumo dei beni cinematografici nella provincia di Venezia è migliorato, sono aumentati gli eventi e le presenze, nonostante a livello nazionale e regionale siano diminuite le affluenze nelle sale cinematografiche, flessione registrata poi anche nel 2005.

Cinema, eventi, presenze e spesa del pubblico

Venezia

Eventi Presenze Spese Eventi Presenze Spesa Eventi Presenze Spesa

Altri comuni

Provincia

2003

2004

6.403 654.770 3.752.683 9.353 850.856 5.141.982 15.756 1.505.626 8.894.665

9.967 867.743 4.834.216 10.050 822.737 4.951.788 20.017 1.690.480 9.786.004

Fonte: Quaderni SIAE, 2004

Per quanto riguarda le strutture espositive, Venezia ospita la maggior parte delle strutture presenti in ambito regionale (8 su 12), la maggior parte delle quali è di antica tradizione. Nel territorio veneziano è particolarmente attiva (come anche nel resto del Veneto) l’Associazione degli Amici dei Musei, che si è distinta per iniziative di vario genere: attività di divulgazione culturale, interventi di restauro finanziati da società e privati; organizzazione di stages per studenti universitari in collaborazione con l’Ateneo di Ca’ Foscari. Grazie anche alla presenza dell’Associazione degli Amici dei Musei si è diffusa la consapevolezza che la realtà dei musei deve sempre più confrontarsi con l’evoluzione del concetto di museo, che non è più contenitore di beni storico-artistici, ma produttore di servizi al pubblico. Inoltre, lo stesso concetto di produzione culturale non deve riguardare solamente la realizzazione di grandi eventi ma anche la programmazione di attività inerenti alla ricerca, alle nuove forme di comunicazione e di didattica; il tutto alla luce anche delle nuove potenzialità messe in gioco dall’evoluzione tecnologica, come ad esempio l’applicazione della realtà virtuale. Musei, monumenti e aree archeologiche, rilevazione 2005

Province

A pagamento

Belluno Padova Rovigo Venezia Verona Veneto

1 1 7 9

Gratuiti

Istituti Totale

1 1 1 3

1 1 1 8 1 12

Paganti

Istituti a pagamento Non Paganti Totale

Istituti gratuiti

7.242 5.162 2.099 671.338

17.949 4.114 250.032

23.111 6.213 921.370

678.599

272.095

950.694

25.198 373 32.813

Visitatori Totale

7.242 23.111 6.213 946.568 373 983.507

Fonte: Ufficio di Statistica del Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Segnali non positivi giungono dai dati sulla presenza di biblioteche nel territorio, che costituiscono un elemento di diffusione culturale tra la popolazione. La provincia di Venezia, pur dovendo tener conto di istituti di grandissimo valore quale ad esempio la Biblioteca Nazionale Marciana, si pone solo al 62° posto nella classifica tra province italiane, con 2,4 biblioteche ogni 10.000 abitanti (per un totale di 199). Sembra d’altra parte inevitabile che gli enti preposti alla tutela del patrimonio della città di Venezia e della provincia adeguino oggi le risorse a una domanda crescente, ove l’offerta, misurata come numero di

24

Bilancio di missione

strutture culturali ricreative, seppur superiore alla media nazionale, sconta una discesa di quasi 18 punti percentuali tra il 1991 ed il 2004.

Indice di dotazione di strutture culturali e ricreative (Italia=100)

Indicatore 2004 Indicatore 1991

Venezia

Treviso

Belluno

Padova

Rovigo

Vicenza

Verona

Italia

164,6 200,2

71,8 48,0

54,4 37,2

170,2 249,2

51,4 30,7

74,3 48,6

73,2 50,9

100,0 100,0

Fonte: Istituto Tagliacarne.

Le biblioteche oggi sono sempre più chiamate a partecipare alla realizzazione di un sistema integrato dei servizi culturali. Nella provincia di Venezia, seguendo le linee guida indicate da Regione Veneto, si tenderà a coinvolgere biblioteche e musei con l’intento di renderli, nell’ambito dei beni culturali, un insieme marcatamente interconnesso in funzione di una forte offerta educativa e culturale. La nuova sfida è pertanto la creazione di un sistema culturale integrato che consenta a tutte le sue componenti (musei, biblioteche civiche e scolastiche) di definire e sviluppare progetti comuni. I valori La Fondazione per realizzare la sua missione si impegna a rispettare i seguenti valori: – la trasparenza, come criterio cui uniformare ogni comportamento e intervento; – la sussidiarietà, intesa come affiancamento e non come sostituzione agli altri enti; – la solidarietà, intesa come modalità che caratterizza tutti gli obiettivi di intervento della Fondazione; – la cultura della qualità nella definizione degli obiettivi e degli strumenti per raggiungerli; – la conoscenza, intesa come volano di sviluppo tramite l’accrescimento del capitale umano; – l’arricchimento del patrimonio culturale del territorio, così da permetterne la crescita oltre che la fruizione. I valori costituiscono, nello stesso tempo, la base su cui si fonda la missione della Fondazione e la guida per le politiche di indirizzo più generali, a cui si ispira il perseguimento degli obiettivi. A loro volta gli stakeholder sono guidati da questi valori e li trasmettono ai beneficiari degli interventi della Fondazione, creando così un ambiente condiviso. La missione La Fondazione, utilizzando direttamente o indirettamente il proprio patrimonio, fornisce beni e servizi necessari per lo sviluppo economico e sociale, in grado di migliorare sia la qualità della vita della comunità di riferimento, sia le conoscenze e il capitale umano, grazie ai valori che ispirano i “portatori di interesse”. La missione della Fondazione è guidata da questi valori non solo quando si rivolge ai beneficiari delle erogazioni, ma anche in riferimento a tutti quei soggetti, protagonisti della società civile, che sono al centro della rete di relazioni all’interno della quale la Fondazione si inserisce. In particolare la Fondazione: – si pone come elemento di aggregazione e proposizione innovativa nei confronti dei diversi protagonisti della società civile per lo sviluppo sinergico di attività; – sostiene, sia nel momento genetico, sia nella fase di gestione, quelle organizzazioni sociali, tessuto del nostro sistema civile, in grado di sviluppare programmi di attività caratterizzati nel medio periodo da una prospettiva di efficienza economica e sostenibilità finanziaria; – accresce il capitale umano di coloro che partecipano alle sue iniziative, valorizzando la capacità dell’individuo di apprendere dalle proprie esperienze; – persegue l’ottimizzazione dei propri processi, al fine di raggiungere il massimo livello di efficacia ed efficienza; – struttura le proprie risorse per recuperare mezzi finanziari aggiuntivi, incentivando a tal fine anche le comunità locali. L’assetto istituzionale La Fondazione, pure se soggetto giuridico di natura privata, gestisce un patrimonio della collettività. Pertanto il suo Statuto, che ne disciplina le ragioni di esistenza, l’organizzazione e l’attività, prevede che il Comune di Venezia, il Comune di Portogruaro, la Provincia di Venezia, le due Università veneziane e la Camera di Commercio di Venezia designino complessivamente 8 consiglieri di indirizzo. Tali enti partecipano a determinare la formazione del principale Organo della Fondazione: il Consiglio

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Identità

Generale, come è localmente definito l’organo di indirizzo. Esso è costituito da 14 membri ed è presieduto dal Presidente della Fondazione. Gli altri 6 membri vengono cooptati fra personalità dotate di competenza ed esperienza nei particolari settori cui è rivolta l’attività della Fondazione. La principale funzione svolta dal Consiglio Generale riguarda la definizione delle linee generali della gestione patrimoniale e della politica degli investimenti, nonché dei programmi di erogazione della Fondazione. Spetta al Consiglio di Amministrazione dare impulso alla concreta attività fondazionale nell’ambito delle linee-guida ricevute dall’organo di indirizzo. Il Consiglio di Amministrazione è composto da cinque membri nominati dal Consiglio Generale ed è presieduto dal Presidente della Fondazione. Infine, il controllo dell’osservanza delle norme di Legge e di Statuto è demandata al Collegio dei Revisori nominati dal Consiglio Generale. Lo Statuto della Fondazione è stato modificato con delibera del Consiglio Generale del 15 luglio 2005 e approvato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze il 22 settembre 2005. Le modifiche introdotte nel nuovo Statuto riguardano il cambio di denominazione dell’ente da “Fondazione Cassa di Risparmio di Venezia” a “Fondazione di Venezia”, alcuni adeguamenti formali alle disposizioni del Decreto Ministeriale 150/2004, e la previsione, nella composizione del Consiglio di Amministrazione di un numero variabile dei componenti, da tre a cinque, in luogo dei quattro fissati nel precedente Statuto. Il Presidente della Fondazione è il prof. Giuliano Segre, riconfermato dal Consiglio Generale per un ulteriore quinquennio nella seduta del 30 settembre 2005. ll Consiglio Generale, presieduto dal prof. Giuliano Segre, alla data del 31 dicembre 2006 risultava così composto: – – – – – – – – – – – – – –

dott. Giorgio Baldo prof. Mariano Beltrame prof. Vasco Boatto dott.ssa Francesca Bortolotto Possati avv. Marco Cappelletto arch. Plinio Danieli prof. Mario Geymonat prof. Pier Francesco Ghetti prof. Carlo Magnani dott. Gianni Mion prof. Cesare Mirabelli cav. Antonino Perinato prof. Franco Reviglio prof. Gianni Toniolo

In data 27 gennaio 2006 è stato nominato Consigliere Generale della Fondazione il prof. Franco Reviglio, subentrato al dott. Giuseppe De Rita, dimessosi dall’incarico nel 2005. In data 19 aprile 2006 è scaduto dalla carica di Consigliere Generale il prof. Mario Geymonat, successivamente confermato per un secondo mandato in data 23 giugno su designazione del Comune di Venezia. In data 21 aprile 2006 è deceduto il Consigliere Generale, on. Gianni Pellicani. Il 23 giugno è stato nominato Consigliere Generale, su designazione del Comune, il prof. Giovanni Toniolo, ex vice presidente del Consiglio di Amministrazione. In data 27 settembre 2006 è scaduto il mandato di Consigliere Generale del prof. Luciano Olivotto, a cui è subentrato in data 24 novembre il prof. Vasco Boatto. In data 20 ottobre 2006 è decaduto il mandato di Consigliere Generale del prof. Marino Folin, a seguito delle sue dimissioni da rettore dello IUAV. In data 15 dicembre 2006 il prof. Carlo Magnani, su designazione dello IUAV, è stato nominato Consigliere Generale. In data 24 novembre 2006 è stata nominata nella carica di Consigliere Generale la dott.ssa Francesca Bortolotto Possati. Il Consiglio di Amministrazione, presieduto dal prof. Giuliano Segre, alla data del 31 dicembre 2006 risultava così composto: – prof. Giorgio Brunetti – dott. Fabio Cerchiai – prof. Marino Folin – avv. Gianpaolo Fortunati, vice presidente In data 14 luglio 2006 il prof. Giorgio Brunetti è stato nominato Consigliere di Amministrazione in sostituzione del prof. Giovanni Toniolo, il cui mandato era decaduto in data 23 giugno 2006, conseguentemente alla sua nomina di Consigliere Generale.

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Bilancio di missione

In data 29 settembre 2006 sono scaduti i mandati di Consigliere di Ammnistrazione della prof.ssa Agar Brugiavini, del prof. Arch. Antonio Foscari e del dott. Cesare Annibaldi. Nella medesima data è stato nominato nella carica di Consigliere di Amministrazione il dott. Fabio Cerchiai. Nella seduta del 15 dicembre 2006 l’avv. Gianpaolo Fortunati è stato nominato Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione. Il Collegio dei Revisori alla data del 31 dicembre 2006 risultava così composto: – dott. Giampietro Brunello – dott. Fabio Cadel, presidente – prof. Franco Fontana Nel corso dell’esercizio si sono tenute le seguenti sedute: – 12 adunanze del Consiglio Generale – 20 adunanze del Consiglio di Amministrazione – 16 verifiche del Collegio dei Revisori – 3 riunioni della Commissione incaricata di seguire i bandi di erogazione – 1 riunione della Commissione istituita per la gestione del patrimonio oltre ad altri incontri e appuntamenti, anche informali, con l’intervento di Consiglieri e Revisori. L’assetto organizzativo Il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 15 dicembre 2006 ha riconfermato l’ing. Massimo Lanza nella funzione di Direttore della Fondazione di Venezia fino al 30 maggio 2009. Il personale dipendente alla fine del 2006 ammontava a 17 persone: – 1 direttore; – 2 dirigenti di cui 1 con contratto a tempo determinato; – 3 quadri; – 10 impiegati di cui 2 a part-time; – 1 contratto di lavoro a chiamata; Il 50% dei dipendenti è di sesso femminile e 14 sono provvisti di laurea in scienze economiche, lettere e lingue. Presso la Fondazione vige il Contratto collettivo nazionale dei lavoratori dipendenti per le aziende del terziario con alcune modifiche previste dal regolamento interno del personale, approvato dal Consiglio di Amministrazione nell’ottobre del 2004. Nella seduta del 14 ottobre 2006, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l’adozione di un modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del Decreto Legislativo n. 231/2001 “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche”, che stabilisce la responsabilità penale degli enti per reati commessi nell’interesse o a vantaggio dell’ente medesimo. Al fine di vigilare sull’ osservanza e sull’efficacia di tale modello è stato istituito un Comitato per il controllo Interno. Inoltre il Consiglio nella medesima seduta ha approvato, a completamento del processo di revisione organizzativa della struttura della Fondazione, la costituzione di due nuove unità operative: – l’Internal Audit il cui responsabile, assieme ad un membro del Consiglio di Amministrazione e ad un consulente esterno costituiscono il Comitato per il Controllo Interno; – il Club della Fondazione. All’Internal Audit è affidata una funzione di verifica e controllo dei seguenti ambiti: – adeguatezza della struttura organizzativa; – efficacia ed efficienza dei processi operativi; – coerenza ed affidabilità delle informazioni contabili e gestionali; – rispetto della legge (in particolare di quanto disposto dal D.Lgs.231/2001), della normativa di vigilanza, dello statuto e delle procedure interne. Il Club della Fondazione nasce con la finalità di mantenere un legame relazionale con gli amministratori uscenti della Fondazione. L’attività corrente della Fondazione è assicurata nel suo complesso dalle seguenti funzioni: – Segreteria – Produzione – Pianificazione e Controllo – Amministrazione – Internal Audit – Club della Fondazione di Venezia

27

Identità

Infine il Consiglio, sempre nella seduta del 14 ottobre, ha deliberato l’adozione di un Codice Etico della Fondazione che definisce un sistema di regole da intendersi come linee guida di condotta per tutti coloro che operano in nome e per conto dell’ente, sia per quanto attiene ai rapporti professionali interni, sia per quanto attiene alle relazioni con i soggetti esterni. Il Codice Etico, fondandosi su principi e valori umani, contribuisce ad un più corretto svolgimento dell’attività della Fondazione, conferendo un profilo etico al sistema di controllo e qualificando la natura dell’operato della Fondazione stessa nel suo territorio di riferimento. L’orientamento strategico Schema di funzionamento Per raggiungere gli scopi di utilità sociale e di sviluppo economico, la Fondazione amministra, conserva e accresce il proprio patrimonio, nonché sostiene, con i proventi da questo derivati, iniziative volte alla promozione del tessuto sociale, culturale ed economico dal territorio di riferimento, con particolare riguardo alla comunità veneta e alla città di Venezia. Inoltre, la Fondazione può perseguire i propri fini statutari utilizzando in modo diretto il patrimonio attraverso investimenti: – in società strumentali che operano solo nei settori ammessi; – nel territorio rispettando i criteri dell’adeguata redditività; – in partecipazioni azionarie di minoranza in grado di produrre reddito. Pertanto, nella Fondazione convivono due soggetti economici differenti: una azienda di produzione e una azienda di erogazione. Lo schema che segue tiene separate sia concettualmente che temporalmente le due aziende che concorrono a produrre gli obiettivi della Fondazione. In questa prospettiva, è il patrimonio che, grazie a un rendimento, produce un reddito che permette l’erogazione dei prodotti. La parte inferiore dello schema indica una

Azienda di produzione

Accantonamenti patrimoniali

Azienda di erogazione

Oneri e costi patrimoniali

Costi di funzionamento

Patrimonio

Prodotti Rendimento

Reddito

Redditi di impresa

Investimento

Investimento

28

Bilancio di missione

Costi di produzione

Erogazioni

Contributi di c/ec.

Società strumentali nei settori rilevanti

Intermediari nel mercato capitali

Attività

Apporto di capitali

seconda modalità di raggiungimento degli obiettivi. Parte del patrimonio viene direttamente investito in società strumentali che agiscono nei settori rilevanti indicati da questo bilancio di missione con i criteri già discussi. Rispetto alla sequenza: valori-obiettivi-strumenti, si pone quindi come questione teorica interessante quale delle due modalità sia più efficace nel raggiungimento degli obiettivi e sia più aderente ai valori della Fondazione. In parte dipende dalla natura dei prodotti forniti dall’azienda di erogazione (parte superiore della tabella) e dall’area di intervento di cui si occupano le società strumentali. Ma dipende anche dall’efficacia delle due modalità di costruzione del prodotto/servizio finale. In prima istanza si può dire che l’investimento del patrimonio in società strumentali dovrebbe essere più coerente con la scelta di interventi a medio-lungo termine, mentre il ricorso all’azienda di erogazione, alimentata dal patrimonio, dà luogo a decisioni più flessibili e facilmente modificabili. Per dare una risposta rigorosa a tale questione dovrebbe essere disponibile una metrica non solo dell’efficacia dei prodotti rispetto alla sequenza valori-obiettivi, ma anche una misura dell’efficienza delle società strumentali rispetto alla modalità più tradizionale rappresentata nella parte superiore dello schema. Una semplice richiesta a posteriori del beneficio apportato in termini di realizzazione dei valori e degli obiettivi non è sufficiente perché è impossibile la comparazione con le strade che non si sono scelte, e quindi sono ignoti i costi-opportunità. Settori di intervento Fin dalle sue origini la Fondazione, in adempimento alle norme fondanti, opera in settori profondamente connessi alla struttura economica e sociale del territorio di riferimento. L’articolo 3 dello Statuto recita: “Scopo della Fondazione è la promozione della società civile e del capitale umano, nella dimensione storica, sociale, economica e culturale di Venezia e delle sue proiezioni. Per il raggiungimento di tale scopo, la Fondazione indirizza la propria attività in Italia e all’estero a fini di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico preminentemente nel campo dei processi formativi, di ricerca e di fruizione culturale, e comunque nei settori dell’istruzione, della ricerca scientifica e della conservazione e valorizzazione dei beni e delle attività culturali, nonché nei settori dell’arte, della conservazione e valorizzazione dei beni ambientali, della sanità e dell’assistenza alle categorie sociali deboli in quanto connessi con i primi e riferiti al territorio tradizionale ove operava l’originario ente pubblico economico. Essa persegue le finalità attraverso la definizione di propri programmi e progetti di intervento da realizzare direttamente o con la collaborazione di altri soggetti, pubblici o privati, interessati”. In accordo con tale articolo la Fondazione ha adottato una prospettiva che rafforza nel lungo periodo il capitale umano attraverso interventi nel campo della cultura, della formazione, della ricerca scientifica. In particolare, nel campo culturale favorisce la fruizione dei beni artistici e storici, la loro gestione imprenditoriale, la diffusione della sensibilità musicale e teatrale. Inoltre, promuove la ricerca scientifica con particolare attenzione agli assetti economici e al patrimonio culturale di Venezia. Infine, gestisce progetti di istruzione abbracciando l’intero percorso formativo dei giovani fino all’inserimento nel mercato del lavoro. La Fondazione destina ai tre settori rilevanti, coerentemente con la loro preminenza statutaria, dal 70 all’80 per cento dei propri interventi, ponendoli nella seguente graduatoria: beni e attività culturali, istruzione e formazione, ricerca scientifica. Assegna le risorse rimanenti agli altri interventi statutari. Modalità operative La Fondazione, per perseguire i propri obiettivi, utilizza parte dei frutti che le derivano dagli investimenti patrimoniali, e agisce attraverso altri soggetti giuridici. Essa segue così due modalità generali di realizzazione degli obiettivi: – operatività autonoma del soggetto giuridico Fondazione; – operatività attraverso altri soggetti giuridici. L’operatività autonoma L’operatività autonoma della Fondazione avviene tramite tre distinte modalità: – Interventi diretti (attività di natura acting); – Interventi in partnership (attività di natura acting complessa); – Contributi e donazioni (attività di natura granting). Il modello adottato è di tipo misto poiché affianca attività di natura granting ad attività di natura acting. In questo modo vi è l’opportunità di agire autonomamente, di ricercare enti o istituti specializzati per la definizione congiunta di iniziative, oppure di delegare ad altri soggetti l’organizzazione e la realizzazione di prodotti o servizi.

29

Identità

Gli interventi diretti Attraverso gli interventi diretti la Fondazione gestisce autonomamente gli aspetti operativi dell'iniziativa senza ricorrere a soggetti o istituti terzi. In generale, i progetti sostenuti mediante questa modalità sono “originali” e per questo motivo non esistono soggetti in grado di fornire il prodotto o il servizio desiderato. In altri casi, anche se il mercato è in grado di offrirlo, la qualità dello stesso, oppure altre caratteristiche intrinseche, possono suggerire l'opportunità che sia la Fondazione stessa ad agire direttamente per la produzione del bene o per l'erogazione del servizio ipotizzato. In altri casi ancora, la Fondazione può avere l'opportunità di organizzare il processo produttivo in modo tale da conseguire economie di scala e di scopo che permettono di raggiungere gli obiettivi prefissati a fronte di un minor impiego di risorse. Infine, la realizzazione diretta garantisce alla Fondazione un maggior controllo sull'efficacia e sull'efficienza del prodotto o del servizio offerto. Gli interventi in partnership Con gli interventi in partnership la Fondazione consegue i propri obiettivi attraverso la collaborazione con enti o istituti, caratterizzati da elevata capacità professionale, che operano nel segmento desiderato e forniscono il prodotto o il servizio richiesto. In questo caso la Fondazione, dopo aver selezionato il partner di riferimento, specifica le linee di intervento, concorda il piano d'azione e le risorse necessarie, definisce obiettivi, performance e controlli di qualità. L'attività di monitoraggio delle attività realizzate viene svolta attraverso la presenza di almeno un rappresentante della Fondazione nell'organo decisionale del soggetto partner. In questo modo viene garantita, oltre alla trasparenza della struttura produttiva esterna del partner, la coerenza tra gli obiettivi statutari della Fondazione e le modalità operative adottate dal partner. Contributi e donazioni La Fondazione utilizza infine la modalità operativa contributi e donazioni per conseguire i propri obiettivi statutari attraverso l'attività di grant making ossia attraverso l'esecuzione di un segmento di politica erogativa caratterizzato dalla concessione di un numero elevato di finanziamenti di modesta entità. Tale modalità si basa su una procedura di evidenza pubblica in grado di garantire un elevato livello di trasparenza per quanto riguarda i criteri di selezione delle iniziative ritenute meritevoli. La distribuzione “a pioggia” delle risorse non implica comunque la rinuncia da parte della Fondazione alla realizzazione dei propri programmi. Infatti, la formula del bando prevede da un lato una selezione concorrenziale delle iniziative, dall'altro un indirizzo dei prodotti o servizi erogati, sempre nell'ambito dei settori rilevanti e comunque nelle aree di intervento previste dalle norme statutarie. L’operatività attraverso altri soggetti giuridici Per raggiungere con maggior efficienza gli scopi di utilità sociale e sviluppo economico nell’ambito dei propri settori rilevanti, la Fondazione ha avviato nel tempo una rete di soggetti giuridici in grado di operare autonomamente, pur sviluppando sinergie congiunte. Tale strategia è stata perseguita sia mediante la costituzione di nuovi enti, sia attraverso l’acquisizione di partecipazioni in società operanti in settori strategici per lo sviluppo del territorio. Rispetto alla Fondazione di Venezia, tali soggetti sono caratterizzati da una missione specifica e dettagliata, dispongono di un organico autonomo e indipendente in grado di affrontare con un maggior grado di specializzazione la realizzazione delle varie attività programmate. In altri casi tali enti soddisfano la primaria esigenza di essere maggiormente radicati sul territorio, sostenendo le esigenze più significative e meritevoli espresse dalle singole comunità di riferimento. Infine, tali enti, pur se connotati da autonomia gestionale, sono tenuti ad osservare nella loro attività caratteristica la coerenza con la missione della Fondazione. Società strumentali La Fondazione, come previsto dal D.Lgs. 153/99, ha costituito due società strumentali: Polymnia Venezia S.r.l. La società si attiva, direttamente o mediante accordi con altri soggetti operanti nell'ambito della comunicazione e delle arti visive. Polymnia Venezia S.r.l., interamente partecipata dalla Fondazione, ha acquistato la casa denominata “Tre Oci” nell'isola della Giudecca. La Fondazione ha, inoltre, proceduto all'acquisizione delle collezioni di beni artistici (dipinti, sculture, disegni, fotografie e mobili) presenti nella casa, con l'obiettivo di realizzare un centro di elaborazione ed esposizione per le arti visive veneziane del Novecento. Euterpe Venezia S.r.l. Euterpe Venezia S.r.l. interviene, direttamente o mediante accordi con altri soggetti operanti nell'ambito della produzione e dell'esecuzione delle attività musicali.

30

Bilancio di missione

La società, interamente partecipata dalla Fondazione, nel corso del 2001 ha assunto la gestione della scuola di musica della Fondazione Musicale Santa Cecilia di Portogruaro. Inoltre, a partire da gennaio 2002, ha potenziato le attività di fund raising svolte in precedenza dagli uffici della Fondazione di Venezia a favore della Fondazione Teatro La Fenice. Questa attività è stata trasferita nel 2005 alla Fenice Servizi Teatrali S.r.l. di cui sia Euterpe che la Fondazione di Venezia sono azionisti. Inoltre, la Fondazione ha acquisito una significativa quota di partecipazione nelle società: Umberto Allemandi Editore S.p.a. La società torinese opera nell'ambito dell'editoria per la cultura, con particolare attenzione al settore dell'arte e del collezionismo; svolge inoltre attività di comunicazione, promozione e servizi, compresa l'organizzazione di mostre e la divulgazione diretta dell'arte. Dal 1983 la Umberto Allemandi pubblica “Il Giornale dell’Arte”, mensile dedicato esclusivamente alle notizie del mondo artistico. Con oltre 200.00 copie distribuite ogni mese, “Il Giornale dell’Arte” è leader indiscusso nel settore. “Il Giornale dell’Arte”, con l’edizione inglese (“The Art Newspaper”, Londra-New York) e greca (“Ta Nea tes Technes” Atene) costituisce una rete eccezionale di informazione e dibattito sul mondo dell’arte a cui di recente si è affiancato “Il Giornale dell’Architettura”. Civita servizi S.r.l. La società opera dal 1999 nel settore della gestione integrata dei servizi culturali, fornendo supporto organizzativo alla realizzazione di eventi espositivi, organizzando eventi aziendali, convegni e meeting, offrendo servizi museali collegati alle attività espositive e attuando progetti di promozione e valorizzazione dei beni culturali. Ingegneria per la cultura S.r.l. La società, impegnata sin dal 1996 nella gestione dei servizi museali, ha progressivamente rivolto la propria attività nelle aree del centro-nord Italia. In particolare, la società si è impegnata nell’ambito veneziano come socio di “Venezia Musei” e “Venezia Accademia”, titolari queste ultime delle concessioni di servizi dei Musei Civici e della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Veneziano. Fenice Servizi Teatrali S.r.l. La società si occupa di gestire servizi teatrali in favore della Fondazione Teatro La Fenice di Venezia. In particolare, la società si occupa: dell’utilizzo degli spazi del Teatro La Fenice non dedicati all’attività artistica istituzionale; della creazione e della gestione dell’attività di merchandising; della valorizzazione delle infrastrutture e dei beni di proprietà della Fondazione Fenice. Infine, la società è impegnata nelle attività di fund raising in favore della Fenice in precedenza svolta da Euterpe. Fondazioni comunitarie Le fondazioni comunitarie, denominate anche fondazioni di secondo livello, hanno per scopo la promozione sociale e lo sviluppo delle risorse umane del territorio di riferimento. Lo scopo della Fondazione è creare istituzioni autonome che attraverso gli utili del proprio patrimonio e la raccolta di fondi dal territorio propongano e gestiscano in loco progetti di carattere sociale, culturale e artistico. Fondazione Santo Stefano di Portogruaro Costituita nel dicembre 2000, promuove attività di carattere artistico, culturale e sociale negli undici comuni dell'area portogruarese, favorendo la cultura della donazione e stimolando le potenzialità della comunità di riferimento. Fondazione della Comunità Clodiense Nata nel 2001, è attiva nei comuni di Chioggia, Cavarzere e Cona. Le attività previste dallo statuto riguardano i settori dell'assistenza sociale, la promozione e valorizzazione dei beni culturali, la ricerca scientifica e ogni altra attività volta a migliorare la qualità della vita nel territorio clodiense. Fondazioni di scopo Nel corso del tempo la Fondazione ha contribuito in modo essenziale alla costituzione di alcune fondazioni di scopo, il cui oggetto statutario identifica attività nell’ambito dei settori della ricerca scientifica e dell’istruzione. Fondazione Venezia 2000 – Cultura e Impresa Costituita nel 1999 è attiva nel promuovere ricerche di carattere scientifico e sociale tendenti alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del patrimonio storico-artistico della società veneziana.

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Identità

Fondazione Fondazioni Italia È una tipica fondazione del “gestire” che nasce per supportare le fondazioni di origine bancaria e si propone come centro di ricerca specifica del mondo delle fondazioni, come struttura di formazione, nonché come struttura di consulenza alle fondazioni stesse per le loro esigenze operative e per lo sviluppo di attività in sinergia con le strutture profit e non profit che intorno ad esse operano. Fondazione per gli Alti Studi sull’Arte La Fondazione di Venezia è attiva nel promuovere, sviluppare, coordinare e finanziare la formazione universitaria per gli alti studi sull'arte a Venezia in collaborazione con le due università cittadine. Questo avviene tramite la Fondazione Alti Studi sull'Arte creata a tale scopo nel 2001. Fondazione Scuola di Studi Avanzati in Venezia – SSAV Nata nel 2003 in collaborazione con l'Università Ca' Foscari, l'Università IUAV e la Venice International University, la fondazione mira a sviluppare in Venezia un ambiente di formazione avanzata internazionale, operando anche al fine di ottenere l'accreditamento come “Scuola di Dottorato di Ricerca di Alta Qualificazione”. Selezione e gestione dei progetti L'attuazione della politica erogativa avviene attraverso la selezione e la gestione di una serie di iniziative progettuali caratterizzate da peculiarità che le rendono rispondenti alle diverse linee guida espresse dall’Organo di Indirizzo. Per tale finalità la Fondazione ha definito le procedure per la selezione e gestione delle diverse attività istituzionali. Procedure Ogni iniziativa progettuale è sottoposta ad un programma di valutazione caratterizzato dalle seguenti fasi: – ex ante per la selezione delle iniziative meritevoli di finanziamento; – in itinere per osservare la compatibilità dello stato di avanzamento dei lavori e dei risultati intermedi prodotti dall’iniziativa rispetto a quanto stabilito nella fase ex ante; – ex post per esaminare l’efficacia e l’efficienza dell’intervento della Fondazione. In particolare, nella fase di valutazione ex ante si individuano gli elementi essenziali dell'iniziativa quali: fine o scopo ultimo dell'intervento, obiettivi del progetto specifico, strategie, tempi e risorse. La rilevazione di tali informazioni avviene attraverso la formulazione di apposite schede articolate per settore di intervento. La fase di valutazione in itinere riguarda la gestione delle iniziative durante la quale si accerta l’attivazione del progetto, si controllano gli stati di avanzamento dei lavori e si verifica la coerenza e la qualità dei prodotti intermedi rispetto a quanto prestabilito. Nella fase ex post si definiscono l’efficacia e l’impatto del programma, si analizza la coerenza dei risultati raggiunti rispetto agli obiettivi e finalità prestabilite, si procede alla formulazione di opportuni indicatori (input, output e outcome) volti alla valutazione delle iniziative. Per i progetti di particolare rilevanza la Fondazione organizza delle audizioni, coinvolgendo i soggetti direttamente responsabili, al fine di illustrare caratteristiche, punti di forza e criticità delle iniziative finanziate. Infine, la Fondazione procede alla verifica sia dell'attuazione dei programmi, sia dell'efficacia degli interventi. Il risultato di tale azione è opportunamente documentato attraverso la redazione del bilancio di missione e altre forme di divulgazione.

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Bilancio di missione

La gestione dei progetti Tempo

Consiglio Generale

Consiglio di amministrazione

Servizio Progetti

Servizio VDR

Servizio Amministrazione

Stakeholders

Idee Formulare proposte

T0

T1

Raccogliere e ordinare

T2

Richieste ordinate Selezionare

T3

Richieste ammissibili

T4

Perfezionare proposte

T5

Approvare/ rifiutare

T6

Richieste positive

Richieste

Valutare (ex ante)

Perfezionare contratto Contratti stipulati

T7

Erogare

T8

Eseguire Risultati parziali

Controllare (in itinere) Risultati conformi

T9

T10

Erogare

Eseguire

T11

Archiviare Risultati archiviati

T12

Valutare (ex post) Indicatori di impatto

T13

T14

Report informativo

T15

Verificare attuazione dei programmi

Legenda Prodotto Attività

33

Identità

Risultati finali

La rendicontazione

Le risorse disponibili Le risorse disponibili per l’attività istituzionale della Fondazione nel 2006 sono sinteticamente illustrate nella tabella che segue. La nota integrativa allegata al bilancio rende conto in maniera dettagliata di tutte le voci del conto economico. Conto economico

Proventi

30.012

Costi di funzionamento

­–  3.575

Interessi passivi e ammortamenti

–  477

Imposte

–  679

Riserva obbligatoria e accantonamenti Disponibilità di esercizio

–  11.735 13.545

Erogazioni deliberate

–  13.545

Accantonamento al Volontariato

– 535

Accantonamento alla Fondazione per il Sud Altre erogazioni

– 535 –  12.475

(euro 000,00)

I “proventi” (euro 30.012 mila netti da imposte sostitutive) rappresentano la somma di diverse voci del conto economico, quali ad esempio dividendi, interessi, proventi da gestioni patrimoniali, proventi da risultato netto di negoziazione titoli, altri proventi, maturati nell’esercizio 2005. La fonte primaria di reddito è costituita dal dividendo incassato sulle azioni della partecipazione in San Paolo IMI S.p.a. (euro 12.838 mila). I “costi di funzionamento”, comprendenti i costi degli organi collegiali, quelli del personale e le spese generali, sono rappresentati al netto degli oneri fiscali. La voce “interessi passivi e ammortamenti” riguarda gli interessi maturati nel 2006 (euro 477 mila) sul credito ottenuto da Banca Intesa per finanziare l’acquisto della partecipazione nella Cassa Depositi e Prestiti e gli ammortamenti relativi a mobili e macchine. La voce “imposte” rappresenta una significativa componente negativa che riduce la disponibilità per l’attività istituzionale di euro 679 mila. L’accantonamento alla “riserva obbligatoria” è stato effettuato, come richiesto dall’Organo di Vigilanza, nella misura del 20% dell’avanzo di esercizio. La “disponibilità di esercizio” è il risultato della somma algebrica di tutti i precedenti elementi (proventi meno costi, interessi passivi, imposte, riserva obbligatoria…) e rappresenta la disponibilità economica da destinare all’attività di erogazione. Nell’esercizio 2006 le risorse erogate sono state pari a euro 13.545, di cui: euro 535 mila rappresentano erogazioni obbligatorie a favore del Fondo speciale per il Volontariato e euro 535 mila riguardano accantonamenti a favore della Fondazione per il Sud. Le erogazioni deliberate, in base alla disponibilità dell’esercizio, sono state ripartite nei settori previsti dallo Statuto vigente, e secondo le modalità di intervento assunte dalla Fondazione nelle sue autonome scelte gestionali.

Vittorio Felisati Canal Salso

35

La rendicontazione

Ripartizione delle risorse impegnate per settore e modalità di intervento Interventi diretti

Interventi in partnership

Contributi e donazioni

Totale

1.289

3.604

80

4.972

309

444

51

803

1.744

3.191

13

4.948

260

147

1.344

1.752

3.602

7.385

1.489

12.475

Educazione, istruzione e formazione Ricerca scientifica e tecnologica Arte, attività e beni culturali Altri settori Totale (euro 000,00)

Le erogazioni realmente effettuate nel corso dell’esercizio, sulla base delle delibere assunte nell’esercizio stesso o in quelli precedenti, sono state così ripartite. Ripartizione delle risorse erogate per settore Educazione, istruzione e formazione

3.303

Ricerca scientifica e tecnologica

752

Arte, attività e beni culturali

3.283

Altri settori

1.900

Totale

9.237

(euro 000,00)

Gli impegni assunti nel corso dell’esercizio corrente o in quelli precedenti, che riguardano gli esercizi futuri, si articolano nella seguente maniera. Impegni pluriennali Settori

Educazione, istruzione e formazione Ricerca scientifica e tecnologica Arte, attività e beni culturali Altri settori Totale (euro 000,00)

36

Bilancio di missione

2007

2008

2009

2010

Totale

1.522

1.105





2.627

638

461

406

326

1.830

1.978

224





2.201

234







234

4.371

1.789

406

326

6.892

La realizzazione della missione L’attività della Fondazione nell’esercizio 2006 è stata caratterizzata, per ciascun settore rilevante di intervento, dai seguenti obiettivi: Settori rilevanti

Obiettivi

Educazione, istruzione e formazione

Privilegiare l’intervento nel processo formativo in funzione del rapporto scuola-lavoro in un’ottica di breve periodo, favorendo: a) l’avvicinamento dei giovani al mondo del lavoro con la definizione di figure professionali trainanti del sistema locale; b) la diffusione delle culture locali; c) l’impianto locale di culture diverse. Privilegiare l’intervento nel processo della ricerca inteso a sopperire alle inadeguatezze del mercato, secondo un’ottica di medio e lungo periodo, favorendo: a) la ricerca a sfondo sociale economico; b) lo sviluppo e trasferimento di tecnologie produttive; c) la diffusione e il potenziamento dei centri di ricerca locali. Favorire la produzione e la fruizione dei beni artistici nell’ambito più generale dei beni culturali, con interventi intesi a migliorare la gestione degli enti di riferimento promuovendo: a) la sensibilità musicale e teatrale; b) la valorizzazione delle arti visive; c) il potenziamento dei soggetti operanti a livello locale. Promozione di interventi: a) in settori di servizio o ad ambiti a diffusione intersettoriale; b) altri settori ammessi.

Ricerca scientifica e tecnologica

Arte, attività e beni culturali

Altri settori *:

* Corrispondenza con i settori previsti dall’Art. 11 della legge 448 del 2001.

Dati gli obiettivi delineati precedentemente, la Fondazione ha attivato i seguenti programmi Settore rilevante di riferimento

Programma – Definizione

1 2 3 4 5 6 7 8 9

Scuola – Lavoro Editoria Alti studi Nuove società Nuovo teatro – Performing arts Beni e attività culturali Ricerca Sviluppo e diffusione delle attività della Fondazione Sviluppo del territorio Totale risorse impegnate

(euro 000,00)

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La rendicontazione

Risorse impegnate per programma

1.137 162 3.620 563 1.915 2.914 217 263 1.684 12.475

Educazione, istruzione e formazione

Ricerca scientifica e tecnologica

Arte, attività e beni culturali

Altri settori

In particolare, come evidenziato nel prospetto precedente, i singoli programmi possono far riferimento a più settori rilevanti. In ogni caso i programmi sono costituiti da una serie di iniziative progettuali che, pur agendo in settori o con modalità diverse, offrono sinergie nel raggiungimento di obiettivi comuni e meritano pertanto di essere progettate e gestite in maniera unitaria. Si presentano nelle pagine seguenti i singoli programmi evidenziandone le principali caratteristiche e le specifiche iniziative che ne hanno permesso l’attuazione.

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Bilancio di missione

Programma n. 1 Denominazione Settori rilevanti di riferimento Obiettivi Definizione

Popolazione obiettivo

Stakeholder Interventi sviluppati

Programma n. 2 Denominazione Settori rilevanti di riferimento Obiettivi Definizione Popolazione obiettivo Stakeholder Interventi sviluppati

Programma n. 3 Denominazione Settori rilevanti di riferimento

Obiettivi Definizione

Popolazione obiettivo

Stakeholder

Interventi sviluppati

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La rendicontazione

Scuola − Lavoro Educazione, istruzione e formazione Favorire l’avvicinamento dei giovani al mondo del lavoro Sostegno alla formazione individuale per far conoscere la realtà lavorativa e per acquisire competenze operative relative a specifiche attività professionali 1) soggetti in attesa di primo impiego, ad esempio studenti delle scuole superiori, laureandi, neolaureati, dottorandi e dottori 2) soggetti già inseriti nel mondo del lavoro Giovani residenti nella provincia di Venezia, Enti e Aziende ospitanti, Istituti e Scuole di Riferimento Interventi per gli studenti del post-obbligo, X Edizione Stage post-universitari presso la Fondazione Stage post-universitari presso Enti Collegati IUAV Alumni

Editoria Educazione, istruzione e formazione Arte, attività e beni culturali Favorire la diffusione di culture locali e di quella italiana all’estero Promuovere la sensibilità musicale e teatrale Intervento nel processo formativo attraverso la diffusione di culture locali e la promozione di iniziative editoriali per la scuola Residenti in provincia di Venezia e italiani all’estero Biblioteche, Istituti di Cultura, Scuole e Università Edizione Nazionale Opere Carlo Goldoni Edizioni Fondazione Lorenzo Valla Istituti Italiani di Cultura Catalogo / “Il Macellaio di San Giobbe. Un’industria, un territorio“ Abbonamenti alla rivista “Il Giornale dell’Arte“ Torino Capitale Mondiale del Libro. Il Grand Re-tour

Alti studi Educazione, istruzione e formazione Arte attività e beni culturali Altri settori Favorire la definizione di figure professionali trainanti del sistema locale Promozione di corsi di dottorato Promozione di corsi pre o post laurea caratterizzati da un elevato contenuto tecnico-scientifico Candidati che hanno conseguito il diploma di laurea triennale e di laurea specialistica Soggetti in possesso della licenza di scuola media superiore Università locali e internazionali, Centri di ricerca e consulenza, Istituzioni finanziari e banche, Amministrazioni locali, Enti pubblici e privati Università, Istituti di formazione e Scuole Venice International University Fondazione Scuola di Studi Avanzati in Venezia Fondazione per gli Alti Studi sull’Arte Centro Internazionale per l’Economia dell’Arte Fondazione Scuola di San Giorgio Istituto di diritto canonico San Pio X Lezioni Paladini Studium Generale Marcianum Dibattito per l’Autonomia degli atenei-fondazione Fondazione Pellicani Associazione Italiana di Economia Sanitaria

 Programma n. 4 Denominazione Settori rilevanti di riferimento

Obiettivi Definizione Popolazione obiettivo Stakeholder Interventi sviluppati

Programma n. 5 Denominazione Settori rilevanti di riferimento Obiettivi Definizione Popolazione obiettivo Stakeholder Interventi sviluppati

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Bilancio di missione

Nuove società Educazione, istruzione e formazione Ricerca scientifica e tecnologica Altre attività e beni culturali Altri settori Favorire l’impianto locale di culture diverse Promozione dell’integrazione e della formazione di cittadini extracomunitari residenti nella provincia di Venezia Classi sociali caratterizzate da particolari situazioni di disagio (extracomunitari, ecc.) Università, Istituti di formazione e Scuole Microcredito sociale della Fondazione di Venezia Mediatori linguistico-culturali Società Dante Alighieri Fondazione Rita Levi Montalcini Africarte Associazione Merifor Ambasciata Italiana a New Delhi – India & Italy

Nuovo teatro – Performing Arts Educazione, istruzione e formazione Arte, attività e beni culturali Promuovere la valorizzazione delle arti visive Promuovere il potenziamento dei soggetti operanti a livello locale Sostegno e sviluppo di rassegne con integrazione di percorsi formativi Collettività, categorie sociali particolari (giovani, anziani, ecc.) Associazioni, Istituti, Amministrazioni locali, Enti, Fondazioni Giovani a Teatro Campus Associazione Culturale Echidna Fondazione Teatro La Fenice Fondazione Musicale Santa Cecilia Istituto della Commedia dell’Arte Internazionale Celebrazioni Marco Polo Cameristi della Fenice a Villa Erizzo Euterpe Venezia S.r.l.

Programma n. 6 Denominazione Settori rilevanti di riferimento

Obiettivi Definizione

Popolazione obiettivo Stakeholder Interventi sviluppati

Programma n. 7 Denominazione Settori rilevanti di riferimento Obiettivi

Definizione

Popolazione obiettivo Stakeholder Interventi sviluppati

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La rendicontazione

Gestione di beni e attività culturali Educazione, istruzione e formazione Ricerca scientifica e tecnologica Arte, attività e beni culturali Promuovere la valorizzazione delle arti visive Promozione della produzione e fruizione di beni artistici attraverso: – l’attuazione di interventi intesi a migliorare la gestione degli enti di riferimento e a valorizzare le arti visive – lo sviluppo di ricerche nel settore Collettività Amministrazioni pubbliche, Istituti, Enti privati, Fondazioni Civita Servizi S.r.l. e Ingegneria per la Cultura S.r.l. Fondazione Scientifica Querini Stampalia Associazione Chorus Ateneo Veneto Fondazione Bevilacqua La Masa Collezioni della Fondazione Il Collezionismo d’Arte a Venezia Museo del Novecento Comune di Quarto d’Altino – Progetto di Sviluppo per Altino Agenda Venezia Umberto Allemandi Editore – Laboratorio di Economia dell’Arte Federculture – Ravello Lab Venice Foundation – Anniversario della Fondazione Confraternita SS. Sacramento – Anniversario della Fondazione Polymnia Venezia S.r.l.

Ricerca Ricerca scientifica e tecnologica Favorire la ricerca a sfondo sociale economico Favorire lo sviluppo e il trasferimento di tecnologie produttive Favorire la diffusione e il potenziamento dei centri di ricerca locali Intervento nel processo di ricerca per sopperire alle carenze del mercato, favorendo la ricerca scientifica a sfondo economico e sociale, lo sviluppo di tecnologie produttive e la diffusione di centri di ricerca locali Collettività Enti, Associazioni, Fondazioni Fondazione Fondazioni Italia Consorzio Venezia Ricerche Istituto di Ricerche sulla Pubblica Amministrazione Società per il Trasferimento Tecnologico

Programma n. 8 Denominazione Settori rilevanti di riferimento

Obiettivi Definizione Popolazione obiettivo Stakeholder Interventi sviluppati

Programma n. 9 Denominazione Settori rilevanti di riferimento

Obiettivi

Definizione

Popolazione obiettivo Stakeholder Interventi sviluppati

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Bilancio di missione

Sviluppo e diffusione dell’attività della Fondazione Ricerca scientifica e tecnologica Arte, attività e beni culturali Altri settori Favorire la ricerca a sfondo sociale ed economico, stimolare la progettualità Potenziamento dell’informazione riguardante i settori e gli interventi della Fondazione Collettività Enti non profit European Foundation Center, Bruxelles Acri, Roma Associazione Civita, Roma Associazione Mecenate 90, Roma Fondazione Antonio Colluto, Portogruaro Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, Venezia I sabati della Fondazione Urbanpromo 2006 – Tavola Rotonda

Sviluppo del territorio Ricerca scientifica e tecnologica Arte attività e beni culturali Altri settori Sostenere iniziative volte allo sviluppo economico e sociale del territorio e che trovano origine nel territorio stesso Favorire l’attività di fund raising in modo tale da amplificare le risorse disponibili Favorire la diffusione di una cultura di impegno civile a sostegno delle comunità locali Favorire la partecipazione della collettività a iniziative rilevanti che si svolgono sul territorio e a dibattiti e processi decisionali che riguardano la comunità locale Potenziamento della presenza e degli interventi della Fondazione in settori innovativi e di interesse territoriale. Contributi, donazioni ed erogazioni a sfida Collettività Istituti scolastici, Associazioni, Fondazioni, Enti no profit Finanziamento di progetti e iniziative a mezzo bando Fondazioni comunitarie Fondazione Santo Stefano Fondazione della Comunità Clodiense Terza Fondazione di Comunità Fondazione Venezia 2000 Beneficiari istituzionali Fondo d’intervento generico Dimissione di arredi Associazione Bochaleri Associazione Amici dei Musei – Concerto anniversario Comitato Interregionale dei Consigli Notarili delle Tre Venezie – Anniversario dalla Costituzione

Si segnala inoltre che alcuni interventi sono stati sviluppati nell’esercizio 2006 utilizzando risorse impegnate negli esercizi precedenti, pertanto l’“impegno nell’esercizio” è pari a zero. Infine, nel 2006 è proseguito l’impegno della Fondazione per la promozione e la comunicazione delle sue attività riferite a specifiche iniziative progettuali. La cura dell’impostazione della comunicazione e un rapporto continuo con la stampa locale e nazionale hanno garantito alla Fondazione un posizionamento di rilievo per quanto riguarda sia il dibattito relativo a temi legati al mondo della fondazioni, sia la divulgazione delle attività istituzionali svolte direttamente o in partnership. Nell’esercizio 2006 i costi di comunicazione sono stati ripartiti per competenza fra i progetti gestiti direttamente dalla Fondazione.

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La rendicontazione

Programmi e progetti

Scuola – lavoro Interventi per gli studenti del post-obbligo, X edizione Stage post-universitari presso la Fondazione Stage post-universitari presso enti collegati IUAV Alumni Editoria Edizione Nazionale Opere Carlo Goldoni Edizioni Fondazione Lorenzo Valla Istituti italiani di cultura Catalogo “Il Macello di San Giobbe. Un’industria, un territorio” Altre pubblicazioni Torino capitale mondiale del libro. Il Grand Re-tour Alti Studi Venice International University Fondazione Scuola di Studi Avanzati in Venezia Fondazione per gli Alti Studi sull’Arte Centro Internazionale per l’Economia dell’Arte Fondazione Scuola di San Giorgio Istituto di Diritto Canonico San Pio X Lezioni Paladini Studium Generale Marcianum Dibattito per l’autonomia degli atenei-fondazione Fondazione Pellicani Associazione Italiana di Economia Sanitaria Nuove società Microcredito sociale della Fondazione di Venezia Mediatori linguistico-culturali Società Dante Alighieri Fondazione Rita Levi Montalcini Africarte Associazione Merifor Ambasciata Italiana a New Delhi – India & Italy Nuovo teatro – Performing arts Giovani a teatro Campus Associazione culturale Echidna Fondazione Teatro La Fenice Fondazione Musicale Santa Cecilia Istituto Commedia dell’Arte Internazionale Celebrazioni Marco Polo Cameristi della Fenice a Villa Erizzo Euterper Venezia S.r.l. Alberto Gianquinto Asolo 1986

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Programmi e progetti

Gestione di beni e attività culturali Civita Servizi S.r.l. e Ingegneria per la Cultura S.r.l. Fondazione Scientifica Querini Stampalia Associazione Chorus Ateneo Veneto Fondazione Bevilacqua La Masa Collezioni della Fondazione Il Collezionismo d‘Arte a Venezia Museo del Novecento Comune di Quarto d‘Altino – progetto di sviluppo per l‘Altino Agenda Venezia Umberto Allemandi Editore – Laboratorio di Economia dell‘Arte Federculture – Ravello LAB Venice Foundation – Anniversario della Fondazione Confraternita SS. Sacramento – Anniversario della fondazione Polymnia Venezia S.r.l. Ricerca Fondazione Fondazioni Italia Consorzio Venezia Ricerche Istituto di Ricerche sulla Pubblica Amministrazione Sociatà per il trasferimento tecnologoco Sviluppo e diffusione dell‘attività della Fondazione European Foundation Centre, Bruxelles Acri, Roma Associazione Civita, Roma Associazione Mecenate 90, Roma Fondazione Antonio Colluto, Portogruaro Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, Venezia I sabati della Fondazione Urbanpromo 2006 – Tavola rotonda Sviluppo del territorio Finanziamento di progetti e iniziative a mezzo bando Fondazioni comunitarie Fondazione Santo Stefano Fondazione della Comunità Clodiense Terza Fondazione di Comunità Fondazione Venezia 2000 Beneficiari istituzionali Fondi di intervento generico Dismissione di arredi Associazione Bochaleri Associazione Amici dei Musei – Concerto anniversario Comitato Interregionale dei Consigli Notarili delle Tre Venezie – Anniversario della costituzione

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Bilancio di missione

Scuola – Lavoro

Interventi per gli studenti del post-obbligo, X edizione Dal 1997 la Fondazione di Venezia offre agli studenti degli istituti di istruzione secondaria di II grado della provincia di Venezia la possibilità di ottenere una borsa di studio, qualora abbiano regolarmente partecipato a stage estivi presso enti, aziende o amministrazioni pubbliche. Con questo progetto la Fondazione intende promuovere e favorire il diretto rapporto con le strutture produttive locali. Dall’avvio dell’iniziativa sono oltre 13.600 gli studenti che hanno fruito di tale opportunità. Nel 2006 la Fondazione di Venezia ha messo a disposizione delle scuole 2.500 borse di studio, di cui 1.700 a favore di studenti del IV anno e, per la prima volta, 800 per studenti del III anno. L’importo delle borse è stato calcolato ed erogato secondo le seguenti modalità: − durata minima di 80 ore (possibilmente distribuite in 4 ore al giorno per 5 giorni la settimana per 4 settimane) per l’ottenimento di una borsa di studio dell’importo complessivo di euro 250, e di massimo 6 settimane e 240 ore (8 ore al giorno per 5 giorni la settimana per 6 settimane) per l’ottenimento di una borsa di euro 350; − le borse intermedie sono state calcolate in base al seguente criterio: per ogni ora in più rispetto alle 80 minime è stata corrisposta la somma di euro 0.50 e per ogni settimana in più oltre la quarta la somma di euro 10. Anche quest’anno la Fondazione ha deciso di assegnare un contributo agli istituti scolastici che hanno partecipato all’iniziativa; l’importo è stato portato a euro 30 per stagiaire. Il confronto tra il primo e l’ultimo anno di attività Anno

Totale istituti coinvolti

Aziende coinvolte

N.o studenti-borse erogate

Importo

1997

14 su 38

171

279

43.227

2006

58 su 60

circa 1.300

2.118

670.322,50

*Ai quali vanno aggiunti 122 studenti di classe terza.

Erogazioni nell´esercizio: € 1.018.250 − Totale erogazioni dal 1994: € 5.307.100 Stage post-universitari presso la Fondazione L’intervento offre la possibilità ai giovani neolaureati di essere inseriti presso gli uffici della Fondazione per un periodo di 6 mesi, ovvero ai laureandi per il periodo richiesto dall’università ai fini dei crediti utili per la laurea. Le università che hanno inviato studenti presso la Fondazione sono, oltre a Ca’ Foscari, l’Università degli Studi di Roma – Tor Vergata e la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma. Nel 2006 sono stati ospitati complessivamente 4 stagiaires. Dal 1999 gli uffici della Fondazione hanno ospitato complessivamente 35 stagiaires. A sette anni di distanza dall’avvio del progetto, la Fondazione ne ha assunti 3 con contratto a tempo indeterminato. Erogazioni nell’esercizio: € 15.000 - Totale erogazioni dal 1999: € 71.481 Stage post-universitari presso enti collegati La Fondazione ha raccolto l’esigenza espressa da alcuni enti veneziani che operano nel territorio provinciale di realizzare stage rivolti a neolaureati. A tale scopo è stata sottoscritta una convenzione con Veneto Lavoro. Dal 2003 sono stati 52 gli stagiaires che hanno avuto l’opportunità di effettuare un tirocinio per un periodo di sei mesi presso strutture che si occupano di attività riconducibili ai settori d’intervento della Fondazione e in linea con il percorso di studi intrapreso. Erogazioni nell’esercizio: € 60.000 - Totale erogazioni dal 2002: € 180.000 IUAV Alumni L’Università IUAV di Venezia ha costituito la propria associazione di laureati “IUAV Alumni”, con lo scopo di favorire il collegamento tra gli ex alunni e gli studenti dell’Ateneo e contribuire all’inserimento nel mondo del lavoro di quest’ultimi. L’Associazione favorirà il dialogo fra l’Ateneo e gli enti o gli organismi rappresentativi del mondo istituzionale e professionale, ed eserciterà anche attività di produzione culturale e di formazione extra-accademica, provvedendo o concorrendo alla realizzazione di corsi e seminari. Il 27 ottobre 2006 è entrato in funzione il sito web dell’Associazione ed è iniziata la campagna di pre-iscrizione on-line, che ha portato “Iuav Alumni” al traguardo attuale di circa 900 associati pre-iscritti on-line. La Fondazione di Venezia ha contribuito all’organizzazione e gestione della fase “start-up” di costituzione dell’Associazione. Erogazioni nell’esercizio: € 25.000

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Programmi e progetti

Editoria

Edizione Nazionale Opere Carlo Goldoni Nel 1993 il Ministero dei Beni Culturali e Ambientali ha dato avvio all’Edizione Nazionale delle Opere di Carlo Goldoni, nominando il relativo Comitato Scientifico e dotandolo di risorse finanziarie. L’intera opera, circa 160 volumi, esce a cavallo fra il secondo centenario della morte (1993) ed il terzo centenario della nascita (2007) del drammaturgo. La Fondazione di Venezia ha approvato nel 1998 un contributo decennale per l’Edizione Nazionale delle Opere di Carlo Goldoni, rivolto al finanziamento del Comitato Scientifico che seleziona e cura le nuove edizioni, e alla pubblicazione e diffusione a livello locale (biblioteche delle scuole, dei comuni e delle università della provincia di Venezia) e internazionale (istituti italiani di cultura all’estero) dei testi. Complessivamente gli enti destinatari sono circa 400. Nel corso del 2006 sono state edite quattro nuove commedie: “La scozzese”, “Il genio buono e il genio cattivo”, “La villeggiatura”, “Il cavaliere e la dama”. Erogazioni nell’esercizio: € 41.317 - Totale erogazioni dal 1999: € 416.105

Edizioni Fondazione Lorenzo Valla La Fondazione Lorenzo Valla nasce nel 1970 con lo scopo di curare la pubblicazione di una collana di scrittori greci e latini. I titoli pubblicati comprendono, oltre ai testi che sono il simbolo della classicità, anche opere mai tradotte in italiano o inedite. L’obiettivo è di offrire ad un prezzo contenuto un prodotto scientifico di grande pregio, che si caratterizza per i contributi dei maggiori filologi, studiosi di cristianesimo, storici dell’antichità e bizantinisti. La collana, che è la più venduta al mondo tra le collane di classici commentati, stampa ogni anno 4 volumi, che hanno una tiratura iniziale di 6000 copie e punte di vendita fino a oltre 20.000. Dal 2005 la Fondazione di Venezia ha deciso di sostenere l’attività scientifica della Fondazione Valla attraverso l’acquisto di titoli dal suo catalogo e la loro diffusione nelle biblioteche delle facoltà umanistiche della provincia di Venezia, nelle biblioteche e nei licei del comune di Venezia, negli istituti italiani di cultura all’estero. Erogazioni nell’esercizio: € 18.000 – Totale erogazioni dal 2005: € 74.000

Istituti italiani di cultura Nell’ambito degli impegni assunti all’atto della sottoscrizione della dichiarazione d’intenti con il Ministero degli Affari Esteri, il 6 aprile 2001, a favore della diffusione della cultura umanistica e scientifica italiana all’estero e dello sviluppo dei rapporti internazionali, la Fondazione di Venezia invia agli 89 istituti italiani di cultura all’estero le riviste mensili “Il Giornale dell’Arte” e “The Art Newspaper”, editi da Umberto Allemandi Editore. Erogazioni nell’esercizio: € 15.000 – Totale erogazioni dal 2001: € 79.329

Catalogo “Il Macello di San Giobbe. Un’industria, un territorio” La Fondazione di Venezia ha promosso la realizzazione del volume “Il Macello di San Giobbe. Un’industria, un territorio”, catalogo dell’omonima mostra permanente organizzata dall’Università Ca’ Foscari con il contributo della Fondazione di Venezia e allestita nell’aula magna della Facoltà di Economia a San Giobbe. Il volume è una raccolta di saggi che descrivono l’evoluzione urbana e sociale della contrada di San Giobbe, scelta, in virtù di alcune sue pecularietà, per insediarvi nell’Ottocento il Macello comunale, ed ora sede del polo universitario di Economia di Ca’ Foscari. Erogazioni nell’ esercizio: € 15.000 - Totale erogazioni dal 2004: € 21.000

Altre pubblicazioni Nel corso del 2006 la Fondazione di Venezia ha promosso la pubblicazione di due volumi a cura della casa editrice Marsilio Editori S.p.a. Questa iniziativa rientra nell’ambito del Programma Editoria, che prevede la distribuzione dei volumi alle biblioteche e istituzioni italiane interessate alle tematiche esposte. I testi sono i seguenti: − “Il profitto capovolto”, 48 pagine con 16 illustrazioni a colori, che riporta la prolusione tenuta dal Presidente Giuliano Segre in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Ca’ Foscari; − “Viva la Repubblica europea”, 200 pagine a stampa, con l’introduzione del Prof. Renato Brunetta, ex Vice Presidente della Fondazione. Erogazioni nell’esercizio: € 20.000

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Bilancio di missione

Torino capitale mondiale del libro. Il Grand Re-tour L’iniziativa “Grand Re-tour – un viaggio in Italia alla scoperta del Bel paese del terzo millennio” è stata organizzata nell’ambito del progetto “Torino Capitale Mondiale del Libro con Roma”, in collaborazione con UNESCO. L’iniziativa, ideata dall’onorevole Rolando Picchioni, Presidente del Salone del Libro di Torino, con il coordinamento scientifico dell’italianista Carlo Ossola, ha riproposto in chiave contemporanea uno degli archetipi della cultura occidentale moderna: il “Grand Tour”, il leggendario viaggio in Italia, per secoli l’itinerario di formazione degli intellettuali europei. Le tappe del “Grand Re-tour” hanno toccato 15 città, fra cui Venezia. La Fondazione di Venezia ha contribuito all’organizzazione della tappa veneziana, articolata in due giornate, dal 25 al 26 ottobre 2006. Cuore di ogni tappa del “Grand Re-tour” è stata una tavola rotonda a carattere culturale su temi cardine della civiltà italiana, per far conoscere il contributo di idee e di creatività offerto dall’Italia al mondo contemporaneo. Quanto a Venezia, il tema prescelto è stato “Venezia e le nuove sfide dell’Oriente”, sviluppato il 25 ottobre in un grande convegno-evento svoltosi presso la sede dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti. A conclusione dell’incontro veneziano sono stati organizzati, nella seconda giornata, il convegno socio-economico “La Dominante e la città-regione del Nord Est”, che ha messo a confronto i protagonisti dell’economia e della finanza, e lo spettacolo multimediale “Il Paesaggio Umano”, con intellettuali ed artisti riuniti per raccontare personaggi e atmosfere lagunari. Erogazioni nell’esercizio: € 50.000

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Programmi e progetti

Alti Studi

Venice International University La Venice International University nasce nel 1995 sull’Isola di San Servolo a Venezia; soci fondatori sono la Provincia di Venezia, i due atenei veneziani Ca’ Foscari e IUAV e la Fondazione di Venezia. La VIU è strutturata secondo il modello del “campus” americano. La sua missione si identifica nella gestione di un centro internazionale di istruzione superiore e di ricerca, attraverso attività di prima formazione universitaria, di formazione “post lauream” e di ricerca scientifica; in questo settore si connota come uno spazio pubblico del dialogo e del confronto tra tradizioni e formazioni diverse. La VIU è cresciuta negli anni e conta oggi fra gli associati dieci importanti università internazionali: Duke University (USA), Boston College (USA), Universitat Autònoma de Barcelona (Spagna), Ludwig Maximilians Universität (Germania), Università Ca’ Foscari di Venezia e IUAV di Venezia (Italia), Tel Aviv University (Israele), Waseda University (Giappone), Tsinghua University (Cina) e Tilburg University (Olanda). L’anno accademico della VIU è organizzato in due semestri, durante i quali le università consorziate organizzano corsi che richiedono frequenza obbligatoria e partecipazione attiva degli studenti. Ogni corso prevede un esame di profitto finale. Tutti i corsi, le lezioni e gli esami sono tenuti in inglese, lingua ufficiale dell’istituzione di San Servolo. Nel 2006 la Fondazione di Venezia ha sostenuto alcune iniziative “undergraduate”, in particolare: − la seconda sessione del corso “Tradition and Circulation of Knowledge, 1605-1797. From the interdict to the fall of the Republic” nell’ambito del programma “Summer Institute in the Humanities”, realizzato e gestito, a partire dal 2001, con il coordinamento della Prof.ssa Donatella Calabi dello IUAV e della Prof.ssa Caroline Bruzelius della Duke University. − il corso “Cross – Mediterranean Business Development” all’interno del progetto della “Scuola di Formazione Euromediterranea”, messo a punto dall’ICeSD, centro di ricerca della VIU, in collaborazione con la Fondazione per la Sussidiarietà. I rappresentanti della Fondazione di Venezia nel Consiglio di Amministrazione dell’ente sono: il Prof. Gianni Toniolo e il Prof. Mario Geymonat. Erogazioni nell’esercizio: € 272.500 − Totale erogazioni dal 1996: € 3.967.411 Fondazione Scuola di Studi Avanzati in Venezia La Fondazione SSAV è nata nel febbraio 2003 per iniziativa congiunta dell’Università Ca’ Foscari, dell’Università Iuav, della Fondazione di Venezia e della Venice International University. Scopo della Fondazione è contribuire allo sviluppo del settore strategico della formazione e della ricerca a Venezia, mediante la promozione, lo sviluppo, il coordinamento e il finanziamento di corsi di dottorato e di altre attività formative avanzate, in un ambiente a forte impronta internazionale. Nel 2005 la Scuola di Dottorato è stata approvata dal nucleo di valutazione del MIUR, ritenendo che avesse raggiunto gli obiettivi indicati: − l’inserimento in reti internazionali di collaborazioni interuniversitarie; − la presenza di un Comitato Scientifico arricchito da membri della comunità scientifica internazionale; − la capacità della struttura promotrice di assicurare la residenzialità dei dottorandi, dei ricercatori e dei docenti. Tutti i programmi di dottorato hanno consigli scientifici con larga rappresentanza di studiosi internazionali e in particolare delle università associate a VIU. Di seguito si elencano i corsi avviati e i risultati raggiunti. − “Analisi e Governance dello Sviluppo Sostenibile” Il corso, coordinato dal Prof. Gian Maria Zuppi, fornisce un’approfondita preparazione sui temi dello sviluppo sostenibile e della governance ambientale, mediante un approccio di tipo interdisciplinare che prende in esame problematiche economiche, ambientali e socio-culturali; un focus particolare è riservato alle applicazioni nei paesi in via di sviluppo. La segreteria di dottorato ha raccolto finora 139 richieste d’iscrizione; dei 29 studenti ammessi, 9 si sono addottorati. − “Economia e Organizzazione” Il corso, coordinato dal Prof. Marco LiCalzi, vuole preparare ricercatori nell’ambito delle professionalità connesse allo studio e all’analisi delle organizzazioni economiche, integrando diversi approcci: a partire dall’economia sperimentale fino all’econometria applicata, dal pensiero strategico fino alla moderna teoria economica. A partire dall’a.a. 2004/2005 il dottorato in “Economia delle Reti e della Gestione della Conoscenza”, guidato dal Prof. Enzo Rullani, è stato accorpato con quello in “Economia e Organizzazione”, adottando la denominazione di quest’ultimo; l’integrazione dei programmi ha permesso di arricchire l’offerta didattica, ampliando il curriculum di studi. Nei quattro anni accademici sono pervenute 116 richieste di iscrizione; 24 studenti sono stati ammessi, di cui 5 si sono addottorati. − “Teorie e Storia delle Arti” Il dottorato, affidato alla guida della Prof.ssa Donatella Calabi, assume un’ottica interdisciplinare e composita che, oltre ad approfondire gli specifici ambiti disciplinari, si apre a nuovi percorsi di studio: tra gli altri, il rapporto con il passato nella modernità, i contributi e gli obiettivi che la conoscenza storica e l’attività

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Bilancio di missione

conservativa si pongono e la trasformazione dei linguaggi artistici. Sono stati ammessi al corso 33 candidati, a fronte delle 165 richieste di iscrizione raccolte finora; si sono addottorati 13 studenti. Nel corso del 2005 la Fondazione di Venezia ha stabilito di contribuire attraverso la Fondazione Scuola di Studi Avanzati ad alcune attività formative “post-graduate” in capo alla Venice International University. Nel 2006 sono stati finanziati: − la prima sessione del Seminario Internazionale 2006-2007 “Literature and Culture in the Ancient Mediterranean: Greece, Rome, and the Near Est”, coordinato dal Prof. Ettore Cingano e dal Prof. Lucio Milano dell’Università Ca’ Foscari. Il seminario, incentrato in particolare sulla trasmissione e conservazione dei testi e sui rapporti tra politica e letteratura, ha visto la partecipazione di 20 studenti, selezionati attraverso un bando internazionale che aveva registrato circa 70 richieste di partecipazione; a questi si sono aggiunti 2 borsisti che godono di un assegno biennale finanziato dalla Fondazione di Venezia e 3 uditori, studenti di Ca’ Foscari impegnati nel Dottorato di Ricerca. − l’edizione 2005-2006 del Master in “Economics and Finance”, organizzato dall’International Center of Economics and Finance (ICEF), il Centro di Formazione Post Laurea costituito nell’ambito della Venice International University. Gli studenti ammessi sono stati 13, a fronte di 54 candidature da parte di laureati interessati ad una conoscenza approfondita dell’economia dei mercati e delle istituzioni finanziarie. I rappresentanti della Fondazione di Venezia nella Fondazione SSAV sono: il Prof. Gianni Toniolo, in qualità di Consigliere di Amministrazione, e il Dott. Renato Murer, in qualità di Revisore. Erogazioni nell’esercizio: € 775.000 – Totale erogazioni dal 2002 - € 2.132.000

Fondazione per gli Alti Studi sull’Arte La Fondazione per gli Alti Studi sull’Arte (di seguito FASA) è stata costituita nel febbraio 2001 dalla Fondazione di Venezia, dall’Università Ca’ Foscari e dall’Università IUAV di Venezia. Lo scopo della Fondazione è quello di promuovere, sviluppare, coordinare e finanziare la formazione universitaria per gli alti studi sull’arte a Venezia, in modo da costituire nuove proposte per la creazione di un centro in grado di attrarre studenti e docenti non solo dal Nord-Est, ma anche dal resto del Paese e dall’estero. Nei primi anni di attività la Fondazione Alti Studi sull’Arte ha sostenuto i corsi di laurea triennale e specialistica in ambito artistico-culturale dei due atenei veneziani. Nel 2006, allo scopo di razionalizzare le attività della FASA e stimolare capacità di intervento concreto a favore delle università, sono state approvate alcune modifiche allo Statuto, grazie alle quali è stato possibile dare una nuova impostazione alla struttura e alle attività di formazione e ricerca. Come direttore è stato nominato il Prof. Paolo Legrenzi. Dall’anno accademico 2007-2008, in particolare, è prevista l’attivazione di cattedre intitolate alla Fondazione di Venezia, con lo scopo di realizzare programmi di ricerca e di didattica relativi a corsi attinenti allo statuto della FASA stessa. I rappresentanti della Fondazione di Venezia nell’ente sono: il Prof. Giuliano Segre, il Prof. Cesare Mirabelli e il Prof. Franco Reviglio nel Consiglio di Amministrazione; il Dott. Fabio Cadel nel Collegio dei Revisori. Erogazioni nell’esercizio: € 1.650.000 − Totale erogazioni dal 1999: € 6.349.143

Centro Internazionale per l’Economia dell’Arte L’International Center for Art Economics (I.C.Ar.E.), ubicato presso la sede della Fondazione di Venezia, è stato istituito nel 1991 dall’Università Ca’ Foscari e dallo IUAV di Venezia. I.C.Ar.E. ha concentrato le proprie attività di ricerca in settori quali l’analisi e la regolamentazione del mercato dell’arte, unitamente allo studio dei principi di funzionamento delle organizzazioni e dei comportamenti culturali. Scopo strutturale dell’ente è lo “sviluppo delle applicazioni dell’analisi economica e statistica di beni e di mercati artistici e culturali, sia ai fini della ricerca scientifica sia ai fini della formazione” (art. 2 dello Statuto). Nel corso del 2006 l’attività principale del centro è stata incentrata sulla costruzione e sul consolidamento dei rapporti con le diverse università e sulla continuazione delle attività svolte secondo la tradizione degli anni passati. Tre sono stati gli obiettivi perseguiti: - sviluppo di nuove collaborazioni in ambito internazionale, nello specifico con la St. Thomas University di Dade County in Florida (realizzazione del Master in “Art Economics and Management”), la Bilgi University di Istanbul (creazione di un Master in “Creativity and Cultural Economics”) e la Onsekiz Mart University di Canakkale in Turchia (incremento qualità del Master in “Economics and Techniques for the Conservation of Architectural and Environmental Heritage”); - l’attività di ricerca, con l’introduzione di un nuovo campo di ricerca concernente “La filiera di produzione dell’arte contemporanea”;

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Programmi e progetti

− l’attività di documentazione, che fa di I.C.Ar.E. il principale punto di riferimento italiano specialistico in materia di economia e gestione delle arti. Nel 2006 è inoltre proseguita la collaborazione con lo IUAV e l’Università di Nova Gorica, nell’ambito della programmazione e del coordinamento del Master in “Economics and Techniques for the Conservation of Architectural and Environmental Heritage”, primo in Europa ad unire competenze economico-gestionali ed architettoniche. L’I.C.Ar.E., che ha in carico la gestione della biblioteca della Fondazione di Venezia, si è inoltre occupato della catalogazione e digitalizzazione del patrimonio librario della Fondazione, composto prevalentemente da libri d’arte, di architettura e di economia. Erogazioni nell’esercizio: € 107.500 – Totale erogazioni dal 1994: € 726.272

Fondazione Scuola di San Giorgio La Fondazione Scuola di San Giorgio nasce nel 1997 per iniziativa della Fondazione di Venezia e della Fondazione Giorgio Cini. Da allora la Scuola ha rivolto il suo impegno ai settori della formazione e della conservazione dei beni culturali, con il preciso intento di creare programmi di studio avanzati ed attività di ricerca scientifica e tecnologica nei settori d’interesse. In questo contesto assume un’importanza fondamentale la contiguità con il patrimonio ricco e articolato della Fondazione Cini, adatto alla costituzione di laboratori per la formazione di profili professionali specifici. Nel corso dell’anno accademico 2006 la Scuola ha realizzato i seguenti corsi di istruzione post universitaria e di specializzazione: − “Acustica degli spazi musicali e introduzione al trattamento acustico dell’audio cinematografico”, giunto alla V edizione; − “Nuove figure professionali nel settore della musica e degli spettacoli audio-visivi”, proposto dall’Università Ca’ Foscari ma organizzato e ospitato dalla Scuola di San Giorgio; − “Tecniche di registrazione e restauro del segnale audio”, organizzato dal Laboratorio di Acustica Musicale e Architettonica della Scuola, in convenzione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Nel 2006, essendo il Consiglio di Amministrazione giunto a scadenza per decorrenza del mandato triennale, sono stati nominati i nuovi componenti: la Prof.ssa Donatella Calabi in qualità di Presidente, il Prof. Maurizio Rispoli e, per la Fondazione di Venezia, l’Avv. Gianpaolo Fortunati. Erogazioni nell’esercizio: € 227.000 - Totale erogazioni dal 1996: € 2.189.054

Istituto di Diritto Canonico San Pio X L’Istituto San Pio X, che raccoglie l’eredità della Facoltà di Diritto Canonico voluta nel 1902 dal Patriarca Cardinale Sarto, si colloca tra gli Istituti Superiori di Studi Universitari che dipendono dalla Santa Sede. Grazie all’aggregazione alla Pontificia Università l’Istituto conferisce regolari gradi accademici in Diritto Canonico e, oltre alle finalità comuni a tutte le facoltà ecclesiastiche, promuove e coltiva le discipline canonistiche mediante la ricerca scientifica, l’insegnamento e le pubblicazioni del proprio corpo docente, con attenzione al confronto culturale e a quanto appartiene al patrimonio storico, spirituale e culturale della Regione Veneto. La Fondazione di Venezia, che pone tra i suoi obiettivi principali lo sviluppo della cultura, sta sostenendo, con due borse di studio triennali, il percorso accademico di due religiosi iscritti al corso di laurea in Diritto Canonico presso l’Istituto. Le borse di studio sono destinate a due studenti provenienti da paesi del Terzo Mondo, Europa dell’Est o Oriente. Erogazioni nell’esercizio: € 20.000 - Totale erogazioni dal 2004: € 60.000

Lezioni Paladini La Fondazione di Venezia rende omaggio allo storico veneziano Giannantonio Paladini, scomparso nel 2004, attraverso un ciclo triennale di lezioni annuali in suo onore, organizzate in collaborazione con il Dipartimento di Studi Storici dell’Università Ca’ Foscari di Venezia presso l’Ateneo Veneto. Paladini, già Vice Presidente del Consiglio Generale della Fondazione di Venezia e Presidente dell’Ateneo Veneto, viene in questo modo ricordato dalla Fondazione, che coglie l’occasione per incentivare rapporti costruttivi con il Dipartimento di Studi Storici, uno dei più importanti centri di ricerca in Italia, e consolidare i legami di collaborazione già esistenti con l’Ateneo Veneto. La programmazione delle lezioni è affidata ad un comitato scientifico composto da un rappresentante della Fondazione che ne assume la presidenza, da un rappresentante dell’Ateneo Veneto e da tre rappresentanti del Dipartimento di Studi Storici.

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Bilancio di missione

Nell’anno 2006 l’incontro si è svolto il giorno 5 dicembre. La lectio magistralis, intitolata “Le religioni politiche tra stati nazionali e globalizzazione”, è stata tenuta dal Prof. Paolo Prodi, docente di Storia Moderna all’Università di Bologna. La conferenza è stata preceduta dagli interventi del Presidente dell’Ateneo Veneto Antonio Alberto Semi, di Mario Geymonat per la Fondazione di Venezia e di Mario Isnenghi per il Dipartimento di Studi Storici di Ca’ Foscari. Erogazioni nell’esercizio: € 24.000 – Totale erogazioni dal 2005: € 48.000

Studium Generale Marcianum Lo Studium Generale Marcianum, la cui sede si trova alla Punta della Dogana accanto alla Basilica della Salute, è il polo accademico del Patriarcato di Venezia, ed è caratterizzato dalla presenza di docenti e studiosi di diversi ambiti disciplinari, chiamati ad interloquire nell’elaborazione del sapere e nella didattica. La Fondazione di Venezia collabora con lo Studium al progetto di formazione e ricerca “Uomo – Polis – Economia”. Si tratta di un progetto interdisciplinare che vuol fare riflettere docenti, studenti e cultori della materia, intorno ai temi dell’”uomo”, del “buon governo” e dell’”economia”, affinché possano sviluppare una scuola di pensiero e un metodo di ricerca interdisciplinare. La durata triennale del progetto, avviato nel mese di ottobre 2006, è volta ad assicurare un adeguato percorso formativo dei giovani ricercatori e il tempo necessario per lo sviluppo di una linea di ricerca rigorosa. Tra le attività del progetto svolte nel 2006, i “Seminari Interdisciplinari di Ricerca” hanno coinvolto, come docenti, studiosi italiani o stranieri affermati nel mondo accademico. I primi due seminari si sono svolti il 19 ottobre e il 14 dicembre, gli altri sei si terranno nel 2007. E’ previsto inoltre lo sviluppo del progetto editoriale “Uomo – Polis – Economia”, che prevede due serie di pubblicazioni: − i volumi collettivi dei Seminari di Ricerca; − le Monografie scientifiche. I rappresentanti della Fondazione nell’ente sono: il Prof. Giuliano Segre nel Consiglio Scientifico Internazionale e il Prof. Cesare Mirabelli nel Consiglio Generale. Erogazioni nell’esercizio: € 421.000

Dibattito per l’autonomia degli atenei-fondazione Il 6 marzo 2006 la Fondazione ha organizzato una giornata di studio sul tema “Per l’autonomia degli ateneifondazione: una proposta”, nel corso della quale è stato presentato un progetto di riforma dell’università italiana basato su concorrenza e autonomia degli atenei. La proposta, ideata dal Prof. Gianni Toniolo e dal Prof. Nicola Rossi, e già articolata in un disegno di legge, consentirebbe ai soli atenei che lo desiderino di trasformarsi in fondazioni autonome, godendo dei vantaggi e accettando i rischi della competizione sul mercato mondiale della formazione e della ricerca. Dopo l’introduzione del Prof. Segre e la presentazione del tema, è seguito un articolato dibattito al quale ha partecipato un selezionato elenco di personalità del mondo universitario. Erogazioni nell’esercizio: € 25.000

Fondazione Pellicani A Gianni Pellicani, da poco scomparso, già parlamentare DS e Vice Sindaco di Venezia, viene dedicata la costituenda Fondazione, che nasce dalla volontà dei familiari di onorare la sua figura e ricordarne il contribuito alla vita politica e allo sviluppo economico e sociale della città di Mestre. La Fondazione Pellicani, da quanto si evince dall’atto costitutivo, non ha scopo di lucro e ha come obiettivo “quello di favorire la crescita culturale, sociale e politica della collettività, nonché di stimolare la formazione del pensiero politico e l’evoluzione delle tecniche di gestione della cosa pubblica”. Anche la Fondazione di Venezia partecipa al progetto in qualità di socio fondatore ed è promotrice di uno stage che avrà lo scopo di favorire l’avvio dell’attività. Il Comune di Venezia, che figura tra i soci fondatori, metterà a disposizione una sede stabile all’interno di Villa Erizzo. Per il primo triennio il Presidente della Fondazione Pellicani sarà il Prof. Massimo Cacciari, mentre il ruolo di Segretario spetterà al figlio di Pellicani, Nicola. Nel 2007 è prevista l’inaugurazione alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Erogazioni nell’esercizio : € 20.000

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Programmi e progetti

Associazione Italiana di Economia Sanitaria L’Associazione Italiana di Economia Sanitaria (AIES) ha come scopo principale lo sviluppo e la diffusione degli studi nel campo dell’economia sanitaria. L’AIES, in particolare, intende rappresentare un luogo di incontro e di scambio culturale per gli studiosi dell’economia sanitaria, contribuendo all’avanzamento teorico e applicato della disciplina, e favorendo la diffusione delle informazioni, conoscenze e metodologie utili alla ricerca e all’insegnamento nel campo dell’analisi economica del settore sanitario. Nel corso del 2006 l’Associazione ha organizzato, in collaborazione con la Facoltà di Economia dell’Università Ca’ Foscari, l’incontro “ Sviluppo e sostenibilità dei sistemi sanitari: dinamiche demografiche e ambientali”, che si è tenuto nei giorni 16 e 17 novembre presso il Dipartimento di Scienze Economiche. La riunione scientifica ha visto la partecipazione di molti studiosi e ricercatori, nonché di politici e amministratori di aziende sanitarie sia della regione Veneto che di altre regioni d’Italia. Nelle due giornate sono state affrontate numerose tematiche di notevole rilevanza, quali: − gli effetti dell’invecchiamento della popolazione; − gli effetti dell’ambiente sulla salute della popolazione; − la promozione equilibrata dell’efficienza e dell’equità. Erogazioni nell’esercizio: € 18.000

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Bilancio di missione

Nuove società

Microcredito sociale della Fondazione di Venezia Il progetto di Microcredito sociale promosso dalla Fondazione di Venezia è stato avviato nel maggio 2005, in occasione della giornata “ Microcredito per donne immigrate: un’esperienza locale per la cooperazione internazionale”, realizzata con il patrocinio del Comitato Nazionale Italiano del Microcredito e della Provincia di Venezia. Il progetto prevede la concessione di microcrediti a soggetti considerati non bancabili da parte del sistema creditizio tradizionale, per lo sviluppo di attività imprenditoriali o per qualificarsi professionalmente, con l’obiettivo di favorire l’ingresso nel mondo del lavoro e l’integrazione sociale e culturale. La Fondazione ha destinato il progetto alle donne immigrate della provincia di Venezia, individuando nella Cooperativa Sociale Terre in Valigia la struttura cui affidare il compito di intermediario fra il soggetto richiedente il finanziamento e la banca, la Cassa di Risparmio S.p.a., che provvede all’erogazione del credito. Collabora al progetto dalla fase di avvio anche la Fondazione Risorsa Donna, che affianca, con il ruolo di formazione e tutoraggio, la struttura operativa. L’importo minimo finanziabile è di euro 2.000 per l’avvio e lo sviluppo di attività economiche e di euro 1.000 per progetti riferiti all’occupabilità; l’importo massimo di finanziamento ammonta a euro 20.000 per le persone singole e a euro 35.000 in caso di società di persone o cooperative sociali. La Fondazione coordina tutti gli aspetti organizzativi e di comunicazione, e si pone quale soggetto garante del finanziamento attraverso un fondo di garanzia pari a euro 200.000. La struttura operativa Terre in Valigia ha avviato contatti con oltre 60 associazioni del territorio; alcune di queste si sono impegnate, stipulando apposito accordo, ad assumere il ruolo di associazioni filtro per accompagnare e presentare la richiedente il finanziamento, mentre oltre 40 si sono assunte l’impegno di sensibilizzare e divulgare le informazioni riguardo alle modalità di accesso al progetto. A livello istituzionale sono stati avviati contatti con Regione, Provincia e Comune, in particolare con l’Assessorato all’Immigrazione e la Rete Regionale dell’Immigrazione, con gli assessorati competenti della Provincia e con l’Osservatorio alle politiche del Welfare del Comune di Venezia, per la diffusione e promozione dell’iniziativa presso gli sportelli competenti. Dall’avvio del progetto le richieste di finanziamento accompagnate dalla presentazione di un progetto imprenditoriale sono state oltre 70, di cui 60 per avvio di imprese e 10 per l’occupabilità. Per 14 di queste richieste sono stati approvati finanziamenti per un importo complessivo di euro 95.000, mentre ulteriori 14 richieste sono in fase di istruttoria. Le richieste presentate si riferiscono a progetti nel campo della ristorazione, del commercio (agenzia di viaggio) e dei servizi (traduzioni, ricerche di mercato, impresa di pulizie, sartoria, copisteria). Nel corso del 2006 è stato inoltre organizzato il primo corso di formazione professionale rivolto alle 14 richiedenti che hanno ottenuti i finanziamenti, in collaborazione, tra gli altri, con l’Università LUISS di Roma, la Camera di Commercio di Venezia e professionisti del settore bancario. Il corso si è articolato in sei incontri serali della durata di tre ore ciascuno, durante i quali sono stati affrontati gli aspetti fondamentali relativi al servizio bancario di base, la gestione d’azienda, la redazione del conto economico, la normativa sull’imprenditoria femminile, la previdenza e il sistema fiscale. Erogazioni nell’esercizio : € 108.446 – Totale erogazioni dal 2005: € 595.132

Mediatori linguistico-culturali Il “Corso di formazione per mediatori linguistico-culturali”, promosso dalla Provincia di Venezia e dalla Fondazione di Venezia, rappresenta il primo percorso formativo per mediatori linguistico–culturali con rilascio di certificazione da parte della Regione Veneto. Con questa iniziativa la Fondazione e la Provincia hanno risposto all’esigenza territoriale di sviluppare nuove dinamiche per promuovere e favorire una comunicazione interculturale. Il mediatore ha il compito di facilitare l’erogazione dei servizi offerti dalle istituzioni agli immigrati e favorire il dialogo e l’incontro tra gli immigrati e le stesse istituzioni. La formazione dei mediatori e il loro impiego nelle scuole e nei servizi socio-educativi (sanità, giustizia ecc.) sono necessari nell’area provinciale di Venezia per facilitare l’inserimento e l’integrazione dei bambini e delle famiglie immigrate, ma anche per creare una cultura dell’accoglienza e del dialogo fra alunni, genitori e cittadini italiani, volta al benessere della comunità. L’iniziativa ha preso avvio nel 2005 con un corso base in ambito socio-educativo, che ha portato alla formazione di 30 mediatori. Il corso si è svolto in due fasi: formazione in aula e stage operativo presso gli istituti scolastici della provincia di Venezia. Nel 2006 si è potuto proseguire nell’erogazione del servizio di mediazione nelle scuole della provincia di Venezia, effettuando 265 interventi rispetto alle 595 richieste, per un totale di circa 3.500 ore di attività. Si è inoltre svolto un corso di specializzazione in ambito socio–sanitario rivolto ai mediatori già formati. Il corso, che si concluderà nei primi mesi del 2007, è organizzato in 80 ore di lezione in aula e 50 ore di stage presso le strutture sanitarie del territorio.

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Programmi e progetti

Nel corso del 2007 è previsto un nuovo percorso formativo in ambito scolastico e l’organizzazione di un ulteriore percorso di specializzazione in ambito giuridico. Erogazioni nell’esercizio: € 197.500 – Totale erogazioni dal 2004: € 354.500

Società Dante Alighieri La Società Dante Alighieri, presieduta per la Sezione di Venezia dalla Prof.ssa Rosella Mamoli Zorzi, svolge da anni attività a favore di cittadini extracomunitari. La Fondazione di Venezia collabora con la Società sin dal 2002. Dal 2003 sono stati attivati con il supporto della Fondazione alcuni cicli di lezioni di italiano rivolte a immigrati. Questi cicli intendono fornire attraverso corsi gratuiti, articolati in più sezioni e suddivisi per livello, una conoscenza di base della lingua italiana orale e scritta. Nel periodo aprile 2005 – luglio 2006 si sono registrati complessivamente 510 partecipanti ai corsi per immigrati adulti e ai corsi per studenti della scuola dell’obbligo e delle scuole superiori. Dal 2004 la Fondazione ha inoltre affidato alla Società Dante Alighieri l’organizzazione di corsi di italiano inseriti all’interno del progetto di formazione professionale dei Mediatori Culturali, contribuendo con proprio personale qualificato alla formazione di 30 mediatori. Nel 2005 ha integrato la propria proposta formativa con l’inserimento di corsi volti all’acquisizione di linguaggio settoriale (tra cui quello ospedaliero), in sintonia dunque con l’orientamento del progetto di Mediazione Culturale. Dal 2006, la Società Dante Alighieri è stata coinvolta nel progetto di Microcredito Sociale delle Fondazione, che porterà all’elaborazione di percorsi di lingua italiana dedicati alle neo imprenditrici finanziate dal progetto, con particolare attenzione all’apprendimento dell’italiano scritto. Si ricorda infine che la Società Dante Alighieri ha sviluppato negli anni il P.L.I.D.A. (Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri), unico corso in Italia che rilascia un certificato di valore europeo di conoscenza della lingua italiana. Per ottenere tale certificato è indispensabile superare i test di valutazione finali redatti dalla Società. La certificazione PLIDA potrebbe diventare un utile strumento nella concessione della cittadinanza italiana agli immigrati. Erogazioni nell’esercizio : € 30.000 – Totale erogazioni dal 2002: € 132.500

Fondazione Rita Levi Montalcini Scopo primario della Fondazione Montalcini, costituitasi a Roma nel 1992, è la necessità di combattere in Africa il mancato accesso all’istruzione della quasi totalità delle donne. La Fondazione sostiene lo sviluppo di progetti educativi e di formazione, in particolare rivolti alle donne africane, sia nel territorio nazionale che nei paesi d’origine. Sono circa 215 le giovani africane che, dal 2001, hanno ricevuto una borsa di studio. Il contributo della Fondazione ha permesso lo stanziamento di 17 borse di studio ad altrettante studentesse del Mozambico, e la formazione di 30 docenti e di 19 infermiere per il programma di riqualificazione del personale infermieristico e medico del distretto del Kwango nella Repubblica Democratica del Congo. La collaborazione sostiene anche il progetto di cooperazione allo sviluppo, basato sull’uso di nuove tecnologie per colmare il divario economico e sociale tra paesi industrializzati e paesi emergenti. L’iniziativa si serve della Formazione a Distanza, offerta a giovani africani/e di età compresa tra i 16 e i 35 anni, residenti in Africa o immigrati in Italia. Nel 2005, in particolare, sono state coinvolte 100 donne africane capifamiglia con figli a carico, residenti nello stato del Malawi, avviando uno specifico percorso formativo centrato sulla promozione della microimpresa femminile. Nel corso del 2006, grazie al contributo della Fondazione di Venezia, si è potuto proseguire nella collaborazione avviata nel 2005 con il College of Nursing and Health Technology di Asmara. L’Istituto, che opera in Eritrea con il patrocinio del Ministero della Sanità Eritreo, ha all’attivo 12 corsi in materie relative a studi infermieristici e tecnologie sanitarie, e si avvale di un team di circa 60 insegnanti. La collaborazione ha portato all’assegnazione di 41 borse di studio a ragazze eritree, che verranno assunte dal Ministero Eritreo stesso appena ottenuto il Diploma e verranno dislocate nelle regioni dei loro villaggi di origine. Le ragazze hanno frequentato con costanza i corsi del terzo anno per un totale di 758 ore, divise tra teoria (98 ore) e pratica (660 ore), ottenendo buoni risultati. Tale modello trova anche una potenziale applicazione nel territorio nazionale, per avviare processi educativi e di formazione dei numerosi migranti che hanno abbandonato la propria terra per l’Italia e devono essere messi nelle migliori condizioni di integrazione. Erogazioni nell’esercizio: € 30.000 – Totale erogazioni dal 2004: € 110.000

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Bilancio di missione

Africarte Lo scopo del progetto Africarte è realizzare a Venezia un Centro di residenzialità per artisti dei paesi di ACP (Africa, Caraibi e Pacifico). Promotore dell’iniziativa è un gruppo di partner internazionali che si è associato per la richiesta di un finanziamento alla Commissione Europea. Il Centro residenziale di Venezia sarà parte integrante di un network internazionale, Triangle Arts Trust, che conta oltre 30 centri permanenti di residenze artistiche in tutto il mondo. Oltre all’ospitalità, il progetto mira a sviluppare una serie di attività collaterali (mostre artistiche, conferenze, dibattiti e pubblicazioni) volte a promuovere la visibilità degli artisti. Si prevede che a Venezia beneficeranno delle borse di residenza circa 60 artisti in tre anni. Il costo complessivo del progetto, ripartito in un quadriennio, ammonta a euro 1.089.777; il contributo richiesto alla Comunità Europea è di euro 714.300, il contributo deliberato dalla Fondazione di euro 350.000 (87.500 l’anno). Altri partner completeranno l’ammontare per coprire interamente il costo totale. Il finanziamento europeo che doveva consentire lo svolgimento del progetto è tuttora in sospeso. Nel frattempo Polymnia, a cui è stata affidata la gestione operativa dell’iniziativa, per verificare la possibilità di attivare il progetto in forma ridotta, ha avviato i primi contatti con la fondazione olandese Prince Claus e con la Fondazione Bevilacqua La Masa, la quale potrebbe mettere a disposizione gli atelier/abitazioni di cui è proprietaria e garantire la disponibilità dei propri spazi museali per esposizioni dedicate agli artisti ospiti. Erogazioni nell’esercizio: € 87.500 – Totale erogazioni dal 2005: € 175.000

Associazione Merifor L’Associazione Merifor Onlus, fondata nel 2001, sviluppa attività di ricerca, studio e formazione sulle tematiche concernenti la diversità culturale e le identità dei Paesi del bacino del Mediterraneo, promuovendo la ricerca e la formazione di operatori e ricercatori. Fra le attività dell’associazione rientra il Master europeo di Mediazione Intermediterranea. Nel corso degli anni, grazie al contributo della Fondazione di Venezia, Merifor ha consolidato ed espanso la propria attività. In particolare, ha organizzato una serie di convegni su Turchia, Libia, Egitto, Cipro e Marocco, oltre ad un convegno sul tema “ Migrazioni e Mediterraneo”. Gli atti di tutti i convegni sono stati pubblicati e raccolti nei “Quaderni Merifor”, per la collana editoriale “Sguardi sul Mediterraneo” della Casa Editrice “Il Ponte”. Nell’ambito della collaborazione, nel mese di marzo 2007 verrà realizzato, presso l’Ateneo Veneto, il convegno “Il Libano Oggi”, che sarà articolato in due giornate con l’obiettivo di presentare il Libano contemporaneo dal punto di vista storico-politico e sociale, approfondendo, in particolare, gli aspetti socio-culturali e le relazioni tra Italia e Libano. Erogazioni nell’esercizio: € 25.000 – Totale erogazioni dal 2001: € 101.645 Ambasciata italiana a New Delhi - India & Italy La Fondazione di Venezia, nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto con il Ministero degli Affari Esteri, ha organizzato nel corso del 2006, in collaborazione e su proposta dell’ambasciatore italiano a New Delhi Antonio Armellini, il seminario indo-italiano per i rappresentanti dell’imprenditoria e della comunicazione. L’iniziativa si inquadra nell’ambito degli impegni assunti all’atto di sottoscrizione della dichiarazione d’intenti con il MAE, il 6 aprile 2001, a favore della diffusione della cultura umanistica e scientifica italiana all’estero e dello sviluppo dei rapporti internazionali. Oltre alla Fondazione, hanno contribuito alla realizzazione dell’iniziativa Confindustria, Piaggio e Sace S.p.a. L’incontro ha avuto ampio risalto nazionale, grazie alla presenza di un ricco panel di giornalisti, imprenditori ed esponenti delle istituzioni locali e nazionali, invitati a partecipare al seminario in qualità di relatori. Erogazioni nell’esercizio: € 75.000

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Programmi e progetti

Nuovo teatro – Performing arts

Giovani a teatro Il progetto vuole favorire la promozione della cultura teatrale nel territorio veneziano tra le nuove generazioni, offrendo il biglietto al prezzo ridotto di euro 2,50. L’iniziativa è rivolta agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori della provincia di Venezia e agli studenti universitari. Il progetto “Giovani a Teatro” è stato avviato dalla Fondazione di Venezia nel 2003, coinvolgendo per il primo anno il solo Teatro Goldoni di Venezia, con la partecipazione di oltre 2.000 giovani, organizzati esclusivamente in gruppi di studenti accompagnati dagli insegnanti delle scuole. Per la stagione teatrale 2004/2005 l’iniziativa è stata estesa anche alla terraferma, coinvolgendo il teatro Toniolo di Mestre, e ha visto raddoppiare le presenze dei giovani, con un’affluenza complessiva di circa 5.800 presenze. Inizialmente l’accesso a questo servizio avveniva tramite le scuole che, dopo aver raccolto le adesioni da parte degli studenti, prenotavano direttamente a teatro lo spettacolo prescelto. Le strutture dei due teatri aderenti al progetto si sono occupate della comunicazione in itinere presso le scuole. Il piano promozionale dell’iniziativa è invece stato gestito direttamente dalla Fondazione di Venezia. L’iniziativa 2005/2006, avviata nel mese di ottobre 2005, ha proposto un’offerta teatrale molto più estesa ed articolata delle edizioni precedenti. L’edizione del 2005 si è presentata come un’edizione “pilota”: l’obiettivo è stato infatti per la prima volta il coinvolgimento individuale degli studenti, senza la mediazione dell’insegnante e l’aggregazione della scuola stessa, incentivati a recarsi a teatro in tempo extrascolastico, durante le normali programmazioni. L’edizione è stata interamente ideata e gestita dalla Fondazione, che ha curato la diffusione del progetto presso le scuole, gli enti e le associazioni culturali della provincia di Venezia. Per promuovere il progetto è stato ideato e realizzato anche un sito dedicato all’iniziativa: www.giovaniteatro.it La novità principale dell’edizione 2005/2006 è stata l’introduzione della card quale strumento per avviare un contatto diretto con gli utenti. La card, progettata per coinvolgere i singoli studenti e per consentire prenotazioni di gruppo ad insegnanti degli Istituti scolastici, è stata distribuita gratuitamente. Il sistema della card consente l’accesso ad un sistema centralizzato di raccolta delle prenotazioni tramite call center e numero verde dedicato oltre che al sito internet. Il sito, di volta in volta arricchito di nuove proposte, ha permesso una buona circolazione delle informazioni sugli spettacoli in corso, le prenotazioni e il ritiro dei biglietti e l’invio regolare di newsletter ai tesserati sulle principali novità del cartellone, nonché la raccolta dei comunicati stampa lanciati in occasione dell’avvio delle singole stagioni teatrali o di nuovi spettacoli. L’iniziativa ha visto la partecipazione di 16 teatri (per un totale di 8.500 posti a sedere) della provincia dislocati in 10 città del veneziano, con il concorso di soggetti programmatori attivi su tutto il territorio come il Circuito Teatrale Regionale Arteven, il Teatro Stabile del Veneto “Carlo Goldoni”, il Teatro Stabile di Innovazione La Piccionaia, le Associazioni Questa Nave, Echidna, Vortice, che operano con il sostegno e la volontà degli enti locali quali la Provincia di Venezia e dei Comuni. La proposta per la stagione 2005/2006 contava su un “cartellone diffuso” di 134 eventi, che offriva una grande varietà di forme artistiche, linguaggi espressivi, generi e repertori, spaziando dalla musica classica al jazz, dal teatro di prosa a quello contemporaneo, dal teatro d’autore a quello d’innovazione. “Giovani a Teatro” ha promosso, tra novembre 2005 e maggio 2006, 196 appuntamenti per 134 titoli diversi. Le prenotazioni sono state 6.116 di cui 5.219 di studenti ed insegnanti provenienti dal territorio veneziano e dalle città di Venezia e Padova. 3.134 sono state le tessere sottoscritte di cui 2.906 dagli studenti e 228 dagli insegnanti. La fascia di età che è stata maggiormente coinvolta a livello di tesseramento è quella relativa al diciottesimo anno di età con 412 tesserati; tra gli universitari la fascia più coinvolta è stata quella tra i 20 e i 23 anni. Per la quarta edizione, avviata a novembre 2006 e tuttora in corso, l’offerta di spettacoli ed appuntamenti è stata ulteriormente ampliata, comprendendo fino a 200 eventi in 19 teatri del territorio: sono entrati a far parte del progetto anche la stagione sinfonica del Teatro La Fenice di Venezia, il programma di concerti degli Amici della Musica di Mestre e gli eventi e workshop del Teatro Maddalene di Padova curati dal Tam Teatromusica. Il panorama delle offerte culturali è stato ampliato sconfinando nella world music, nell’arte del movimento, nel balletto, nella danza contemporanea e nel teatro-danza; nella costruzione dell’offerta culturale sono stati identificati alcuni percorsi che guidano i giovani alla scoperta delle arti della scena, raggruppando l’offerta degli spettacoli in quattro grandi categorie: Grandi classici, Innovazione, Danza e Musica. Agli insegnanti è dedicata una speciale School Card, come accompagnatori di un numero minimo di sei studenti. Il progetto è stato completato e arricchito con l’avvio di due nuove sezioni, le Esperienze e i Percorsi. È proprio la sezione Esperienze a costituire una delle principali novità dell’edizione 2006/2007: si tratta di un’offerta di incontri, prove aperte, laboratori e visioni di video e film, offerti gratuitamente o con forti agevolazioni, che costituiscono interessanti approfondimenti connessi agli spettacoli o occasioni per avvicinare i giovani a esperienze direttamente legate alle pratiche creative o artistiche. All’interno della sezione Esperienze si ricordano in particolare “Il Respiro della Scrittura”, un laboratorio della durata di tre giorni sulla lingua e la drammaturgia veneto-friulana contemporanea, con la collaborazione del Dipartimento di Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, e “Capire il teatro - l’arte dello spettatore”, un programma di incontri teorico-pratici di educazione all’arte scenica dedicato a studenti e insegnanti delle scuole medie inferiori, realizzato in collaborazione con l’Istituto della Commedia dell’Arte

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Bilancio di missione

Internazionale (ICAI) diretto dal Maestro Gianni De Luigi, cui si affiancano dei momenti aperti al pubblico con la presenza attiva di alcuni protagonisti di primo piano della scena teatrale nazionale. Erogazioni nell’esercizio: € 151.000 – Totale erogazioni dal 2003: € 325.000 Campus Nel 2006 la Fondazione ha avviato il progetto Campus d’Arte Scenica. Il progetto ha come scopo finale la creazione di un centro di formazione teatrale riconosciuto a livello internazionale e prevede tre fasi di lavoro: − ricerca e analisi delle esigenze territoriali; − elaborazione di uno studio di fattibilità; − avvio del progetto. Attraverso il progetto Campus la Fondazione vuole mettere in relazione giovani formatisi nelle accademie d’arte drammatica e nelle scuole di teatro e/o già attivi come professionisti, con rinomati maestri della scena internazionale, per dare vita a esperienze di lavoro fortemente finalizzate al confronto e allo scambio, all’acquisizione di competenze sui metodi e le pratiche per la scena, partendo da poetiche, testi, lingue e linguaggi artistici differenti, nel corso di atelier a carattere residenziale della durata di uno/tre mesi per ogni anno di progetto. Ogni esperienza produrrà momenti e diverse possibilità di comunicazione e rappresentazione del lavoro svolto. Le sedi di lavoro saranno teatri e/o luoghi adatti al lavoro teatrale, collegati a strutture adeguate per la residenza dei partecipanti. L’obiettivo di lungo periodo è quello di creare nel tempo l’istituzione di una struttura formativa permanente, al pari di un’accademia di livello universitario specialistico. Attualmente la Fondazione sta effettuando una ricognizione presso le strutture che si occupano di alta formazione per l’arte scenica in Italia e presso le più significative istituzioni all’estero, per produrre un’analisi utile a individuare carenze, esigenze e necessità e favorire idee e ipotesi progettuali. Da una prima analisi di queste realtà si sono sviluppate due progettualità che verranno attivate già a partire dall’autunno 2007: − un congresso delle scuole a Venezia (ottobre 2007), volto a incentivare un coordinamento tra le diverse realtà italiane. L’ipotesi è quella di presentare in tale occasione alcuni casi internazionali scelti per eccellenza; verranno inoltre trattati temi legati alla normativa. Lo scopo di tale congresso è favorire l’avvio di una rete relazionale tra le scuole, che potranno così confrontarsi su temi quali le linee pedagogiche e gli aspetti gestionali; − Methodika (5 - 11 novembre 2007). Si tratta di un corso di alta formazione teatrale della durata di una settimana rivolto a professionisti pedagoghi, attori o registi. Il corso, che si terrà a Venezia e sarà diretto dal maestro Jurij Alschitz, è già stato sperimentato in altri paesi europei, dove è stato accreditato dai migliori esperti internazionali. Erogazioni nell’esercizio: € 35.000 Associazione culturale Echidna L’Associazione culturale Echidna nasce nel 2002 con lo scopo di svolgere un’azione di promozione, valorizzazione e gestione del patrimonio naturalistico, storico ed architettonico e dei beni culturali tipici del paesaggio veneto ed in particolare della provincia di Venezia. I fondatori di Echidna si sono occupati negli anni precedenti della direzione artistica ed organizzativa dei Teatri della Riviera del Brenta (1990-2000), del Festival delle Ville della Riviera del Brenta (1998-2000), hanno prodotto la compagnia di Marco Paolini ed organizzato l’evento televisivo dell’orazione civile sulla tragedia del Vajont. Anche nell’esercizio 2006 la Fondazione di Venezia ha sostenuto il progetto “A-TOPICS/ U-TOPICS luoghi, culture e teatri per il futuro della comunità“, percorso di spettacoli ed eventi diffuso su un ampio spazio territoriale, utilizzando luoghi solitamente non propri della produzione culturale come quelli dedicati alle attività sociali e produttive che caratterizzano fortemente l’identità della Regione Veneto. L’iniziativa è stata caratterizzata da una serie di appuntamenti culturali, eventi artistici e spettacoli. Il percorso culturale è iniziato con “Dolo nei Teatri”, una rassegna di 11 spettacoli diluiti nel periodo gennaio-aprile che ha visto tra gli attori protagonisti personalità di notevole esperienza artistica quali Ascanio Celestini, Antonio Albanese e Moni Ovadia. Il secondo appuntamento, “L’isola delle Meraviglie”, ha inaugurato la stagione estiva 2006 (dal 6 al 22 luglio, 11 eventi). La rassegna, giunta alla seconda edizione, si è svolta nell’Isola Bassa di Dolo, un luogo suggestivo nel cuore del centro storico tra l’antica Conca e lo Squero. Dal 5 al 7 agosto si è svolta l’edizione 2006 di “F.I.L.I. Vite dell’altro Mondo”, in collaborazione con il Comune di Salzano: una serie di iniziative a carattere progettuale che hanno coinvolto artisti, operatori culturali, cittadini, ex filandine e studiosi. Il luogo scelto è la Filanda Romanin-Jacur, sito di archeologia industriale che rientra nel progetto di recupero del Comune di Salzano. Rientra in “A-TOPICS/ U-TOPICS” l’iniziativa dell’au-

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Programmi e progetti

tunno “Minima Ruralia 2006”, volta a valorizzare quel che rimane del paesaggio rurale del nostro territorio: un percorso per immaginare nuove identità attraverso eventi, incontri con artisti, itinerari, degustazioni e visite guidate nei luoghi del lavoro e della produzione agricola. Erogazioni nell’esercizio: € 100.000 − Totale erogazioni dal 2004: € 166.000

Fondazione Teatro La Fenice Il Teatro La Fenice rappresenta uno dei più significativi monumenti della città e, fin dalla sua fondazione, il principale teatro veneziano. Il rapporto della Fondazione di Venezia con il Teatro si è consolidato in seguito alla costituzione della Fondazione teatrale. In base al Decreto Legislativo 23 aprile 1998, n. 34 e successive integrazioni, l’Ente autonomo Teatro La Fenice di Venezia è stato trasformato in Fondazione di diritto privato, con la previsione dell’ingresso di soci privati che garantissero un apporto annuo di risorse in percentuale alla quota che ogni teatro riceve dal Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS). La Fondazione di Venezia è il principale socio fondatore della Fondazione Teatro La Fenice e ha nominato nel Consiglio di Amministrazione dell’ente il proprio rappresentante, il Dott. Fabio Cerchiai. Erogazioni nell’esercizio: € 1.100.000 − Totale erogazioni dal 1996: € 7.728.048

Fondazione Musicale Santa Cecilia La Fondazione Musicale Santa Cecilia è stata fondata nel 1994 dalla Provincia di Venezia e dal Comune di Portogruaro. L’obiettivo dell’ente, indiscusso punto di riferimento nel territorio del Veneto Orientale, è quello di favorire la conoscenza e la diffusione della cultura musicale attraverso corsi di formazione, attività di ricerca e sperimentazione, promozione e organizzazione di concerti anche di carattere internazionale. La Fondazione di Venezia, che riveste il ruolo di sostenitore benemerito, fin dal principio ha supportato in modo costante le diverse offerte didattiche e concertistiche dell’ente musicale, aiutandolo a concretizzare molti progetti. La Scuola di Musica, alla cui gestione collabora la società Euterpe, ha attivato 41 Corsi di Perfezionamento, a cui hanno partecipato più di 300 studenti da tutte le parti del mondo. Nel corso della stagione estiva 2006 la Fondazione Santa Cecilia ha promosso iniziative culturali e didattiche di respiro internazionale, che hanno visto protagonista il territorio di Portogruaro e i comuni confinanti. Erogazione nell’esercizio: € 62.000 - Totale erogazioni dal 1994: € 673.077

Istituto Commedia dell’Arte Internazionale L’Istituto della Commedia dell’Arte Internazionale, ideato e coordinato dal Maestro Gianni De Luigi, è stato fondato nel settembre 2000 in seno al Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni. Nel mese di febbraio 2003, dopo due anni di consolidata esperienza, si è costituito in associazione con sede a Padova. L’insegnamento dell’ICAI si distingue da altre scuole di formazione dell’attore; tra i vantaggi che offre c’è la gratuità dei corsi e l’educazione alla Critica; inoltre la preparazione dei giovani attori viene completata da nozioni e pratica riguardanti la parte burocratica e amministrativa nel campo dello spettacolo. La Fondazione di Venezia, che fin dal principio ha sostenuto l’ICAI, per l’anno in corso ha finanziato il Master, giunto ormai alla sesta edizione, diretto dal Maestro De Luigi. Erogazioni nell’esercizio: € 105.000 – Totale erogazioni dal 1995: € 632.115

Celebrazioni Marco Polo Nel 2006 la Fondazione di Venezia, che da sempre pone tra i suoi obiettivi il sostegno delle attività culturali e il recupero del patrimonio storico del territorio, ha contribuito a celebrare Marco Polo, una delle figure più rappresentative di Venezia nel mondo. L‘iniziativa “Lettura integrale del Milione di Marco Polo” è stata ideata dall’Associazione Culturale Vortice di Venezia, sotto la direzione artistica del maestro Gianfranco De Bosio in collaborazione con il Comitato Nazionale per le Celebrazioni del 750° Anniversario della Nascita di Marco Polo. L’evento, che ha ottenuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, si è svolto al Teatro Fondamenta Nuove di Venezia dal 13 al 15 ottobre: la Lettura è stata divisa in quattro puntate ed affidata a sei voci recitanti accompagnate da un commento sonoro; sono state inoltre proiettate affascinanti immagini illustranti l’itinerario narrato, volte ad evocare poeticamente il viaggio di Polo. Erogazioni nell’esercizio: € 10.000

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Bilancio di missione

Cameristi della Fenice a Villa Erizzo In occasione della riapertura straordinaria di Villa Erizzo a Mestre, la Fondazione di Venezia ha finanziato il concerto de “I Cameristi del Teatro La Fenice”. Il gruppo, diretto dal Maestro Mauro Roveri e composto dai professori d’orchestra del prestigioso teatro, si è esibito il 29 settembre presso la Villa. All’iniziativa hanno collaborato il Comune di Venezia, la Municipalità di Mestre-Carpenedo e la Provincia di Venezia. Erogazioni nell’esercizio: € 20.000

Euterpe Venezia S.r.l. Euterpe, società uninominale a responsabilità limitata costituita dalla Fondazione di Venezia nel 2000, ha per oggetto sociale lo studio, l’istituzione e la gestione di interventi formativi, di ricerca, di conservazione e valorizzazione intellettuale e commerciale nel campo dei beni e delle attività culturali, principalmente nel settore della produzione e dell’esecuzione delle attività musicali e nelle discipline correlate. Tra le attività direttamente gestite dalla società rientrano: Scuola di Musica di Portogruaro Con la chiusura dell’anno scolastico nel giugno 2006 è cessato e non più rinnovato il contratto d’affitto d’azienda che Euterpe aveva con la Fondazione Musicale per la gestione della scuola di musica, e sono pertanto terminati, da tale data, gli interventi economici che Euterpe sosteneva per il ripianamento dei conti propri della conduzione della scuola. Si è così attuato un progetto tendente a regolare i rapporti e le attività di sostegno che Euterpe intende comunque continuare a svolgere nei confronti di questa importante e prestigiosa realtà locale. Con la nuova impostazione la Fondazione Musicale Santa Cecilia gestisce direttamente la sua scuola di musica, mentre Euterpe contribuisce a suggerire, promuovere e sostenere iniziative concordate e mirate a far conoscere, sviluppare, aumentare la presenza e l’immagine della scuola, favorendo l’acquisizione di un maggior numero di allievi e realizzando una migliore qualità del prodotto didattico offerto. Per queste finalità e con questa impostazione progettuale Euterpe non si sottrae ad un sostegno fin qui svolto, ma impegna anzi le sue risorse, non solo economiche, per iniziative tutte rivolte alla migliore valorizzazione della scuola di musica. Fund raising a favore della Fondazione Teatro La Fenice Nell’esercizio 2006 è venuto a cessare il precedente rapporto con la Fondazione Teatro La Fenice per la raccolta fondi, definito a suo tempo con il Decreto Legislativo dell’aprile 1998. La raccolta fondi per La Fenice è stata demandata alla società FEST – Fenice Servizi Teatrali S.r.l, costituita in data 23 giugno 2005 con le finalità di commercializzazione dei “prodotti” e degli asset de La Fenice ed alla quale partecipano come soci di minoranza sia Euterpe che la Fondazione di Venezia. VeneziaMusica e dintorni Giunta ormai al 14° numero, la rivista “VeneziaMusica e dintorni” ha continuato ad essere pubblicata puntualmente alla cadenza bimestrale, con caratteristiche di contenuto e di aspetto grafico editoriale del tutto simili a quelle già evidenziate nel precedente esercizio. La tiratura, sempre distribuita gratuitamente ad esclusione di una contenuta cerchia di abbonati, è stata costante nel numero di 4.500 copie. Nel 2006 due importanti inchieste (“Dalla lirica, con passione. 75 riflessioni sul teatro d’opera italiano” e “ Melodia e musica contemporanea. Mito conciliabile o retaggio ingombrante?”) hanno arricchito la rivista nelle uscite di gennaio 2006 e di novembre 2006, con un ritorno di consensi molto significativi sia per le firme che hanno aderito all’iniziativa sia per l’attualità dei temi trattati. Nel corso dell’anno, pur mantenendo inalterata la specifica vocazione musicale, si è dato spazio sempre più ampio ad argomenti e manifestazioni culturali di interesse più generale e particolarmente mirate alla contemporaneità e ai giovani. Concerti del Sabato Pomeriggio a Portogruaro Nella primavera del 2006 Euterpe Venezia e la Fondazione Musicale Santa Cecilia di Portogruaro hanno riproposto la fortunata manifestazione dei “Concerti del Sabato Pomeriggio”, una breve ma vivace stagione concertistica offerta con ingresso gratuito al pubblico di appassionati. I concerti sono stati tenuti da docenti della scuola e da musicisti ospiti presso l’Auditorium di Villa Martinelli, nuova sede della Fondazione Musicale Santa Cecilia. Suoni d’Inverno Il sodalizio creatosi con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Jesolo in occasione della rassegna concertistica estiva del 2005 “Ai bordi del Mare” ha dato vita a questa prima edizione di “Suoni d’Inverno”, che nei primi mesi del 2006 è stata ospitata all’Auditorium Vivaldi di Jesolo.

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Programmi e progetti

“Suoni d’Inverno 2006”, diretto artisticamente dal Maestro Mario Pagotto, ha offerto al pubblico una serie di concerti spazianti dalla classica al jazz, dal tango alla lirica, fino ad arrivare alle calde suggestioni letterarie che hanno accompagnato il recital musicale di Davide Riondino. Un viaggio musicale, ricco di emozioni che hanno conquistato il pubblico per l’entusiasmo e il talento dei giovani musicisti della Santa Cecilia affiancati a gruppi musicali di fama internazionale e che, proprio per il suo gradimento, verrà replicato anche nella primavera del 2007. Sito Internet Il sito internet della società è stato costantemente aggiornato sulla base delle iniziative svolte. Ogni due mesi sono stati inseriti il focus e il sommario del relativo numero della rivista, la cui aumentata diffusione e conoscenza favorisce un crescente numero di contatti. Erogazioni nell’esercizio: € 300.000 – Totale erogazioni dal 1999: € 1.468.216

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Bilancio di missione

Gestione di beni e attività culturali

Civita Servizi S.r.l. e Ingegneria per la Cultura S.r.l. In data 15 marzo 2005 è avvenuto l’ingresso della Fondazione di Venezia in Civita Servizi S.r.l., attraverso la sottoscrizione di una quota pari al 14,53% del capitale sociale. L’ingresso della Fondazione in Ingegneria per la Cultura S.r.l. è invece avvenuto il 21 settembre 2005, attraverso l’acquisto da Civita Servizi di una quota pari al 19% del capitale. Nel 2006 è aumentata la partecipazione della Fondazione, che ha raggiunto la quota complessiva del 49%. Entrambe le società fanno riferimento all’Associazione Civita, di cui la Fondazione è socio ordinario dal 1999. Civita Servizi, costituita nel 1999, è attiva nella realizzazione di iniziative imprenditoriali atte a valorizzare i beni artistici e culturali in ambito cittadino, nazionale e internazionale. La Fondazione di Venezia è rappresentata all’interno del Consiglio di Amministrazione dal Prof. Giuliano Segre. Ingegneria per la Cultura, che si occupa dal 1996 della gestione dei servizi museali ai sensi della “Legge Ronchey”, si è specializzata nell’offerta di tali servizi sul territorio centro settentrionale d’Italia. È impegnata nell’ambito veneziano come socio con una quota del 25% delle società consortili Venezia Musei e Venezia Accademia, titolari delle concessioni di servizi dei Musei Civici e della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Veneziano, con affidamento specifico delle attività espositive e di valorizzazione del patrimonio culturale. La partecipazione in Ingegneria per la Cultura, che a seguito dell’ingresso della Fondazione nella compagine societaria ha iniziato a focalizzare la propria attività sulla Regione Veneto, consente alla Fondazione di intervenire operativamente in uno dei tre settori rilevanti definiti dal proprio statuto, quello della “Conservazione, valorizzazione e promozione dei beni e delle attività culturali”. La Fondazione di Venezia è rappresentata all’interno del Consiglio di Amministrazione dell’ente dal Prof. Giuliano Segre, dal Prof. Mariano Beltrame e dal Prof. Guido Guerzoni. All’interno del Collegio dei Revisori la Fondazione è invece rappresentata dal Dott. Giampietro Brunello e dal Dott. Diego Cavaliere. Erogazioni nell’esercizio: € 480.000 – Totale erogazioni dal 2005: € 1.405.000

Fondazione Scientifica Querini Stampalia La Fondazione Scientifica Querini Stampalia nasce nel 1869 per volere di Giovanni Querini Stampalia, con l’intento di “promuovere il culto dei buoni studi e delle utili discipline” (articolo 2 dello Statuto). Costituisce l’unico caso di conservazione di patrimonio, dimora, biblioteca, archivio, quadreria, arredi, suppellettili di un’antica famiglia veneziana. Il palazzo sede della Fondazione ospita un’importante biblioteca e un museo significativo per l’arte, la cultura e la vita veneziana. Al piano terra, nell’area espositiva restaurata da Carlo Scarpa, e al terzo piano, si tengono mostre, conferenze, incontri, seminari. I recenti interventi dell’architetto Mario Botta hanno reso fruibile per la presentazione di eventi culturali anche il campiello interno. A partire dal 2003 la Fondazione di Venezia ha ridefinito il rapporto che intercorre con la Fondazione Querini, entrando nel Consiglio di Amministrazione dell’ente. Tra i servizi offerti dalla Fondazione Querini Stampalia merita particolare attenzione la biblioteca, che ha accolto, nell’arco del 2006, 83.149 lettori. Le sale di lettura sono frequentate da un pubblico eterogeneo di studiosi e studenti italiani e stranieri, che hanno la possibilità di accedere ai locali anche in orari serali e festivi (dal martedì al sabato dalle 10 del mattino fino alla mezzanotte e la domenica dalle 10 alle 19). La Fondazione di Venezia è rappresentata all’interno del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Querini dal Prof. Antonio Foscari. Erogazioni nell’esercizio: € 350.000 – Totale erogazioni dal 1996: € 3.535.118

Associazione Chorus L’obiettivo dell’Associazione Chorus è quello di tutelare, conservare, restaurare e valorizzare il patrimonio architettonico e artistico delle chiese di Venezia e delle altre chiese del Patriarcato. Fanno parte del circuito di Chorus 16 chiese fra le più rappresentative di Venezia, a cui l’associazione assicura un’adeguata custodia, a garanzia dell’integrità dei beni artistici in esse contenuti, e un’attività di valorizzazione del patrimonio stesso attraverso l’apertura al pubblico con orari prolungati e l’utilizzo di supporti idonei a favorirne la conoscenza. L’associazione articola la propria attività in tre ambiti: - Museo-città: riguarda i servizi al pubblico, la manutenzione delle chiese e i restauri, l’attività di comunicazione, la didattica, la promozione e la ricerca; - Cultura: segue le attività culturali e di approfondimento, tra cui convegni e seminari; - Amici di Chorus: è una struttura associativa autonoma che ha come principale finalità quella di allargare la base partecipativa al progetto culturale di Chorus e di organizzare professionalmente l’attività di “fund raising”.

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Programmi e progetti

Nel 2006 il circuito museale gestito dall’associazione ha toccato quasi il traguardo dei 600.000 visitatori. Le chiese maggiormente visitate sono state, oltre alla Basilica dei Frari, la Chiesa dei Miracoli, San Sebastiano e San Polo. Nel triennio 2006–2008 Chorus intende migliorare il proprio servizio, prendendo a riferimento gli standard museali nazionali e sviluppando la propria offerta di un struttura di rete a vantaggio delle chiese aderenti. La Fondazione è rappresentata all’interno del Consiglio di Amministrazione di Chorus dal Prof. Antonio Foscari. Erogazioni nell’esercizio: € 90.000 – Totale erogazioni dal 1999: € 1.042.444 Ateneo Veneto L’Ateneo Veneto, una delle più antiche istituzioni culturali veneziane, si offre come punto di riferimento per numerosi momenti di elevato carattere culturale, e nasce con lo scopo di cooperare al progresso e alla divulgazione delle scienze, delle arti e della cultura in ogni loro manifestazione, con particolare attenzione alle esigenze e agli interessi di Venezia e dell’area veneta. La Fondazione di Venezia collabora con l’Ateneo dal 1995, sostenendo da un lato l’insieme delle attività culturali promosse dall’Istituto, e dall’altro la valorizzazione della sua prestigiosa biblioteca attraverso la ricatalogazione, l’implementazione dei sistemi informatici e multimediali e la digitalizzazione, ai fini dell’inserimento nel Sistema Bibliotecario Nazionale. La biblioteca, il cui patrimonio consiste in circa 40.000 volumi, anche a seguito della sottoscrizione del protocollo di intesa con la Biblioteca Nazionale Marciana, sarà presto in grado di assumere una posizione precisa e un compito specialistico all’interno del panorama delle altre istituzioni e fondazioni bibliotecarie della città. Erogazioni nell’esercizio: € 50.000 – Totale erogazioni dal 1995: € 1.142.539

Fondazione Bevilacqua La Masa La Fondazione Bevilacqua la Masa, fondata a Venezia nel 1898, opera in autonomia artistica e gestionale per promuovere e diffondere la ricerca artistica giovanile. L’attività viene svolta con particolare attenzione al legame con il territorio veneto. Gli obiettivi principali della Fondazione sono: - l’organizzazione di mostre; - la promozione del lavoro di artisti tra i 20 e i 35 anni, offrendo spazi espositivi e organizzando personali, rassegne collettive annuali, convegni e incontri di approfondimento; - la divulgazione delle informazioni attraverso l’archivio dei giovani artisti, la biblioteca e il sito internet. Nel 2006 la Fondazione di Venezia ha sostenuto le attività inerenti a “Spazio Elastico”, un luogo d’incontro e di organizzazione di attività promozionale dei nuovi linguaggi dell’arte, utile anche per attività estemporanee, libere da una programmazione troppo stretta. Rientrano nello “Spazio Elastico” gli incontri e le presentazioni organizzati ogni mercoledì da un gruppo di artisti residenti in città, le giornate di studio, i convegni e gli scambi con diverse istituzioni intorno a progetti comuni. Quest’anno la Fondazione Bevilacqua La Masa ha organizzato 12 attività espositive più incontri e conferenze, per un totale di 72 eventi, con un’affluenza di oltre 16.500 visitatori. Erogazioni nell’esercizio: € 30.000 Collezioni della Fondazione Quando nel 2000 la Fondazione di Venezia acquistò dalla Cassa di Risparmio di Venezia le collezioni di dipinti del ventesimo secolo, di vetri del Novecento e di tessuti antichi, intese con ciò garantire la fruibilità e valorizzazione di un patrimonio d’arte che era andato formandosi e arricchendosi in oltre un secolo di vita e di attività della più antica tra le casse di risparmio italiane. Oggi la collezione tessile e quella di vetri artistici del ‘900 non hanno subito ampliamenti e razionalizzazioni. La prima è costituita da oltre 380 pezzi, acquistati nel 1966 dalla Cassa di Risparmio di Venezia e già appartenuti alla raccolta di Mariano Fortuny. Considerata dagli esperti una delle raccolte più importanti a livello nazionale e giudicata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con apposito decreto di vincolo, di eccezionale interesse storico artistico, offre uno spaccato della storia internazionale dei tessuti d’arte e dei ricami, dal Rinascimento fino alla fine del Settecento. Fornisce esempi artistici di eccezionale fattura, non solo di provenienza italiana e francese, ma anche orientale. Un accordo, recentemente sottoscritto con il Comune di Venezia, ha consentito nel 2006 il trasferimento conservativo dell’intera collezione negli spazi del Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume, sezione dei Musei Civici Veneziani, che ha sede a Palazzo Mocenigo di San Stae. La collaborazione con il Museo di Palazzo Mocenigo e l’assistenza della Prof.ssa Doretta Davanzo Poli, in Italia una delle maggiori esperte del settore, garantirà la scientificità di un progetto di valorizzazione (inclusa la programmazione espositiva) attualmente in corso di elaborazione.

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Bilancio di missione

Sono in corso anche le trattative per un prestito di una parte della collezione al Victoria and Albert Museum di Londra. La collezione di vetri, il cui nucleo principale si è formato attraverso gli acquisti avvenuti in occasione della Biennale di Venezia a partire dagli anni ’30 del secolo scorso fino al 1970, documenta l’arte dei maestri vetrai veneziani e la storia di un periodo fiorente per quell’arte. Le opere saranno oggetto di un accurato studio e di un programma di valorizzazione che la Fondazione avvierà nei prossimi mesi. Per quanto riguarda la collezione di dipinti della Fondazione di Venezia, il nucleo originario di 246 opere, appartenute all’istituto creditizio e frutto delle acquisizioni avvenute prevalentemente nelle varie edizioni della Biennale e delle mostre collettive annuali della Fondazione Bevilacqua La Masa a Ca’ Pesaro, è stato integrato da un gruppo consistente di dipinti di Mario de Maria e Astolfo de Maria, acquistati con la Casa dei Tre Oci. La Fondazione di Venezia, assistita dal curatore Prof. Enzo Di Martino, ha negli anni autorizzato il prestito delle sue opere per esposizioni temporanee organizzate da importanti istituzioni culturali. Nel frattempo la Fondazione, avvalendosi anche della prestigiosa collaborazione del Prof. Achille Bonito Oliva, mira alla razionalizzazione della raccolta, da attuarsi attraverso acquisizioni e cessioni mirate e la definizione di uno specifico progetto espositivo. Il programma di sviluppo della collezione prevede attualmente una maggiore attenzione nei confronti della Biennale di Venezia e la contemporanea apertura a nuovi movimenti artistici, con particolare attenzione a quelli nati in Italia. Erogazioni nell’esercizio: € 266.500 – Totale erogazioni dal 2003: € 507.500 Il Collezionismo d’arte a Venezia Il progetto nasce su iniziativa della Fondazione di Venezia, come prosecuzione del progetto di ricerca relativo a opere e collezionisti tra Cinque e Settecento nelle collezioni patrizie, realizzato nel biennio 2003-2004. La ricerca, coordinata dalla Prof.ssa Stefania Mason, docente di Storia dell’Arte all’Università di Udine, intende: - offrire uno strumento utile per le indagini sul collezionismo e sulla provenienza delle opere d’arte veneziane; - ricostruire, ove possibile, i diversi passaggi di proprietà delle opere, partendo dalle fonti documentarie e bibliografiche e i percorsi della dispersione; - analizzare i meccanismi di mercato e ampliare la conoscenza relativa al collezionismo stesso, prendendone in considerazione le dinamiche sociali. Il materiale ad oggi raccolto è consultabile gratuitamente dagli studiosi di tutto il mondo attraverso il Getty Provenance Index di Los Angeles, con il quale è stata stipulata una convenzione. Getty fornisce il software utile alla registrazione dei dati raccolti e la possibilità di consultazione attraverso il proprio portale. Il 28 ottobre 2006, al fine di presentare l’andamento della ricerca, si è tenuto, alla Fondazione Querini Stampalia, un incontro intitolato “Il Collezionismo d’arte a Venezia. Per un catalogo ragionato e informatizzato delle collezioni di dipinti dalle origini all’Ottocento”. All’incontro hanno partecipato in qualità di relatori i membri del Comitato Scientifico: oltre alla Prof.ssa Mason, il Prof. Antonio Foscari, docente dell’Università IUAV di Venezia, il Prof. Michel Hochmann dell’Ecole Pratique des Hautes Etudes di Parigi e il Prof. Giandomenico Romanelli, direttore dei Musei Civici Veneziani. Sono intervenuti anche il Prof. Pierre Rosenberg dell’Académie Française, come moderatore, la Prof.ssa Sylvia Ferino-Pagden del Kunsthistorisches Museum di Vienna ed un rappresentante del Getty Research Institute. Nel 2007 è prevista la pubblicazione del primo volume della ricerca, dedicato al Seicento. Erogazioni nell’esercizio: € 83.500 – Totale erogazioni dal 2005: € 127.000

Museo del Novecento La Fondazione di Venezia si sta attivando per la creazione di un nuovo museo a Mestre, provvisoriamente denominato Museo del Novecento, dedicato alle grandi trasformazioni sociali, culturali e urbane del XX secolo, viste nel prisma dell’area lagunare veneziana. La Fondazione di Venezia ha elaborato un primo piano di fattibilità economico-finanziaria e ha deliberato l’acquisto di distinte strutture architettoniche a Mestre, in via Poerio, costituite da un complesso di circa 11.300 metri quadri, 4.200 dei quali destinabili ad attività museale. L’obiettivo è la creazione di una struttura capace di analizzare e riportare al visitatore, in forme storicamente rigorose ma coinvolgenti, le più significative testimonianze concernenti le trasformazioni occorse nel territorio veneto, in Italia e nel mondo nel XX secolo, traendo spunto da quelle verificatesi nell’area lagunare: l’industrializzazione, l’urbanizzazione, i fenomeni migratori, l’evoluzione dei modelli di consumo e degli stili di vita, il cambiamento delle strutture familiari, ecc. L’area di via Poerio è oggi oggetto di un piano di riqualificazione urbanistica che prevede, tra gli altri inter-

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Programmi e progetti

venti, la riapertura di un ramo interrato del canale Marzenego. Il costituendo museo intende proporsi quale luogo vissuto e di incontro, per Mestre, nel cuore di una zona in trasformazione, futura area pedonale della città. La ricerca di “benchmark” è stata condotta dalla Fondazione su una dozzina di istituzioni museali europee e statunitensi, riconducili alle diverse tipologie di “musei della città e del territorio” esistenti, ad alcuni “science centers” e ad istituzioni specializzate nella conservazione e valorizzazione dei beni culturali del ‘900 (fotografia, materiali audiovisivi, “popular culture”, ecc.). Le esperienze estere, come è emerso dall’analisi, dimostrano quanta attenzione sia prestata all’offerta di modalità di fruizione e alla progettazione di istituzioni dedicate a queste tipologie di beni culturali, i cui capisaldi sono sintetizzabili nell’elevata interazione dei visitatori nella logica “hands-on”, nell’attenzione alle reazioni dei visitatori, nella possibilità di creare percorsi di visita personalizzabili e strutturati in modo non lineare, nell’utilizzo di strumentazione ad alta e bassa tecnologia, in un logica di “mix-media”, e nella cura dell’integrazione tra contenuto e contenitore. L’ex Caserma Matter, già convento delle Agostiniane, primo nucleo del costituendo Museo, è stata acquistata nel febbraio 2007 dalla Fondazione attraverso la società strumentale Polymnia Venezia S.r.l. Erogazioni nell’esercizio: € 1.250.000 Comune di Quarto d’Altino – progetto di sviluppo per Altino Il progetto costituisce l’ideale prosecuzione della collaborazione avviata con il Comune di Quarto d’Altino e i rappresentanti della Soprintendenza per i Beni Architettonici, per il Paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico. Si inserisce nel filone di ricerca relativo alle potenzialità del Museo di Altino, intrapreso dalla Fondazione nel corso del 2005. Il territorio altinate, grazie alla scarsa urbanizzazione e alla sua disposizione territoriale geografica, offre possibilità di valorizzazione delle componenti naturalistiche e paesaggistiche che ben potrebbero integrarsi con la valenza storico-archeologica dell’area. Con l’inaugurazione della nuova sede del Museo Archeologico potrebbe divenire luogo di attrazione per un ampio bacino di utenti, a condizione che riesca a sviluppare attività e servizi di natura diversa, diffusi e integrati tra loro. Nell’ambito del protocollo di intesa per la promozione e valorizzazione del patrimonio culturale e naturalistico del territorio del Comune di Quarto d’Altino, siglato con il Comune nel mese di giugno 2006, la Fondazione di Venezia e l’amministrazione comunale hanno avviato uno studio di fattibilità relativo alla possibilità di crescita del territorio altinate, considerato nella sua integrazione logistica e culturale con la città di Venezia e la sua terraferma. Il progetto intende fornire una risposta alla richiesta di valorizzazione di un sito dalla natura non monumentale, e con forti vincoli ambientali, ma attraente dal punto di vista storico e ambientale; intende verificare le possibilità di sviluppo dell’offerta turistico-culturale con conseguente incremento dell’occupazione. Il gruppo di lavoro impegnato nella ricerca è composto da esperti ricercatori operanti sul territorio. Erogazioni nell’esercizio: € 30.000 – Totale erogazioni dal € 54.580

Agenda Venezia AgendaVenezia.org è il sito web realizzato nel 1999 dalla società Sistema S.n.c. e, per volontà della Fondazione di Venezia, aggiornato e potenziato nel 2001. Il sito ha l’obiettivo di fornire un efficace strumento di informazione sugli eventi culturali presenti in laguna e, nel contempo, di mettere in evidenza le categorie di soggetti produttori di eventi culturali e i luoghi destinati ad ospitare le manifestazioni. AgendaVenezia.org è un sito bilingue (italiano e inglese), caratterizzato dall’assenza di politiche commerciali. Per il triennio 2004-2006 la Fondazione di Venezia, nell’ambito della sua missione istituzionale di promozione e diffusione della cultura, ha avviato una fase di potenziamento e incremento dell’efficienza del sito e delle attività collegate. Nel 2006 sono stati censiti 1615 eventi nel comune di Venezia e 216 nella provincia. Sin dai primi anni in cui è stato attivato, AgendaVenezia.org si è rivelato uno strumento utile per consolidare una rete attiva di rapporti e relazioni con tutti i produttori di eventi che agiscono sul territorio veneziano, e quindi un valido strumento di politica culturale. Partendo dalla banca dati che il sito ha permesso di costruire, la Fondazione di Venezia ha promosso la realizzazione di uno studio con cadenza annuale che ha l’obiettivo di censire i produttori culturali e i luoghi di rappresentazione, misurando così la capacità produttiva della città. Il “Rapporto sulla Produzione Culturale a Venezia”, giunto nel 2006 alla sua terza edizione, è stato presentato nel corso di un incontro pubblico organizzato presso il Centro Candiani di Mestre il 20 giugno. Il “Terzo Rapporto” si è arricchito rispetto ai precedenti di un’agenda con gli indirizzi delle istituzioni e di un elenco delle manifestazioni e iniziative culturali promosse nei centri più importanti della provincia. Erogazioni nell’esercizio: € 73.600 – Totale erogazioni dal 2001: € 226.905

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Bilancio di missione

Umberto Allemandi Editore - Laboratorio di Economia dell’Arte Anche nell’esercizio 2006 la Fondazione di Venezia ha deciso di contribuire al progetto “Laboratorio di Economia dell’Arte: Digitalizzazione dell’archivio di Umberto Allemandi Editore e centro di documentazione on-line”. Il progetto consiste nella creazione di un database, presto accessibile via web, che metterà a disposizione di una vasta comunità di utenti informazioni e dati particolarmente utili per chi si occupa di economia e management dei beni e delle attività culturali, offrendo la consultazione dei materiali prodotti da Allemandi, debitamente integrati dalla pubblicazione mirata di fonti altrettanto importanti. Studenti, docenti, ricercatori, policy makers, giornalisti e operatori del settore vi potranno trovare i materiali prodotti in più di vent’anni dalle varie testate del gruppo Allemandi, assieme a dari statistici, tabelle, informazioni elaborate dalle redazioni ma non pubblicate nelle versioni cartacee, reports e letteratura grigia prodotta da istituzioni, enti pubblici, soggetti privati, fondazioni e centri di ricerca nazionali e internazionali. Nel 2006, in particolare, è stata completata la digitalizzazione e soggettazione dei numeri arretrati de “Il Giornale dell’Arte”. Erogazioni nell’esercizio: € 70.000 – Totale erogazioni dal 2004: € 228.690 Federculture – Ravello LAB Federculture è la federazione nazionale che raggruppa Regioni, Enti Locali, Aziende di Servizio Pubblico Locale e tutti i soggetti che hanno responsabilità di programmazione nel settore della cultura, del turismo, dello sport e del tempo libero. A partire dall’autunno del 2006 Federculture ha organizzato, insieme al Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali e Formez, Ravello LAB, un laboratorio che ha lo scopo di creare occasioni di incontro e di confronto fra gli attori del settore culturale. Ravello LAB si configura quindi come un’occasione per portare idee e per individuare proposte e soluzioni concrete e innovative ai problemi inerenti il riconoscimento e la corretta gestione dei beni e delle attività culturali, dell’ambiente e del paesaggio, in favore dello sviluppo del territorio. L’attività di Ravello LAB sfocia in una serie di Colloqui periodici di respiro internazionale sul tema delle strategie e degli interventi per il sostegno del patrimonio culturale. Il primo incontro della serie dei Colloqui è avvenuto il 26 ottobre 2006 e ha visto la partecipazione di amministratori, studiosi e operatori, sia pubblici che privati, che hanno messo in comune le loro proposte e le loro idee maturate nel tempo. Grazie all’impegno della Fondazione di Venezia Federculture ha finanziato, nell’ambito dell’iniziativa Ravello LAB, due borse di studio per progetti di ricerca riferiti al tema degli incontri, da riconoscere a dottorandi in Economia e Gestione delle Amministrazioni Pubbliche. Tra i partecipanti al progetto Ravello LAB, oltre alla Fondazione di Venezia, vi sono la Fondazione Cariplo, la Fondazione per l’Arte delle Compagnia di San Paolo, la Fondazione Sichelgaita e l’ACRI. Erogazioni nell’esercizio: € 49.000 Venice Foundation – Anniversario della fondazione Venice Foundation è nata nel 1996 con l’obiettivo di recuperare e valorizzare il patrimonio storico e artistico dei Musei Civici Veneziani. Per celebrare il decennale della costituzione, Venice Foundation ha organizzato per il 30 giugno 2006 un concerto nella Basilica di San Marco, diretto dal maestro Lorin Maazel, con l’orchestra filarmonica Arturo Toscanini di Parma. Il ricavato del concerto, per la cui partecipazione era prevista una liberalità minima di euro 1.000 a persona, è stato destinato al progetto “Le ali degli angeli”, finalizzato al restauro del mosaico della Cupola della Creazione della Basilica di San Marco. Si tratta di un ciclo di raffigurazioni dell’Antico Testamento che si ispira stilisticamente alle miniature di uno dei più antichi testi biblici che ci sono stati tramandati: la Bibbia di Cotton. Il mosaico risale al 1210-1235, e ha subito negli anni alcuni danni, con distacchi anche profondi. All’invito hanno aderito molte personalità di spicco del mondo industriale che, con il loro contributo, hanno permesso la copertura del costo dei lavori di restauro, che ammontava a euro 500.000. Erogazioni nell’esercizio: € 10.000 Confraternita SS. Sacramento – Anniversario della fondazione La Confraternita del SS. Sacramento di San Trovaso a Venezia ha celebrato, nel corso del 2006, i cinquecento anni dalla data di fondazione. Per ricordare l’evento sono state organizzate molteplici attività e promossi alcuni restauri. Le celebrazioni sono culminate domenica 23 aprile 2006 con la visita del Patriarca Angelo Scola. Erogazioni nell’esercizio: € 3.000

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Programmi e progetti

Polymnia Venezia S.r.l. Polymnia Venezia S.r.l., società uninominale a responsabilità limitata della Fondazione costituita nel maggio del 2000, rivolge la propria attività allo studio, l’istituzione e la gestione di interventi formativi, di ricerca, di conservazione e di valorizzazione intellettuale e commerciale nel campo dei beni e delle attività culturali, principalmente nel settore della comunicazione e delle arti visive e nelle discipline correlate. La società possiede due immobili: il Palazzo “Calle delle Schiavine”, di cui è stato terminato il primo stralcio della ristrutturazione nel mese di settembre e per cui è prevista la cessione al Comune di Venezia, che data la necessità e vicinanza con il teatro destinerà l’uso alla Fenice per uffici e archivi, e la “Casa dei Tre Oci”, sita nell’isola della Giudecca, di cui è stato avviato il restauro al fine di rendere il palazzo adatto ad ospitare attività legate al mondo culturale veneziano. Nel febbraio 2007 la società ha acquistato l’ex Caserma Matter di Mestre, primo nucleo del costituendo Museo di Mestre. Le attività culturali svolte da Polymnia e le fasi sono ora in internet sul sito, creato nel 2005: www.polymniavenezia.it. Di seguito si illustrano le iniziative realizzate dalla società nel corso del 2006. Ricerca Artisti De Maria Polymnia ha sviluppato un’iniziativa finalizzata alla valorizzazione del lavoro svolto dagli artisti De Maria (Giacomo, Mario, Fabio e Astolfo) e del loro rapporto con la Casa dei Tre Oci; per tale iniziativa è stato incaricato un gruppo di lavoro coordinato dal Dott. Giulio Macchi. Il lavoro ha come obiettivo quello della catalogazione delle opere dei De Maria per la ricostruzione di un inventario che fosse il più esauriente possibile. Dopo un primo periodo in cui si è proceduto all’impostazione del lavoro di ricerca e allo studio delle opere attraverso la raccolta dei documenti d’archivio e delle pubblicazioni (articoli, cataloghi, tesi di laurea) dedicate agli artisti, si è passati poi alla vera e propria ricerca basata sulla presenza negli archivi (Archivio Correr, Archivio De Maria, Archivio Filippi) di documentazione fotografica. Si sta quindi ultimando la campagna fotografica delle opere catalogate dal gruppo di lavoro, presenti in collezioni private. Omaggio alla Beat Generation Polymnia ha organizzato una manifestazione dedicata alla Beat Generation e a quello che ha rappresentato come movimento artistico, poetico, culturale e non ultimo anche sociale. Omaggio che non ha potuto prescindere da chi ha raccontato nel nostro paese la Beat Generation: Fernanda Pivano. L’iniziativa ha voluto ringraziare la scrittrice e rivivere insieme a lei quegli anni di grande speranze, proteste e cambiamenti, attraverso la rivoluzione culturale degli anni Settanta. Il programma della manifestazione svoltasi presso Forte Marghera a Mestre prevedeva mostre fotografiche, concerti, reading letterari e documentari, e un omaggio-tributo a Fernanda Pivano. Valorizzazione dei fondi fotografici Polymnia ha sottoscritto una convenzione con l’istituto IRE di Venezia per il progetto di valorizzazione, conservazione e sfruttamento anche economico dei fondi fotografici, rispettivamente il fondo “De Maria” per Polymnia e il fondo “Filippi” per l’istituto IRE. Obiettivo del progetto è quello di avviare le attività di verifica legale della fattibilità dell’utilizzo economico delle immagini e della successiva valorizzazione commerciale dei fondi fotografici; a tal fine si potranno individuare manifestazioni e mostre fotografiche anche itineranti, volte a diffondere la conoscenza e la fruibilità dei rispettivi fondi fotografici. Polymnia sta terminando il lavoro di archiviazione e catalogazione del fondo fotografico “De Maria” con la collaborazione del Prof. Italo Zannier. Erogazioni nell’esercizio: € 30.000 − Totale erogazioni dal 2000: € 1.086.321

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Bilancio di missione

Ricerca

Fondazione Fondazioni Italia Fondazioni Italia nasce a Roma nel 2000 per supportare le fondazioni di origine bancaria, e si propone come centro di ricerca specifica, come struttura di formazione, nonché come struttura di consulenza alle fondazioni stesse per le loro esigenze operative e per lo sviluppo di attività in sinergia con enti profit e no profit che intorno ad esse gravitano. Nel 2006 la fondazione ha variato il proprio assetto statutario ed è attualmente in attesa della nuova nomina dei membri del Consiglio. La Fondazione di Venezia è da quest’anno socio unico di Fondazioni Italia. Erogazioni nell’esercizio: € 100.000 – Totale erogazioni dal 2000: € 368.254

Consorzio Venezia Ricerche Fondato nel 1989, il Consorzio Venezia Ricerche (CVR), con sede a Marghera (Venezia), costituisce un “link” diretto fra università, enti ed imprese del territorio veneziano. Il suo obiettivo è fare interagire questi soggetti nell’ambito della ricerca sui temi delle scienze ambientali, dei beni culturali, delle tecnologie informatiche, dei nuovi materiali e della gestione del territorio, unendo le più elevate competenze scientifiche con una moderna logica di “project management”. Le attività di ricerca del Consorzio sono tutte di natura applicativa, ovvero finalizzate a individuare soluzioni operative e concrete. Oltre alla ricerca, parte integrante dell’attività sono l’assistenza tecnico-scientifica e la diffusione delle nuove tecnologie a favore delle piccole e medie imprese. La Fondazione di Venezia sostiene le attività del Consorzio dal 1993. L’Ing. Massimo Lanza, Direttore della Fondazione, partecipa ai lavori del Comitato Tecnico Scientifico. Erogazioni nell’esercizio: € 3.600 – Totale erogazioni dal 1993: € 120.190

Istituto di Ricerche sulla Pubblica Amministrazione L’Istituto di Ricerche sulla Pubblica Amministrazione, fondato nel 2004 a Roma, è un’associazione senza fini di lucro che si propone di contribuire allo sviluppo delle attività di ricerca in scienze amministrative e di sostenere la formazione post-universitaria per studiosi e funzionari pubblici. La Fondazione di Venezia ha sostenuto il progetto di ricerca, iniziato nel 2005 e della durata complessiva di due anni, sul tema “Le reti finanziarie dei regolatori finanziari”. Un’attenzione particolare è stata finora rivolta all’analisi delle implicazioni che le nuove formule di regolazione possono avere nei riguardi dell’organizzazione e del funzionamento delle fondazioni bancarie. La ricerca, diretta dal Prof. Sabino Cassese, Presidente dell’IRPA, è svolta da un gruppo di lavoro di circa trenta persone, articolato in sottogruppi coordinati da professori ordinari di diritto amministrativo. Partecipano ai lavori: Basel Committee on Banking Supervision (BCBS), International Organisation of Securities Commissions (IOSCO), International Association of Insurance Supervisors (IAIS), le istituzioni finanziarie internazionali (Banca Mondiale, Fondo Monetario), l’International Accounting Standard Board (IASB) e l’International Federation of Accountants (IFAC). Erogazioni nell’esercizio: € 10.000 – Totale erogazioni dal 2005: € 25.000

Società per il trasferimento tecnologico La Fondazione di Venezia, nell’ambito dei propri programmi per la promozione e il sostegno della ricerca scientifica e tecnologica nell’area veneziana, ha promosso uno studio di fattibilità per la creazione di una società per il trasferimento tecnologico dalle università alle imprese. Dopo una prima fase di studio affidata a TeDIS, centro di ricerca della Venice International University, con lo scopo si definire il profilo della domanda e dell’offerta nel campo dei trasferimenti tecnologici, è stata avviata una seconda fase con lo specifico obiettivo di definire il modello e il business plan di una società strumentale che la Fondazione di Venezia potrebbe costituire insieme alle università e ad altri partner. Partner in questa fase di studio sono stati CEFRIEL, una società consortile promossa dal Politecnico di Milano e da alcune tra le principali aziende operanti nel campo dell’ICT, e McKinsey, una delle principali società mondiali di consulenza. CEFRIEL rappresenta un modello di successo di società in grado di operare con profitto sul mercato, ponendosi come intermediario nel trasformare la ricerca pura in innovazione tecnologica per soddisfare i bisogni delle imprese e colmare il gap tra università e imprese. A tale modello si ispira il business plan che è stato completato al termine del 2006. Erogazioni nell’esercizio: € 100.000 – Totale erogazioni dal 2005: € 220.000

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Programmi e progetti

Sviluppo e diffusione dell’attività della Fondazione

European Foundation Center, Bruxelles Lo European Foundation Center è un’associazione internazionale indipendente che promuove fondazioni grant-making e finanziatori privati in Europa. Fondata nel 1989, oggi conta oltre 200 soci, fra cui numerose fondazioni italiane di origine bancaria, e raggiunge attraverso associazioni nazionali ed altri network circa 50.000 organizzazioni in 42 nazioni. Tra le sue finalità rientrano, oltre alla rappresentanza degli interessi degli associati nelle istituzioni dell’Unione Europea e presso alti organismi internazionali, anche: − assistenza e promozione alla partecipazione di progetti comuni, mediante utilizzo di fondi comunitari; − collaborazione con altre organizzazioni no profit extra europee per favorire lo scambio di esperienze e informazioni; − fornire documentazione sulle diverse fondazioni operanti in Europa e sulle organizzazioni no profit a livello internazionale. La Fondazione vi si è associata a partire dal 1999. Erogazioni nell’esercizio: € 10.000 − Totale erogazioni dal 1999: € 54.240

Acri, Roma Costituita nel 1912, l’Acri è l’organo di rappresentanza collettiva delle Casse di Risparmio e delle Fondazioni di origine bancaria. È un’associazione volontaria, apolitica, senza fini di lucro. Al fine di agevolare gli associati al conseguimento delle finalità istituzionali, alla salvaguardia del proprio patrimonio e allo sviluppo tecnico ed economico, l’Acri ne promuove la tutela degli interessi generali. La Fondazione vi si è associata a partire dal 1992. Erogazioni nell’esercizio: € 26.146 − Totale erogazioni dal 1992: € 432.257.176

Associazione Civita, Roma Nata nel 1987, l’Associazione Civita ha lo scopo di valorizzare il patrimonio storico, artistico ed ambientale, attraverso la tutela e le più appropriate forme di utilizzazione e comunicazione. Ha sviluppato una pluriennale esperienza nella promozione del patrimonio culturale italiano, diventando oggi uno degli operatori più qualificati nell’organizzazione e realizzazione di attività culturali complesse. L’Associazione mette la propria professionalità a disposizione delle aziende che la sostengono, garantendo loro un supporto personalizzato, da un semplice “sportello informativo” gratuito per aspetti fiscali-amministrativi, fino all’assistenza per la realizzazione e gestione degli interventi. La Fondazione di Venezia è socio dell’Associazione Civita dal 1999. Erogazioni nell’esercizio: € 20.660 – Totale erogazioni dal 1999: € 176.279

Associazione Mecenate 90, Roma Mecenate 90 è un’associazione no profit fondata a Roma nel 1988 con lo scopo di fornire assistenza e consulenza tecnica nei settori della valorizzazione dei beni culturali e dello sviluppo turistico locale. La sua missione è quella di offrire servizi alla Pubblica Amministrazione per favorire processi di innovazione organizzativa e gestionale, di partenariato pubblico-privato, di sviluppo locale partecipato. E’ specializzata nella realizzazione di studi di fattibilità per individuare modelli di gestione applicabili ai beni culturali, nell’elaborazione di piani integrati per lo sviluppo turistico-locale di territori su scala provinciale e sub-provinciale e nella redazione di piani strategici per lo sviluppo turistico di città d’arte. Svolge inoltre attività informativa ed editoriale, organizzando anche convegni, seminari ed eventi di carattere culturale. La Fondazione di Venezia è socio di Mecenate 90 da marzo 2004. Il Prof. Cesare Mirabelli, consigliere della Fondazione, è membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione. Erogazioni nell’esercizio: € 15.500 – Totale erogazioni dal 2004: € 76.000

Fondazione Antonio Colluto, Portogruaro La Fondazione Colluto nasce con lo scopo di incoraggiare e premiare le attività di ricerca archeologica e storica nell’agro di Julia Concordia, per onorare la memoria del generale Antonio Colluto, fondatore e Presidente del Gruppo Archeologico del Veneto Orientale. Fiore all’occhiello della Fondazione è l’organizzazione del “Premio Colluto” a favore di uno studio di arte, storia e archeologia preromana, romana e medievale inerente il territorio del Veneto Orientale. La Fondazione di Venezia sostiene l’attività della Fondazione Colluto dal 1994. Erogazioni nell’esercizio : € 10.000 – Totale erogazioni dal 1994 : € 135.993

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Bilancio di missione

Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, Venezia L’Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti, che ha sede a Venezia, costituisce dal 1810 una delle realtà più significative del nostro Paese nella promozione e diffusione della cultura, della ricerca e del sapere. Il programma delle attività è composto da adunanze, convegni, seminari e giornate di studio, scuole post laurea, concorsi a premio. In collaborazione con la Fondazione di Venezia, l’Istituto ha avviato un progetto decennale che prevede la pubblicazione di venti registri del Senato veneziano, l’organo deliberativo più importante delle Stato di Venezia dal XIII secolo alla fine della Repubblica marciana. I Registri delle delibere “miste” del Senato sono conservati presso l’Archivio di Stato di Venezia. Queste edizioni critiche permettono una conoscenza più approfondita della storia non soltanto veneziana, ma anche europea e levantina del Trecento. Erogazioni nell’esercizio: € 36.152 − Totale erogazioni dal 2000: € 253.064

I sabati della Fondazione Il progetto si propone di sostenere l’organizzazione di incontri su tematiche strettamente legate ai settori di attività della Fondazione e al suo ruolo sul territorio. Nel corso del 2006 sono state promosse le seguenti iniziative pubbliche: − il 20 febbraio, in collaborazione con la Fondazione Venezia 2000, è stato presentato, alla Libreria Mondadori in Piazza San Marco, il quarto volume dell’Almanacco “VeneziAltrove”, curato da Marsilio Editore. All’incontro sono intervenuti Cesare De Michelis, Giuseppe De Rita, Fabio Isman e il Presidente Giuliano Segre; − il 9 maggio, in occasione della presentazione del libro di Claudio Pasqualetto “Dialoghi sul Nordest”, è stato tenuto, presso la Fondazione di Venezia, l’incontro sul tema “Nordest: il cuore della questione settentrionale”, al quale sono intervenuti Mario Carraro, Giuliano Segre, e Paolo Possamai come moderatore. Il libro rappresenta il primo volume di una nuova collana edita da Marsilio Editori in collaborazione con la Fondazione Nord Est; − il 16 giugno, presso la sede della Fondazione, è stato presentato il volume che contiene descrizioni ed analisi dei sistemi fiscali di sei paesi asiatici: “Tax System and Tax Reforms in South and East–Asia”, a cura del Prof. Luigi Bernardi, docente all’Università di Pavia, di Angela Fraschini e del Prof. Parthasarathi Shome del Ministero delle Finanze dell’India. L’incontro, presenziato dagli stessi autori, è stato organizzato in collaborazione con l’Università di Pavia. Erogazioni nell’esercizio: € 100.000 − Totale erogazioni dal 2003: € 429.000

Urbanpromo 2006 – Tavola rotonda Urbanpromo, iniziativa di marketing urbano e territoriale, è organizzato da INU - Istituto Nazionale di Urbanistica e da URBIT, sua società operativa. L’evento, giunto alla 3ª edizione, si è svolto dal 7 all’ 11 novembre 2006 presso Palazzo Cavalli Franchetti, ed è stato inserito all’interno delle manifestazioni collaterali della 10ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. La peculiarità di Urbanpromo è la ricerca dell’innovazione, perseguita su tutti i fronti della riqualificazione urbana e della infrastrutturazione dei territori. L’iniziativa, che quest’anno si è articolata in cinque giornate di convegni, incontri, colloqui e presentazione di casi, prevedeva anche una mostra documentaria relativa agli interventi architettonici e di restauro immobiliare realizzati dalle fondazioni. La Fondazione di Venezia, con l’ACRI, ha contribuito a questa iniziativa, organizzando per il giorno 11 novembre il convegno “Le Fondazioni bancarie per lo sviluppo locale: esperienze a confronto”. Con l’occasione è stata presentato l’abstract della ricerca “Progetti delle Fondazioni di origine bancaria per le città”, promosso dalla Fondazione stessa. Nel 2007, al fine di presentare la ricerca ultimata e raccogliere gli spunti emersi nelle ultime due edizioni, è prevista la realizzazione di un volume dal titolo “Fondazioni, politiche immobiliari e investimenti nello sviluppo locale”. Il volume, edito da Marsilio Editori, presenterà una ricognizione sul ruolo delle fondazioni come attori dello sviluppo locale anche dal punto di vista territoriale ed edilizio. Erogazioni nell’esercizio: € 40.000 − Totale erogazioni dal 2005: € 52.000

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Programmi e progetti

Sviluppo del territorio

Finanziamento di progetti e iniziative a mezzo bando I progetti approvati Nel 2006 la Fondazione di Venezia, in coerenza con le proprie finalità statutarie, ha emanato un bando per favorire i “processi di integrazione sociale del minore svantaggiato e della terza età in una situazione di disagio sociale, quale, in via indicativa, disabilità, emarginazione, abbandono”. Per la prima volta le domande sono state presentate collegandosi al sito della Fondazione e compilando integralmente via internet il modulo ROL (Richieste On Line) presente nella sezione attività. Tale procedura ha permesso agli uffici di acquisire in modo automatizzato una parte di dati, snellendo la fase di inserimento delle pratiche nel database. Le proposte progettuali presentate sono state preliminarmente esaminate sotto il profilo della correttezza formale; successivamente sono state selezionate in considerazione dei criteri definiti dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione e resi pubblici dal bando. Per la valutazione dei progetti selezionati e ammessi al contributo, la Fondazione ha elaborato, tramite un’apposita commissione, dei criteri di qualità ai quali sono stati attribuiti dei punteggi, che hanno permesso di formulare una graduatoria. Per il Bando 2006 sono pervenute agli uffici della Fondazione 38 richieste di partecipazione.. Area di provenienza Venezia Città Venezia Estuario

10

26%

2

5%

14

37%

Miranese e Riviera del Brenta

6

16%

Veneto Orientale (Sandonatese)

5

13%

Fuori Area

1

3%

38

100%

Mestre Terraferma

Totale

Fra le 38 richieste pervenute sono stati selezionati 17 progetti ai quali è stato erogato un importo medio pari a euro 10.949, 18 (47%) richieste sono state respinte e 3 (8%) sono state ammesse alla selezione e sono state valutate alla luce dei criteri deliberati dal Consiglio di Amministrazione, ma non hanno raggiunto un punteggio tale da permettere loro di ottenere un contributo. Complessivamente il 45% delle richieste pervenute ha ricevuto un finanziamento. Nella tabella successiva si illustra la suddivisione dei finanziamenti nelle tre tipologie di progetti ammessi. Suddivisione degli enti assegnatari di finanziamento in base alla tipologia di progetto Tipologia progetti ammessi

Progetti di aggregazione e intrattenimento culturale, sportivo, ricreativo Progetti per realizzare percorsi di accompagnamento per la difesa e lo sviluppo di autonomie personali, sociali ed economiche Interventi di formazione su percorsi e progetti formativi permanenti Totale

72

Bilancio di missione

Numero di enti assegnati

%

Importi assegnati

%

5

29

€ 59.850,00

32

10

59

€ 102.885,00

55

2

12

€ 23.395,00

13

17

100

€ 186.130,00

100

Elenco degli enti assegnatari tramite i bandi Per completezza di informazioni si riporta l’elenco delle 17 iniziative progettuali finanziate dalla Fondazione per mezzo del Bando 2006, realizzate nel territorio della provincia di Venezia. Importo deliberato €

Associazione Attività di Sostegno di Invalidi e Anziani onlus Mestre “Un’età da abitare: la senilità” – progetto di assistenza e accompagnamento di anziani disabili, emarginati e/o abbandonati Associazione culturale Italo-Francese Venezia Attività culturali rivolte a persone anziane sole per favorire l’integrazione e la socializzazione Associazione culturale Sumo Venezia “L2@” – corso di italiano per minori stranieri non accompagnati e giovani immigrati di seconda generazione, attraverso l’uso di tecnologie multimediali Associazione culturale Teatro degli Stregatti Cavallino-Treporti “Insieme a chi assiste” – training di stimolazione cognitiva per anziani con demenza e gruppi di mutuo aiuto per i caregivers Associazione di promozione sociale Il Portico onlus Dolo “Nuovi contatti” – progetto di prevenzione selettiva su minori a rischio di uso/abuso di sostanze stupefacenti e con bassa percezione del rischio, attraverso attività di animazione/ educazione, invio a percorsi terapeutici e processi di affiancamento ed inclusione Associazione Exit Venezia “Cresci con il nonno” – momenti di aggregazione e svago all’interno di istituti di ricovero, organizzati dagli studenti dell’Istituto Vendramin Corner di Venezia su racconti, musiche e ricette raccolti intervistando gli anziani Associazione Il Filo di Arianna onlus Spinea “Accogliere per accompagnare” – creazione di uno spazio di aggregazione per bambini da 0 a 5 anni accompagnati da genitori, volto ad individuare deficit cognitivi e/o difficoltà relazionali/comportamentali Associazione Italiana Persone Down Venezia “Che scuola? Quale lavoro?” – progetto di accompagnamento dalla scuola al lavoro rivolti a minori con sindrome di Down Associazione Kaspar Hauser onlus Scorzè “Quando la musica crea” – progetto indirizzato a ragazzi diversamente abili e normodotati per la formazione di un’orchestra e la collaborazione in attività artigianali Associazione sportiva dilettantistica Up Sport Veneto Mestre “Sport, Natura e Storia” – corsi sportivi per ragazzi disabili, per favorire l’aggregazione e l’integrazione Associazione Volontari per l’Assistenza dei Pazienti Oncologici di Mestre onlus Mestre “Una finestra aperta su di te” – creazione di momenti di riflessione e svago per persone anziane che assistono un congiunto malato, o impegnate nell’elaborazione di un lutto Centro Italiano Femminile Opere Assistenziali Venezia Sostegno educativo a minori diversamente abili che frequentano il Centro di Formazione Professionale nell’anno scolastico 2006-2007 Comitato del Veneto Orientale per l’Immigrazione San Donà di Piave “Gli altri siamo noi” – percorso ludico-ricreativo rivolto a minori per il superamento del disagio e dell’emarginazione sociale legati al fenomeno dell’immigrazione Istituto provinciale per l’infanzia Santa Maria della Pietà Venezia “Ascolto protetto” – intervento a sostegno e tutela di minori coinvolti in procedimenti giudiziari Myosotis piccola cooperativa sociale a r.l. onlus Mestre Arrampicataterapia per soggetti in età evolutiva con disabilità e/o disagio Società cooperativa sociale Macramé Venezia Progetto “Gian Burrasca” – inserimento lavorativo di minori con problematiche psicosociali e/o psichiatriche in un’attività di riciclaggio e rigenerazione di indumenti Unione Italiana Ciechi onlus Mestre “Autonomia di lettura diretta agli anziani ciechi” – corso per l’uso del lettore vocale di testi, rivolto ad anziani diventati ciechi in età adulta Erogazioni nell’esercizio: € 211.130

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Programmi e progetti

5.200

15.000 13.980

5.110

9.950

8.650

12.000

6.500

13.025

15.000

6.100

15.000

7.000

15.000 14.200 15.000

9.415

Fondazioni Comunitarie La Fondazione di Venezia ha intrapreso nel 2000 il progetto che ha portato alla nascita di due fondazioni comunitarie nel territorio provinciale: la Fondazione Santo Stefano di Portogruaro e la Fondazione della Comunità Clodiense. Tali fondazioni locali, denominate anche fondazioni di secondo livello, hanno per scopo la promozione sociale e lo sviluppo delle risorse umane locali, garantendo un maggiore radicamento sul territorio. L’obiettivo della Fondazione di Venezia è creare istituzioni autonome che attraverso gli utili del proprio patrimonio propongano e gestiscano in loco progetti di carattere culturale, sociale e artistico. Il coinvolgimento diretto e la responsabilizzazione della comunità e delle autorità pubbliche locali sono una garanzia affinché le iniziative realizzate corrispondano alle esigenze del territorio. Il carattere innovativo di questo progetto consiste nella sfida che la Fondazione di Venezia ha lanciato alle due fondazioni comunitarie. I finanziamenti per il consolidamento del patrimonio e per la realizzazione dei progetti devono essere raccolti dal territorio grazie all’organizzazione di molteplici attività: campagne di fund raising, diffusione della cultura della donazione e realizzazione di eventi che coinvolgano la comunità creando una rete di relazioni e un rapporto di reciproca fiducia. Fondazione Santo Stefano La Fondazione Santo Stefano ha sede a Portogruaro ed è stata costituita il 19 dicembre 2000. Si propone di dare concretezza ai principi di solidarietà, sussidiarietà e responsabilità sociale, favorendo la cultura della donazione e stimolando una maggiore consapevolezza delle potenzialità e necessità della comunità portogruarese, che comprende i comuni di Annone Veneto, Caorle, Cinto Caomaggiore, Concordia, Fossalta di Portogruaro, Gruaro, Portogruaro, Pramaggiore, San Michele al Tagliamento, San Stino di Livenza e Teglio Veneto (89.570 abitanti). La Fondazione locale ha avviato il suo programma di attività nel 2001, attivandosi sul territorio di riferimento sia per incrementare il patrimonio iniziale che per attrarre risorse a favore di iniziative progettuali. Dal 2002 le attività della fondazione sono state scandite dall’emanazione di bandi di evidenza pubblica rivolti agli enti no profit del territorio. Dal 2002 al 2006 tali bandi, attraverso il meccanismo delle erogazioni sfida, hanno consentito la realizzazione di 130 iniziative nei settori della solidarietà sociale, della conservazione dei beni culturali e della tutela ambientale. Nel 2006 sono stati promossi i bandi n. 8 e n. 9. Il primo ha consentito la realizzazione di 16 progetti a favore della conoscenza, tutela, promozione e valorizzazione del territorio del portogruarese. Di seguito si riporta l’elenco delle iniziative. Bando 8 Enoclub Portogruaro Pubblicazione volume Parrocchia Sant’Andrea Portogruaro Restauro pannelli della cantoria del Duomo Parrocchia Santa Maria Summaga di Portogruaro Restauro tela S. Urbano in trono e Santi Associazione Rufino Turranio Concordia Sagittaria Opera di divulgazione “Origini del Cristianesimo a Concordia” Associazione Mutilati ed Invalidi di Guerra Portogruaro Progetto “Avevo vent’anni e c’era la guerra” Comune di San Stino di Livenza Ristampa libro “L’acqua, la piera, la tera” A.I.T.Sa.M. – Associazione Italiana Tutela Salute Mentale Portogruaro Progetto “Festival della poesia e delle arti notturne Comune di Portogruaro Restauro seggioloni della Sala Consiliare del Municipio di Portogruaro I Circolo Didattico Portogruaro Progetto “DOREMÌ – Musica attiva a scuola con lo strumentario Orff” Sagitta Bike Portogruaro Progetto “Di ruota in ruota” Associazione Dimensione Cultura Portogruaro Mostra “Medioevo in valigia”

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Bilancio di missione

ASL n. 10 Portogruaro Restauro di catapan, manoscritti, registri Pro Loco Portogruaro Progetto “Promemorie portogruaresi” Circolo Culturale San Stino di Livenza Allestimento rappresentazione teatrale goldoniana Pro Loco Fossalta di Portogruaro Percorsi ciclo-pedonali alla scoperta del territorio Comune di Fossalta di Portogruaro Valorizzazione Quadriera Comunale di Villa Mocenigo La Fondazione Santo Stefano ha contribuito alla realizzazione di questi progetti con un importo pari a euro 69.748. Il bando n. 9 ha consentito il finanziamento di ulteriori 21 progetti nel settore della promozione sociale e dell’assistenza alle fasce deboli della popolazione del territorio di riferimento. Segue nella tabella il dettaglio degli interventi realizzati. Bando 9 Istituto Comprensivo A. Palladio Caorle Progetto “Una finestra sul mondo” Conferenza San Vincenzo De Paoli Portogruaro Progetto “A chi bussa viene dato” Comune di Pramaggiore Progetto “Diritto allo studio” Istituto Comprensivo E. Beltrame San Michele al Tagliamento (Cesarolo) Progetto “Una scuola per tutti” Cartager Portogruaro Progetto “Dare un’opportunità alle persone diversamente abili” Ute Portogruaro Progetto “Nuove opportunità per gli anziani del territorio” AVIS Portogruaro Borsa di studio “Valentino Moro” ACAP San Stino di Livenza Progetto “Punti estivi per anziani” Istituto Comprensivo Rufino Turranio Concordia Sagittaria Progetto “Musicamondo” Associazione di volontariato Don Marcello Labor Fossalta di Portogruaro Progetto “Aiutare gli altri per aiutare noi stessi” Pro Loco Teglio Veneto Progetto “Tutti i bambini del mondo” APS Gruppo Famiglia La Grande Quercia Portogruaro Progetto “Spazi aperti e sicuri” Associazione in Famiglia Portogruaro Progetto “Un aiuto per affrontare la sofferenza psicologica nel malato oncologico” ACAT Cinto Caomaggiore Progetto “CAT il nostro club ‘camminando insieme’” IPSIA D’Alessi Portogruaro Progetto “Accoglienza, solidarietà, integrazione” Istituto Statale M. Belli Portogruaro Progetto “Occasioni d’incontro tra scuola e realtà sociale” Comitato per la Pace Portogruaro Intervento per soggetti svantaggiati che sfuggono ai canali ufficiali dell’assistenza Direzione Didattica San Stino di Livenza Progetto “Megaplay”

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Programmi e progetti

Associazione Andos Portogruaro Progetto “Di mano in mano” Gruppo di Solidarietà Cintese Cinto Caomaggiore Progetto “Migliorarsi per migliorare il servizio” Circolo Noi Oratorio Santo Stefano Concordia Sagittaria Progetto accoglienza minori Attraverso il bando n. 9 la Fondazione Santo Stefano ha erogato alle associazioni del territorio euro 79.916,65. Tra le attività di rilievo extra-bando la Fondazione di Portogruaro sostiene il corso di laurea in Economia Aziendale dell’Università Ca’ Foscari presso il Polo Universitario di Portogruaro. Totale erogazioni dal 1998: € 1.934.911,43

Fondazione della Comunità Clodiense La Fondazione della Comunità Clodiense è stata costituita a Chioggia il 1° ottobre 2001. Lo scopo di tale organizzazione è di promuovere la cultura del dono e della sensibilità ai problemi sociali, rafforzando i legami solidaristici e di responsabilità tra la popolazione che vive e opera nel territorio di Chioggia, Cavarzere e Cona. La Fondazione si propone di svolgere attività di pubblica utilità. Gli ambiti di interesse rispettano le finalità statutarie: l’assistenza sociale, la promozione e valorizzazione di attività culturali e di beni di interesse artistico e storico, la tutela e la valorizzazione della natura e dell’ambiente, la ricerca scientifica e ogni altra attività volta a migliorare la qualità della vita della comunità clodiense. Anche l’organizzazione di eventi, studi e ricerche in ambito sociale e naturalistico, ecologico e culturale, finalizzate a favorire la crescita del territorio, rientrano nei settori d’interesse. La Fondazione di Venezia ha commisurato il proprio contributo economico a quanto raccolto nel territorio. Le erogazioni sfida sollecitano l’ente a raccogliere contributi e a ottenere il consenso del territorio di riferimento, creando una rete di sviluppo e autovalorizzazione. Nel 2003 è stato emanato il primo bando di evidenza pubblica, finalizzato alla selezione di iniziative col meccanismo della raccolta sfida. I bandi, rivolti agli enti no profit del territorio, hanno consentito di realizzare nel triennio 2003-2006 130 iniziative nei settori della solidarietà sociale, della conservazione dei beni culturali e della tutela ambientale. Nel 2006 la Fondazione Clodiense ha emanato i bandi n. 8, n. 9 e n. 10. Di seguito si riporta l’elenco degli 11 progetti ammessi ai finanziamenti per il bando n. 8, a favore della promozione sociale e dell’assistenza delle fasce più deboli della popolazione. Bando 8 Fondazione Aiutiamoli a Vivere Chioggia Progetto “Per non dimenticare Cernobyl” Direzione Didattica II Circolo di Cavarzere Progetto “Laboratorio didattico assistito” Comune di Chioggia Progetto “L’Anello Forte” – stimolare la partecipazione dei giovani alla vita sociale, culturale e politica del Comune Associazione La Traccia Chioggia Progetto “Camminiamo insieme” – acquisto di un pulmino per il trasporto degli associati Cooperativa Sociale Emmanuel Cavarzere Progetto “Una nuova comunità alloggio” Chioggia Film Chioggia Progetto “I giovani raccontano gli anziani” Parrocchia San Giacomo Chioggia Progetto “Una rampa per disabili” Comitato della Croce Cavarzere VI Edizione Premio Internazionale della Bontà Associazione Il Sorriso e la Speranza Chioggia Progetto “Vivisede” – allestimento della nuova sede

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Bilancio di missione

Associazione Cuore Amico Chioggia Attività per cardiopatici AIL – Associazione Italiana contro le Leucemie Chioggia Progetto “AIL... un medico, una vita” – borsa di studio per un medico ematologo Segue l’elenco dei 14 progetti relativi al bando n. 9, che favorisce iniziative artistiche e culturali di interesse collettivo. Bando 9 Associazione Culturale Teatrio Venezia XIII Concorso Internazionale di illustrazione “Oltre lo specchio” Associazione Teatronovo Chioggia Allestimento della commedia “La casa nova” di Goldoni Comune di Cavarzere Volume “Cavarzere e il suo territorio” Associazione Mistral Cavarzere Rappresentazione opera lirica “La Tosca” Associazione Gruppi Culturali Città di Chioggia Chioggia Progetto “Settimana della Cultura”, III edizione AVIS di Cavarzere e Cona Cavarzere Progetto “Monumento del donatore” Banda musicale Chioggia Corsi di musica per ragazzi delle scuole dell’obbligo Gioventù Musicale d’Italia Chioggia Concerti celebrativi per i 33 anni di attività Coro Popolare Chioggiotto Chioggia XXI Rassegna Corale Orchesta Tullio Serafin Cavarzere Progetto “Omaggio a Mozart” Associazione Culturale Arena Artis Chioggia Progetto “ARTIS=ARTIS” – attività per l’integrazione di ragazzi diversamenti abili Direzione Didattica I Circolo di Chioggia Celebrazioni 50° anniversario Scuola Marchetti Pro Loco Cavarzere Progetto “I giochi antichi” – per riscoprire i giochi dal dopoguerra ad oggi Istituto Salesiano San Giusto Chioggia Progetto “Nuove Comunicazioni” - sistemazione della sala cinema/teatro Don Bosco Attraverso il bando n. 10, infine, sono stati realizzate 3 iniziative, di cui si riporta il dettaglio. Bando 10 Remiera Clodiense Chioggia Progetto “Mascarete” - ristrutturazione di 3 imbarcazioni per la pratica della voga veneta Associazione Culturale Il Faro Chioggia Progetto di recupero, valorizzazione e catalogazione di opere pittoriche “minori” Comune di Cona Acquisto di un mezzo per servizi alla collettività La Fondazione di Venezia ha inoltre messo a disposizione della Fondazione Clodiense un fondo pari a euro 150.000, da destinarsi a progetti particolarmente meritevoli e precedentemente concordati con la Fondazione madre, tra i quali si ricorda la ristrutturazione del Duomo di Santa Caterina a Cavarzere. Totale erogazioni dal 1999: € 2.179.602,35

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Programmi e progetti

Terza Fondazione di Comunità La Fondazione di Venezia ha stanziato un fondo per l’avvio di una terza Fondazione di Comunità per l’area Miranese e Riviera del Brenta. Nel giugno del 2006 è stato costituito un Comitato, denominato “La FondAzione”, composto da personalità locali rappresentanti le istituzioni, la cultura e la scuola. Il Comitato, che attualmente sta elaborando la bozza dello Statuto, si scioglierà al momento della costituzione della Fondazione, prevista entro il 2007. Erogazioni nell’esercizio: € 150.000

Fondazione Venezia 2000 La Fondazione Venezia 2000 ha lo scopo di attivare e promuovere ricerche di carattere scientifico e sociale che mirino alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio storico-artistico veneziano, attraverso attività di studio, ricerca e progettazione riguardanti l’attività industriale, culturale, scientifica e del tempo libero nel territorio di Venezia. Le attività promosse nel corso del 2006, e sostenute dalla Fondazione di Venezia, sono articolate secondo diversi filoni di lavoro e affrontano temi specifici: − il “Piano Strategico della città di Venezia”, in particolare il tema della riconversione e modernizzazione di Porto Marghera e la piattaforma del Nord-Est. E’ in corso di realizzazione un Quaderno che conterrà i principali contributi emersi dagli incontri; − “VeneziAltrove”, l’Almanacco annuale (edito da Marsilio Editori) nato da un’idea di Giuseppe De Rita, che nel 2006 è giunto alla VI edizione. Questa pubblicazione deriva dalla constatazione che moltissime opere prodotte a Venezia sono state disperse nel corso dei secoli e vendute in tutto il mondo: per sapere dov’è, oggi, ciò che Venezia un tempo possedeva; − la “Casa delle Professioni”: il tema, originato dall’esigenza di riflettere sulla rappresentanza politico-istituzionale della nuova composizione sociale del Paese, è stato introdotto da due convegni che si sono svolti nei giorni 27 maggio e 15 novembre; − “Forum di Venezia: Venezia nei processi di internazionalizzazione”, ovvero la volontà di creare un forum permanente di dialogo tra interlocutori del mondo politico nazionale ed internazionale, del business, del mondo accademico, su alcuni temi prioritari quali l’evoluzione dell’Europa allargata. La prima edizione del forum, “Una nuova motivazione per l’Europa”, si è svolta il 22 e 23 giugno; − i siti di “circoloinnovazione” e “myvenice”, che fanno parte del programma annuale di presenza on line; − “Lavorare su Venezia”: la Fondazione Venezia 2000, da sempre attenta ai temi della terraferma, ha organizzato il 15 dicembre l’incontro intitolato “La trasformazione urbana di Mestre: ridisegnare un nodo di rete”, in cui è stato messo a confronto il percorso della città, che ha subito profonde trasformazioni negli ultimi quindici anni, con l’esperienza di altre città europee. Erogazioni nell’esercizio: € 300.000 – Totale erogazioni dal 1993: € 2.280.601

Beneficiari istituzionali Nel 2006 la Fondazione di Venezia ha stanziato un fondo in favore di alcune istituzioni rappresentative della città che si occupano dell’assistenza pubblica e della tutela dei cittadini. Queste erogazioni, finalizzate all’acquisto di beni da destinare a scopi di pubblica utilità, ovvero a consentire elargizioni in favore di soggetti svantaggiati e/o appartenenti alle categorie più deboli, sono state così suddivise: Patriarca di Venezia, Sindaco di Venezia, Questore di Venezia, Prefetto di Venezia, Comunità Ebraica di Venezia, Caritas Veneziana, Congregazione Armena Mechitarista, Tribunale per i Minorenni, ULSS 12 Veneziana. Erogazioni nell’esercizio: € 173.000 – Totale erogazioni dal 1994: € 1.258.644

Fondo d’intervento generico Da anni la Fondazione di Venezia si è dotata di un fondo di intervento generico, con lo scopo di sostenere iniziative volte al miglioramento della qualità della vita nel territorio provinciale, promosse da associazioni ed enti operanti nell’ambito culturale e sociale. L’obiettivo è quello di consentire alla Fondazione di rispondere con procedura rapida ad alcune richieste provenienti da strutture del no profit che realizzano iniziative di modesta entità, ma ugualmente meritevoli. Tra i beneficiari si annoverano: centri culturali, associazioni di volontariato, associazioni musicali, cooperative sociali e centri ricreativi per giovani e anziani.

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Bilancio di missione

Nel 2006 la Fondazione ha assegnato complessivi euro 93.100 a valere sullo stanziamento totale di euro 100.000, a fronte del finanziamento di 33 iniziative, con un importo medio erogato di euro 2.821,21. Settore iniziativa

Conservazione e valorizzazione dei beni e delle attività culturali

Numero di iniziative

Importi assegnati €

14

47.800

Ricerca

1

470

Istruzione

2

3.300

Altro

16

41.530

Totale

33

Impegno nell’esercizio

93.100 100.000

Dismissione di arredi Nel corso del 2006, a seguito dell’avvio dei lavori di ristrutturazione della sede e dello sgombero degli uffici, la Fondazione di Venezia ha destinato alcuni beni mobili non più necessari alle proprie attività ad alcuni enti veneziani senza scopo di lucro. Erogazioni nell’esercizio: € 2.294 Associazione Bochaleri L’Associazione Bochaleri riunisce quanti a Venezia si occupano di ceramica, con l’obiettivo di promuovere iniziative per riscoprire e incentivare quest’arte. Lo scopo che si pone è mantenere viva l’esperienza dei ceramisti veneziani legati alla tradizione, ancora capaci di rinnovare le antiche tecniche in modo originale. Nel 2006 la Fondazione di Venezia ha sostenuto la IV e la V edizione dell’evento “Mostra artigianale dei ceramisti veneziani”, curandone anche la parte relativa alla comunicazione. La IV edizione si è svolta dal 22 al 25 aprile in Campo Bragora a Venezia, coinvolgendo una trentina di operatori della ceramica tra maestri ed hobbisti. Grazie all’intervento della Fondazione, l’Associazione ha esteso l’evento anche alla terraferma, organizzando in Piazza Ferretto a Mestre la V edizione della mostra (29 settembre - 1 ottobre). La piazza ha ospitato una trentina di banchi espositivi delle opere di ceramisti veneziani, un laboratorio dimostrativo “en plein air” di come si lavora la ceramica con il metodo Raku e un minicorso per bambini. All’interno della Torre, invece, sono stati allestiti degli spazi virtuali dai diplomati dell’Accademia di Belle Arti di Venezia. Ad entrambe le manifestazioni hanno partecipato con i loro lavori gli studenti dell’Istituto d’Arte di Venezia. Erogazioni nell’esercizio: € 25.000 Associazione Amici dei Musei – Concerto anniversario L’Associazione Amici dei Musei e Monumenti Veneziani opera da trent’anni nella città per una didattica museale, a titolo gratuito, rivolta a tutte le scuole elementari e medie del territorio. L’Associazione concorre alla divulgazione della conoscenza storica e artistica della città mediante visite guidate con qualificati accompagnatori volontari. Il 15 maggio 2006 gli Amici dei Musei, per ricordare e celebrare i trent’anni di attività associativa, hanno organizzato, nella Sala dello Scrutinio di Palazzo Ducale, un concerto pianistico di repertorio classico, eseguito da Enrique Perez de Guzman. Alla manifestazione concertistica, sostenuta anche dalla Fondazione di Venezia, hanno partecipato i soci ed esponenti delle istituzioni culturali e delle autorità cittadine. Erogazioni nell’esercizio: € 10.000 Comitato Interregionale dei Consigli Notarili delle Tre Venezie – Anniversario dalla costituzione Il Comitato è un’istituzione che ha sede a Venezia e che riunisce i 13 Consigli Notarili Provinciali delle Regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige rappresentanti le 565 sedi notarili del Triveneto. Nel 2006 il Comitato ha celebrato i 50 anni dalla data di costituzione con un forum dal titolo “Il valore economico della prevenzione dei conflitti. Funzione notarile e dinamiche di mercato”, svoltosi presso la Sala dello Scrutinio di Palazzo Ducale sabato 13 maggio. La Fondazione di Venezia ha contribuito alla realizzazione della manifestazione, a cui hanno partecipato 450 notai e numerose autorità provenienti da tutto il Triveneto. Erogazioni nell’esercizio: € 5.000

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Programmi e progetti

Progetto per la diffusione delle attività della Fondazione Nel 2006 è proseguito l’impegno della Fondazione di Venezia per la promozione e la comunicazione delle sue attività, riferite a specifiche iniziative progettuali, ma attente a presentare un’immagine coerente della Fondazione in generale. La cura dell’impostazione della comunicazione e un rapporto continuo con la stampa locale e nazionale hanno garantito alla Fondazione un posizionamento di rilievo per quanto riguarda sia le attività di progetto, svolte direttamente o in partnership, che le proprie funzioni di sollecitazione e incentivazione al dibattito sui temi legati al mondo delle fondazioni. La Fondazione di Venezia ha potuto inoltre trasferire informazioni e comunicare i propri interventi su un sito internet, recentemente aggiornato nell’immagine e nei contenuti. Nelle pagine del sito è possibile ripercorrere la storia della Fondazione, comprendere la sua missione e ammirare le sue collezioni artistiche. Nell’esercizio 2006 i costi di comunicazione sono stati ripartiti in base alle necessità fra i progetti gestiti direttamente dalla Fondazione. Impegni nell’esercizio: € 207.840

80

Bilancio di missione

Relazione economica e finanziaria

Il patrimonio

Criteri di composizione del patrimonio L’attivo patrimoniale della Fondazione è articolato nelle seguenti classi: –  Patrimonio Core: comprende gli investimenti caratterizzati da una gestione passiva a basso costo e volatilità controllata, volti al raggiungimento dell’obiettivo annuale di redditività richiesto per sostenere i costi di funzionamento e l’attività istituzionale “essenziale”; –  Patrimonio Satellite: questa categoria di investimenti ha l’obiettivo di incrementare il valore patrimoniale nel medio e lungo periodo e di stabilizzarne la redditività attraverso una adeguata diversificazione. Questi investimenti non sono correlati al patrimonio Core, sono soggetti a una gestione attiva e specialistica non direzionale; appartengono a questa categoria sia gli investimenti in strumenti finanziari, sia gli investimenti che pur non generando reddito possano assicurare una rivalutazione nel medio-lungo periodo; –  Patrimonio Strumentale (o “di missione”): sono investimenti (soprattutto società strumentali) finalizzati al sostegno diretto dell’attività istituzionale attraverso lo sviluppo economico e sociale del territorio di riferimento. Questi cespiti non producono necessariamente un reddito finanziario, quanto piuttosto un “reddito di missione” cioè un valore (culturale, sociale ecc.) coerente con gli obiettivi istituzionali della Fondazione. La tabella seguente ordina le classi di attivi sopra descritte in funzione degli obiettivi. Tabella 1. Classificazione degli attivi patrimoniali in funzione degli obiettivi

Salvaguardia patrimonio

Redditività

Stabilizzazione e diversificazione

Missione

Core Satellite Strumentali

Trasversalmente a questa classificazione, gli investimenti patrimoniali sono classificati secondo le seguenti categorie: –  performing: sono gli investimenti che generano un reddito; –  non-performing: rappresentano gli investimenti che non generano un reddito (sono inclusi in questa categoria quei cespiti – come le opere d’arte o gli immobili non dati in affitto – che pur non producendo reddito, permettono di perseguire l’obiettivo di conservare il valore reale del patrimonio e possibilmente aumentarlo) –  liquidi (o immediatamente liquidabili): sono le attività assimilabili alle disponibilità di cassa o di conto corrente, oppure i titoli quotati su mercati regolamentati; –  non liquidi (o non immediatamente liquidabili): comprendono le attività non riconducibili alla tipologia degli investimenti liquidi.

Riccardo Licata Senza Titolo 1990

83

Il patrimonio

Descrizione del patrimonio Fanno parte del patrimonio Core i seguenti investimenti: –  San Paolo IMI S.p.a.: la Fondazione possiede 22.523.682 azioni, pari all’1,201% del capitale sociale complessivo, e all’1,419% del capitale ordinario; –  Cassa Depositi e Prestiti S.p.a.: la Fondazione possiede 2.500.000 azioni pari allo 0,71% del capitale sociale –  SAVE Aeroporti di Venezia S.p.a.: la Fondazione possiede 600.000 azioni pari al 2,17% del capitale sociale. –  Portafoglio di azioni europee: la Fondazione possiede un portafoglio diversificato di titoli di otto società, con partecipazioni di natura meramente finanziaria e dunque percentualmente irrilevanti rispetto alla dimensione del capitale sociale di ciascuna. A seguire una tabella che descrive il contenuto del predetto portafoglio.

Daimler Chrysler Telecom RNC

N. Azioni

Valore unitario (euro)

Controvalore (euro)

90.000

46,84

4.215.879

1.600.000

1,99

3.183.422

Milano Ass. Ord.

200.000

6,11

1.222.321

ABN AMRO Holding

150.000

22,54

3.381.255

35.000

72,76

2.546.425

1.900.000

2,14

4.058.937

250.000

24,49

6.122.850

1.000.000

6,94

6.938.000

BNP Paribas Terna Eni Enel Totale

31.669.089

Sono inclusi nel patrimonio Satellite : –  una gestione patrimoniale affidata a Credit Agricole Asset Management con mandato segregato, caratterizzata da obiettivi di redditività di medio periodo con profili di rischio contenuti; –  una partecipazione di minoranza in Saras S.p.a. per un totale di 400.000 azioni acquistate a 6 euro cadauna in occasione dell’offerta pubblica iniziale avvenuta nel maggio 2006; –  una partecipazione pari al 30% in Emerging Countries Finance S.p.a. (ECF); –  una partecipazione di minoranza in Marsilio Editori S.p.a. consistente in 68.811 azioni ordinarie, pari al 5,29% del capitale sociale; –  le quote del fondo comune di investimento aperto armonizzato, denominato “Sanpaolo Etico Venezia Serenissima”; –  le quote del fondo bilanciato flessibile “Azimut Formula 1”; –  l’investimento nella “Polizza Generali Vita” di Assicurazioni Generali; –  la liquidità interna per far fronte alle esigenze di tesoreria connesse con l’attività istituzionale; –  l’immobile di proprietà, adibito a sede della Fondazione e di altri enti a essa collegati. Infine, nel patrimonio Strumentale sono compresi i seguenti investimenti: –  il 100% del capitale di Polymnia Venezia S.r.l., società strumentale creata dalla Fondazione per operare nel settore rilevante dei beni e delle attività culturali, principalmente nel campo della comunicazione e delle arti visive. –  il 100% del capitale di Euterpe Venezia S.r.l., società strumentale creata dalla Fondazione per operare nel settore rilevante dei beni e delle attività culturali, principalmente nel campo della produzione ed esecuzione delle attività musicali e delle discipline correlate. –  il 43% del capitale della U. Allemandi & C. S.p.a., società strumentale attraverso la quale la Fondazione opera nel settore dei beni e delle attività culturali, in particolare nel campo dell’arte e della sua diffusione editoriale. –  il 14,53% del capitale di Civita Servizi S.r.l., partecipazione strumentale acquisita dalla Fondazione per operare nel settore rilevante dei beni e delle attività culturali, con particolare riferimento alla organizzazione e realizzazione di eventi espositivi nonché alla gestione di progetti di promozione valorizzazione di beni culturali; –  il 49% del capitale di Ingegneria per la Cultura S.r.l., partecipazione strumentale acquisita dalla Fondazione per operare nel settore rilevante dei beni e delle attività culturali, nel campo della gestione di servizi museali, con specializzazione territoriale nell’Italia centro settentrionale. –  il 14,7 % del capitale di Fenice Servizi Teatrali S.r.l., partecipazione strumentale acquisita dalla Fondazione per operare nel settore rilevante dei beni e delle attività culturali, che si occupa in particolare della gestione di servizi teatrali in favore della Fondazione Teatro La Fenice di Venezia. –  una collezione di opere d’arte acquisite nel tempo che sono riportate al valore di costo. 84

Relazione economica e finanziaria

La seguente tabella evidenzia i valori dei cespiti, divisi secondo le classi sopra citate, al valore di mercato per tutti gli investimenti quotati e al valore di costo per gli investimenti non quotati, alle date del 1° gennaio 2006 e del 31 dicembre 2006.

Tabella 2. Classificazione dei cespiti patrimoniali a valore di mercato* Classi patrimoniali

Cespiti

Core

San Paolo IMI

1 gennaio 2006

73,2%

396,4

67,3%



0,0%

49,0

8,3%

Portafoglio azionario immobilizzato Cassa Depositi e Prestiti Totale Core Satellite

31 dicembre 2006

363,8 25,0

5,0%

25,0

4,2%

388,8

78,2%

470,4

79,8%

Immobili

14,2

2,9%

14,8

2,5%

Strumenti finanziari

68,4

13,8%

77,8

13,2%



0,0%

0,2

0,0%

0,0%

1,6

0,3%

Liquidità interna Saras Toro Marsilio

1,9

0,4%



0,0%



0,0%

0,4

0,1%

0,5

0,1%

0,5

0,1%

85,0

17,1%

95,3

16,2%

U. Allemandi

5,9

1,2%

5,9

1,0%

Polymnia

6,4

1,3%

6,4

1,1%

Euterpe

1,0

0,2%

1,3

0,2%

Civita Servizi

0,6

0,1%

0,6

0,1%

Fenice Servizi

0,5

0,1%

0,5

0,1%

Ingegneria per la Cultura

0,3

0,1%

0,0

0,0%

Opere d’arte

8,8

1,8%

8,8

1,5%

23,4

4,7%

23,5

4,0%

Totale

497,3

100,0%

589,2

100,0%

Core

ECF Totale Satellite Strumentale

Totale Strumentale

388,8

78,2%

470,4

79,8%

Satellite

85,0

17,1%

95,3

16,2%

Strumentale

23,4

4,7%

23,5

4,0%

Attivo patrimoniale

497,3

100,0%

589,2

100,0%

Liquid asset Performing asset

434,1 459,6

87,3% 92,4%

525,0 550,9

89,1% 93,5%

Valori espressi in milioni di euro * Escluse le partecipazioni non quotate, gli immobili e le opere d’arte, espressi a valori di carico.

85

Il patrimonio

Tabella 3. Grafici Le principali variazioni intervenute nel corso dell’esercizio si riferiscono, per ciò che riguarda il patrimonio Core, alla cessione di 5.000.000 di azioni San Paolo IMI, all’acquisizione di un portafoglio di titoli azionari europei ad alto rendimento e bassa correlazione con San Paolo, infine all’acquisizione di una partecipazione in SAVE S.p.a. Nel corso dell’esercizio, parte del portafoglio azionario Core è stata alienata attraverso la vendita di opzioni call esercitate a scadenza ed è stata ceduta anche la partecipazione in Toro. Per quanto riguarda le variazioni intervenute sul patrimonio Satellite si segnalano l’acquisizione di una partecipazione in Marsilio Editori S.p.a., l’investimento in quote del fondo Azimut e la sottoscrizione di una polizza collettiva a premio unico con Generali Vita. Le variazioni sul patrimonio Strumentale si riferiscono all’acquisizione di un ulteriore 30% della partecipazione in Ingegneria per la Cultura, alla ricostituzione del capitale di Euterpe, operata nei primi mesi dell’esercizio 2006 a seguito della svalutazione operata in sede di chiusura del bilancio 2005 nonché alla svalutazione di Ingegneria per la Cultura.

Patrimonio Complessivo

Patrimonio Core

4,0% Strumentale

5,3% Cassa Depositi e Prestiti

16,2% Satellite

10,4% Portafoglio Azionario Immobilizzato

79,8% Core

84,3% San Paolo IMI

Patrimonio Satellite

Patrimonio Strumentale 0,4% Marsilio

1,7% Saras 0,2% Liquidità interna

15,5 % Immobili

2,1% Fenice Servizi 2,6% Civita Servizi

0,2% Ingegneria per la Cultura 37,3% Opere d’arte

5,5% Euterpe

81,6% Strumenti finanziari

27,2 % Polymnia 25,1% Allemandi

86

Relazione economica e finanziaria

La gestione

Le linee strategiche Il Consiglio Generale della Fondazione, nel definire gli indirizzi strategici che devono governare la gestione del patrimonio e la politica degli investimenti ha: •  fissato i seguenti obiettivi: –  preservare il valore reale del patrimonio e incrementarlo; –  generare una adeguata redditività atta a sostenere le attività istituzionali; –  stabilizzare il livello di risorse disponibili attraverso la diversificazione; –  realizzare la missione della Fondazione anche attraverso l’investimento patrimoniale nel particolare settore delle società strumentali. •  precisato che l’allocazione strategica la cui scelta è demandata al Consiglio di Amministrazione deve essere improntata: –  al mantenimento di un elevato rapporto tra patrimonio Core e patrimonio Satellite, favorendo un certo grado di diversificazione; –  al contenimento della quota da investire in patrimonio Strumentale; –  al mantenimento di un elevato livello di attività liquide e capaci di generare reddito in modo da riflettere il corretto bilanciamento per la Fondazione tra le esigenze di liquidità, conservazione del potere di acquisto, crescita del patrimonio, stabilizzazione degli interventi e propensione al rischio. •  definito il rischio massimo per gli investimenti di pura gestione a breve, tenuto conto della complessiva asset allocation, precisando che gli investimenti vanno realizzati facendo riferimento a un concetto di rischio non tanto rappresentato dalla volatilità dei prezzi di mercato, ma dalla esigenza di conservare il patrimonio e dalla probabilità di conseguire rendimenti superiori al tasso di inflazione nell’orizzonte temporale stabilito. •  fissato l’orizzonte temporale degli investimenti in quattro anni stabilendo che la Fondazione si prefigge un obiettivo di rendimento reale positivo, compatibile con il rischio e l’orizzonte temporale prefissati.

Lo scenario macroeconomico e finanziario Nel 2006 si è consolidata la crescita economica internazionale in tutte le principali aree geografiche. Negli Stati Uniti, nonostante il proseguimento delle azioni monetarie restrittive, si è registrata una crescita del Pil del 3,4%, rispetto al 3,2% del 2005. Tale risultato riflette una dinamica più sostenuta nella prima metà dell’anno seguita da un secondo semestre in parziale rallentamento. In funzione di tali andamenti, la banca centrale statunitense, dopo aver portato i tassi ufficiali al 5,25%, ha mantenuto, a partire da luglio, un atteggiamento più neutrale, favorito anche dalla riduzione dell’inflazione in seguito alle minori pressioni sul prezzo del petrolio. L’analisi delle componenti della crescita conferma la minore dinamicità del mercato immobiliare accompagnata però da una sostanziale tenuta dei consumi. Le prospettive per l’economia statunitense restano sostanzialmente positive anche se permangono potenziali fragilità finanziarie che potrebbero complicare la gestione delle politiche economiche e deteriorare il clima di fiducia complessivo. L’andamento dei mercati finanziari è risultato generalmente positivo, soprattutto quello azionario, la cui crescita è stata del 13%. Per quanto riguarda i mercati obbligazionari, l’andamento è risultato più contrastato anche se l’imponente azione restrittiva adottata dalla Federal Reserve ha attenuato la crescita dei rendimenti di lungo termine. Nell’area Uem si è manifestato un sensibile incremento della crescita economica che dovrebbe attestarsi al 2,7% rispetto all’1,5% del 2005. Il miglioramento generalizzato in tutti i paesi dell’area è stato caratterizzato da un incremento della crescita della domanda interna accompagnata da una relativa tenuta delle esportazioni. Anche in Italia i dati economici hanno evidenziato un relativo miglioramento, pur confermando la minore dinamicità dell’economia italiana rispetto alla media dell’area Uem. La Banca Centrale Europea ha progressivamente aumentato i tassi ufficiali portandoli al 3,5%. Tale atteggiamento ha influito negativamente sui mercati obbligazionari che hanno registrato un rendimento negativo, penalizzati dalla crescita dei rendimenti a medio-lungo termine. Peraltro l’attuale livello dei rendimenti appare ancora piuttosto contenuto, rispetto alla dinamica del ciclo economico, confermando le potenziali criticità anche per l’anno 2007. I mercati azionari hanno invece registrato un incremento di oltre il 20%, favorito dal miglioramento degli utili aziendali e dai processi di integrazione che hanno interessato soprattutto il settore finanziario. Si è consolidata infine la crescita nelle aree emergenti; i paesi asiatici, Cina e India in testa, appaiono sempre di più attori rilevanti della dinamica economica mondiale.

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La gestione

Scenario economico e finanziario nel 2006 Stati Uniti

Area Uem

Germania

Italia

Giappone

Variabili macroeconomiche (valori %) Pil (var % annua) Inflazione

3.4 3.2

2.7 2.1

2.7 1.7

2.0 2.1

2.2 0.3

Tassi di interesse (media annua) Tassi a 3 mesi Rendimenti a 10 anni

5.2 4.8

3.1 3.8

3.1 3.8

3.1 4.0

0.3 1.7

3.1 13.6

− 0.3 20.3

− 0.2 22.0

− 0.5 16.0

0.3 1.9

Mercati finanziari (var. % di fine periodo) Indici obbligazionari Indici azionari

Le scelte gestionali Nel corso dell’esercizio 2006 il patrimonio Core è stato oggetto di gestione attiva, volta a migliorare i profili di redditività. Nel gennaio 2006 sono state esercitate dalla controparte le opzioni call vendute l’anno precedente su 5 milioni di azioni San Paolo IMI. L’operazione ha generato una plusvalenza di 3,9 milioni di euro. Il controvalore complessivo di cessione, pari a 65 milioni di euro, è stato investito per lo più in un portafoglio composto di 12 titoli azionari ad alto dividendo di area euro, selezionati fra quelli con più bassa correlazione con il San Paolo e migliori valutazioni da parte degli analisti. L’investimento diretto nel comparto azionario è stato considerato la scelta più opportuna in ragione delle più che favorevoli aspettative di crescita del mercato azionario europeo nel 2006 espresse dagli advisor patrimoniali della Fondazione, e delle aspettative negative sul mercato obbligazionario dovute alle attese di rialzo dei tassi di interesse. La scelta di investimento è ricaduta sulle seguenti azioni: ABN Amro, Daimler Chrysler, Telecom Risparmio, Eni, Rwe, E.On, Vivendi, BNP Paribas, Milano Assicurazioni, Snam Rete Gas, Terna. Successivamente sono state vendute opzioni call su 5 dei titoli che hanno ottenuto nel corso dell’esercizio le quotazioni più elevate. Quattro di questi contratti sono stati esercitati a scadenza dalla controparte e i titoli sottostanti (Vivendi, Snam Rete Gas, Rwe, E. On) sono stati venduti, generando una plusvalenza complessiva di 4,4 milioni di euro. La partecipazione in Toro Assicurazioni è stata ceduta grazie all’adesione da parte della Fondazione all’OPA lanciata da Assicurazioni Generali. Nel mese di novembre è stata acquistata una partecipazione rilevante pari al 2,17% in SAVE S.p.a., per un controvalore complessivo di euro 14.340.000. Tale partecipazione è stata annoverata fra i titoli del portafoglio finanziario immobilizzato. Una parte minoritaria del controvalore di cessione della partecipazione in San Paolo è stata investita nel patrimonio Satellite, nell’intento di diversificare l’allocazione degli attivi patrimoniali. Nel corso dell’anno sono state acquistate quote del Fondo Azimut Formula 1 e una polizza Generali Vita di Assicurazioni Generali. La scelta gestionale adottata per gli strumenti finanziari appartenenti al patrimonio Satellite ha assegnato alle gestioni esterne sia il compito di crescita nel medio termine, attraverso investimenti bilanciati, sia la gestione della tesoreria, puntando all’ottimizzazione dei flussi finanziari a copertura dei fabbisogni generati dalla gestione corrente. Le gestioni bilanciate esterne sono state affidate a Credit Agricole Asset Management SGR, a San Paolo IMI Asset Management, ad Azimut e Generali Vita mentre la gestione di una temporanea eccedenza di liquidità è stata affidata ad Epsilon SGR. Nel corso dell’esercizio le disponibilità investite nella gestione Epsilon sono state completamente utilizzate per fare fronte alle esigenze di cassa della gestione corrente. Credit Agricole Asset Management ha un mandato bilanciato orientato al total return con l’obiettivo di garantire l’integrità del patrimonio. Nella definizione del mandato, sono stati fissati intervalli massimi di esposizione per le componenti più rischiose del portafoglio e una politica di controllo sistematico del rischio. A tale fine si è stabilito che l’intervallo di fluttuazione della componente azionaria possa passare da un minimo pari a zero a un massimo del 30% del portafoglio investito. Nel corso del 2006, al fine di semplificare dal punto di vista amministrativo il mandato e ridurne i costi di transazione, il gestore ha sostituito la parte investita in singoli titoli azionari con un fondo Azionario Epsilon che replica lo stesso stile di gestione con la medesima composizione del portafoglio originario. Nel corso dell’anno la Fondazione ha movimentato la consistenza della massa gestita, effettuando alcuni prelievi, che hanno fatto emergere proventi di gestione per circa 0,4 milioni di euro e conferimenti a fine anno che hanno portato la consistenza finale a circa 48,1 milioni di euro. San Paolo IMI Asset Management gestisce il Fondo Sanpaolo Etico Venezia Serenissima, un progetto di

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Relazione economica e finanziaria

finanza etica che la Fondazione ha contribuito a creare per favorire la promozione e tutela del patrimonio storico, artistico e culturale di Venezia, e nel quale ha investito fin dalla costituzione. Si tratta di un fondo comune aperto di diritto italiano che investe principalmente in titoli obbligazionari a tasso fisso e variabile, ha una componente azionaria limitata al 15% (ristretto ad azioni europee a largo flottante) e una duration tendenzialmente compresa tra i 2 e i 4 anni. Azimut SGR gestisce il Fondo Comune Azimut Formula 1 Balanced. Si tratta di fondo comune di investimento a compartimenti multipli di diritto lussemburghese armonizzato che investe prevalentemente in strumenti finanziari denominati in euro. Il Fondo Azimut rientra nella categoria dei fondi bilanciati flessibili. In particolare può investire in azioni una quota del patrimonio che va dallo 0 al 50% a seconda dell’andamento dei mercati finanziari. Trattandosi di un fondo flessibile dinamico, la politica di investimento è basata prevalentemente sullo stock picking (capacità del gestore di generare extrarendimenti dalle selezione dei titoli più profittevoli) e market timing (capacità del gestore di acquistare e vendere nei momenti più favorevoli) più che sulla definizione di una allocazione dell’attivo legata alla replica di un indice di riferimento. La Fondazione ha proseguito la sua opera di monitoraggio dell’attività delle società strumentali sia attraverso la partecipazione diretta alla governance, sia attraverso le periodiche verifiche della loro performance rispetto ai piani e budget approvati. Quanto alla sede della Fondazione, nel corso del 2006 sono stati realizzati lavori di manutenzione straordinaria con l’obiettivo di migliorarne l’impiantistica e la fruibilità degli spazi. Il valore di bilancio è incrementato per circa 600.000 euro a seguito della capitalizzazione dei costi. Analoga cura è stata dedicata alla custodia e alla valorizzazione delle opere d’arte per le quali è proseguito un progetto per l’aggiornamento dei valori che ha evidenziato un significativo apprezzamento. I risultati ottenuti Patrimonio Core Il bilancio consolidato 2006 del San Paolo IMI si è chiuso con un utile netto di euro 2.148 milioni con un incremento dell’8,3% rispetto all’anno precedente. In data 26 agosto 2006 i Consigli di Amministrazione di Banca Intesa e San Paolo IMI hanno approvato le linee guida del progetto di fusione dei due gruppi bancari, costituendo il primo gruppo bancario in Italia e uno dei primissimi operatori dell’area euro, con circa 70 miliardi di capitalizzazione e 12 milioni di clienti (dati ante fusione). Le quote di mercato dei segmenti tradizionali di attività (retail, corporate e wealth management) sono previste mediamente nell’ordine del 20% con una rete distributiva di oltre 5.500 sportelli. Il nuovo gruppo, grazie all’attenta politica di espansione al di fuori dei confini del territorio italiano dei due gruppi bancari originari, potrà contate su una presenza di rilievo in Europa Centro Orientale (1.400 sportelli e 6 milioni di clienti) nonché nel bacino del Mediterraneo (oltre 190 e 1,5 milioni di clienti). Il mercato ha accolto con favore la notizia della fusione, spingendo al rialzo entrambi i titoli a fine anno. È significativo segnalare che rispettivamente San Paolo e Banca Intesa sono stati i primi due titoli europei in termini di capital gain da inizio anno, con un 33,2% di performance per San Paolo e un 30,7% per Banca Intesa, a fronte di un indice bancario europeo (DJ Eurostoxx) che ha segnato un 22,5% e un indice italiano (Mibtel bancario) che ha segnato un 23,4%. La sede legale del nuovo gruppo è a Torino, mentre le sedi operative sono distribuite fra Torino e Milano. Il rapporto di concambio è stato determinato in 3,115 nuove azioni ordinarie del nuovo gruppo “Intesa San Paolo” (codice di borsa ISP.MI) per ogni azione ordinaria San Paolo IMI. La nascita del nuovo gruppo è stata celebrata il giorno 2 gennaio 2007. A quella data la Fondazione di Venezia ha ottenuto, grazie al predetto rapporto di concambio, 70.161.269 azioni ordinarie della nuova banca. Si riporta di seguito una tabella che riassume i dati strutturali del capitale di Intesa San Paolo e la nuova caratura partecipativa della Fondazione: Capitale sociale Intesa San Paolo Numero azioni di cui: - azioni ordinarie - azioni di risparmio non convertibili Valore nominale azioni Numero azioni possedute dalla Fondazione Caratura partecipativa sul totale del Capitale Sociale Caratura partecipativa sul totale delle azioni ordinarie Valore di carico Valore a bilancio Valore espresso conti d’ordine (valore nominale di 7.787.500 azioni date in pegno)

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La gestione

6.646.436.318,60 12.781.608.305 11.849.117.744 932.490.561 0,52 70.161.269 0,549 % 0,592 % 3,966 278.276.742,68 4.049.500,00

Per quanto riguarda il San Paolo, si segnala inoltre che l’analisi dei multipli di mercato evidenzia un rapporto prezzo / utili del 16,6% a fronte di un indice bancario europeo che non va oltre il 12,7%, e di quello italiano che si attesta al 15,1%. Analoghe proporzioni sono evidenziate dal rapporto prezzo / book value, pari a 2,4 per San Paolo e rispettivamente 2,3 e 1,9 per l’indice europeo e quello italiano. L’azione ordinaria San Paolo IMI ha chiuso il 2006 con una quotazione di euro 17,60. Alla riapertura del 2 gennaio, il nuovo titolo quotava 5,85 euro. Il dividendo corrisposto nel 2006 – relativo all’esercizio 2005 – è stato di euro 0,57 in crescita del 21,3% rispetto al dividendo precedente. Il rendimento rispetto al valore medio della quotazione nel 2006 (euro 15,126) è stato pari al 3,77%; rispetto al valore medio della quotazione nel 2005 (euro 11,836) è stato pari al 4,82%. Il rendimento si attesta al 4,61% se riferito al valore medio di carico dell’investimento nel portafoglio immobilizzato della Fondazione (euro 12,355). Nel corso del 2006 la Fondazione ha venduto 5.000.000 di azioni San Paolo, ottenendo una plusvalenza di 3,9 milioni, e una redditività, rispetto al valore di carico, del 6,3%. Rapportato al valore di carico fiscale, pari a euro 18,66, l’operazione genera una minusvalenza di 5,5 euro per azione. Tenuto conto dell’operazione di incorporazione del Gruppo San Paolo IMI in Banca Intesa, è opportuno indicare il risultato consolidato del nuovo gruppo. Il bilancio al 31 dicembre presenta proventi operativi netti pari euro 18.405 milioni, oneri operativi pari a euro 9.673 milioni e un utile netto aggregato (utile netto dei due Gruppi esclusi effetti fusione e oneri di integrazione) pari a euro 5.290 milioni. Coefficienti patrimoniali al 31 dicembre 2006: Tier 1 ratio all’8,8%. Cassa Depositi e Prestiti S.p.a. Il dividendo distribuito nel 2006, riferito all’esercizio che chiudeva con un utile netto di euro 927.642.024, (ROE pari al 21,2%), è stato di euro 2,286, con una redditività lorda pari al 22,86%. La natura reddituale della parte di dividendo eccedente il minimo garantito ai sensi dello Statuto della Cassa Depositi e Prestiti è tuttavia dubbia, in quanto, dal combinato disposto di cui agli articoli 9 e 30 del predetto Statuto, si deduce che in sede di conversione delle azioni privilegiate in azioni ordinarie, il valore nominale di ciascuna azione privilegiata sarà ridotto in misura proporzionale agli extradividendi incassati. Considerando che il dividendo contrattualmente garantito è pari a tre punti percentuali oltre il tasso di inflazione, il rendimento effettivo 2006 risulta pari al 5% (con una differenza del 17,86% rispetto al distribuito), quello relativo al 2005 pari al 5,30% (con una differenza del 2,45% rispetto al distribuito). Un’interpretazione letterale delle vigenti norme statutarie comporta che l’extradividendo risulti, in effetti, equiparato ad una restituzione anticipata del capitale. Il Consiglio Generale della Fondazione ha pertanto ritenuto prudente effettuare un accantonamento nell’esercizio in corso equivalente ai maggiori dividendi distribuiti rispetto al minimo garantito relativamente agli esercizi 2005 e 2006, per un ammontare pari a euro 5.077.500. Il bilancio al 31 dicembre presenta un risultato netto della gestione finanziaria di 2.348,5 milioni di euro, in aumento di circa l’11% rispetto all’anno precedente. I costi operativi, pari a 73,6 milioni di euro, scendono del 7,6 rispetto all’esercizio 2005. La società chiude l’esercizio con un utile netto pari a 2.039,9 milioni di euro a fronte di un risultato positivo dell’esercizio precedente di 1.592,6 milioni di euro con un incremento del 28%. Il portafoglio azionario immobilizzato, costituito originariamente dai titoli ABN Amro, Daimler Chrysler, Telecom Risparmio, Eni, Rwe, E.On, Vivendi, BNP Paribas, Milano Assicurazioni, Snam Rete Gas, Terna è stato oggetto di gestione attiva nel corso dell’anno. In particolare, sono state vendute opzioni call sui cinque titoli che hanno ottenuto nel corso dell’esercizio le quotazioni più elevate. Quattro di questi contratti sono scaduti optati dalla controparte e i titoli sottostanti (Vivendi, Snam Rete Gas, Rwe, E.On) sono stati venduti. Anche la partecipazione in Toro Assicurazioni è stata ceduta grazie all’adesione da parte della Fondazione all’OPA lanciata dalle Assicurazioni Generali. La plusvalenza complessiva generata dai predetti movimenti ammonta a 4,4 milioni di euro. Complessivamente, il portafoglio azionario Core ha ottenuto un rendimento in termini di variazione di prezzi dalla data di acquisto pari al 10,8%. Se alle variazioni di prezzo si aggiungono i dividendi (lordi), il rendimento del portafoglio giunge al 16,2% e, aggiungendo anche i premi incassati sulle call option vendute, la performance complessiva del portafoglio si attesta al 17,4%.

90

Relazione economica e finanziaria

La tabella seguente sintetizza le principali grandezze dei risultati di bilancio 2006 e gli indici fondamentali dei titoli del portafoglio azionario immobilizzato. ABN AMRO Holding BNP Paribas Daimler Chrysler Enel Eni Milano Ass. Telecom Italia RNC Terna

Utile netto (min)

EPS

EBIT (min.)

EBTDA (min.)

ROE (%)

4.715,00 7.308,00 3.227,00 3.036,00 9.217,00 247,00 3.014,00 366,30

2,505 8,03 3,16 0,492 2,492 0,534 0,156 0,183

5.073,00 10.095,00 2.913,00 5.556,00 19.327,00 396,62 7.636,00 541,50

6.386,00 11.023,00 16.587,00 7.909,00 25.480,00 396,62 12.550,00 716,70

20,580 17,040 9,140 16,180 24,290 16,507 11,584 15,661

Nel mese di novembre è stata acquistata una partecipazione rilevante pari al 2,17% in SAVE S.p.a., per un controvalore complessivo di euro 14.340.000. A fine esercizio il valore di mercato della partecipazione ha raggiunto 24,9 euro, segnando una performance del 4,2% in poco più di un mese. La società chiude l’esercizio con un utile netto a 16,6 milioni (+ 50,9%) e indici di redditività in decisa crescita con EBITDA a 53,7 milioni di Euro (+13,2%), EBIT a 30,5milioni (+25,4%). Il dividendo in distribuzione nel 2007 sarà a 0,43 euro per azione (+37%). Patrimonio Satellite La liquidità interna Nell’esercizio 2006 la gestione interna del patrimonio è stata piuttosto limitata, avendo la Fondazione scelto di ridurre al minimo le giacenze e di affidare anche la gestione della liquidità a Credit Agricole Asset Management. Le gestioni esterne La gestione bilanciata del portafoglio affidata a Credit Agricole Asset Management è riuscita, pur mantenendo efficacemente sotto controllo la rischiosità del portafoglio, a gestire attivamente la componente azionaria sfruttando l’opportunità offerta dalla variazione del mandato di posizionarsi sino a un massimo del 30%. Nel corso dell’anno la componente azionaria si è attestata mediamente attorno al 25%, contribuendo positivamente alla performance del portafoglio. Il rendimento netto per il 2006 è stato pari al 6,03% (lordo 7,04%), superando il benchmark lordo, che si attesta al 5,37%. La deviazione standard annualizzata è stata dello 0,54% e l’indice di Sharpe (rendimento corretto per il rischio) è stato pari a 4,28. La gestione del Fondo Sanpaolo Etico Venezia Serenissima riporta una composizione del portafoglio a fine anno così suddivisa: 78,6% titoli di Stato, 10,64% obbligazioni societarie e 10,76% azioni europee. Il rendimento netto del fondo nel 2006 è stato dell’1,66%. Il rendimento netto, comprensivo della retrocessione delle commissioni di gestione è stato del 2,93%, sostanzialmente in linea con il benchmark lordo del 2,70%. Il fondo chiude l’esercizio con un patrimonio di 15,47 milioni di euro; le quote detenute dalla Fondazione e da soggetti collegati sono pari al 68%. La raccolta complessiva da altri soggetti ammonta a 4,9 milioni di euro. La deviazione standard annualizzata (volatilità del rendimento) per il 2006 è stata pari allo 0,36%; l’indice di Sharpe leggermente negativo. La gestione del Fondo Azimut Formula 1, dopo aver alleggerito all’inizio del secondo trimestre la propia posizione azionaria in favore di strumenti monetari ha reinvestito a fine anno una quota pari al 34% in azioni area euro, in ossequio alla propria vocazione total return e alle caratteristiche di flessibilità. Il portafoglio a fine anno presenta una percentuale del 25,6% investita in strumenti monetari e del 45% in obbligazioni, in prevalenza di tipo governativo. Il rendimento netto del fondo, tenuto conto che la Fondazione ha sottoscritto le quote in data 26 gennaio 2006, è stato per la Fondazione pari al 4,88%, contro un benchmark teorico del 2,69%. La deviazione standard è stata pari allo 0,65%, portando l’indice di Sharpe a posizionarsi a quota 2,83, a dimostrazione dell’attenzione del gestore al contenimento della volatilità. La Polizza collettiva a premio unico con Assicurazioni Generali S.p.a, consiste in un contratto di capitalizzazione a scadenza sulla base di rivalutazioni annuali. Le rivalutazioni sono calcolate in base al rendimento attribuito al contratto che è pari al Rendimento della Gestione Speciale Assicurati Vita “GESAV” meno un minimo trattenuto, calcolato come differenza fra il rendimento della GESAV stessa e una tasso parametro stabilito contrattualmente come somma del tasso euribor annuale maggiorato di uno spread del 0,35% e del 5% del rendimento della Gestione. Il rendimento netto per il 2006 ottenuto dalla Fondazione è stato pari al 3,510%. Infine la performance della gestione monetaria Epsilon, chiusa il 30 giugno 2006 in sede di liquidazione ha riportato un rendimento netto dall’inizio dell’anno pari all’1,36% contro un benchmark dell’1,33%.

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La gestione

Le partecipazioni La Fondazione possiede 68.811 azioni ordinarie di Marsilio Editori S.p.a. per un controvalore totale di euro 400.000 e rappresentative del 5,29% del capitale sociale. L’acquisizione è avvenuta sia alla luce delle strategie che la Fondazione intende perseguire nell’ambito del settore editoriale, sia tenendo in considerazione l’aspetto dell’adeguata redditività, visto che il titolo, nel corso del 2006, ha ottenuto una redditività di circa il 4%. La società prevede di chiudere l’esercizio 2006 con un utile di 217.999 euro. La Fondazione ha acquistato nel 2005 una partecipazione del 30%, pari a n. 60.000 azioni ordinarie di Emerging Countries Finanace S.p.a., per un ammontare complessivo di euro 510.000. ECF S.p.a. è una società di consulenza che si occupa in particolare di: a) gestione di programmi e progetti di assistenza tecnica, procurement e formazione inerenti allo sviluppo economico e sociale finanziati da istituzioni internazionali, enti privati e amministrazione pubblica italiana, comunitaria e di paesi esteri; b) lo svolgimento di attività di consulenza, assistenza all’intermediazione commerciale e assistenza nell’attività di investimento all’estero. La società prevede di chiudere l’esercizio 2006 con una perdita di circa 30.000 euro. Patrimonio Strumentale Allemandi & C. S.p.a. La società, è impegnata nell’attività editoriale nel settore culturale, con particolare indirizzo verso il settore dell’arte e del collezionismo, e costituisce dunque un investimento strumentale della Fondazione coerentemente con i suoi obiettivi statutari. La società chiude l’esercizio con un utile netto è pari a euro 8.186. Polymnia Venezia S.r.l. Nel corso dell’anno Polymnia ha aderito al Progetto europeo Cultura 2000 per valorizzare attività multimediali attinenti al teatro, ha sviluppato un progetto per la valorizzazione del patrimonio fotografico veneziano di cui la Fondazione di Venezia detiene una raccolta di pregio e ha collaborato alla realizzazione di una manifestazione dedicata a Fernanda Pivano e alla beat generation. La società chiude l’esercizio con una perdita pari a euro 183.817 a fronte di un risultato negativo dell’esercizio precedente di euro 135.919. Come per l’esercizio precedente, non si è proceduto alla svalutazione partecipazione in ragione della plusvalenza latente che la società ha maturato in relazione alla prossima alienazione del complesso immobiliare delle Schiavine. Euterpe Venezia S.r.l. La società costituita dalla Fondazione ha gestito fino al mese di giugno la Scuola di Musica di Portogruaro, ha proseguito nella diffusione della rivista specialistica “Venezia Musica & Dintorni”, giunta al n. 14, e ha organizzato nel corso dell’anno alcune rassegne concertistiche nel territorio veneto. La società chiude l’esercizio con una perdita pari a euro 65.007 a fronte di un risultato negativo dell’esercizio precedente di euro 364.727. In considerazione della transitorietà e del modesto ammontare della perdita non si è proceduto a svalutazione. Civita Servizi S.r.l. La società, che opera nel settore della gestione integrata dei servizi culturali, fornendo supporto organizzativo alla realizzazione di eventi espositivi, organizzando eventi aziendali, convegni e meeting, offrendo servizi museali diversi collegati alle attività espositive e attuando progetti di promozione e valorizzazione dei beni culturali, chiude l’esercizio 2006 con un utile netto è pari a euro 180.185, in deciso miglioramento rispetto al risultato dell’esercizio precedente che aveva segnato una perdita di 0,8 milioni. Ingegneria per la cultura S.r.l. La società è attiva nell’organizzazione di mostre ed ha in concessione di servizi museali, incluse librerie in siti artistici, e ha focalizzato l’offerta di tali servizi sul territorio centro settentrionale d’Italia. Per quanto concerne, in particolare, il contesto veneziano, Ingegneria per la cultura partecipa alle società consortili Venezia Musei e Venezia Accademia, titolari delle concessioni di servizi dei Musei Civici e della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Veneziano, con affidamento specifico delle attività espositive. La società chiude l’esercizio con una perdita pari a euro 68.466, a fronte di un risultato negativo dell’esercizio precedente di euro 12.156. In assenza di fattori atti a dimostrare la non durevolezza della perdita, la partecipazione è stata svalutata per un ammontare di euro 760.996 corrispondente alla differenza fra il valore di carico, pari euro 784.000, e la frazione di patrimonio netto di proprietà della Fondazione risultante dal bilancio approvato al 31 dicembre 2006, pari a euro 23.004. Fenice Servizi Teatrali S.r.l. (FEST) La società è attiva nella gestione di servizi teatrali in favore della Fondazione Teatro la Fenice di Venezia e delle altre istituzioni teatrali veneziane. FEST chiude l’esercizio sostanzialmente in pareggio (lieve disavanzo pari a euro 2.169).

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Relazione economica e finanziaria

I fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Vendita di una call option su Intesa San Paolo S.p.a. In data 19 gennaio 2007, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione, tenuto conto che i livelli raggiunti dal titolo Intesa San Paolo a inizio anno si approssimavano ai massimi raggiunti dal San Paolo IMI nel 2001, nell’intento di diversificare l’attivo patrimoniale, ancora concentrato per il 67% sulla partecipazione bancaria, ha deliberato la vendita di opzioni call su 15.575.000 azioni Intesa San Paolo, con scadenza 20 luglio 2007. Il premio ottenuto, pari all’1% del valore del prezzo spot, è stato pari a euro 898.678.

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I fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Le prospettive

Scenario Pur in un contesto di rallentamento atteso – che dovrebbe interessare sia le aree industrializzate che quelle emergenti – allo stato attuale non sembrano esserci pericoli recessivi nonostante le politiche restrittive messe in atto. Piuttosto si prevede un progressivo riposizionamento delle crescite economiche attorno ai livelli potenziali e quindi più sostenibili nel medio termine. I rischi dello scenario risiedono negli squilibri strutturali internazionali che potrebbero accelerare i processi di aggiustamento dei saldi finanziari, comportando modifiche nelle composizioni dei portafogli e delle riserve internazionali con evidenti riflessi sulla volatilità dei prezzi dei mercati finanziari.

Scenario economico e finanziario nel 2007 Stati Uniti

Area Uem

Germania

Italia

Giappone

PIL (var % annua)

2,7 %

2,1 %

2,0 %

1,5 %

2,1 %

Inflazione

2,4 %

2,0 %

2,3 %

1,7 %

0,4 %

Tassi a 3 mesi

5,2 %

3,8 %

3,8 %

3,8 %

0,5 %

Rendimenti a 10 anni

4,9 %

4,3 %

4,3 %

4,5 %

1,9 %

Variabili macroeconomiche (valori %)

Tassi di interesse (media annua)

Fonte: Prometeia

Patrimonio Core San Paolo IMI S.p.a. Per quanto concerne i dati di stima sui numeri che saranno generati dal nuovo gruppo bancario, in base ai dati emersi dal Piano d’Impresa 2007 - 2009 si prevedono, in un contesto di crescita sostenibile organica, proventi operativi netti in aumento del 7% medio annuo nel triennio; un attivo ponderato per il rischio in crescita del 9% medio annuo nel triennio, corrispondente a oltre 30 miliardi di euro all’anno; costi e rischi orientati alla crescita e all’efficienza e in particolare: oneri operativi in calo medio annuo dello 0,4%, cost/income ratio al 42,0% nel 2009 (-10,2 p.p. rispetto al 2006). A fronte di ciò, è atteso un risultato netto per il 2009 pari a 7 mld. di euro, un utile netto per azione (EPS) 2009 a 0,57 euro. Per quanto attiene ai dividendi in distribuzione nel 2007, è stato proposto un dividendo complessivo di 0,38 euro per ogni azione ordinaria e di 0,391 euro per ogni azione di risparmio. Tale dividendo è così composto: dividendo ordinario di 0,22 euro per ogni azione ordinaria e di 0,231 euro per ogni azione di risparmio; dividendo straordinario di 0,16 euro per ogni azione ordinaria e di risparmio. Quanto ai dati sulla governance, si rileva l’applicazione per la prima volta in Italia del cosiddetto “sistema dualistico”, per la nuova banca, costituito da un Consiglio di Sorveglianza e da un Consiglio di Gestione, che appronterà una più chiara distinzione nelle attribuzioni di competenza degli Organi Societari distinguendo in particolare i compiti della gestione manageriale corrente della società dalle funzioni di controllo e di indirizzo strategico. Cassa Depositi e Presti S.p.a. Per quanto concerne il budget 2007, sono previsti risultati inferiori rispetto al consuntivo 2006 per il venir meno dei fattori reddituali straordinari relativi a questo esercizio. L’utile netto atteso si attesta comunque a livelli elevati (ca. 1.875 milioni). Il margine di interesse è previsto in leggero aumento pur in presenza di una riduzione dei volumi di finanziamenti pubblici, soprattutto per la non rinnovabilità nel breve termine di operazioni spot di grande valore unitario come il finanziamento alle Ferrovie, alla Regione Lombardia e alla Regione Campania del 2006. L’apporto positivo al margine dovrebbe essere dato dalla massa di finanziamenti agli enti locali di minore entità (+14%), nonché, pur se in misura minore, da un’accelerazione delle attività legate alla B.U. Infrastrutture e Grandi Opere, grazie in particolare allo sblocco atteso dei finanziamenti sul passante di Mestre e sul progetto dell’alta velocità sulla Torino-Milano-Napoli. Non sono previsti in sede di budget 2007 i possibili effetti economici negativi legati alla possibilità di una cessione forzosa della partecipazione in Terna, vista la Decisione dell’Antitrust e il rigetto da parte del Consiglio di Stato del conseguente ricorso. Portafoglio Core Per quanto riguarda le attese sulla redditività dei titoli attualmente presenti nel portafoglio Core sia in termini

94

Relazione economica e finanziaria

di dividendo che di capital gain, si espone la presente tabella che sintetizza i dati di consenso Reuters, relativamente alle principali grandezze economico finanziarie delle società emittenti. Previsioni per l'esercizio 2007 Dividendi attesi 2006

Dividendi Yield 2006

EBITDA 2007 (dati in migliaia)

Dividendi attesi 2007

ABN AMRO Holding

1,15

5,1

7.653

1,20

hold

BNP Paribas

2,97

4,1

12.086

3,32

out perform

Daimler Chrysler

1,57

3,4

14.834

1,73

out perform

Titoli

Raaccomandazione

Enel

0,49

7,1

8.544

0,50

out perform

Eni

1,28

5,2

25.504

1,33

out perform

Milano Ass.

0,29

4,7

n.d.

0,31

out perform

Telecom Italia RNC

0,15

7,5

13.355

0,16

hold

Terna

0,14

6,6

885

0,14

hold

Save

0,46

1,9

69

0,62

out perform

Patrimonio Satellite Nel corso del 2007 sarà valutata, in ottemperanza alle indicazioni contenute nel Piano Programmatico Pluriennale 2007-2009, l’opportunità di sviluppare investimenti finanziari alternativi, segnatamente nei settori dei prodotti di intermediazione finanziaria quali hedge fund, private equity, e altri prodotti decorrelati con i mercati finanziari tradizionali, al fine di contribuire alla diversificazione, quindi al contenimento della volatilità complessiva del patrimonio. Le attese sui rendimenti degli investimenti attualmente in essere all’interno del portafoglio satellite non si scostano significativamente dalle previsioni dello scorso anno.

95

Le prospettive

Grafici

Dividendi incassati dalla evoluzione del cespite bancario originario (milioni di euro) 25

20

15

10

5

0 1993

1994

1995

1996

1997

1998

1999

Carive SpA

Carive SpA

Casse Venete SpA

Casse Venete SpA

Casse Venete SpA

Casse Venete SpA

Casse Venete SpA

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

Cardine San Paolo San Paolo San Paolo San Paolo San Paolo San Paolo IMI SpA IMI SpA IMI SpA IMI SpA IMI SpA IMI SpA Banca SpA

Totale dividendi incassati (milioni di euro) 25

20

15

10

5

0 1993

1994

1995

1996

1997

Note: i dati del 1999/2000 si riferiscono a un esercizio di 15 mesi.

96

Relazione economica e finanziaria

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

Consistenza del patrimonio (dati in migliaia di euro) 440.000

430.000

420.000

410.000

400.000

390.000

380.000

370.000

360.000

350.000

Patrimonio contabile/1000

93/94

94/95

95/96

96/97

97/98

98/99

99/00

2001

2002

2003

2004

378.992

378.992

378.992

379.508

380.112

380.569

394.409

414.026

416.210

422.238

423.521

2005

2006

426.224 432.731

Importi deliberati compreso volontariato (dati in migliaia di euro) 16.000

14.000

12.000

10.000

8.000

6.000

4.000

2.000

0

Importi deliberati/1000

97

Grafici

92/93

93/94

94/95

95/96

96/97

97/98

98/99

99/00

2001

2002

2003

2004

2005

2006

144

736

634

2.602

2.086

2.634

3.281

8.029

10.967

10.800

8.804

8.238

10.898

13.545

Composizione percentuale dell’attivo di bilancio 100%

90%

80%

70%

60%

50% 93/94

94/95

95/96

96/97

97/98

98/99

99/00

partecipazione bancaria

partecipazione strumentali ed altre

immobili e beni culturali

titoli diversi, banche, cassa, crediti, ratei e risconti

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2001

2002

2003

2004

2005

2006

Composizione percentuale del passivo di bilancio 100%

90%

80%

70%

60%

50% 93/94

94/95

95/96

96/97

98/99

fondi patrimoniali

debiti diversi, TFR, volontariato

fondi per attività istituzionali e diversi

debiti per erogazionI

98

97/98

patrimonio originario

Relazione economica e finanziaria

99/00

Indici di bilancio

Indice di redditività del patrimonio 7,50 7,00 6,50 6,00 5,50 5,00 4,50 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0 Proventi su patrimonio

93/94 2,52

94/95 0,70

95/96 0,99

96/97 1,26

97/98 1,74

98/99 1,61

99/00 3,41

2001 4,32

2002 3,47

2003 2,14

2004 2,30

2005 3,99

2006 6,68

L’indice (espresso in valori percentuali), rapportando i proventi dell’esercizio alla consistenza patrimoniale, mette in evidenza la capacità del patrimonio della Fondazione di generare reddito. Formula: proventi/patrimonio. Percentualizzato. (L’indice è di ideazione ACRI) Nota: I dati del 2000 sono relativi a un esercizio di durata di 15 mesi. Il dato è stato in parte normalizzato considerando un solo dividendo. Inoltre tutti i dati sono stati rimodulati secondo il nuovo schema di bilancio introdotto dall’esercizio 2000.

Indice di efficienza erogativa 110 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 Efficienza erogativa

93/94 7,71

94/95 23,80

95/96 54,36

96/97 55,29

97/98 41,60

98/99 53,77

99/00 59,77

2001 61,36

2002 74,88

2003 97,42

2004 84,41

2005 64,08

2006 53,73

L’indice (espresso in valori percentuali), rapportando le erogazioni ai proventi, mette in evidenza la quantità di risorse destinate alle attività istituzionali. Formula: erogazioni/proventi. Dati contabili. Percentualizzato. (L’indice è di ideazione ACRI) Note: 1) Il dato del 95-96 è influenzato dal contributo straordinario di lire 1 miliardo destinato alla ricostruzione del Teatro La Fenice, riducendo di pari ammontare la capacità erogativa del 96-97. Normalizzando i dati emergono i valori più omogenei che sono stati qui utilizzati. 2) I dati del 2000 sono relativi a un esercizio di durata di 15 mesi. Il dato è stato in parte normalizzato considerando un solo dividendo. Inoltre tutti i dati sono stati rimodulati secondo il nuovo schema di bilancio introdotto dall’esercizio 2000.

99

Indici di bilancio

Indice di “total return” 25,00

20,00

15,00

10,00

5,00

0

Total return

93/94 0,94

94/95 0,47

95/96 1,67

96/97 2,28

97/98 1,84

98/99 2,86

99/00 7,78

2001 5,34

2002 2,67

2003 5,27

2004 3,03

2005 10,43

2006 23,48

L’indice “total return” o tasso di ritorno (espresso in valori percentuali) esprime la capacità effettiva di accumulazione originata dal flusso di capitali degli investimenti e dell’attività istituzionale della Fondazione in un determinato esercizio. Formula: differenza tra assets alla fine e all’inizio dell’esercizio (a valori correnti) più erogazioni e costi operativi dell’esercizio al netto di proventi straordinari, fratto assets di inizio esercizio (a valori correnti) aumentati di metà dei proventi straordinari. Percentualizzato. L’indice è di ideazione della Johns Hopkins University, Baltimora (USA). Note: 1) I dati relativi ai primi due esercizi sono parzialmente significativi stante la diversa metodologia di rilevazione contabile dei titoli a bilancio (valore nominale). 2) I dati del 2000 sono relativi a un esercizio di durata di 15 mesi, influenzati dalla variazione dei criteri contabili. Inoltre tutti i dati sono stati rimodulati secondo il nuovo schema di bilancio introdotto dall’esercizio 2000.

Costi/disponibilità 1,00 0,90 0,80 0,70 0,60 0,50 0,40 0,30 0,20 0,10 0 Costi/ disponibilità

93/94

94/95

95/96

96/97

97/98

98/99

99/00

2001

2002

2003

2004

2005

2006

0,92

0,48

0,62

0,60

0,64

0,51

0,74

0,39

0,49

0,51

0,55

0,44

0,48

L’indice costi/disponibilità raffronta i costi di gestione con i proventi totali e le risorse utilizzate per erogazioni accumulate negli esercizi precedenti. Tale indice evidenzia quanta parte delle risorse maturate viene assorbita dai costi di natura non erogativa. Formula: Costi di gestione / (proventi totali + utilizzo fondi). Percentualizzato. Note: Per omogeneità nel raffronto dei dati relativi ai primi anni di vita della Fondazione si è tenuto conto di tutte le partite di costo, includendo anche i costi di natura non ricorrente.

100

Relazione economica e finanziaria

Return on capital 4,0%

3,5%

3,0%

2,5%

2,0%

1,5%

1,0%

0,5%

0,0% Return on capital

93/94 0,2%

94/95 0,4%

95/96 0,7%

96/97 0,6%

97/98 0,7%

98/99 0,9%

99/00 2,1%

2001 2,6%

2002 2,6%

2003 2,1%

2004 1,9%

2005 2,6%

2006 3,6%

L’indice return on capital rapporta le disponibilità annuali per erogazioni (incluso il volontariato) con il patrimonio netto. Considerando che le disponibilità erogative rappresentano la grandezza a livello di conto economico residuale dopo che dall’avanzo sono stati detratti gli accantonamenti obbligatori (Riserva obbligatoria), e che tale grandezza rappresenta la quantità di reddito destinata ad essere distribuita nel territorio, l’indice di return on capital può essere paragonato al Roe delle aziende profit, laddove alle disponibilità erogative si sostituisca il reddito netto. Formula: Totale disponibilità per erogazioni / patrimonio netto. Percentualizzato.

101

Indici di bilancio

Indicatori di bilancio

Dati di bilancio al 31 dicembre (valori in euro) 2000

2001

2002

394.403.902 30.267.917

414.025.992 17.996.313

416.209.991 14.550.960

Utilizzo fondi Disponibilità totali Organi Personale Costi generali e collaborazioni Totale costi di funzionamento (*)

89.364 30.357.281 – 659.163 – 535.187 – 1.260.050 – 2.454.400

0 17.996.313 – 887.210 – 612.696 – 1.178.537 – 2.678.443

2.500.000 17.050.960 – 1.089.205 – 974.507 – 1.260.108 – 3.323.820

Interessi passivi e ammortamenti Imposte, Volontariato e Fondazione Sud

– 37.817 – 1.364.772

– 55.098 – 1.152.053

– 89.028 – 945.635

– 19.151.629

– 3.540.938

– 2.329.119

– 20.554.218 7.348.663

– 4.748.089 10.596.781

– 3.363.782 10.363.358

– 1.364.772 – 447.203 – 147.439 – 770.130

– 1.152.053 – 242.230 – 114.853 – 794.970

– 945.635 – 105.173 – 112.943 – 727.519

100,00% 7,67% 0,02% 7,70% – 0,17% – 0,14% – 0,32% – 0,62%

100,00% 4,35% 0,00% 4,35% – 0,21% – 0,15% – 0,28% – 0,65%

100,00% 3,50% 0,60% 4,10% – 0,26% – 0,23% – 0,30% – 0,80%

– 0,01% – 0,35%

– 0,01% – 0,28%

– 0,02% – 0,23%

– 4,86%

– 0,86%

– 0,56%

– 5,21% 1,86%

– 1,15% 2,55%

– 0,81% 2,49%

Patrimonio netto contabile Proventi (*)

Riserva obbligatoria e altre riserve e fondi Totale altri oneri Disponibilità per produzione

(*) i proventi sono al netto delle imposte alla fonte, i costi comprendono l’IVA

Imposte e volontariato: Imposta sostitutiva e interessi Ires,Irap,Ici, altre minori Volontariato più Fondazione per il Sud

Indici su patrimonio netto contabile Patrimono netto contabile Proventi Utilizzo fondi Disponibilità totali Organi Personale Costi generali e collaborazioni Totale costi di funzionamento Interessi passivi e ammortamenti Imposte, volontariato e Fondazione Sud Riserva obbligatoria e altre riserve fondi Totale altri oneri Disponibilità per produzione

102

Relazione economica e finanziaria

103

2003

2004

2005

2006

422.238.155 9.448.139

423.521.493 10.990.889

426.223.677 18.326.637

432.731.277 30.019.874

4.198.966 13.647.105 – 955.185 – 1.082.135 – 1.053.111 – 3.090.431

3.278.575 14.269.464 – 1.056.078 – 1.092.409 – 1.371.094 – 3.519.581

449.585 18.776.222 – 1.180.580 – 1.139.022 – 1.279.032 – 3.598.635

0 30.019.874 – 1.215.067 – 1.245.410 – 1.114.557 – 3.575.034

– 141.834 – 570.277

– 667.623 – 732.487

– 629.279 – 1.166.384

– 477.353 – 1.756.915

– 1.235.471

– 1.283.338

– 2.844.184

– 11.735.100

– 1.947.582 8.609.092

– 2.683.448 8.066.435

– 4.639.847 10.537.740

– 13.969.368 12.475.471

– 570.277 – 39.869 – 175.074 – 355.334

– 732.487 – 20.940 – 366.053 – 345.494

– 1.166.384 – 6.483 – 439.319 – 720.583

– 1.756.915  – 679.479 – 1.069.469 – 7.968

100,00% 2,24% 0,99% 3,23% – 0,23% – 0,26% – 0,25% – 0,73%

100,00% 2,60% 0,77% 3,37% – 0,25% – 0,26% – 0,32% – 0,83%

100,00% 4,30% 0,11% 4,41% – 0,28% – 0,27% – 0,30% – 0,84%

100,00% 6,94% 0,00% 6,94% – 0,28% – 0,29% – 0,26% – 0,83%

– 0,03% – 0,14%

– 0,16% – 017%

– 0,15% – 0,27%

– 0,11% – 0,41%

– 0,28%

– 0,30%

– 0,27%

– 2,71%

– 0,46% 2,04%

– 0,63% 1,90%

– 1,09% 2,47%

– 3,23% 2,88%

Indicatori di bilancio

Indici su proventi Patrimonio netto contabile Proventi Utilizzo fondi Disponibilità totali Organi Personale Costi generali e collaborazioni Totale costi di funzionamento Interessi passivi e ammortamenti Imposte, volontariato e Fondazione Sud Riserva obbligatoria e altre riserve fondi Totale altri oneri Disponibilità per produzione

2000

2001

2002

1.303,04% 100,00% 0,30% 100,30% – 2,18% – 1,77% – 4,16% – 8,11%

2.300,62% 100,00% 0,00% 100,00% – 4,93% – 3,40% – 6,55% – 14,88%

2.860,36% 100,00% 17,18% 117,18% – 7,49% – 6,70% – 8,66% – 22,84%

– 0,12% – 4,51%

– 0,31% – 6,40%

– 0,61% – 6,50%

– 63,27%

– 19,68%

– 16,01%

– 67,91% 24,28%

– 26,38% 58,73%

– 23,12% 72,22%

1.299,21% 99,71% 0,29% 100,00% – 2,17% – 1,76% – 4,15% – 8,09%

2.300,62% 100,00% 0,00% 100,00% – 4,93% – 3,40% – 6,55% – 14,88%

2.440,98% 85,34% 14,66% 100,00% – 6,39% – 5,72% – 7,39% – 19,49%

– 0,12% – 4,50%

– 0,31% – 6,40%

– 0,52% – 5,55%

– 63,09%

– 19,68%

– 13,66%

– 67,71% 24,21%

– 26,38% 58,73%

– 19,73% 60,78%

Indici su disponibilità totali Patrimonio netto contabile Proventi Utilizzo fondi Disponibilità totali Organi Personale Costi generali e collaborazioni Totale costi di funzionamento Interessi passivi e ammortamenti Imposte e volontariato (con Fondazione Sud) Riserva obbligatoria e altre riserve fondi Totale altri oneri Disponibilità per produzione

104

Relazione economica e finanziaria

105

2003

2004

2005

2006

4.469,01% 100,00% 44,44% 144,44% – 10,11% – 11,45% – 11,15% – 32,71%

3.853,39% 100,00% 29,83% 129,83% – 9,61% – 9,94% – 12,47% – 32,02%

2.325,71% 100,00% 2,45% 102,45% – 6,44% – 6,22% – 6,98% – 19,64%

1.441,48% 100,00% 0,00% 100,00% – 4,05% – 4,15% – 3,71% – 11,91%

– 1,50% – 6,04%

– 6,07% – 6,66%

– 3,43% – 6,36%

– 1,59% – 5,85%

– 13,08%

– 11,68%

– 15,52%

– 39,09%

– 20,61% 91,12%

– 24,42% 73,39%

– 25,32% 57,50%

– 46,53% 41,56%

3.093,98% 69,23% 30,77% 100,00% – 7,00% – 7,93% – 7,72% – 22,65%

2.968,03% 77,02% 22,98% 100,00% – 7,40% – 7,66% – 9,61% – 24,67%

2.270,02% 97,61% 2,39% 100,00% – 6,29% – 6,07% – 6,81% – 19,17%

1.441,48% 100,00% 0,00% 100,00% – 4,05% – 4,15% – 3,71% – 11,91%

– 1,04% – 4,18%

– 4,68% – 5,13%

– 3,35% – 6,21%

– 1,59% – 5,85%

– 9,05%

– 8,99%

– 15,15%

– 39,09%

– 14,27% 63,08%

– 18,81% 56,53%

– 24,71% 56,12%

– 46,53% 41,56%

Indicatori di bilancio

Gino Rossi San Francesco del Deserto 1912

Il bilancio d'esercizio

Il bilancio al 31 dicembre 2006

Stato Patrimoniale Attivo dal 1.1.2006 al 31.12.2006

dal 1.1.2005 al 31.12.2005

1

Immobilizzazioni materiali e immateriali

24.557.844

23.251.217

a

beni immobili

14.782.420

14.207.319

di cui beni immobili strumentali

14.782.420

14.207.319

8.772.537

8.772.537

975.526

224.952

b

beni mobili d’arte

c

beni mobili strumentali

d

altri beni

2

Immobilizzazioni finanziarie

a

partecipazioni in società strumentali di cui partecipazioni di controllo

27.362

46.409

364.956.970

318.464.149

14.761.138

14.677.407

7.693.229

7.328.502

350.195.833

303.786.743

b

altre partecipazioni

c

titoli di debito





d

altri titoli





3

Strumenti finanziari non immobilizzati

73.241.231

128.420.540

a

strumenti finanziari affidati in gestione patrimoniale individuale strumenti finanziari quotati

48.163.629

54.936.308

22.077.602

73.484.232





b

di cui titoli di debito di cui titoli di capitale

c

di cui parti di Organismi Investimen. Collettivo Risparmio strumenti finanziari non quotati

1.618.000

63.236.757

20.459.602

10.247.475

3.000.000



di cui titoli di debito





di cui titoli di capitale





di cui parti di Organismi Investimen. Collettivo Risparmio Crediti





119.205

291.224

di cui esigibili entro l’esercizio successivo

111.623

283.642

5

Disponibilità liquide

224.834

387.382

7

Ratei e risconti attivi

16.172

7.916

463.116.256

470.822.427

4

Totale dell’attivo

108

Il bilancio d'esercizio

Passivo dal 1.1.2006 al 31.12.2006

dal 1.1.2005 al 31.12.2005

1

Patrimonio netto

432.731.277

426.223.677

a

fondo di dotazione

371.337.397

371.337.397

di cui patrimonio originario

371.337.397

371.337.397

c

riserva da rivalutazioni e plusvalenze

35.611.306

35.611.306

d

riserva obbligatoria

18.438.511

14.428.003

e

riserva per l’integrità del patrimonio

2

Fondi per l’attività d’istituto

7.344.062

4.846.970

14.657.683

15.098.411

a

fondo di stabilizzazione delle erogazioni

3.738.861

3.738.861

b

fondi per le erogazioni nei settori rilevanti

3.865.946

3.756.837

c

fondi per le erogazioni negli altri settori statutari

226.246



d

altri fondi

6.826.630

7.602.713

3

Fondi per rischi e oneri

5.400.340

172.840

4

Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato

222.825

161.821

5

Erogazioni deliberate

7.683.788

4.445.737

a

nei settori rilevanti

7.099.407

3.713.709

b

negli altri settori statutari

584.381

732.029

6

Fondo per il volontariato

1.263.513

1.288.926

7

Debiti

1.156.830

23.095.561

di cui esigibili entro l’esercizio successivo

1.156.830

23.095.561

8

Ratei e risconti passivi Totale del passivo



335.452

463.116.256

470.822.427

15.773.556

45.673.556

7.200.000

37.100.000

Conti d’ordine Beni presso terzi di cui depositari di titoli di proprietà Impegni di erogazione Altri conti d’ordine di cui per istanze di rimborso IRPEG Totale dei conti d'ordine

109

Il bilancio al 31 dicembre 2006

6.891.957

3.057.972

10.479.995 6.822.834 33.145.508

66.554.673 6.822.834 115.286.202

Conto economico 1

Risultato delle gestioni patrimoniali individuali

2

Dividendi e proventi assimilati

a

da società strumentali

b

da altre immobilizzazioni finanziarie

c

da strumenti finanziari non immobilizzati

3

Interessi e proventi assimilati

b

da strumenti finanziari non immobilizzati

c

da crediti e disponibilità liquide

4

6

Rivalutazione (svalutazione) netta di strumenti finanziari non immobilizzati Risultato della negoziazione di strumenti finanziari non immobilizzati Svalutazione netta di immobilizzazioni finanziarie

a

svalutazione immobilizzazioni finanziarie

b

(utilizzo altri fondi − contropartita società strumentali)

9

Altri proventi

5

dal 1.1.2006 al 31.12.2006

dal 1.1.2005 al 31.12.2005

614.589

3.228.580

21.490.750

15.026.123

21.490.750

14.910.423



115.700

55.774

45.381



4.072

55.774

41.308

– 782.000



3.904.743

– 125

– 

–  364.727

– 760.996 (– 760.996) 294.777

126.676

10 Oneri

– 9.256.165

– 4.365.465

a

compensi e rimborsi spese organi statutari

– 1.215.067

– 1.080.580

b

per il personale

– 1.254.410

– 1.139.022

di cui per la gestione del patrimonio

71.823

65.115

c

per consulenti e collaboratori esterni

– 328.796

– 340.038

d

per servizi di gestione del patrimonio

– 115.191

– 338.414

e

interessi passivi e altri oneri finanziari

– 258.436

– 532.218

f

commissioni di negoziazione

g

ammortamenti

h

accantonamenti

i

altri oneri

11 Proventi straordinari di cui plusvalenze da alienaz. immobilizz. finanziarie 12 Oneri straordinari 13 Imposte Avanzo (disavanzo) dell’esercizio

– 55.475



– 218.917

– 97.061

– 5.227.500

– 142.000

– 591.373

– 596.132

4.433.972

258.247

4.403.586

257.362

– 23.722

– 4.449

– 679.479

– 439.319

20.052.540

13.510.922

14 Accantonamento alla riserva obbligatoria

– 4.010.508

– 2.702.184

15 Erogazioni deliberate in corso di esercizio

– 12.475.471

– 10.088.155

a

nei settori rilevanti

– 10.723.336

– 8.375.515

a 1 – Erogazioni nei settori rilevanti

– 10.723.336

– 8.825.100



449.585

a 2 – Utilizzo fondi b

– 1.752.136

– 1.712.640

16 Accantonamento al fondo per il volontariato

negli altri settori statutari

– 534.734

– 360.291

17 Accantonamento ai fondi per l’attività di istituto

– 534.734

– 360.291

d

– 534.734

– 360.291

– 2.497.092





0

agli altri fondi

18 Accantonamento alla riserva per l'integrità del patrimonio Avanzo (disavanzo) residuo

110

Il bilancio d'esercizio

Conto finanziario Disponibilità netta operativa iniziale

90.511.573

Fonti finanziarie Dividendi e proventi assimilati

21.490.750

Risultato delle gestioni patrimoniali individuali

614.589

Interessi e proventi assimilati

55.774

Componenti straordinarie Dismissioni partecipazioni immobilizzate

4.410.250 20.200.223

Risultato negoziazione strumenti finanziari non immobilizzati

3.904.743

Altri proventi Utilizzo risorse impegnate in precedenti esercizi

294.077

50.970.407

3.057.972

3.057.972

Fabbisogni finanziari Oneri

3.746.482

Imposte e tasse

679.479

Erogazioni e costi per attività istituzionali

12.475.471

Acquisizione di partecipazioni

66.609.313

Finanziamenti c/capitale società strumentali

364.727

Ristrutturazione sede

575.101

Acquisizione beni strumentali Risorse impegnate nell’esercizio non utilizzate

950.442

– 85.401.016

6.891.957

–  6.891.957

Rettifiche di valore titoli del circolante

– 782.000

Variazione del capitale circolante operativo Fonti meno fabbisogni meno rettifiche di valore

– 39.046.596

Disponibilità netta operativa finale

51.646.977

Composizione del capitale circolante operativo inizio esercizio Attivo corrente operativo Passivo corrente operativo Risorse impegnate non utilizzate Disponibilità netta operativa

fine esercizio

variazione esercizio

129.107.062

73.601.442

– 55.505.620

35.537.518

15.244.508

– 20.293.010

3.057.972

6.891.957

3.833.985

90.511.573

51.464.977

– 39.046.595

Gestione delle risorse finanziarie vincolate a specifici impieghi Liquidità iniziali vincolate

1.288.926

Fonti finanziarie di risorse vincolate Utilizzo di risorse vincolate impegnate in precedenti esercizi

–  560.148

Fabbisogni finanziari per impiego di risorse vincolate Risorse vincolate impegnate nell’esercizio non ancora utilizzate Variazione delle liquidità vincolate Liquidità finali vincolate

111

Il bilancio al 31 dicembre 2006

534.734 –  25.413 1.263.513

Nota integrativa

Criteri di bilancio Quadro normativo Il bilancio delle fondazioni è disciplinato dall’art. 9 del Decreto Legislativo 17 maggio 1999, n. 153 dove, al comma 1, si prevede che esso sia costituito dai documenti previsti dall’art. 2423 del codice civile e, al comma 2, che si osservino, in quanto applicabili, le disposizioni degli articoli da 2421 a 2435 del codice civile. Il presente bilancio è stato redatto tenendo conto delle indicazioni contenute nel Provvedimento emanato in data 19 aprile 2001 dal Ministero del Tesoro del bilancio e della programmazione economica, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 96 del 26 aprile 2001, denominato “Atto di Indirizzo recante le indicazioni per la redazione, da parte delle fondazioni bancarie, del bilancio relativo all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2000” e delle norme contenute nei Decreti 18 maggio 2004, n. 150, e 13 marzo 2006 del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Redazione e principi del bilancio Il bilancio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa. Il bilancio è redatto con intenti di chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, la situazione finanziaria e il risultato economico dell’esercizio. La rilevazione dei proventi e degli oneri avviene nel rispetto del principio di competenza, indipendentemente dalla data dell’incasso e del pagamento, e del principio di prudenza, anche in funzione della conservazione del valore del patrimonio della Fondazione. Il bilancio è redatto privilegiando, ove possibile, la rappresentazione della sostanza sulla forma. Non sono riportate le voci che non presentano importi né per l’esercizio al quale si riferisce il bilancio, né per quello precedente. La svalutazione, l’ammortamento e la rivalutazione degli elementi dell’attivo sono effettuati con una rettifica in diminuzione o in aumento del valore di tali elementi. Le partecipazioni in enti e società strumentali sono iscritte tra le immobilizzazioni. Criteri di valutazione La valutazione delle voci è fatta secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione delle attività. I criteri non possono, salvo casi eccezionali, essere modificati da un esercizio all’altro. Qualora ciò si rendesse necessario, nella nota integrativa sono illustrati i motivi della deroga e la sua influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico. Gli elementi patrimoniali destinati ad essere utilizzati durevolmente sono iscritti tra le immobilizzazioni, al costo d’acquisto. Le immobilizzazioni che, alla data di chiusura dell’esercizio, risultino di valore durevolmente inferiore a quello contabilizzato sono svalutate a tale minor valore. Questo non può essere mantenuto nei successivi bilanci se sono venuti meno i motivi della rettifica effettuata. Il costo delle immobilizzazioni materiali e immateriali la cui utilizzazione è limitata nel tempo, non imputato direttamente a conto economico, è sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in relazione alla loro residua possibilità di utilizzazione. I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al conto economico. I costi di manutenzione aventi natura straordinaria sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alla residua possibilità di utilizzo degli stessi. Le immobilizzazioni costituite da immobili e beni artistici non sono ammortizzate. Le attività che non costituiscono immobilizzazioni sono valutate al minore tra il costo di acquisto e il valore presumibile di realizzazione o di mercato alla chiusura dell’esercizio. Gli strumenti finanziari quotati (comprese le quote di organismi di investimento collettivo del risparmio – OICR – ) e non immobilizzati sono iscritti al costo medio di acquisizione. Essi vengono valutati, compresi quelli affidati in gestione patrimoniale individuale, al minore tra il suddetto costo e il corrispondente valore di mercato rilevato al corso di borsa dell’ultimo giorno utile dell’esercizio ovvero – ove alienati nel periodo immediatamente successivo, prima dell’approvazione del bilancio – al minor costo della effettiva transazione. I crediti e i debiti, le poste attive e passive in genere, sono iscritti al valore nominale, corrispondente al presumibile valore di realizzo. Le operazioni di pronti contro termine sono rilevate col cosiddetto “metodo finanziario”, iscrivendo il credito verso la banca e non già i titoli oggetto del contratto: detti titoli vengono comunque dettagliati in Nota. Gli interessi – e relativi ratei – ricomprendono, oltre le cedole, anche il correlato provento o perdita finanziaria. I dividendi azionari sono di competenza dell’esercizio nel quale viene deliberata la loro distribuzione. I proventi sui quali sia stata applicata una ritenuta a titolo d’imposta o un’imposta sostitutiva sono riportati nel conto economico al netto delle imposte secondo la indicazione contenuta al paragrafo 9.1 dell’Atto di Indirizzo 19 aprile 2001.

113

Nota integrativa

I costi sono al lordo dell’IVA, in quanto la Fondazione è un ente privato non commerciale e pertanto l’imposta resta a suo carico. Gli impegni per erogazioni pluriennali trovano collocazione tra i conti d’ordine, così come gli impegni relativi a transazioni che troveranno perfezionamento nei futuri esercizi. I crediti di imposta risultanti dalle dichiarazioni dei redditi degli esercizi 1992-1993, 1995-1996, 1996-1997, 1997-1998 e 1998-1999 – per gli esercizi 96-97 e 97-98 limitatamente al credito derivante dall’applicazione dell’aliquota IRPEG al 37% in luogo di quella agevolata spettante (18,5%) – nell’incertezza portata dalla circolare del Ministero delle Finanze 238-E del 4 ottobre 1996, sono iscritti tra i “Conti d’ordine”. Prudenzialmente non vengono calcolati i relativi interessi, senza con ciò rinunciare al titolo. Nella redazione del bilancio non si è ricorso alla facoltà di deroga dai principi generali. I dati esposti nel bilancio sono desunti dalla contabilità generale, regolarmente tenuta. Attestazione di integrità Si attesta la sostanziale integrità economica del “patrimonio originario” della Fondazione di Venezia.

114

Il bilancio d’esercizio

Stato patrimoniale al 31 dicembre 2006 Attivo

1. Immobilizzazioni materiali e immateriali La voce, esposta per euro 24.557.844 è così costituita: 1a. beni immobili euro

Valore al 1 gennaio 2006 Incrementi nell’anno Anticipi su lavori Valore al 31 dicembre 2006

14.207.319 807.920 –  232.818 14.782.420

La Fondazione di Venezia in data 15 aprile 2003 ha stipulato con Enel Real Estate il contratto di compravendita dell’immobile sito in Venezia, Dorsoduro 3488/U. Nel corso dell’esercizio 2005, è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione un intervento di ristrutturazione dell’immobile, riguardante il rifacimento di uffici, e l’ammodernamento degli impianti, al fine di incrementarne capacità recettiva e produttività. Nel corso del 2006 sono stati ultimati i lavori. L’importo iscritto a bilancio comprende: –  euro 11.000.000: prezzo dell’immobile –  euro 2.200.000: IVA 20% –  euro 111.821: spese legali e notarili connesse all’operazione –  euro 1.470.599: lavori di straordinaria manutenzione Il palazzo è adibito a sede della Fondazione, delle società strumentali e di alcuni enti che ad essa fanno capo. 1b. beni mobili d’arte euro

Valore al 1° gennaio 2006

8.772.537

cquisti (alienazioni) effettuati nell’esercizio A Valore al 31 dicembre 2006

­– 8.772.537

I beni d’arte sono costituiti: 1. dalla collezione, acquistata nel corso del 2000, composta dai beni contenuti nella casa Museo “Tre Oci” in Venezia, alla Giudecca, valutata in euro 1.284 mila. Si tratta di un insieme di beni mobili (sculture, incisioni, quadri, disegni, fotografie, mobili di pregio, lampadari) destinati alla valorizzazione e conservazione secondo i fini istituzionali. 2. dalle collezioni, il cui acquisto si è perfezionato nel corso del 2001, dei seguenti beni già di proprietà della Cassa di risparmio di Venezia S.p.a. per complessivi euro 7.489 mila: –  Collezione di 381 stoffe antiche denominate “ex Mariano Fortuny” (euro 3.322.019) –  Collezione di 246 dipinti del ventesimo secolo (euro 3.371.362) –  Collezione di 127 vetri d’arte (euro 795.243) 1c. beni mobili strumentali Mobili e macchine ordinarie d’ufficio

Consistenza al 1° gennaio 2006 (lorda) Fondo ammortamento al 1° gennaio 2006 Consistenza al 1° gennaio 2006 (netta) Acquisti (alienazioni) effettuati nell’esercizio Anticipi c/mobili e attrezzature d’ufficio Ammortamento a carico del corrente esercizio Valore al 31 dicembre 2006 Impianti e attrezzature

Consistenza al 1° gennaio 2006 (lorda) Fondo ammortamento al 1° gennaio 2006 Consistenza al 1° gennaio 2006 (netta) Acquisti (alienazioni) effettuati nell’esercizio Anticipi c/impianti Ammortamento a carico del corrente esercizio Valore al 31 dicembre 2006



115

Nota integrativa

euro

336.343 ­–  153.871 182.473 854.545 ­–  81.275 ­–  134.742 821.001 euro

9.139 ­–  9.139 148.611 ­–  9.139 ­–  148.611

Macchine da ufficio elettromeccaniche ed elettroniche

euro

Consistenza al 1° gennaio 2006 (lorda)

268.287

Fondo ammortamento al 1° gennaio 2006 onsistenza al 1° gennaio 2006 (netta) C Acquisti (alienazioni) effettuati nell’esercizio

­–  234.946 33.341 7.397

Ammortamento a carico del corrente esercizio

­– 58.147

Valore al 31 dicembre 2006

­–  17.409

Totale a Bilancio

975.526

1d. altri beni Beni immateriali (software)

Consistenza al 1° gennaio 2006 (lorda) Fondo ammortamento al 1° gennaio 2006 Consistenza al 1° gennaio 2006 (netta) Acquisti effettuati nell’esercizio Ammortamento a carico del corrente esercizio Valore al 31 dicembre 2006

euro

85.380 –  38.970 46.409 6.980 –  26.028 27.362

2. Immobilizzazioni finanziarie Ammontano complessivamente a euro 364.956.970 così ripartiti: 2a. partecipazioni in società strumentali Polymnia Venezia Soc. uninominale a r.l. della Fondazione di Venezia

Valore al 1° gennaio 2006

euro

6.360.274

Variazioni nette intervenute nell’esercizio Valore al 31 dicembre 2006 Euterpe Venezia Soc. uninominale a S.r.l. della Fondazione di Venezia

Valore al 1° gennaio 2006 Variazioni nette intervenute nell’esercizio Valore al 31 dicembre 2006 Umberto Allemandi & C. S.p.a.

Valore al 1° gennaio 2006

–  6.360.274 euro

968.228 364.727 1.332.955 euro

5.956.212

Variazioni nette intervenute nell’esercizio Valore al 31 dicembre 2006 Civita Servizi S.r.l.

Valore al 1° gennaio 2006

– 5.956.212 euro

588.693

Variazioni nette intervenute nell’esercizio Valore al 31 dicembre 2006 Fenice Servizi S.r.l.

Valore al 1° gennaio 2006

– 588.693 euro

500.000

Variazioni nette intervenute nell’esercizio Valore al 31 dicembre 2006 Ingegneria per la Cultura S.r.l.

Valore al 1° gennaio 2006 Variazioni nette intervenute nell’esercizio Valore al 31 dicembre 2006 Totale a Bilancio

– 500.000 euro

304.000 –  280.996 23.004 14.761.138

–  di cui partecipazioni di controllo: euro 7.693.229, corrispondenti alle partecipazioni in Euterpe e Polymnia.

116

Il bilancio d’esercizio

Le società strumentali operano esclusivamente nei settori rilevanti di attività istituzionale della Fondazione e sono oggi concentrate essenzialmente nel settore dell’arte e dei beni culturali. Nel corso del 2006 è stata incrementata la partecipazione in Ingegneria per la Cultura S.r.l. per un ammontare pari a euro 480.000. Mantenendo l’impostazione dell’esercizio 2005, per l’ulteriore quota di partecipazione in Ingegneria per la Cultura sono state utilizzate le disponibilità erogative dell’esercizio in corso. Come contropartita all’esposizione fra le attività di tali acquisizioni, è stato costituito un apposito fondo al passivo per euro 1.872.693. Polymnia Venezia Società uninominale a responsabilità limitata della Fondazione di Venezia (euro 6.360.274) La Fondazione ha costituito in data 8 maggio 2000 la Polymnia Venezia S.r.l. con un capitale sociale di euro 95.000. La società, con sede legale in Mestre (Venezia) Piazzale Leonardo Da Vinci 8, codice fiscale e partita IVA 03220780278, iscritta al Registro delle Imprese di Venezia al n. 03220780278, iscritta al R.E.A. di Venezia al n. 291415, capitale sociale 95.000,00 euro interamente versato, è posseduta al 100% dalla Fondazione ed ha per oggetto sociale lo studio, l’istituzione e la gestione di interventi formativi, di ricerca, di conservazione e valorizzazione intellettuale e commerciale nel campo dei beni e delle attività culturali, principalmente nel settore della comunicazione e delle arti visive e nelle discipline correlate. La società chiude l’esercizio con una perdita pari a euro 183.817 a fronte di un risultato negativo dell’esercizio precedente di euro 135.919. Tenuto conto che sia il Consiglio Generale, sia il Consiglio di Amministrazione hanno approvato la proposta di vendita di un immobile di proprietà della società situato nel centro di Venezia – e che a tale proposito è in via di conclusione una trattativa – alla luce della plusvalenza che emergerebbe dal perfezionamento di tale alienazione, e comunque del maggior valore del cespite sul mercato rispetto al dato contabile, si ritiene che la perdita dell’esercizio 2006 non abbia natura durevole. Pertanto, considerata anche la natura di immobilizzazione finanziaria rivestita dalla partecipazione, non si ritiene opportuno procederne alla svalutazione. Euterpe Venezia Società uninominale a responsabilità limitata della Fondazione di Venezia (euro 1.332.955) La Fondazione ha costituito in data 8 maggio 2000 la Euterpe Venezia S.r.l. con un capitale sociale di euro 95.000. La società, con sede legale in Mestre (Venezia) Piazzale Leonardo Da Vinci 8, codice fiscale e partita IVA 03220790277, iscritta al Registro delle Imprese di Venezia al n. 03220790277, iscritta al R.E.A. di Venezia al n. 292343, capitale sociale 95.000,00 euro interamente versato, è posseduta al 100% dalla Fondazione ed ha per oggetto sociale lo studio, l’istituzione e la gestione di interventi formativi, di ricerca, di conservazione e valorizzazione intellettuale e commerciale nel campo dei beni e delle attività culturali principalmente nel settore della produzione e dell’esecuzione delle attività musicali e nelle discipline correlate. La società chiude l’esercizio 2006 registrando una perdita pari a euro 65.007. In considerazione della transitorietà e del modesto ammontare della perdita, che risulta pari alla differenza fra l’apporto che tale società ha fornito alla realizzazione degli obiettivi istituzionali della Fondazione – in particolare nella gestione della Scuola di Musica di Portogruaro e nella realizzazione delle manifestazioni musicali a questa associate, nonché nella realizzazione di una rivista specialistica di musica e teatro – e l’erogazione in conto esercizio della Fondazione di euro 300.000, non si procede a svalutazione. Umberto Allemandi & C. S.p.a. (euro 5.956.212) La società ha sede in Torino, Via Mancini 8 ed è iscritta al Registro delle Imprese di Torino al n. 622055. Il capitale sociale è composto da n. 500.000 azioni ordinarie del valore nominale di euro 1. La Fondazione ha acquistato in data 28 giugno 2001 n. 81.820 azioni al prezzo complessivo di euro 2.324.015 e, contestualmente, ha sottoscritto un aumento di capitale a pagamento con sovrapprezzo di ulteriori n. 90.900 azioni al prezzo complessivo di euro 2.582.510. Nel corso del mese di luglio 2002 la Fondazione ha esercitato il diritto d’opzione per l’acquisto di ulteriori n. 42.280 azioni pari all’8,456% del capitale con un esborso di euro 1.049.687. Da allora non sono intervenute nuove operazioni concernenti la partecipazione della Fondazione nella società. Pertanto, alla data del 31 dicembre 2005, la Fondazione possedeva n. 215.000 azioni con una interessenza pari al 43% del capitale per un controvalore totale di euro 5.956.212. Le azioni, rappresentate dai certificati azionari n. 2, n. 9 e n. 10 per un numero di azioni rispettivamente di 42.280, 81.820 e 90.900 sono custodite presso il San Paolo IMI S.p.a., filiale 2 di Venezia. La società, in adempimento al proprio oggetto sociale – che prevede lo svolgimento di attività editoriale nel settore culturale, con particolare indirizzo verso il settore dell’arte e del collezionismo – opera direttamente o attraverso le proprie controllate Umberto Allemandi & Co Publishing S.r.l. e Umberto Allemandi & Co Publishing Ltd (U.K.) in due aree di attività:

117

Nota integrativa

− l’edizione di periodici di informazione (“Il Giornale dell’Arte”, mensile distribuito in Italia; “The Art Newspaper”, pubblicato a Londra e a New York e attualmente distribuito in oltre 60 paesi; “Giornale dell’Architettura”, pubblicazione mensile specializzata rivolta al mondo dei professionisti); − l’edizione di libri, per conto di clienti terzi o per il proprio catalogo, distribuiti attraverso canali tradizionali. L’attività della società la rende idonea a costituire un investimento strumentale della Fondazione coerentemente con i suoi obiettivi statutari. La società chiude l’esercizio con un utile netto pari a euro 8.186, a fronte di un risultato negativo dell’esercizio precedente di euro 225.245. Civita Servizi S.r.l. (euro 588.693) La società ha sede in Roma, Piazza Venezia 11, con un capitale sociale pari a euro 3.510.492, Partita IVA 05807761001, iscritta al Registro delle Imprese di Roma, iscritta al R. E. A di Roma al n. 928835. In data 15 marzo 2005 la Fondazione ha acquisito il 14,53% del capitale di Civita Servizi S.r.l. al prezzo di euro 588.693, a fronte di un valore nominale di euro 510.000. Civita Servizi opera dal 1999 nel settore della gestione integrata dei servizi culturali, fornendo supporto organizzativo alla realizzazione di eventi espositivi, organizzando eventi aziendali, convegni e meeting, offrendo servizi museali diversi collegati alle attività espositive e attuando progetti di promozione e valorizzazione dei beni culturali. La società chiude l’esercizio 2006 con un utile netto è pari a euro 180.185, in deciso miglioramento rispetto al risultato dell’esercizio precedente che aveva segnato una perdita di 0,8 milioni. Fenice Servizi Teatrali S.r.l. (euro 500.000) Fenice Servizi Teatrali S.r.l. (FEST) ha sede in Venezia, S. Marco 1965, con un capitale sociale di euro 3.400.000, partita IVA 03627710274, ed è iscritta al Registro delle Imprese di Venezia, R.E. A. 324611. Il 20 giugno 2005 la Fondazione ha sottoscritto una quota di euro 500.000, pari al 14,7% del capitale sociale. Similmente la società strumentale Euterpe ha sottoscritto una quota di euro 400.000, pari all’11,8% del capitale. Direttamente e per tramite della sua controllata al 100%, la Fondazione detiene dunque il 26,5%. La società si occupa di gestire servizi teatrali in favore della Fondazione Teatro la Fenice di Venezia e delle altre istituzioni teatrali. La società si occupa in particolare dello sfruttamento ottimale degli spazi del Teatro la Fenice non dedicati all’istituzionale attività artistica e della creazione e della gestione di un’attività di merchandising. Si occupa inoltre della valorizzazione delle infrastrutture e dei beni di proprietà della Fondazione Fenice e delle attività di fund raising. La società chiude l’esercizio sostanzialmente in pareggio (lieve disavanzo pari a euro 2.169). Il confronto con i risultati del 2005 (perdita di euro 41.708) non è significativo poiché il precedente esercizio è durato solo un semestre essendo la società stata costituita nel giugno 2005. Ingegneria per la Cultura S.r.l. (euro 23.004) La società ha sede in Roma, Via Benigni 59, con un capitale sociale di euro 250.000, partita IVA 03666441005, ed è iscritta al Registro delle Imprese di Roma, iscritta la R.E. A. di Roma al n. 685322. L’ingresso della Fondazione in Ingegneria per la Cultura S.rl. è avvenuto il 21 settembre 2005, attraverso l’acquisto da Civita Servizi di una quota pari al 19% del capitale della società (pari a Euro 47.500 nominali) con un esborso di euro 304.000. Nel mese di aprile 2006 è stata incrementata la quota di partecipazione di un ulteriore 30% per un ammontare di euro 480.000, portando la quota di interessenza della Fondazione al 49%. Ingegneria per la Cultura sin dal 1996 impegnata nella gestione dei servizi museali ai sensi della “Legge Ronchey”, si è specializzata nell’offerta di tali servizi sul territorio centro settentrionale d’Italia. È impegnata nell’ambito veneziano come socio con una quota del 25% delle società consortili Venezia Musei e Venezia Accademia, titolari delle concessioni di servizi dei Musei Civici e della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Veneziano, con affidamento specifico delle attività espositive. La società chiude l’esercizio con una perdita pari a euro 68.466, a fronte di un risultato negativo dell’esercizio precedente di euro 12.156. In assenza di fattori atti a dimostrare la non durevolezza della perdita, la partecipazione è stata svalutata per un ammontare di euro 760.996 corrispondente alla differenza fra il valore di carico, pari euro 784.000, e la frazione di patrimonio netto di proprietà della Fondazione risultante dal bilancio approvato al 31 dicembre 2006, pari a euro 23.004. La svalutazione di Ingegneria per la Cultura è stata coperta utilizzando l’apposito fondo appostato fra gli altri fondi per le attività istituzionali dello stato patrimoniale passivo e costituito al momento dell’acquisizione della partecipazione, avvenuta attraverso il reddito. La variazione netta negativa della partecipazione rispetto ai valori di inizio anno, risultato della somma algebrica di euro 480.000 in dare e 760.996 in avere è dunque pari a euro 280.996.

118

Il bilancio d’esercizio

2b. altre partecipazioni San Paolo IMI S.p.a.

Valore al 1° gennaio 2006 Variazioni nette intervenute nell’esercizio Valore al 31 dicembre 2006 Cassa Depositi e Prestiti S.p.a

Valore al 1° gennaio 2006 Variazioni nette intervenute nell’esercizio Valore al 31 dicembre 2006 Altri titoli azionari quotati immobilizzati

Valore al 1° gennaio 2006 Acquisizioni nel corso dell’esercizio

euro

278.276.743 –  278.276.743 euro

25.000.000 –  25.000.000 euro

– 67.671.812 

Cessioni nel corso dell’esercizio

21.662.722

Valore al 31 dicembre 2006

46.009.090

Emerging Countries Finance S.p.a.

Valore al 1° gennaio 2006 Variazioni nette intervenute nell’esercizio Valore al 31 dicembre 2006 Marsilio Editori S.p.a.

Valore al 1° gennaio 2006

euro

510.000 –  510.000 euro



Variazioni nette intervenute nell’esercizio

400.000 

Valore al 31 dicembre 2006

400.000

San Paolo Imi S.p.a. (euro 278.276.743) La Fondazione di Venezia ha concluso il processo di totale cessione della banca conferitaria in ossequio alle disposizioni di legge. Si ricordano brevemente i passaggi fondamentali che hanno portato alla dismissione e all’attuale assetto partecipativo in San Paolo IMI S.p.a. In data 12 gennaio 2001 si è conclusa, in regime di silenzio-assenso da parte dell’Autorità di Vigilanza (art. 7, comma 3, decreto legislativo 153/99) la vendita dell’intera partecipazione detenuta in Cardine Banca S.p.a. al San Paolo IMI S.p.a., poi ratificata con lettera del 30 aprile 2001 prot. 610230. La cessione ha concluso il processo di dismissione deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 22 settembre 1995 e 16 ottobre 1997 e autorizzato dal Ministero del Tesoro in data 5 settembre 1997 ai sensi della direttiva (cosiddetta “Dini”) del 18 novembre 1994. La Fondazione ha quindi acquisito, nel corso del 2001, tra le proprie attività una partecipazione in San Paolo IMI S.p.a. di n. 27.503.729 azioni ordinarie al prezzo unitario di euro 18,78. Nel bilancio al 31 dicembre 2001 il valore della partecipazione, essendo appostata tra le attività non immobilizzate, è stato adeguato ai prezzi ufficiali delle azioni alla data dell’ultimo giorno dell’esercizio – pari a euro 12,375 – con un differenziale negativo rispetto al costo di acquisto di euro 176.098.253 per il quale si è provveduto alla svalutazione. Il 23 maggio 2002 si sono verificati i presupposti previsti dal contratto di compravendita per il riconoscimento di una integrazione a favore della Fondazione, del prezzo di cessione di Cardine Banca (cosiddetta clausola di earn-out) e in data 24 novembre 2003 San Paolo IMI ha scelto di effettuare il pagamento di tale integrazione sotto forma di azioni. Il 5 dicembre 2003 la Fondazione ha ricevuto la materiale consegna di n. 434.953 azioni San Paolo IMI, che sono state iscritte a bilancio al valore unitario di euro 11,10 pari alla quotazione ufficiale del giorno stesso, per un totale di euro 4.827.978. La partecipazione ha pertanto raggiunto il valore di euro 340.051.000 come illustrato nella seguente tabella: euro

A. Valore n. 27.088.729 azioni a euro 12,375 B. Valore n. 434.953 azioni a euro 11,10 C. Totale n. 27.523.682 azioni al valore medio di euro 12,355

119

Nota integrativa

335.223.021 4.827.978 340.051.000

In sede di predisposizione del bilancio 2002 la partecipazione in San Paolo IMI S.p.a. è stata considerata, con delibera del Consiglio Generale del 7 marzo 2003, di rilevanza strategica e destinata a rimanere una voce attiva di investimento di medio lungo periodo. Pertanto, secondo quanto previsto dall’art. 5 comma 1 e comma 3 dell’atto di indirizzo del 19 aprile 2001, la Fondazione ha iscritto tale elemento patrimoniale tra gli strumenti finanziari immobilizzati sulla base di analisi che confermavano come – nonostante l’elevata volatilità – il titolo non presentasse nel medio termine prospettive di perdita durevole di valore rispetto a quello iscritto in bilancio. Parimenti per la valutazione al 31 dicembre 2004 la Fondazione ha effettuato una ulteriore serie di analisi volte a riconfermare la congruità dell’iscrizione a bilancio, tra le immobilizzazioni finanziarie, della partecipazione a San Paolo IMI in assenza di una perdita di valore durevole. Nel corso del 2005 la Fondazione, considerata l’opportunità di procedere a un primo passo verso la diversificazione del proprio portafoglio finanziario ha venduto 5.000.000 di opzioni call su San Paolo IMI, ad un prezzo di esercizio di 13 euro e scadenza 20 gennaio 2006, a fronte di un premio di euro 679.000 (0,1358 per azione). Alla data prestabilita l’opzione è stata esercitata dalla controparte avendo il titolo chiuso al di sopra del prezzo di esercizio, a euro 13,18. Il controvalore di cessione complessivo è stato di euro 65.000.000, con una plusvalenza rispetto al valore di carico, inclusiva del premio incassato pari a euro 3.904.743. Al 31.12.2006, nell’attivo immobilizzato, sono pertanto appostate n. 22.523.682 azioni San Paolo, ad un prezzo di carico di euro 12.355 cadauna, per un totale di euro 278.276.743. A seguire, si espone il valore della partecipazione a bilancio rispetto al prezzo di fine esercizio: A. Valore a bilancio di n. 22.523.682 Valore unitario azioni a fine esercizio B. Valore ai prezzi di fine esercizio B – A + differenza di valore

278.276.743 17,6 396.416.803 118.140.060

Da inizio anno il titolo San Paolo ha ottenuto un apprezzamento del 33,2%, contro una crescita dell’indice DJ Eurostoxx bancario del 22,5% e del Mibtel bancario del 23,4. Non si è prudentemente provveduto a effettuare riprese di valore della partecipazione, pur in presenza di una differenza consistente fra il valore civilistico e quello effettivo di mercato poiché il titolo ha recuperato gran parte del valore storico solo nel corso di quest’ultimo esercizio, come dimostrano i dati di performance suesposti. L’operazione di fusione con Banca Intesa, avvenuta in data 2 gennaio 2007, ha sostenuto anche in ottica speculativa il corso del vecchio titolo a fine anno e del nuovo titolo, concambiato a 3,115, nei primi giorni dell’anno. In attesa di conoscere i dettagli del piano industriale della nuova Banca e le prospettive di crescita del titolo si rimanda pertanto all’esercizio 2007 la decisione sull’opportunità di rivalutarne il valore di carico. Il bilancio al 31 dicembre presenta proventi operativi netti pari euro 18.405 milioni, oneri operativi pari a euro 9.673 milioni e un utile netto aggregato (utile netto dei due Gruppi esclusi effetti fusione e oneri di integrazione) pari a euro 5.290 milioni. Coefficienti patrimoniali al 31 dicembre 2006: Tier 1 ratio all’ 8,8%. Il Cost income ratio è risultato pari al 51,5%, il ROE pre tasse pari al 34,3%. Cassa Depositi e Prestiti S.p.a. (euro 25.000.000) Il Decreto Legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito con modificazioni nella Legge 24 novembre 2003, n. 326 ha disposto la trasformazione della Cassa Depositi e Prestiti in società per azioni. La società ha sede in Roma, Via Goito 4, ed è iscritta al Registro delle Imprese di Roma al n. 801992235584. Il capitale sociale di euro 3.500.000.000 è suddiviso in numero 245.000.000 azioni ordinarie e numero 105.000.000 azioni privilegiate del valore nominale di euro 10,00 ciascuna. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che era titolare dell’intero capitale sociale, ha potuto effettuare – in virtù del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 dicembre 2003 – l’alienazione di una prima tranche di azioni, non superiore al 35% dell’intero capitale sociale, a favore in via prioritaria delle Fondazioni di cui all’art. 2 del Decreto Legislativo 153/99. La Fondazione, valutata la congruità dell’investimento e della sua redditività prospettica, e ritenendolo utile per la diversificazione e tutela del patrimonio, in data 22 dicembre 2003 comunicava al Ministro dell’Economia e delle Finanze la propria disponibilità ad acquistare n. 2.500.000 azioni privilegiate al prezzo unitario di euro 10,00 per un valore complessivo di euro 25.000.000 pari allo 0,71% del capitale sociale di Cassa Depositi e Prestiti. In data 23 dicembre 2003 è stato stipulato il contratto di compravendita azionaria. Le azioni, rappresentate dal certificato azionario n. 18/P per un numero di 2.500.000 azioni sono custodite presso il San Paolo IMI S.p.a., filiale 2 di Venezia. Lo Statuto della Cassa Depositi e Prestiti S.p.a. prevede per le azioni privilegiate un “dividendo preferenziale” ragguagliato al valore nominale e commisurato al tasso di inflazione (variazione percentuale anno su anno dell’indice dei prezzi al consumo IPCA, base 2001 uguale a 100) relativo all’ultimo mese dell’esercizio cui gli utili si riferiscono, maggiorato di un tasso pari al 3%. È inoltre previsto il diritto di recesso qualora

120

Il bilancio d’esercizio

nel periodo 1.1.2005 – 31.12.2009, anche in un solo esercizio, sia stato assegnato un dividendo inferiore alla misura sopraindicata. Il dividendo 2005, distribuito nel corso dell’esercizio 2006, è stato determinato in euro 2,286 per azione, per un ammontare lordo complessivo pari a euro 5.715.000. Originariamente, i mezzi finanziari per l’investimento sono stati reperiti mediante l’accensione di un finanziamento concesso da una istituzione creditizia, garantito da pegno, ad un tasso variabile correlato al tasso euribor. Nel corso dell’esercizio 2006 tale finanziamento è stato completamente rimborsato. La società chiude l’esercizio con un utile netto pari a 2.039,9 milioni di euro a fronte di un risultato positivo dell’esercizio precedente di 1.592,6 milioni di euro con un incremento del 28%. Emerging Countries Finance S.p.a. (euro 510.000) La società, con sede legale in Venezia, Dorsoduro 3488/U e sede operativa in Roma, in Via Circonvallazione Gianicolense, n. 168, partita IVA 12274720155, è iscritta al Registro delle Imprese di Venezia, al n. 320502. Il Capitale Sociale, interamente versato, è pari a euro 104.000, suddiviso in n. 200.000 azioni ordinarie del valore nominale di euro 0,52 cadauna. ECF S.p.a. è stata creata nel 1997 come società di consulenza con il seguente oggetto sociale: a) la gestione di programmi e progetti di assistenza tecnica, procurement e formazione inerenti allo sviluppo economico e sociale finanziati da istituzioni internazionali, enti privati e amministrazione pubblica italiana, comunitaria e di paesi esteri; b) lo svolgimento di attività di consulenza, assistenza all’intermediazione commerciale e assistenza nell’attività di investimento all’estero. Fra i programmi specifici indicati nell’oggetto statutario si evidenziano il disegno e la realizzazione di programmi formativi e di ricerca e l’assistenza per la realizzazione di interventi nel campo dei beni e delle attività culturali che sono di particolare interesse per la Fondazione. Nell’autunno 2004, ECF UK Ltd., socio di maggioranza di ECF, ha proposto una operazione mista di cessione di azioni e di aumento di capitale in modo da consolidare l’assetto azionario e finanziario nonché la presenza sul mercato interno. La proposta è stata rivolta alla Fondazione e alla FINEST – la finanziaria per gli imprenditori del Nord-Est controllata dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (68,624%) e con una importante partecipazione della Regione Veneto (12,683%). La Fondazione, dopo aver ottenuto una valutazione sulla congruità del prezzo di cessione, in data 28 gennaio 2005 ha acquistato una partecipazione del 30%, pari a n. 60.000 azioni ordinarie, per un ammontare complessivo di euro 510.000. La FINEST, dal canto suo, ha acquisito una partecipazione del 10%. Con la nuova compagine azionaria, ECF intende proporsi alle realtà economiche e culturali dell’area del Nord-Est con i propri servizi e competenze specifiche. La formula associativa tra una iniziativa privata, una società pubblica e un soggetto non profit si presenta inoltre come particolarmente innovativa sul piano delle iniziative internazionali destinate a svilupparsi con l’allargamento della Unione Europea ai paesi dell’Est e delle iniziative a favore delle comunità italiane nel mondo. Negli ultimi cinque anni di attività la ECF ha vinto 42 progetti internazionali – soprattutto nel campo dell’assistenza tecnica – e ha svolto una vasta gamma di attività (sostegno alle PMI, consulenza per progetti di privatizzazione e ristrutturazione industriale e bancaria, assistenza alle municipalità ecc.) nei Paesi dell’area balcanica, dell’ex Unione sovietica, dell’America Latina e dell’Europa dell’Est. Oltre a essere accreditata presso i maggiori Organismi internazionali – che ne costituiscono la principale clientela – ECF ha maturato una specifica esperienza nel campo finanziario (project finance, finanza strutturata) con progetti finanziabili da organismi finanziari multilaterali. In collaborazione con la Fondazione, ECF ha sviluppato un progetto di formazione manageriale in un’area della Repubblica Serba finanziato dal MAE (€ 370 mila) e cofinanziato dalla Fondazione stessa (€ 130 mila). Recentemente è stato presentato al Ministero del Lavoro un progetto di assistenza formativa e manageriale per le PMI che fanno capo alla comunità italiana della provincia di Santa Fè in Argentina. La società chiude l’esercizio con una lieve perdita pari a euro 6.615 a fronte di un utile dell’esercizio precedente di euro 10.954. Marsilio Editori S.p.a. (euro 400.000) La Fondazione ha acquisito in data 17 luglio 2006 n. 68.811 azioni ordinarie di Marsilio Editori S.p.a. per un controvalore totale di euro 400.000 e rappresentative del 5,29% del capitale sociale. La società ha sede in Venezia, Marittima, Fabbricato 205, ed è iscritta al Registro delle Imprese di Venezia al n. 11805, R.E.A. n. 135822. Il capitale sociale di euro 1.300.000 è suddiviso in numero 1.300.000 azioni ordinarie del valore nominale di euro 1,00 ciascuna. L’acquisizione è avvenuta sia alla luce delle strategie che la Fondazione intende perseguire nell’ambito del settore editoriale, sia tenendo in considerazione l’aspetto dell’adeguata redditività. Il titolo, nel corso del 2006, ha infatti distribuito dividendi che, rapportati al valore di carico della Fondazione, hanno ottenuto una redditività di circa il 4%. La società, controllata dal 2000 da RCS Libri S.p.a. con una partecipazione del 51%, articola la propria atti-

121

Nota integrativa

vità editoriale in cinque settori fondamentali: la narrativa contemporanea italiana e straniera, i classici, la saggistica, i libri illustrati e i cataloghi d’arte. L’utile netto è pari a euro 217.999, in riduzione del 30% rispetto all’esercizio precedente. Altri titoli azionari quotati immobilizzati (euro 46.009.090) La Fondazione ha diversificato il proprio portafoglio “core” attraverso la cessione di 5.000.000 di azioni San Paolo IMI. Parte del controvalore di cessione è stato investito in un portafoglio di titoli azionari quotati di area euro a elevata redditività, che è stato oggetto di immobilizzazione. In data 25 gennaio 2006 sono stati acquistati i seguenti titoli: Titolo

N. Azioni

Unitario (euro)

Controvalore (euro)

Daimler Chrysler

90.000

46,84

4.215.879 3.961.926

RWE

60.000

66,03

1.600.000

1,99

3.183.422

Milano Ass. Ord.

200.000

6,11

1.222.321

Vivendi Universal

110.000

26,31

2.893.737

35.000

88,86

3.110.262

2.850.000

3,59

10.234.298

150.000

22,54

3.381.255

Telecom RNC

E.On Snam Rete Gas ABN AMRO Holding BNP Paribas Terna Eni Enel Totale

35.000

72,76

2.546.425

1.900.000

2,14

4.058.937

250.000

24,49

6.122.850

1.000.000

6,94

6.938.000 51.869.312

In data 24 febbraio 2006 il Consiglio Generale della Fondazione ha inoltre deliberato l’immobilizzazione della partecipazione in Toro Assicurazioni S.p.a., annoverandola fra i titoli del patrimonio “core”. Nel corso dell’esercizio sono state effettuate alcune operazioni di vendita di opzioni call aventi come sottostante titoli presenti nel portafoglio della Fondazione, segnatamente BNP Paribas, Vivendi, RWE, E.On e SNAM Rete Gas. A scadenza, nel mese di dicembre, il Consiglio ha deliberato di regolare con consegna fisica dei titoli i contratti esercitabili, realizzando una plusvalenza di euro 4.403.586. SAVE Aeroporti di Venezia S.p.a. Il 24 novembre 2006 la Fondazione ha acquistato da IMI Investimenti una partecipazione rilevante in SAVE S.p.a., pari al 2,17% del capitale per un totale di n. 600.000 azioni ordinarie. Il prezzo concordato di acquisto è stato pari a euro 23,90 per azione, per un totale di euro 14.340.000. La società ha sede legale in Venezia, Tessera, Viale Galilei 30/1, ed è iscritta al Registro delle Imprese di Venezia al n. 02193960271, corrispondente a p. IVA e Codice Fiscale, R.E.A. n. 201102. Il capitale sociale di euro 17.985.500 è suddiviso in numero 27.670.000 azioni ordinarie del valore nominale di euro 0,65 ciascuna. L’attività primaria del Gruppo SAVE consiste nella gestione dell’Aeroporto di Venezia, principale scalo intercontinentale in Italia dopo Roma e Milano, con volumi di traffico superiori ai sette milioni di passeggeri all’anno. La partecipazione acquistata, in origine detenuta dalla Cassa di Risparmio di Venezia, è stata trasferita al Gruppo San Paolo in seguito ai processi di acquisizione che si sono succeduti nel tempo. La Fondazione ha in più occasioni espresso un interesse ad avere una presenza nel capitale della SAVE, in considerazione del fatto che un investimento nelle public utilities locali è coerente con le proprie strategie e che gli studi predisposti da numerosi analisti sul settore aeroportuale evidenziano interessanti prospettive di crescita. La partecipazione è stata immobilizzata e annoverata fra i titoli del portafoglio “core”. La società ha chiuso l’esercizio 2006 con risultati economici in forte crescita. In particolare l’utile netto è pari a 16,6 milioni di euro (+50,9%) e il dividendo in distribuzione pari a 0,43 euro per azione (+ 37%).

122

Il bilancio d’esercizio

Il portafoglio al 31 dicembre 2006, risulta composto come segue: Dettaglio altri titoli azionari immobilizzati

ABN AMRO Holding Terna S.p.a. Enel S.p.a. Daimler Chrysler BNP Paribas Eni S.p.a. Milano Assicurazioni S.p.a. Telecom Italia Risparmio Save S.p.a. Totale

3.381.255 4.058.938 6.938.000 4.215.879 2.546.425 6.122.850 1.222.321 3.183.422 14.340.000 46.009.090

La Fondazione infine possiede un’interessenza nel Consorzio Venezia Ricerche per un ammontare di euro 10.329 che, in caso di recesso o liquidazione, non da diritto al rimborso delle quote. Le quote sono state totalmente svalutate in precedenti esercizi. 3. Strumenti finanziari non immobilizzati 3a. strumenti finanziari affidati in gestione patrimoniale individuali Valore al 1° gennaio 2006 Prelievi nel corso dell’esercizio Conferimenti nel corso dell’esercizio Valore al 31 dicembre 2006

54.936.308 –  16.272.679 9.500.000 48.163.629

I mandati fiduciari sono caratterizzati dal contenimento del profilo di rischio degli investimenti e possono prevedere l’assenza di profitti cedolari in relazione alla migliore organizzazione dei proventi di esercizio, privilegiando la conservazione nel tempo del valore del patrimonio piuttosto che la massimizzazione dei rendimenti. Gli strumenti finanziari non appostati fra le immobilizzazioni ammontano ad euro 73.241.231 e sono cosi suddivisi: Credit Agricole Asset Management – Gestione bilanciata In data 15 gennaio 2001 è stata attivata una gestione patrimoniale individuale con Nextra Investment Management, oggi Credit Agricole Asset Management, in seguito alla fusione con il gruppo francese. Originariamente il conferimento è stato di euro 25.822.845, incrementato nel corso dell’esercizio 2003 con un apporto di ulteriori euro 16.334.883. Nel corso dell’esercizio 2005, nel mantenimento dei principi contabili di cui all’art. 2426 C.C. (valutazione dei beni iscritti al capitale circolante pari al minore fra costo e mercato) è stata fatta emergere una parte dei proventi, pari a euro 3.190.000, attraverso la dismissione di una quota dei fondi gestiti pari a euro 25.600.000 e il reinvestimento della quota capitale, pari a euro 22.410.000. Nel corso del 2006 sono affluiti alla gestione euro 5.600.000 quale saldo tra conferimenti e prelievi. La quota di proventi emersi in seguito ai prelievi effettuati nell’esercizio ammonta a euro 405.901. Ne deriva che, a fronte di un valore di bilancio a inizio esercizio pari a euro 42.157.728, il valore di bilancio al 31 dicembre 2006 risulta pari a euro 48.163.628,51. Il rendiconto della gestione fornito alla Fondazione è stato redatto secondo le disposizioni contenute nell’allegato 5 al Regolamento Consob adottato ai sensi del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e approvato con delibera n. 11522 dell’1 luglio 1998. Il regime fiscale è quello del risparmio gestito. Banca depositaria: – liquidità subdepositata presso Banca Intesa S.p.a. – titoli subdepositati presso Banca Intesa S.p.a. euro

Valore di mercato dell’attivo gestito a inizio esercizio

44.749.053

Valore di mercato dell’attivo gestito a fine esercizio

53.024.061

Conferimenti effettuati nel corso dell’esercizio

9.500.000

Prelievi (al lordo proventi) effettuati nell’esercizio

3.900.000

123

Nota integrativa

Composizione al 31 dicembre 2006 a valori di mercato euro

Fondo azionario

7.626.314

Fondo monetario

9.911.426

Obbligazioni estere

8.310.814

Obbligazioni Italia

27.255.889

Totale portafoglio

53.104.470

Liquidità Oneri da addebitare Totale patrimonio finale

245.807 (326.216) 53.024.061

Risultato di gestione euro

Risultato lordo

2.991.547,33

Imposte sostitutive sul capital gain

–  316.539,79

Risultato al netto imposte

2.675.007,54

Commissioni negoziazione, spese e bolli Commissioni gestione Risultato netto

–  32.741,64 –  114.527,81 2.527.738,09

Parametro di riferimento 15% DJ Euro Stoxx 85% MTS Bot Variazione del parametro da inizio anno 5,38 % Rendimento netto da inizio anno 6,03 % Rendimento lordo da inizio anno 7,07 % Alla luce di quanto detto in premessa a commento del presente punto 3a., prudenzialmente il valore a bilancio è stato mantenuto al costo storico dell’investimento. Epsilon SGR S.p.a. Gestione monetaria In data 31 maggio 2005 è stata attivata una gestione patrimoniale individuale con Epsilon SGR, con l’obiettivo di ottimizzare la redditività delle disponibilità liquide della Fondazione. Il conferimento iniziale è stato di euro 13.000.000. Nel corso dell’esercizio 2005 sono stati effettuati prelievi e conferimenti a valere sul conto di gestione che è stato utilizzato come strumento monetario per fare fronte ai fabbisogni finanziari della gestione corrente della Fondazione. Nel corso dell’esercizio, in seguito ai prelievi effettuati, sono emersi proventi per un ammontare pari a euro 208.688,45. Nel giugno 2006 la gestione è stata chiusa, avendone la Fondazione assorbito completamente le consistenze in relazione ai propri fabbisogni gestionali. Il rendiconto della gestione fornito alla Fondazione è stato redatto secondo le disposizioni contenute nell’allegato 5 al Regolamento Consob adottato ai sensi del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e approvato con delibera n. 11522 dell’1 luglio 1998. Il regime fiscale è quello del risparmio gestito. Banca depositaria: – liquidità subdepositata presso Banca Intesa S.p.a. – titoli subdepositati presso Banca Intesa S.p.a. – titoli subdepositati presso ENIS SICAV (ex Eurobridge). Le risultanze che seguono sono dedotte dal suddetto rendiconto riferito alla data di chiusura del mandato di gestione: euro

Valore a inizio esercizio

12.872.241

Prelievi

12.987.268

Valore a fine esercizio

124

Il bilancio d’esercizio

0

Risultato di gestione euro

Risultato lordo

131.333

Imposte sul capital gain

(16.306)

Risultato al netto imposte

115.027

Commissioni negoziazione e bolli

(1.427)

Risultato netto Parametro di riferimento Variazione del parametro da inizio anno Rendimento netto da inizio anno Rendimento lordo da inizio anno

113.600 100% JPM 3 mesi cash 1,33 % 1,36 % 1,57 %

3b. strumenti finanziari quotati euro

Valore al 1° gennaio 2006 Variazioni nette intervenute nell’esercizio Valore al 31 dicembre 2006

73.484.232 – 51.406.630 22.077.602

Gli strumenti finanziari quotati sono così suddivisi: Titoli azionari non immobilizzati: euro 1.618.000 A inizio anno la posta era valorizzata per euro 63.236.757, comprendendo 5.000.000 di azioni San Paolo IMI portate a capitale circolante in previsione della loro cessione, per un totale di euro 61.774.257 nonché 130.000 azioni Toro Assicurazioni S.p.a., acquistate dalla Fondazione nel corso del 2005 per un ammontare di euro 1.462.500. Nel corso del 2006 le azioni San Paolo sono state effettivamente cedute in seguito all’esercizio dell’opzione in data 20 gennaio, a euro 13 per azione. Considerato il premio conseguito pari a euro 679.000, la Fondazione ha realizzato una plusvalenza complessiva di euro 3.904.743. In data 24 febbraio 2006 il Consiglio Generale della Fondazione ha inoltre deliberato l’immobilizzazione della partecipazione in Toro Assicurazioni S.p.a., annoverandola fra i titoli del patrimonio “core”. Infine, in occasione dell’offerta pubblica iniziale dei titoli Saras, avvenuta nel maggio 2006, la Fondazione è risultata aggiudicataria di un lotto di 400.000 azioni, acquistate a 6 euro cadauna. La quotazione di fine esercizio del titolo è stata pari a euro 4,045 per azione, circostanza che ha imposto la svalutazione dell’investimento per un ammontare complessivo di euro 782.000. Pertanto, la valorizzazione del titolo Saras nel capitale circolante è stata pari a euro 1.618.000. Fondo Sanpaolo Etico Venezia Serenissima: euro 10.377.693 La Fondazione, nell’intento di diversificare il proprio ruolo nello sviluppo di iniziative volte ad incrementare e tutelare il patrimonio storico, artistico e culturale della Città di Venezia ha promosso, in collaborazione con San Paolo IMI, la costituzione del Fondo Sanpaolo Etico Venezia Serenissima. Tale fondo consente di raccogliere dai sottoscrittori delle quote una liberalità (almeno euro 250 per sottoscrizioni fino a 30.000 euro ed almeno euro 400 per sottoscrizioni di importo superiore) che, convogliata verso la Fondazione, viene integralmente devoluta a sostegno delle attività di due importanti fondazioni veneziane: la Fondazione Teatro La Fenice e la Fondazione per gli Alti Studi sull’Arte. Ai sottoscrittori-donatori è offerta la possibilità di fruire di alcuni benefici legati alla frequentazione della città di Venezia. Il fondo comune di investimento aperto armonizzato, denominato “Sanpaolo Etico Venezia Serenissima” è un prodotto finanziario ad accumulazione dei proventi che investe prevalentemente in strumenti finanziari, per lo più denominati in euro, di natura obbligazionaria o monetaria, contenendo nel 15% gli strumenti finanziari rappresentativi del capitale di rischio. Il fondo è disciplinato dal Regolamento Unico di gestione in forma semplificata dei fondi inseriti nell’ambito del “Sistema Etico” attuando una politica di investimento ispirata a principi etici per la selezione degli emittenti nel rispetto dei criteri positivi e negativi attualmente previsti nel Regolamento di gestione del San Paolo IMI. 125

Nota integrativa

Il Fondo Sanpaolo Etico Venezia Serenissima è attivo dal 17 dicembre 2003 e la Fondazione ha accompagnato il decollo dell’iniziativa sottoscrivendo n. 2.000.000 di quote del fondo, quotate inizialmente ad euro 5 ciascuna, per un controvalore di euro 10.000.000. Nel corso dell’esercizio la Fondazione ha beneficiato della retrocessione, contrattualmente prevista, di parte delle commissioni di gestione. Fondo Sanpaolo Etico Venezia Serenissima

Sottoscrizione iniziale Retrocessione commissioni sotto forma di quote ‘04

N° quote

Controvalore

2.000.000

10.000.000

23.845

120.800

Retrocessione commissioni sotto forma di quote ‘05

24.013

126.675

Retrocessione commissioni sotto forma di quote ‘06

24.273

130.218

2.072.131

10.377.693

Valore al 31 dicembre 2006

II Fondo che presentava all’inizio dell’esercizio una consistenza di euro 10.247.475 ha raggiunto al 31 dicembre 2006 il valore di euro 10.377.693. Il valore della quota al 31 dicembre 2006 è pari a euro 5,433 con un rendimento netto, comprensivo della retrocessione delle commissioni, del 2,93% e dà origine ad un controvalore di euro 11.257.888. La plusvalenza di euro 880.195, non realizzata, non è stata rilevata in contabilità in applicazione dei principi contabili in vigore. Fondo Azimut Formula 1 − Balanced: euro 10.081.909 La Fondazione ha diversificato il proprio portafoglio investimenti acquistando in data 25 gennaio 2006 n. 1.471.020,888 quote del valore di euro 6,798 ciascuna del Fondo Comune Azimut Formula 1 Balanced per un controvalore complessivo di euro 10.000.000. Si tratta di fondo comune di investimento a compartimenti multipli di diritto lussemburghese armonizzato che investe prevalentemente in strumenti finanziari denominati in euro. Il Fondo Azimut rientra nella categoria dei fondi bilanciati flessibili. In particolare può investire in azioni una quota del patrimonio che va dallo 0 al 50% a seconda dell’andamento dei mercati finanziari. Come per il Fondo Etico, è stato stipulato un accordo con la società di gestione per la retrocessione, sotto forma di maggiori quote, del 50% della commissione di gestione annua, che è fissata nel prospetto informativo al 2,00%. Fondo Azimut Formula 1 − comparto Balanced

Sottoscrizione iniziale Retrocessione commissioni sotto forma di quote ‘06 Valore al 31 dicembre 2006

N. quote

Controvalore

1.471.020,888

10.000.000

8.065,037

81.909

1.479.085,925

10.081.909

Il valore della quota al 31 dicembre 2006 è pari a euro 7,091 con un rendimento netto, comprensivo della retrocessione delle commissioni, del 4,88% e dà origine ad un controvalore di euro 10.488.198. La plusvalenza di euro 488.198 non realizzata non è stata rilevata in contabilità in applicazione dei principi contabili in vigore. Polizza a capitalizzazione Assicurazioni Generali S.p.a.: euro 3.000.000 Il 9 febbraio 2006 è stata sottoscritta una polizza collettiva a premio unico di euro 3.000.000 con Generali Vita S.p.a, ora incorporata in Assicurazioni Generali S.p.a. Si tratta di un contratto di capitalizzazione alla scadenza del quale la Fondazione riceverà il capitale iniziale maggiorato delle rivalutazioni annuali. Le rivalutazioni sono calcolate in base al rendimento attribuito al contratto che è pari al Rendimento della Gestione Speciale Assicurati Vita “GESAV” meno un minimo trattenuto, calcolato come differenza fra GESAV e una tasso parametro stabilito contrattualmente come somma del tasso euribor annuale maggiorato di uno spread del 0,35% e del 5% del rendimento della Gestione. È comunque garantita una rivalutazione minima annua pari al 2%. Il rendimento netto della polizza per il 2006 è stato pari al 3,510%.

126

Il bilancio d’esercizio

4. Crediti La voce crediti, che ammonta complessivamente a euro 119.205 (di cui euro 111.623 esigibili entro l’esercizio successivo) è così costituita: euro

Esigibili entro il successivo esercizio Avvisi di fattura

111.623 – 

Crediti di funzionamento e diversi

44.688

Crediti di imposta su dividendi esteri

66.935

Non esigibili entro il successivo esercizio

7.582

Crediti a medio lungo termine

7.582

Totale a bilancio

119.205

La voce crediti di funzionamento e diversi è costituita da depositi cauzionali esigibili nel corso dell’esercizio successivo e crediti verso terzi recuperabili nel breve termine. I crediti di imposta su dividendi esteri rappresentano la quota di tassazione anticipata su tali proventi, esigibile ai sensi dei trattati internazionali sulla doppia imposizione. I seguenti crediti a lungo termine vantati dalla Fondazione: Credito verso l’erario 1997 a rimborso (euro 233.186) corrispondente al residuo credito per ritenuta subita sul dividendo incassato il 2 maggio 1997; Credito verso l’erario 1998 a rimborso (euro 196.458) corrispondente al residuo credito per ritenuta subita sul dividendo incassato il 29 aprile 1998; non sono vengono esplicitati in bilancio, in quanto a fronte di detti crediti è stato a suo tempo costituito nel passivo, a carico del conto economico, un “fondo accantonamento ritenute sui dividendi” di pari ammontare. L’eventuale incasso del credito costituirà sopravvenienza attiva nell’esercizio in cui avverrà il rimborso con riduzione della posta attiva e del relativo fondo per pari importo. 5. Disponibilità liquide Ammontano complessivamente a euro 224.834 e sono costituite oltre che dalle consistenze di cassa, dal saldo al 31 dicembre 2006 dei conti correnti intrattenuti con Cassa di Risparmio di Venezia e Banca Intesa, nonché dal saldo del conto corrente postale, come di seguito dettagliato: euro

Conti correnti bancari

220.631

Carive conto ordinario di gestione

136.732

Carive conto di appoggio per la gestione finanziaria Carive conto di appoggio per la gestione del Fondo Sanpaolo Etico Venezia Serenissima Banca Intesa conto di appoggio per la gestione di una linea di credito

42.238 8.016 33.645

Conti correnti postali

4.083

Conto corrente Poste Italiane

4.083

Valori in cassa Cassa e valori bollati Totale a bilancio

120 120 224.834

La Fondazione dispone di un conto corrente “ordinario” per la gestione dei pagamenti verso beneficiari, erario e fornitori, di un conto corrente di appoggio per la gestione delle operazioni finanziarie, di un conto corrente acceso per accogliere i movimenti di una iniziativa particolare posta in atto dalla Fondazione (Fondo Sanpaolo Etico Venezia Serenissima) nonché di un conto in essere presso Banca Intesa, per la gestione di una linea di credito di “denaro caldo” accesa per fare fronte alle esigenze di liquidità dell’ente.

127

Nota integrativa

7. Ratei e risconti attivi euro

Valore al 1° gennaio 2006

7.916

Variazioni intervenute nell’esercizio

8.256

Valore al 31 dicembre 2006

16.172

La voce è composta per l’intero ammontare da risconti attivi, relativi a canoni di manutenzione. euro

Totale attivo patrimoniale

128

Il bilancio d’esercizio

463.116.256

Stato patrimoniale al 31 dicembre 2006 Passivo

1. Patrimonio netto Il patrimonio netto, di ammontare pari ad euro 432.731.277, è composto come segue: 1a. fondo di dotazione euro

Valore al 1° gennaio 2006 Variazioni intervenute nell’esercizio Valore al 31 dicembre 2006

371.337.397 − 371.337.397

1c. riserva da rivalutazione e plusvalenze: euro 35.611.306 euro

Valore al 1° gennaio 2006 Variazioni intervenute nell’esercizio Valore al 31 dicembre 2006

35.611.306 − 35.611.306

1d. riserva obbligatoria: euro 14.428.003 euro

Valore al 1° gennaio 2006 Variazioni intervenute nell’esercizio Valore al 31 dicembre 2006

14.428.003 4.010.508 18.438.511

1e. riserva per l’integrità del patrimonio: euro 4.846.970 euro

Valore al 1° gennaio 2006

4.846.970

Variazioni intervenute nell’esercizio

2.497.092

Valore al 31 dicembre 2006

7.344.062

Totale a bilancio

432.731.277

Il fondo di dotazione, pari a euro 371.337.397 si identifica con il “patrimonio originario” nell’ottica di fissare l’ammontare patrimoniale da conservare nel tempo. La riserva da rivalutazione e plusvalenze, pari a euro 35.611.306, accoglie le imputazioni dirette alle poste del patrimonio netto delle plusvalenze, ove non imputate a conto economico, emerse dalla totale dismissione della partecipazione nella società conferitaria. Tale imputazione diretta a patrimonio netto è consentita dal comma 4 dell’art. 9 del Decreto Legislativo 17 maggio 1999, n. 153. La riserva obbligatoria, pari a euro 18.438.511, è stata istituita alla fine dell’esercizio 2000 secondo quanto previsto dall’atto di indirizzo del 19 aprile 2001, commisurando l’accantonamento al 15% dell’avanzo dell’esercizio. L’accantonamento per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2001 è stato incrementato nella misura del 20% dell’avanzo secondo quanto disposto dal Decreto del 26 marzo 2002. Per gli esercizi che vanno dal 2002 al 2005 l’accantonamento è stato confermato nella misura del 20% rispettivamente con i Decreti del 27 marzo 2003, del 25 marzo 2004 e del 15 marzo 2005 e 13 marzo 2006. Anche per il presente esercizio, il Decreto del 23 marzo 2007 ha confermato l’accantonamento alla riserva obbligatoria nella misura del 20% dell’avanzo e, pertanto, la quota accantonata è pari a euro 4.010.508. La riserva per l’integrità del patrimonio, istituita alla fine dell’esercizio 2000 secondo quanto previsto dall’atto di indirizzo è stata incrementata per la somma di euro 2.497.092 al fine di capitalizzare parte delle plusvalenze realizzate in seguito alla cessione dei titoli del patrimonio immobilizzato. L’ammontare della riserva è pari al 12,45% dell’avanzo di esercizio e risulta pertanto inferiore al limite del 15% stabilito dal citato Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 23 marzo 2007. La riserva a patrimonio netto risulta pertanto pari a euro 7.344.062.

129

Nota integrativa

euro

Accantonamento a bilancio 31.12.2000

2.163.049

Riclassificazione di quota parte (tutela inflazione) proveniente dal fondo rafforzamento patrimonio Riclassificazione di quota parte (differenza nella determinazione del patrimonio originario) proveniente dal fondo rafforzamento patrimonio Consistenza della riserva al 1° gennaio 2001

1.578.015

Accantonamento a bilancio 2001 Consistenza al 1° gennaio 2006

546.106 4.287.170 559.800 4.846.970

Accantonamento a bilancio 2006 Consistenza al 31 dicembre 2006

7.344.062

2. Fondi per l’attività d’istituto Ammontano complessivamente a euro 14.657.683 e sono costituiti come segue: 2a. fondo di stabilizzazione delle erogazioni euro

Valore al 1° gennaio 2006 Variazioni intervenute nell’esercizio Valore al 31 dicembre 2006

3.738.861 − 3.738.861

2b. fondo per le erogazioni nei settori rilevanti euro

Valore al 1° gennaio 2006 Reintroiti al fondo nell’anno

3.756.837 109.109

Utilizzi/accantonamenti netti nell’anno Valore al 31 dicembre 2006

3.865.946

2c. fondo per le erogazioni negli altri settori statutari euro

Valore al 1° gennaio 2006 Reintroiti al fondo nell’anno

− 226.246

Utilizzi/accantonamenti netti nell’anno Valore al 31 dicembre 2006

226.246

2d. altri fondi euro

Valore al 1° gennaio 2006

7.602.713

Variazioni intervenute nell’esercizio

− 776.084

Valore al 31 dicembre 2006

6.826.630

Totale a Bilancio

14.657.683

Il fondo di stabilizzazione delle erogazioni, pari a euro 3.738.861 è stato istituito alla fine dell’esercizio 2000 e ha la funzione di stabilizzare il livello delle erogazioni di ciascun esercizio in un orizzonte temporale pluriennale. Il fondo per le erogazioni nei settori rilevanti ammonta a euro 3.865.946. L’Atto di indirizzo del 19 aprile 2001 ha mutato le norme contabili e comportato che i dividendi azionari siano di competenza dell’esercizio nel corso del quale viene deliberata la loro distribuzione. Come conseguenza si è realizzata una doppia imputazione a conto economico: i dividendi incassati nel 1999 e quelli incassati nel 2000. A bilancio dell’esercizio 2000 è stata pertanto iscritto un fondo per le erogazioni nei settori rilevanti nel quale è stata accantonata la quota dei dividendi riconosciuti nel conto economico e non utilizzati per l’attività erogativa dell’anno. Il fondo è stato utilizzato nel corso degli esercizi per l’attività istituzionale. 130

Il bilancio d’esercizio

Nel corso dell’esercizio 2006 sono state reintroitate alcune somme non utilizzate dai beneficiari su progetti conclusi, per un ammontare di euro 109.109. Il fondo per le erogazioni negli altri settori statutari ammonta a euro 226.246 Tale fondo è stato valorizzato per intero nell’esercizio 2006, raccogliendo rispettivamente la somma di euro 65.000, relativa a reintroiti di erogazioni non utilizzate dai beneficiari su progetti conclusi, la somma di euro 92.465, relativa ai rimborsi della quota di co-finanziamento dell’International Managemnt Group per una serie di iniziative realizzate in collaborazione con la Fondazione nell’ambito del progetto Microcredito, per le quali la Fondazione aveva anticipato finanziariamente l’intero ammontare, nonché la quota di competenza del Ministero degli Affari Esteri per la realizzazione del progetto Cˇacˇak, per un ammontare complessivo di euro 68.781. La voce altri fondi ammonta a euro 6.826.630. La genesi del fondo risale alla fine dell’esercizio 2000, quale risultato di una riclassificazione operata ai sensi dell’art. 14.4 dell’Atto di Indirizzo del 19 aprile 2001, che disponeva di trasferire ai fondi per l’attività di istituto una quota adeguata della riserva (euro 4.636.234) costituita a suo tempo per l’incremento della partecipazione nella società conferitaria. Il fondo è stato mantenuto e alimentato con lo scopo di far fronte a variazioni significative di valore relative a poste dell’attivo che riguardino investimenti connotati da una stretta attinenza con l’attività istituzionale, e segnatamente le partecipazioni in società strumentali. Il fondo è stato quindi alimentato negli anni seguenti dall’accantonamento degli avanzi residui per un ammontare pari a euro 183.673, a rafforzamento della funzione attribuitagli. Inoltre, nel corso del 2005, a fronte dell’acquisizione attraverso il reddito di partecipazioni strumentali in Fenice Servizi Teatrali S.r.l., Ingegneria per la Cultura S.r.l. e Civita Servizi S.r.l., sono stati accantonati a questo fondo i relativi controvalori di acquisto, per un totale di euro 1.392.693. Nel corso del 2006, il fondo è stato nuovamente incrementato a fronte dell’acquisizione attraverso il reddito di un’ulteriore quota di partecipazione in Ingegneria per la Cultura per euro 480.000. In chiusura di bilancio, il fondo è stato utilizzato a copertura della svalutazione della partecipazione in Ingegneria per la Cultura per euro 760.996, corrispondente alla differenza fra il valore di carico pari a euro 784.000 e la frazione di patrimonio netto di proprietà della Fondazione (49% di euro 47.008, pari a euro 23.004). Di tale utilizzo si è data evidenza in conto economico alla voce 6. Dal fondo inoltre è stato prelevato il controvalore della dotazione patrimoniale originaria conferita alla Fondazione per il Sud, per inserirlo fra i conti d’ordine “Partecipazioni per interventi istituzionali” per un totale di euro 1.019.822. Tale somma corrisponde, ai sensi del Protocollo d’Intesa del 9 novembre 2005 (siglato dall’ACRI, in rappresentanza delle Fondazioni Bancarie e dalle Organizzazioni di Volontariato), alla somma degli accantonamenti indisponibili operati dalla Fondazione nel quadriennio 2001-2004. La sottoscrizione del menzionato Protocollo ha contribuito alla risoluzione della controversia sulla determinazione della quota da destinare al Volontariato ai sensi paragrafo 9.7 dell’Atto di Indirizzo del Ministero del Tesoro del 19 aprile 2001. In tale atto si prevedeva infatti che l’accantonamento al Volontariato fosse commisurato a un quindicesimo del risultato della differenza tra l’avanzo di esercizio meno l’accantonamento alla riserva obbligatoria e meno l’importo minimo da destinare ai settori rilevanti ai sensi dell’art. 8, comma 1, lettera d) del Dlgs 153/99. Avverso tale formulazione alcuni Centri di Servizio per il Volontariato avevano presentato ricorso contro il Ministero del Tesoro di fronte al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio e questi, in data 11 luglio 2001 (sentenza confermata in appello dal Consiglio di Stato il 19 settembre 2001) accoglieva la domanda cautelare e sospendeva il paragrafo 9.7 dell’atto di indirizzo. Nel contempo è tuttavia venuta maturando in sede ACRI la proposta di destinare sia gli accantonamenti prudenziali effettuati nel tempo dalle fondazioni sia i nuovi accantonamenti da effettuarsi nella stessa misura, a favore del Mezzogiorno d’Italia, costituendo la Fondazione per il Sud, in seguito alla sottoscrizione del citato Protocollo d’Intesa. Già a far tempo dal 16 dicembre 2005, il Consiglio Generale della Fondazione aveva deliberato in tal senso il cambio di destinazione degli accantonamenti prudenziali pregressi e futuri, al verificarsi di specifiche condizioni. L’accordo raggiunto fra le parti a seguito del citato Protocollo d’Intesa, deliberato formalmente dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione il 14 luglio 2006, ha pertanto destinato gli extra accantonamenti 2001-2004 alla costituzione della Fondazione per il Sud, l’extra accantonamento 2005 parte a erogazione in favore della Fondazione per il Sud e parte al sostegno del Volontariato Meridionale, nonché le somme disponibili accantonate per i Centri di Servizio per il Volontariato negli anni 2003 -2004, ad erogazioni nei confronti degli stessi Centri per la loro partecipazione alla dotazione patrimoniale della costituenda Fondazione. Al 31 dicembre 2006 permane all’interno della voce altri fondi l’ammontare di euro 360.291, corrispondente all’extra-accantonamento 2005 in attesa di essere liquidato alla Fondazione per il Sud e al Volontariato Meridionale, nonché la quota accantonata nell’esercizio 2006 per un ammontare pari a euro 534.734,40. Infine, sono transitati sul conto altri fondi, i contributi che la Fondazione ha collezionato per conto di terzi, indirizzati alla realizzazione di un seminario internazionale, completamente utilizzati nel corso dell’esercizio.

131

Nota integrativa

3. Fondi per rischi e oneri La Fondazione ha trasferito nel corso del 2003 la propria sede in un immobile di proprietà. Poiché la Fondazione non ammortizza sistematicamente il cespite adibito a sede, è apparso prudente incrementare la quota accantonata per manutenzioni di carattere ripristinatorio del valore del cespite fino ad un ammontare pari all’1% del valore dell’immobile. La quota dell’esercizio accantonata a questo fine è stata pertanto pari a euro 150.000,00. Inoltre, la Fondazione ha ritenuto opportuno accantonare al fondo per rischi e oneri la quota 2005 e 2006 di dividendi percepiti dalla Cassa Depositi e Prestiti in eccesso rispetto al dividendo contrattualmente prefissato dallo Statuto della società, pari al tasso di inflazione dell’anno cui si riferisce la formazione del dividendo più il 3%. Ciò in previsione della riduzione del valore nominale dei titoli in sede di conversione delle azioni privilegiate in azioni ordinarie per l’esatto ammontare della parte eccedente il predetto dividendo contrattuale ai sensi del combinato disposto degli articoli 9 e 30 dello Statuto della Cassa. La quota accantonata, tenuto conto che le differenze calcolate sono state rispettivamente del 2,45% nel 2005 e del 17,86% nel 2006, ammonta a euro 5.077.500. A seguire si presenta una tabella di dettaglio sulle quote annuali di dividendo in eccesso accantonato per le annualità 2005 e 2006: euro

Dividendo 2005 Dividendo contrattuale Differenza Dividendo 2006 Dividendo contrattuale Differenza

0,775

7,75 %

1.937.500

0,53

5,30 %

1.325.000

−0,245

− 2,45 %

612.500

2,286

22,86 %

5.715.000

0,5

5,00 %

1.250.000

1,786

17,86 %

4.465.000

Differenza totale

5.077.500

Fondi per rischi e oneri euro

Valore al 1° gennaio 2006

172.840

Variazioni intervenute nell’esercizio

5.227.500

Valore al 31 dicembre 2006

5.400.340

4. Trattamento fine rapporto di lavoro subordinato Rappresenta il debito maturato in capo alla Fondazione nei confronti del personale dipendente, liquidabile all’atto della cessazione del rapporto di lavoro. euro

Valore al 1° gennaio 2006

161.821

Utilizzo del fondo nel corso dell’anno

− 2.263

Accantonamento al fondo di competenza dell’esercizio Valore al 31 dicembre 2006

63.267 222.285

L’utilizzo del fondo nel corso dell’esercizio, al netto delle imposte sulla rivalutazione del TFR, è dovuto alla cessazione di un rapporto di lavoro a tempo determinato. A inizio 2007, in occasione dell’entrata in vigore del D. Lgs 252/2005, che riscrive le regole sulle pensioni complementari, la Fondazione ha siglato un accordo aziendale con i suoi dipendenti avente ad oggetto l’adesione a un fondo di previdenza complementare aperto di tipo aziendale. In base a tale accordo, i lavoratori aderenti sono stati chiamati a conferire il loro TFR al fondo, oltre a una quota di contribuzione a scelta del lavoratore. La Fondazione si è impegnata dal canto suo a versare una percentuale del 3% annuo del reddito lordo calcolato a fini previdenziali di ciascuno degli aderenti all’accordo.

132

Il bilancio d’esercizio

5. Erogazioni deliberate 5a. nei settori rilevanti euro

Valore al 1° gennaio 2006

3.713.709

Erogazioni deliberate

10.723.336

Pagamenti effettuati nell’eserrcizio

– 7.337.637

Valore al 31 dicembre 2006

7.099.407

5b. negli altri settori statutari euro

Valore al 1° gennaio 2006 Erogazioni deliberate Pagamenti effettuati nell’eserrcizio Valore al 31 dicembre 2006 Totale a bilancio

732.029 1.752.136 – 1.899.784 584.381 7.683.788

Per un esame dettagliato di tutte le erogazioni deliberate si rinvia al Bilancio di Missione. In questa sede si dà conto delle somme deliberate e non ancora materialmente erogate alla fine dell’esercizio: esse ammontano complessivamente a euro 7.683.788.

6. Fondo per il volontariato Il saldo del fondo ha raggiunto l’importo complessivo di euro 1.263.513 in virtù dei seguenti movimenti: euro

– introito accantonamenti effettuati nel tempo dall’ente Carive fino al 1993 –  accantonamento a bilancio 1993-1994

137.508 48.216

–  accantonamento a bilancio 1994-1995

99.052

–  accantonamento a bilancio 1995-1996

139.523

–  accantonamento a bilancio 1996-1997 –  pagamenti in corso dell’esercizio 1996-1997 –  accantonamento a bilancio 1997-1998

178.957 –  13.751 302.994

–  pagamenti in corso dell’esercizio 1997-1998

–  42.817

–  pagamenti in corso dell’esercizio 1998-1999

–  191.638

–  accantonamento a bilancio 1998-1999 –  pagamenti in corso dell’esercizio 1999-2000

258.391 –  96.799

–  accantonamento a bilancio 1999-2000

770.130

–  pagamenti in corso dell’esercizio 2001

–  182.428

–  accantonamento a bilancio 2001 –  pagamenti in corso dell’esercizio 2002 –  accantonamento a bilancio 2002 –  pagamenti in corso dell’esercizio 2003 –  accantonamento a bilancio 2003 –  pagamenti in corso dell’esercizio 2004 –  accantonamento a bilancio 2004 –  pagamenti nel corso del 2005 –  accantonamento a bilancio 2005 –  pagamenti nel corso del 2006 –  accantonamento a bilancio 2006 Totale

133

Nota integrativa

397.485 –  321.599 291.200 –  369.514 160.025 –  357.018 171.112 –  450.394 360.291 – 560.148 534.734 1.263.513

In particolare sono stati totalmente richiamati ed erogati secondo le disposizioni ricevute dai Comitati preposti pro tempore alla gestione: –  gli importi accantonati fino al 1993 (euro 137.508) e affidati al primo Comitato di Gestione del Fondo Speciale Regionale per il Volontariato il cui mandato era fissato per il periodo 1996-1998; –  gli importi accantonati negli esercizi 1993/94, 1994/95 e 1995/96 (per un importo complessivo di euro 286.791) e assegnati al secondo Comitato il cui mandato era fissato per il periodo 1998-2000. –  gli importi accantonati negli esercizi 1996/97 e 1997/98 (per complessivi euro 481.951), affidati alla gestione del terzo Comitato il cui mandato era fissato per il periodo 2000-2002. È in corso l’utilizzo, da parte del quarto Comitato, degli accantonamenti effettuati negli esercizi 1998/99 e 1999/00 (per complessivi euro 1.028.522). Le erogazioni fino ad ora effettuate sono state pari a euro 916.715 e il residuo ammonta a euro 111.807. È inoltre iniziato l’utilizzo, da parte del quinto Comitato, degli accantonamenti effettuati negli esercizi 20012002 (per complessivi euro 688.685). Le erogazioni fino a ora effettuate sono state pari a euro 432.013 e il residuo ammonta a euro 256.672. Gli accantonamenti effettuati negli esercizi successivi saranno gestiti dai Comitati di futura nomina. È stata inoltre interamente erogata ai Centri di Servizio per il Volontariato e da questi destinata alla rispettiva quota di capitale per la costituzione della Fondazione per il Sud, la quota accantonata negli esercizi 2003-2004 per un ammontare pari a euro 331.137. 7. Debiti euro

Valore al 1° gennaio 2006 Variazioni intervenute nell’esercizio Valore al 31 dicembre 2006

23.095.561 –  21.938.731 1.156.830

I debiti della Fondazione sono dovuti entro il successivo esercizio e sono così costituiti: Debiti finanziari euro

Finanziamenti a breve ottenuti da istituzioni creditizie

– 

Debiti finanziari per operazioni in derivati

– 

Valore al 31 dicembre 2006

– 

Debiti per imposte dirette euro

Debiti per IRES di competenza

105.112 

Debiti per IRAP di competenza

3.230 

Debiti per imposte sostitutive di competenza Valore al 31 dicembre 2006

10.244 118.586

Debiti per ritenute fiscali e previdenziali euro

Debiti per ritenute da versare

193.450

Valore al 31 dicembre 2006

193.450

Debiti di funzionamento e diversi euro

Fornitori e terzi da liquidare

425.182

Debiti diversi

387.238

Oneri relativi al personale Libertà raccolte nel Fondo Sanpaolo Etico Venezia Serenissima Valore al 31 dicembre 2006 Totale a bilancio

134

Il bilancio d’esercizio

26.474 5.900 844.794 1.156.830

Debiti finanziari Nel corso dell’esercizio 2006 è stato estinto il debito relativo al finanziamento a breve termine contratto con Banca Intesa. In data 26 maggio 2006 la Fondazione ha ottenuto dalla stessa banca un analogo finanziamento a breve termine. Il prestito è garantito da pegno su n° 2.500.000 azioni ordinarie San Paolo IMI S.p.a., un milione in meno rispetto all’esercizio precedente, in ragione del maggior valore di mercato raggiunto dal titolo. A partire dal 1 giugno 2006 la Fondazione ha utilizzato una sola volta il finanziamento per un limitato numero di giorni come si evince dalla sottostante tabella che riassume i tassi pagati nei successivi periodi di interesse: –  2,572% per il periodo 30 dicembre 2003 – 31 marzo 2004 –  2,418% per il periodo 1 aprile 2004 – 31 maggio 2004 –  2,742% per il periodo 1 giugno 2004 – 31 maggio 2005 –  2,604% per il periodo 1 giugno 2005 – 31 maggio 2006 –  3,891% per il periodo 23 novembre – 21 dicembre 2006 Debiti per imposte dirette Ammontano, al netto degli acconti di imposta versati nel corso del 2006, a complessivi euro 118.586 di cui euro 3.230 corrispondenti al debito residuo sull’IRAP di competenza, euro 105.112 corrispondenti al debito residuo sull’IRES maturata nel 2006 ed euro 10.244 relativa ad imposte sostitutive. Debiti per ritenute fiscali e previdenziali Si riferiscono alle ritenute fiscali e previdenziali in pagamento nel mese di gennaio 2007. Debiti di funzionamento e diversi Si riferiscono essenzialmente a costi di competenza dell’esercizio non ancora liquidati e relativi a fornitori di beni e servizi, ratei di competenza del personale, compensi degli organi statutari. 8. Ratei e risconti passivi Non sono presenti ratei o risconti passivi. Totale passivo e netto a pareggio

135

Nota integrativa

463.116.256

Conti d'ordine

Conti d’ordine (euro 33.145.508) euro

Beni presso terzi di cui: depositari di titoli di proprietà Impegni di erogazioni Altri conti d’ordine di cui per istanze di rimborso IRPEG Totale conti d’ordine

15.773.556 7.200.00 6.891.957 10.479.995 6.822.834 33.145.508

Beni presso terzi (euro 15.773.556) Si tratta dei beni artistici di proprietà della Fondazione che si trovano in custodia presso terzi o prestati a terzi, esclusi quelli conservati nella sede a Rio Novo, per euro 8.573.556. Quanto a euro 7.200.000,00 rappresentano il valore nominale, pari a euro 2,88, di 2.500.000 azioni San Paolo IMI date in pegno a Banca Intesa S.p.a. a garanzia del finanziamento a breve termine. Impegni di erogazione Rappresenta il totale degli impegni assunti nel corso dell’esercizio e degli esercizi precedenti per erogazioni da effettuare nel futuro. euro

Impegni per erogazioni 2007

4.370.835

Impegni per erogazioni 2008

1.789.469

Impegni per erogazioni 2009

405.652

Impegni per erogazioni 2010



Impegni per erogazioni 2011



Totale

6.565.957

Il dettaglio è contenuto nel Bilancio di Missione. Altri Conti d’ordine euro

Partecipazioni per interventi istituzionali in enti e fondazioni

1.756.710

Crediti di imposta

6.822.834

Altri impegni

1.850.000

Fidejussoni a favore di terzi Fondo Sviluppo Nuove Iniziative Totale

− 50.452 10.479.995

Le partecipazioni per interventi in enti e fondazioni sono annotate tra i conti d’ordine. Gli importi (euro 1.756.710) sono riconducibili alle seguenti erogazioni istituzionali effettuate nel corso dei precedenti esercizi con lo scopo contribuire alla creazione e al governo di fondazioni statutariamente tenute in caso di scioglimento alla restituzione dei conferimenti originari: Fondazione Venezia 2000 Costituita il 17 dicembre 1999 con un fondo di euro 258.228 di cui euro 129.114 apportate dalla Fondazione di Venezia. Fondazione Fondazioni Italia Costituita il 14 gennaio 2000 in sodalizio con altre quattro fondazioni di origine bancaria. L’apporto della Fondazione di Venezia è di euro 41.317. Fondazione per gli Alti Studi sull’Arte Costituita il 19 febbraio 2001 in sodalizio con l’Università Ca’ Foscari e l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (IUAV). L’apporto della Fondazione di Venezia è di euro 516.457.

136

Il bilancio d’esercizio

Fondazione Scuola di Studi Avanzati in Venezia Costituita l’11 febbraio 2003 in sodalizio con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’Università IVAV di Venezia e la Venice International Universty. L’apporto della Fondazione di Venezia è di euro 50.000. Fondazione per il Sud Costituita ai sensi del Protocollo d’Intesa del 9 novembre 2005 siglato dall’ACRI, in rappresentanza delle Fondazioni Bancarie e delle Organizzazioni di Volontariato. La dotazione patrimoniale originaria conferita alla Fondazione per il Sud ammonta a euro 1.019.822, corrispondente alla somma degli accantonamenti indisponibili operati dalla Fondazione nel quadriennio 2001-2004. I crediti di imposta assommano euro 6.822.833,59. Tale ammontare è costituito dalle seguenti poste: − l’importo di euro 1.815.669 rappresenta il credito emergente dalla dichiarazione dei redditi del primo esercizio di attività della Fondazione (1/7/92 – 30/9/93) per il quale è stata presentata in data 2 settembre 1994 istanza di rimborso. Il credito ha natura strutturale in quanto deriva dall’applicazione di un credito d’imposta pari a 9/16 dei dividendi incassati a fronte di una imposizione fiscale agevolata con una aliquota IRPEG del 18%. − gli importi di euro 693.222 (dichiarazione dei redditi relativa all’esercizio 1/10/95 – 30/9/96), euro 893.115 (dichiarazione dei redditi relativa all’esercizio 1/10/96 – 30/9/97), euro 1.274.649 (dichiarazione dei redditi relativa all’esercizio 1/10/97 – 30/9/98) e euro 2.146.178 (dichiarazione dei redditi relativa all’esercizio 1/10/1998 − 30/9/199) rappresentano le istanze di rimborso effettuate contestualmente alle dichiarazioni di rettifica sottoposte all’Amministrazione Finanziaria a seguito dell’errore commesso in sede di presentazione delle originarie denunce, in cui i redditi erano stati sottoposti all’aliquota piena del 37% in luogo dell’aliquota agevolata spettante (18,50%). L’incarico di seguire il contenzioso instaurato con l’Amministrazione Finanziaria è stato affidato a un professionista. La voce altri impegni accoglie l’impegno per un futuro aumento di capitale in favore di Euterpe Venezia S.r.l. per la realizzazione di un intervento immobiliare da parte della Società per un ammontare di euro 1.850.000. Infine, fra gli altri conti d’ordine, è stanziato l’impegno residuo del Fondo sviluppo nuove iniziative, per euro 50.451,82, al netto di quegli interventi che si sono tradotti in attività erogativa.

137

Nota integrativa

Conto economico dal 1.1.2006 al 31.12.2006

1. Risultato delle gestioni patrimoniali individuali (euro 614.589) Nel rispetto dei principi contabili di cui all’art. 2426 C.C. che prescrivono la valutazione dei beni iscritti al capitale circolante al minore fra costo e mercato, sono emersi proventi dalle gestioni patrimoniali Credit Agricole Asset Management e Epsilon Asset Management esclusivamente in proporzione ai prelievi effettuati su entrambe per fare fronte ai fabbisogni gestionali dell’esercizio. In particolare, sono stati rilevati proventi per euro 405.901 sulla gestione Credit Agricole e per euro 208.688 sulla gestione Epsilon.

2. Dividendi e proventi assimilati (euro 21.490.750) 2b. da altre immobilizzazioni finanziarie: euro 21.490.750 San Paolo IMI S.p.a. L’assemblea degli azionisti del San Paolo Imi S.p.a. del 28 aprile 2006 ha deliberato, a valere sull’utile dell’esercizio 2005, la distribuzione di un dividendo di euro 0,57 per azione, in pagamento dal 25 maggio 2006. Pertanto la Fondazione, a fronte delle 22.523.682 azioni possedute ha incassato un dividendo pari a euro 12.838.498,74, corrispondente a una remunerazione del 4,62% sul valore iscritto a bilancio di 278 milioni di euro. Cassa Depositi e Prestiti S.p.a. L’assembla degli azionisti di Cassa Depositi e Prestiti S.p.a. del 26 aprile 2006 ha deliberato, a valere sull’utile 2005, la distribuzione di un dividendo di euro 2,286 per azione, in pagamento il 5 maggio 2006. La Fondazione, pertanto, a fronte delle 2.500.000 azioni possedute, ha incassato un dividendo per un ammontare lordo complessivo pari a euro 5.715.000, corrispondente ad una remunerazione del 22,86% sul valore iscritto a bilancio di euro 25.000.000. Portafoglio azionario immobilizzato Nel corso del 2006 la Fondazione ha incassato dividendi da un portafoglio di titoli azionari europei di cui si fornisce a seguire il dettaglio: Portafoglio azionario “core”

Ritenute - Recuperi di frontaliere imposta in atto subite

N. azioni

div. Unit

Lordi

Daimler Chrysler RWE Toro Telecom RNC Milano Ass. Ord. Vivendi Universal E. ON Snam Rete Gas ABN AMRO Holding

90.000 60.000 130.000 1.600.000 200.000 110.000 35.000 2.850.000 150.000

1,50 1,75 0,70 0,15 0,28 1,00 7,00 0,17 0,60

135.000 105.000 91.000 241.600 56.000 110.000 245.000 484.500 90.000

28.485 22.155

ABN AMRO Holding

150.000

0,55

BNP Paribas Terna

35.000 1.900.000

Terna

Eni Eni (ant. div. 2006 atteso) Enel Enel Vivendi Universal (integrazione div.)* BNP Paribas (integrazione div.)*

(ant. div. 2006)

(ant. div. 2006 atteso)

20.250 15.750

114.750 89.250

Ires Netti estero Italia Netti Italia

2.228 1.733 1.502 3.986 924 1.815 4.043 7.994 1.485

112.523 87.518 89.499 237.614 55.076 91.685 204.208 476.506 75.015

27.500 51.695

11.000 14.945

16.500 36.750

22.500

9.000

13.500

82.500

20.625

8.250

12.375

70.125

1.361

68.764

2,60 0,08

91.000 152.000

22.750

9.100

13.650

77.350 152.000

1.502 2.508

75.849 149.492

1.900.000

0,05

100.700

100.700

1.662

99.038

250.000 250.000 1.000.000 1.000.000

0,65 0,60 0,44 0,20

162.500 150.000 440.000 200.000

162.500 150.000 440.000 200.000

2.681 2.475 7.260 3.300

159.819 147.525 432.740 196.700

110.000 0,00011

12,1

35.000 0,01255

* imposta estera completamente assolta (25%)

Il bilancio d’esercizio

Netti imposta estera

241.600 56.000 93.500 208.250 484.500 76.500

Totale

138

8.235 6.405

Imposta estera netto recuperi 15%

3,025

3,025

9

0,20

8,88

439,25 109,812

109,8

329,4

7,2

322,2

2.937.251 195.823

66.935

128.888 2.717.364 48.465 2.759.899

3. Interessi e proventi assimilati Ammontano complessivamente a euro 55.774 e sono così costituiti: 3c. da crediti e disponibilità liquide: euro 55.774 euro

–  interessi su conti correnti

50.204

–  interessi da operazioni di pronti contro termine Totale

5.570 55.774

4. Svalutazione netta di strumenti finanziari non immobilizzati (euro − 782.000) La posta è relativa alla svalutazione della partecipazione in Saras S.p.a. Si ricorda, infatti, che in occasione dell’I.P.O. dei titoli Saras, avvenuta nel maggio 2006, la Fondazione è risultata aggiudicataria di un lotto di 400.000 azioni, acquistate a 6 euro cadauna. La quotazione di fine esercizio del titolo è stata pari a euro 4,045 per azione, circostanza che ha imposto la svalutazione dell’investimento per un ammontare complessivo di euro 782.000.

5. Risultato della negoziazione di strumenti finanziari non immobilizzati (euro 3.904.743) La posta è relativa alla plusvalenza realizzata in occasione della cessione di 5.000.000 di azioni San Paolo IMI, in seguito all’esercizio a scadenza delle opzioni call vendute dalla Fondazione nel corso del 2005. I titoli sottostanti erano stati portati a capitale circolante nel corso dell’esercizio 2005 in previsione dell’esercizio dell’opzione che ha portato in conclusione alla vendita delle azioni al prezzo di euro 13 ciascuna, oltre al premio unitario di euro 0,1358.

6. Svalutazione netta di immobilizzazioni finanziarie (euro 0) La posta evidenzia un saldo netto pari a zero, risultato della svalutazione della partecipazione in Ingegneria per la Cultura per euro 760.996, e della sua conseguente copertura per pari importo, realizzata utilizzando l’apposito fondo appostato al passivo dello stato patrimoniale fra gli “altri fondi” per l’attività di istituto. Il fondo è stato alimentato in conseguenza dell’acquisizione di quote di minoranza in partecipazioni di natura strumentale attraverso il reddito disponibile per l’attività istituzionale. Nel caso di Ingegneria per la Cultura, è stato accantonato l’ammontare di euro 784.000, pari al valore di carico della partecipazione ante svalutazione. I movimenti che conducono a un risultato pari a zero sono pertanto: euro

Svalutazione immobilizzazioni finanziarie (Utilizzo altri fondi − contropartita società strumentali) Svalutazione netta di immobilizzazioni finanziarie

760.996 (760.996) =

9. Altri proventi L’importo di euro 294.077 riguarda il riconoscimento contrattuale, di retrocessione di una porzione delle commissioni relative sia al Fondo Sanpaolo Etico Venezia Serenissima sia al Fondo Azimut, da parte delle rispettive società di gestione per euro 212.127, la vendita di diritti di opzione sul titolo BNP Paribas per euro 20.650 e il premio incassato sulla vendita di una opzione call sul titolo BNP, scaduta non optata il 15 dicembre 2006, per euro 61.300.

10. Oneri

Gli oneri, evidenziati al lordo dell’IVA, per un totale di euro 9.256.165, sono composti dalle seguenti voci:

139

Nota integrativa

10a. compensi e rimborsi spese organi statutari: euro 1.215.067 euro

Consiglieri Generali –  indennità di carica e compensi fissi –  gettoni di presenza in riunioni organi collegiali –  gettoni per commissioni diverse e attività a favore Fondazione Totale 1

280.292 174.532 14.058 468.882

Consiglieri di Amministrazione –  compensi fissi –  gettoni di presenza in riunioni organi collegiali –  gettoni per commissioni diverse e attività a favore Fondazione Totale 2

237.900 17.253 77.532 332.685

Totale 1 + 2 –  ritenuta previdenziale (2/3 a carico Fondazione) –  rimborsi spese e altri costi diretti Totale onere Consigli

801.567 32.967 150.506 685.040

Collegio dei Revisori –  indennità di carica –  gettoni di presenza in riunioni organi collegiali –  gettoni per commissioni diverse e attività a favore Fondazione –  rimborsi spese e altri costi diretti Totale onere Collegio:

167.580 29.962 8.267 24.218 230.027

Riepilogo –  totale Consigli –  totale Collegio Totale onere organi statutari:

985.040 230.027 1.215.067

In data 23 febbraio 2001 il Consiglio Generale ha approvato le modalità di attribuzione dei compensi e nella seduta del Consiglio Generale del 28 settembre 2001 sono stati fissati i criteri oggettivi per la determinazione dei compensi. Detti criteri si basano su indicatori di responsabilità (parametrati al patrimonio), di efficienza (parametrati alle erogazioni) e di impegno (parametrati alle presenza sia in riunioni di Organi Collegiali che ad altre attività svolte a favore della Fondazione). Le modalità di determinazione fanno riferimento a specifiche voci degli schemi di bilancio così come definiti dal Ministero del Tesoro con l’Atto di Indirizzo del 19 aprile 2001. Tabella modalità di calcolo emolumenti organi collegiali: Indicatore

Parametro

Calcolo

Voci del bilancio standard

Responsabilità

Patrimonio

0,019% del patrimonio netto

Voce 1 del passivo

Efficienza

Erogazioni

Radice quadrata erogazioni x 1.000

Voci 15 a1) b) e 16 del conto economico

Impegno

Presenze in consiglio generale

Gettoni pari 0,00025% del patrimonio netto

Voce 1 del passivo

Impegno

Presenze ordinarie

Gettoni pari 0,00005% del patrimonio netto

Voce 1 del passivo

Elementi di calcolo ulteriore e particolari indennità

Consigliere generale

Presidente

Tariffa professionale

Vice presidente = 50% presidente Consigliere = 30% presidente

140

Il bilancio d’esercizio

Collegio dei revisori

Presidente = tariffa professionale + 25%

Sulla base della predetta modalità di calcolo, il Consiglio Generale determina di anno in anno, in sede di approvazione del bilancio, i compensi per gli organi sociali. Nella seduta del 17 dicembre 2004 il Consiglio Generale ha deliberato, ai sensi dell’art. 23, comma 4 dello Statuto l’assegnazione al Presidente della indennità di carica prevista dallo Statuto. Gli emolumenti dei Revisori si commisurano alla tariffa dei Dottori Commercialisti. 10b. oneri per il personale: euro 1.245.410 Costo del personale dipendente Stipendi Oneri sociali Trattamento fine rapporto Altri costi personale dipendente Personale interinale Totale

euro

879.335 284.095 63.267 18.714 − 1.245.410

Il costo del personale è comprensivo degli oneri per ferie e permessi maturati e non goduti a tutto il 31 dicembre 2006. In corso d’anno si è concluso il rapporto di lavoro in sostituzione di maternità di un impiegato di II° livello, essendo rientrata la lavoratrice sostituita. Segue un dettaglio sulla composizione, per categoria, dei soggetti che prestano la loro opera a favore della Fondazione: Organico iniziale

N° entrati

N° usciti

Organico finale

1 2 3 4 6 1 = = 1 18

= = = = = = = = = =

= = = = 1 = = = = 1

1 2 3 4 5 1 = = 1 17

Direttore Dirigenti Quadri Impiegati I° livello Impiegati II° livello Impiegati IV° livello Distaccati Contratti di somministrazione Contratto a chiamata Totale

La separazione della gestione del patrimonio dalle altre attività della Fondazione, (art. 5, comma 2 del Dlgs. 153/99) è sancita dal Regolamento per la gestione del Patrimonio previsto dallo Statuto. Delle diciassette persone che formano l’organico della Fondazione,due sono a part time, e una è titolare di un contratto di lavoro a chiamata. 10c. per consulenti e collaboratori esterni: euro 328.796 I costi per consulenze sono ripartiti per tipologia di consulenza prestata secondo lo schema sotto riportato: euro

Consulenze amministrative

74.278

–  Consulenze amministrative di carattere ricorrente

74.278

–  Consulenze amministrative di carattere non ricorrente Consulenze legali e fiscali –  Consulenze fiscali di carattere ricorrente

− 116.853 9.664

–  Consulenze fiscali di carattere non ricorrente

43.452

–  Consulenze legali di carattere ricorrente

30.316

–  Consulenze legali di carattere non ricorrente

33.421

Collaborazione progetto Internal Auditing

92.549

–  Consulenze per progetto Internal Auditing

92.549

Altre consulenze

45.116

Totale

141

Nota integrativa

328.796

10d. per servizi di gestione del patrimonio: euro 115.191 euro

Consulenze finanziarie

76.956

– Consulenze finanziarie di carattere ricorrente

76.956

– Consulenze finanziarie di carattere non ricorrente



Consulenze patrimoniali

38.235

– Consulenze patrimoniali di carattere ricorrente

38.235

– Consulenze patrimoniali di carattere non ricorrente Totale

115.191

La voce servizi di gestione del patrimonio accoglie i compensi per l’attività di monitoraggio sulle gestioni affidate a terzi, di consulenza per la scelta di investimenti, l’ottimizzazione dell’allocazione strategica del patrimonio e per la fornitura di studi e previsioni. 10e. interessi passivi e altri oneri finanziari: euro 258.436 Rappresentano gli interessi passivi maturati sul finanziamento a breve concesso da Banca Intesa S.p.a. 10f. commissioni di negoziazione: euro 55.475 Si riferiscono alle commissioni di negoziazione sull’acquisto dei titoli azionari del portafoglio immobilizzato. 10g. ammortamenti: euro 218.917 La quota per ammortamenti di competenza dell’esercizio comprende le quote di ammortamento relative a: –  mobilio e macchine ordinarie (euro 134.742) –  macchine elettroniche (euro 58.147) –  beni immateriali, quali licenze software (euro 26.028) L’ammortamento è stato calcolato in relazione alla stimata vita residua dei beni. In particolare: –  quota d’esercizio ammortamento macchine ordinarie d’ufficio, aliquota 12% –  quota d’esercizio ammortamento macchine elettroniche e computer, aliquota 20% –  quota d’esercizio ammortamento beni immateriali, aliquota 33% 10h. accantonamenti: euro 5.227.500 Si veda la voce 3. Fondi per rischi e oneri del passivo 10i. altri oneri: euro 591.373 Rappresentano i costi generali e sono ripartiti come segue: Altri oneri

Utenze Servizi –  Pulizia –  Sorveglianza –  Manutenzione ordinaria sede –  Manutenzione software e macchine ufficio –  Postali –  Assicurativi –  Altri servizi Altri costi di gestione –  Cancelleria, stampati e materiali di consumo –  Pubblicità –  Rappresentanza –  Trasferte –  Noleggi e affitti –  Abbonamenti e pubblicazioni –  Costi Ricerca e Sviluppo –  Altri Totale

142

Il bilancio d’esercizio

euro

125.732 279.766 46.411 68.025 34.973 88.973 10.667 13.842 16.912 185.874 48.715 7.770 12.117 54.984 9.047 15.625 11.288 26.329 591.373

11. Proventi straordinari (euro 4.433.972) La voce accoglie le plusvalenze derivanti dalla cessione dei titoli immobilizzati Vivendi, RWE, E.On e SNAM Rete Gas, avvenuta in data 15 dicembre 2006 in seguito all’esercizio delle opzioni call vendute nel corso dell’anno, per un ammontare complessivo di euro 3.110.086, nonché della cessione della partecipazione in Toro Assicurazioni, in virtù dell’adesione in data 21 dicembre 2006 all’OPA lanciata nel corso dell’esercizio da Generali Assicurazioni, per un ammontare di euro 1.293.500. Il controvalore complessivo, pari a euro 4.403.586 è dettagliato nella tabella seguente: Titolo

RWE Vivendi Universal E. ON Snam Rete Gas Toro

N. azioni

Valore unitario

Controvalore di acquisto

Controvalore di vendita

Plusvalenza

60.000 110.000

66,03 26,31

3.961.926 2.893.737

4.496.880 3.380.454

534.954 486.717

35.000

88,86

3.110.262

3.601.115

490.853

2.850.000

3,59

10.234.298

11.831.861

1.597.562

130.000

11,25

Totali

1.462.500

2.756.000

1.293.500

21.662.723,15

26.066.310

4.403.586

La posta accoglie infine sopravvenienze attive per euro 30.386 dovute preminentemente a un’eccedenza negli acconti di imposta versati per l’IRES nel 2005 che non tenevano conto delle deduzioni fiscali per erogazioni alle ONLUS successivamente applicate in sede di saldo.

12. Oneri straordinari (euro 23.722) La voce accoglie alcune sopravvenienze passive relative a oneri di competenza dell’esercizio precedente. 13. Imposte (euro 679.479) euro

IRES

357.333

IRAP

107.832

ICI

27.168

Altre

187.146

Totale

679.479

L’imposta sui redditi (IRES) grava nella misura del 33% sulle diverse categorie reddituali che non siano già state tassate alla fonte a titolo di imposta definitiva. In particolare l’IRES sui dividendi ammonta a euro 354.817 (33% sul 5% dei dividendi incassati), mentre l’IRES sull’immobile di proprietà ammonta a euro 25.615. Gli acconti versati nel corso del 2006 sono stati di euro 252.221. Le deduzioni applicate al calcolo dell’imposta ai sensi dell’art. 14. comma 1 D. L. 14 marzo 2005 n. 35, riducono l’imposta dovuta di un ammontare pari a euro 23.100. L’IRAP viene calcolata per la Fondazione secondo il metodo retributivo, applicando l’aliquota del 4,25% all’ammontare dei compensi corrisposti nel corso del 2006 al personale dipendente, ai collaboratori occasionali e a progetto, agli amministratori ed agli stagisti. Ha un’incidenza economica complessiva di euro 107.832. Gli acconti versati nel corso del 2006 ammontano a euro 104.602. L’ICI si riferisce alla sede di proprietà ed è pari a euro 27.168, interamente versata. Nella voce “altre imposte e tasse” sono comprese le imposte pagate sui dividendi esteri, per un ammontare pari a euro 128.888, al netto della quota eccedente il 15%. Tale quota è stata richiesta a rimborso e pertanto allocata fra i crediti (euro 66.935). Sono inoltre appostate le imposte sostitutive del 12,5% relative ai premi su opzioni non esercitate (euro 10.244), la tassa asporto rifiuti (euro 15.225), e altre minori (prevalentemente imposte di bollo imposte sugli interessi attivi di conto corrente) per un importo di euro 32.789. Le plusvalenze azionarie realizzate dalla Fondazione nel corso dell’esercizio sono state fiscalmente compensate dalle minusvalenze sulla cessione delle azioni San Paolo, che mantengono un valore fiscale ante svalutazione pari a euro 18,66.

143

Nota integrativa

Avanzo dell’esercizio L’avanzo dell’esercizio ammonta a euro 20.052.540 14. Accantonamento alla riserva obbligatoria L’accantonamento alla riserva obbligatoria ammonta a euro 4.010.508 ed è pari al 20% dell’avanzo di esercizio secondo quanto disposto dal Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 23 marzo 2007, art. 1, comma 3. 15. Erogazioni deliberate in corso di esercizio (euro 12.475.471) euro

15 a1) nei settori rilevanti 15 b) negli altri settori 15 a2) utilizzo fondi Totale

10.723.336 1.752.136 – 12.475.471

L’importo complessivo deliberato è così suddiviso:

Erogazioni Erogazioni Erogazioni Erogazioni Totale

Istruzione e formazione Ricerca Scientifica Attività Culturali Altri Settori

Costi produzione Istruzioni e formazione Costi produzione Ricerca Scientifica Costi produzione Attività Culturali Costi produzione Altri Settori Totale Totale erogazioni Istituzionali

A. Area Interventi diretti

B. Area Interventi in partnership

C. Area Contributi e Donazioni

Totale euro

997.317 – 57.000 97.946 1.152.263

3.596.500 403.600 3.074.500 72.306 7.146.906

80.000 51.152 13.000 1.319.424 1.463.576

4.673.817 454.752 3.144.500 1.489.676 9.762.745

291.210 308.596 1.687.460 162.460 2.449.726 3.601.990

7.000 40.000 116.000 75.000 238.000 7.384.906

– – – 25.000 25.000 1.488.576

298.210 348.596 1.803.460 262.460 2.712.726 12.475.471

Per una dettagliata illustrazione dell’attività istituzionale della Fondazione e delle erogazioni deliberate ed effettuate nel corso dell’esercizio si rinvia al Bilancio di Missione. Impegni di erogazione Nel corrente esercizio e in esercizi precedenti sono state assunte delibere per iniziative pluriennali o destinate a realizzarsi in esercizi successivi tali da impegnare le seguenti risorse per future erogazioni. Impegni di erogazione esercizio 2007

Impegni di erogazione esercizio 2008

Impegni di erogazione esercizio 2009

Impegni di erogazione esercizio 2010

Totale

4.370.835

1.789.469

405.652

326.000

6.891.957

16. Accantonamento al fondo per il volontariato L’accantonamento per il corrente esercizio al fondo in questione viene calcolato secondo le modalità già utilizzate nell’esercizio precedente, secondo quanto disposto nell’Atto di Indirizzo del 19 aprile 2001. La base per il calcolo dell’accantonamento è la seguente: euro

a) – avanzo di esercizio b) – meno accantonamento a riserva obbligatoria c) – meno erogazioni obbligatorie pari al 50% di a) meno b)

144

Il bilancio d’esercizio

20.052.540 – 4.010.508 – 8.021.016

MARGINE PER IL CALCOLO Accantonamento (1-15 del margine)

8.021.016 534.734

La seguente tabella evidenzia come le erogazioni deliberate a favore dei settori rilevanti rispettino il limite minimo previsto dall’art. 8 del Decreto Legislativo 17 maggio 1999, n. 153: Calcolo erogazioni obbligatorie Avanzo (disavanzo) dell’esercizio Accantonamento alla riserva obbligatoria (20%) Reddito residuo 50% del reddito residuo (minimo da destinare ai settori rilev.) Deliberate Delibere assunte oltre il minimo

 euro 20.052.540 –  4.010.508 16.042.032 8.021.016 12.475.471 4.454.455

17. Accantonamento ai fondi per l’attività di istituto 17d. agli altri fondi: euro 534.734 La posta accoglie l’accantonamento effettuato ai sensi del Protocollo d’Intesa ACRI del 9 novembre 2005 siglato dall’ACRI, in rappresentanza delle Fondazioni Bancarie e dalle Organizzazioni di Volontariato sul quale si è argomentato all’interno del commento alla voce “altri fondi” al passivo dello stato patrimoniale. 18. Accantonamento al fondo per l'integrità del patrimonio Il Consiglio Generale della Fondazione, in considerazione del fatto che la cessione di una parte del proprio portafoglio immobilizzato ha prodotto una plusvalenza di euro 8,3 milioni e volendo preservare almeno in parte il valore reale del proprio patrimonio, ha deliberato di accantonare l’intero ammontare dell’avanzo residuo al fondo per l’integrità del patrimonio, ai sensi di quanto disposto dal Decreto del Ministro dell’Eco-

145

Nota integrativa

Conto finanziario al 31 dicembre 2006

nomia e delle Finanze del 23 marzo 2007, per un ammontare di euro 2.497.092. Dopo tale accantonamento l’avanzo residuo è pari a zero. Per completezza di informazione le tavole del bilancio sono corredate dalla tavola del conto finanziario per la quale non è richiesta una precisa struttura. Pertanto i dati vengono esposti secondo la tradizionale esposizione già utilizzata nel passato. Nel conto finanziario vengono esposti i movimenti finanziari, cioè le fonti ed i fabbisogni che hanno modificato l’entità delle risorse finanziarie disponibili all’inizio dell’esercizio. Disponibilità netta operativa iniziale Il valore di euro 90.511.573 esprime il capitale circolante operativo all’inizio dell’esercizio ed indica quali sarebbero le disponibilità monetarie o temporaneamente investite in titoli se tutti i crediti ed i debiti di natura operativa fossero rispettivamente incassati e pagati e se tutte le entrate accertate fossero già state riscosse e le risorse impegnate utilizzate. Fonti finanziarie Le fonti finanziarie ammontano a euro 50.970.407. Utilizzo risorse impegnate in esercizi precedenti La somma di euro 3.057.972 corrisponde alle risorse già impegnate in precedenti esercizi e allocate tra i conti d’ordine. Nel corrente esercizio tali risorse costituiscono una fonte, cui peraltro corrisponde analogo fabbisogno espresso nel coacervo delle “Erogazioni e costi per attività istituzionali” per i quali era stato rilevato l’impegno tra i conti d’ordine. Fabbisogni finanziari I fabbisogni finanziari ammontano a euro 85.401.016. Risorse impegnate nell’esercizio non utilizzate L’importo ammonta complessivamente a euro 6.891.957 corrispondenti agli impegni erogativi per gli anni futuri. Variazione del capitale circolante operativo In sintesi la “Disponibilità netta operativa iniziale” si riduce, per effetto dei fatti gestionali, di euro 39.046.596 portando il capitale circolante operativo di fine esercizio a euro 51.464.977 (“Disponibilità netta operativa finale”). Una riduzione così consistente nel capitale circolante è dovuta al fatto che a inizio esercizio erano temporaneamente presenti nel capitale circolante 5.000.000 di azioni San Paolo IMI, prossime alla cessione. Il controvalore di cessione è stato in buona parte reinvestito, nel corso dell’anno, nelle immobilizzazioni finanziarie, per ricostituire il patrimonio “core” originario, generando un consistente ammontare di fabbisogni. Gestione delle risorse finanziarie vincolate a specifici impieghi In calce al conto finanziario viene evidenziata la liquidità, rispettivamente all’inizio ed alla fine dell’esercizio, da ritenersi vincolata per onorare particolari debiti: nella fattispecie trattasi dell’impegno nei confronti del Fondo Speciale per il Volontariato di cui alla Legge 266/91 per complessivi euro 1.263.909.

146

Il bilancio d’esercizio

Relazione del Collegio dei Revisori

Relazione del Collegio dei Revisori sul bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2006

Signor Presidente, Signori Consiglieri Generali, il rendiconto dell’esercizio 1 gennaio 2006 – 31 dicembre 2006, predisposto dal Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell’art. 24 dello Statuto, che viene presentato al Vostro esame per le conseguenti deliberazioni, è costituito, ai sensi dell’art. 1.1 del Provvedimento del Ministero del Tesoro del 19 aprile 2001 – “Atto di indirizzo recante le indicazioni per la redazione, da parte delle fondazioni bancarie del bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2000” (G.U. n° 96 del 26 aprile 2000), dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa. Il bilancio è completato altresì dal rendiconto finanziario redatto in forma libera. Ai sensi dell’art. 12.1 del medesimo atto di indirizzo, il bilancio è corredato da una relazione sulla gestione redatta dagli amministratori, suddivisa in due sezioni: relazione economica e finanziaria e bilancio di missione. Inoltre il bilancio tiene conto delle indicazioni dei Decreti del 18 maggio 2004, n. 150 del Ministro dell’Economia e delle Finanze e del 23 marzo 2007 del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico sono conformi a quelli riportati negli allegati A e B dell’Atto di Indirizzo, così come conforme risulta la relazione sulla gestione. Ai sensi del comma 2 dell’art. 24 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione ha presentato il bilancio, completo in tutte le sue parti, per l’esame da parte del Collegio dei Revisori. I dati riassuntivi sono i seguenti: Stato patrimoniale euro

Attivo

463.116.286

Patrimonio netto

432.731.277

Passivo

30.385.009

Conto economico Avanzo dell’esercizio

20.052.540

Accantonamento alla riserva obbligatoria

(4.010.508)

Erogazioni deliberate in corso di esercizio (nette utilizzo fondo)

(12.475.471)

Accantonamento al fondo per il volontariato

(534.734)

Accantonamento ai fondi per l’attività di istituto

(534.734)

Accantonamento alla riserva per l’integrità del patrimonio Avanzo residuo

0

Conto finanziario Disponibilità netta iniziale

90.511.573

Fonti finanziarie

54.028.379

Fabbisogni finanziari

(92.292.973)

Rettifiche di valore titoli del circolante

(782.000)

Disponibilità netta operativa finale

51.464.977

Bruno Saetti Sole rosso 1970 c.

149

Relazione del Collegio dei Revisori

(2.497.092)

I conti d’ordine figurano per complessivi euro 33.145.508. Si rammenta che, con delibera del Consiglio Generale del 25 maggio 2001 è stato determinato, ai sensi dell’art. 28 dello Statuto, il valore del patrimonio originario in lire 719.009.462.402 (euro 371.337.397). Gli accantonamenti effettuati nell’esercizio 1993/1994 alla riserva ex art. 6 dello Statuto allora vigente sono stati eseguiti come risulta dal seguente prospetto: Accantonamenti effettuati sulle somme riscosse 1. D  ividendo Caríve S.p.a.: 8/10 di L. 12.500.000.000 2. Proventi nominali 2.550/M BOT: 8/10 di lire 54.060.000 3. Cedola 1.12.93 su nominali 10.175/M di CCT TV 1.12.98: •  da accantonare per intero •  8/10 di lire 3.097.771 4. Interessi 31.12.93 su depositi bancari disponibili: •  8/10 di lire 189.998.749 •  8/10 di lire 12.347.901 5. Interessi 31.12.94 su depositi bancari vincolati da accantonare interamente Totale accantonamenti esercizio 93/94 6. Accantonamento esercizi successivi Totale accantonamenti effettuati Utilizzo del fondo di riserva per acquisto di azioni della Capogruppo Casse Venete SpA (delibera 17.6.94) Fondi di riserva

lire

euro

10.000.000.000

5.164.569

43.248.000

22.336

574.715.042 2.478.217

296.815 1.280

151.998.999 9.878.321 8.707.015

78.501 5.102 4.497

10.791.025.594 3.441.436.348 14.232.461.942 (2.200.000.000)

5.573.100 1.777.353 7.350.453 (1.136.205)

12.032.461.942

6.214.248

Il suddetto fondo di riserva è stato incrementato nell’ esercizio 2000 di lire 1.057.409.120 (euro 546.106) a seguito di riallocazione di poste del netto in sede della determinazione, ai sensi dell’art.24 dello Statuto, del patrimonio originario della Fondazione, attestandosi quindi a complessive lire 13.089.871.062 (euro 6.760.354). Altresì, sempre nell’ esercizio 2000, la posta in questione è stata, in sede di bilancio, riallocata quanto a lire 4.112.871.062 (euro 2.124.121) alla “Riserva per l’integrità del patrimonio” e quanto a lire 8.977.000.000 (euro 4.636.234) alla voce “altri fondi” nell’ambito dei “Fondi per le attività d’istituto” con ciò azzerando il saldo della riserva. Il fondo di riserva per l’integrità del patrimonio ha subito un ulteriore accantonamento nel 2000 per lire 4.188.247.351 (euro 2.163.049) e di lire 1.803.924.835 (euro 559.800) nel 2001, ambedue quale parziale destinazione dei rispettivi avanzi di esercizio. Un’ulteriore riserva a presidio dell’integrità del patrimonio è stata appostata a chiusura del bilancio 2006 per la somma di euro 2.497.092. Gli “altri fondi”, nell’ambito dei fondi per l’attività di istituto, si sono incrementati dal 2000 per complessivi euro 2.951.392. Con riguardo ai fondi per le attività di istituto il loro utilizzo è previsto, in modo graduale, nel Piano Programmatico Pluriennale. L’accantonamento al fondo speciale per il volontariato secondo i criteri previsti dall’Atto di Indirizzo risulta determinato come segue: euro

a. Avanzo di esercizio

20.052.540

b. meno accantonamento a riserva obbligatoria

(4.010.508)

meno erogazioni obbligatorie (50% di a)-b))

(8.021.016)

base per il calcolo accantonamento (1/15 della base per il calcolo)

150

Relazione del Collegio dei Revisori

8.021.016 534.734

Il debito verso il Fondo Volontariato ex Legge 266/91, che al 31 dicembre 2006 ammonta a euro 1.263.513, ha subito nel corso dell’esercizio le seguenti movimentazioni: euro

saldo al 1° gennaio 2006 pagamenti nell’esercizio 2006 accantonamento a bilancio 31 dicembre 2006 saldo al 31 dicembre 2006

1.288.926 (560.148) 534.734 1.263.513

Il criterio per la determinazione dell’accantonamento al fondo per il volontariato è quello contenuto nell’atto di indirizzo del 19 aprile 2001 che disciplinava le regole del bilancio 2000, dove al paragrafo 9.7 prevedeva che l’accantonamento al fondo medesimo fosse commisurato a un quindicesimo del risultato della differenza tra l’avanzo di esercizio meno l’accantonamento alla riserva obbligatoria e meno l’importo minimo da destinare ai settori rilevanti ai sensi dell’art. 8, comma 1, lettera d) del Dlgs 153/99. Gli accantonamenti prudenziali effettuati a partire dall’esercizio 2001 in relazione al ricorso presentato avverso la predetta formulazione da parte di alcuni Centri di Servizio per il Volontariato contro il Ministero del Tesoro avanti il T.A.R. del Lazio, sono stati destinati interamente alla Fondazione per il Sud, costituita in seguito al Protocollo di Intesa del 9 novembre 2005 siglato dall’ACRI in rappresentanza delle Fondazioni Bancarie e dalle Organizzazioni di Volontariato e deliberato formalmente dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione in data 14 luglio 2006. In base a tale accordo, si attesta che la Fondazione di Venezia ha accantonato una somma pari a euro 534.734, determinata secondo i medesimi criteri utilizzati per l’accantonamento al Fondo per il Volontariato. Sulla base dei controlli espletati e degli accertamenti eseguiti si rileva, in via preliminare che il presente bilancio corrisponde alle risultanze della contabilità della Fondazione e che, per quanto attiene alla forma e al contenuto, esso è redatto nel rispetto della normativa introdotta con l’Atto di Indirizzo del 19 aprile 2001 emanato dal Ministero del Tesoro, del Decreto 18 maggio 2004, n. 150 del Ministro dell’Economia e delle Finanze e del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 23 marzo 2007. Non è stata derogata alcuna norma relativa ai principi di redazione o agli schemi di bilancio obbligatori e ai criteri di valutazione. In particolare non sono stati modificati i criteri di valutazione delle voci di bilancio rispetto al precedente esercizio. In merito ai criteri di valutazione del patrimonio seguiti dall’organo amministrativo, il Collegio osserva quanto segue: in dipendenza della deliberazione del Consiglio Generale del 7 marzo 2003, la partecipazione nella San Paolo IMI S.p.a. risulta iscritta tra gli strumenti finanziari immobilizzati. Il valore di carico del titolo risulta invariato rispetto all’esercizio precedente. L’Ente, nel corso del 2003, in dipendenza del contratto a suo tempo stipulato con San Paolo IMI S.p.a., ha ricevuto n° 434.953 azioni della acquirente che in bilancio sono state valorizzate alla quotazione del giorno 5 dicembre 2003, pari ad euro 11,10; tale quotazione è risultata essere quella di chiusura delle contrattazioni nel mercato regolamentato del giorno di regolazione del trasferimento. Il Collegio rileva inoltre che: − le immobilizzazioni materiali e immateriali sono state iscritte al netto delle quote di ammortamento. Si rileva come la sede della Fondazione non sia stata assoggettata ad ammortamento mentre risulta un accantonamento per futuri interventi straordinari di manutenzione al Fondo per rischi ed oneri; − i crediti sono stati riportati a valore di libro; − gli ammortamenti sono stati calcolati in relazione alla stimata vita residua dei beni; − il trattamento di fine rapporto è stato determinato in misura corrispondente a quella prevista dalle disposizioni legislative e contrattuali che regolano il rapporto di lavoro dei dipendenti, sulla base dei dati forniti dal consulente del lavoro all’uopo incaricato; − i ratei e i risconti sono stati iscritti in bilancio in base al principio della competenza temporale; − i crediti di imposta inerenti gli esercizi precedenti, a decorrere da quello chiuso al 30.9.1992, sono stati rilevati nei conti d’ordine; − l’accantonamento al fondo per il volontariato è stato calcolato e contabilizzato nel rispetto di quanto disposto dall’Atto di Indirizzo del 19 aprile 2001; − le imposte sui redditi risultano sia dall’applicazione delle ritenute a titolo di imposta a cura dei sostituti di imposta, sia dalla quantificazione dell’onere tributario per imposte dirette. La nota integrativa al bilancio contiene quanto previsto dall’art. 11 dell’Atto di Indirizzo. Il Collegio ha effettuato i prescritti controlli periodici constatando l’esistenza di una adeguata organizzazione amministrativa, l’osservanza dello Statuto e della legge, nonché una regolare tenuta della contabilità, così come l’adempimento degli obblighi di varia natura previsti dall’Organo di Vigilanza, dalle norme tributarie e dalla legislazione del lavoro.

151

Relazione del Collegio dei Revisori

Il Collegio rileva che l’amministrazione del patrimonio della Fondazione ha rispettato il principio di salvaguardia nel tempo, così come imposto dallo Statuto. Tutto ciò premesso si rileva che il bilancio consuntivo dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2006, che viene sottoposto alle Vostre deliberazioni, corrisponde alle risultanze della contabilità. Si esprime pertanto parere favorevole all’approvazione del Bilancio Consuntivo dell’esercizio 1° gennaio 2006 – 31 dicembre 2006 così come predisposto dal Consiglio di Amministrazione. IL COLLEGIO DEI REVISORI Il Presidente Dott. Fabio Cadel I COMPONENTI Dott. Gianpietro Brunello Prof. Franco Fontana

Giuseppe Santomaso Senza Titolo 1980

152

Relazione del Collegio dei Revisori

Relazione di certificazione

155

Relazione di certificazione

Fondazione di Venezia

Giuliano Segre Presidente della Fondazione Consiglio Generale Giorgio Baldo Mariano Beltrame Vasco Boatto Francesca Bortolotto Possati Marco Cappelletto Plinio Danieli Mario Geymonat Pier Francesco Ghetti Carlo Magnani Gianni Mion Cesare Mirabelli Antonino Perinato Franco Reviglio Gianni Toniolo Consiglio di Amministrazione Gianpaolo Fortunati Vice Presidente Giorgio Brunetti Fabio Cerchiai Marino Folin Collegio dei Revisori Fabio Cadel Presidente Giampietro Brunello Franco Fontana

Si riporta la composizione degli organi della Fondazione alla data di stampa del volume. La situazione al 31 dicembre 2006 è descritta a pag. 26.

Vinicio Vianello Oggetti 1948 c.

Fondazione di Venezia Dorsoduro 3488/U, 30123 Venezia T. +39.041.2201211 F. +39.041.2201219 [email protected] www.fondazionedivenezia.org Società strumentali della Fondazione di Venezia Euterpe Venezia S.r.l. Dorsoduro 3488/U, 30123 Venezia T. +39.041.719274 F. +39.041.2753231 [email protected] Polymnia Venezia S.r.l. Dorsoduro 3488/U, 30123 Venezia T. +39.041.2759553 F. +39.041.795459 [email protected] Società strumentali partecipate Umberto Allemandi & C. S.p.a. Via Mancini 8, 10131 Torino T. +39.011.8199111 F. +39.011.8193090 [email protected] www.allemandi.com Marsilio Editori S.p.a. Marittima, Fabbricato 205, 30135 Venezia T. +39.041.2406511 F. +39.041.5238352 [email protected] www.marsilioeditori.it Civita Servizi S.r.l. Piazza Venezia 11, 00187 Roma T. +39.06.6920501 F. +39.06.69942202 [email protected] www.civita.it Ingegneria per la Cultura S.r.l. Piazza Venezia 11, 00187 Roma T. +39.06.6920501 F. +39.06.69942202 [email protected] www.civita.it Fenice Servizi Teatrali S.r.l. (FEST) San Marco 1965, 30124 Venezia T. +39 041 5283780 F. +39 041 2960417 [email protected]

Fondazioni di comunità Fondazione Santo Stefano Piazza Castello 2, 30026 Portogruaro T. +39.0421.72139 [email protected] www.fondazionesantostefano.it Fondazione della Comunità Clodiense Palazzo Grassi 1281, 30015 Chioggia T. +39.041.5507144 F. +39.041.5510379 [email protected] www.fondazioneclodiense.it Fondazioni collegate Fondazione per gli Alti Studi sull’Arte Dorsoduro 3488/U, 30123 Venezia T. +39.041.2201243 F. +39.041.2201249 [email protected] Fondazione Fondazioni Italia Piazza Venezia 11, 00187 Roma T. +39.06.69380722 F. +39.06.6786336 [email protected] www.fondazioniitalia.it Fondazione Venezia 2000 Dorsoduro 3488/U, 30123 Venezia T. +39.041.2201901 F. +39.041.2201902 [email protected] Fondazione Scuola di Studi Avanzati in Venezia Dorsoduro 3488/U, 30123 Venezia T. +39.041.2201242 F. +39.041.2201249 [email protected] www.fondazionessav.it Fondazione Teatro La Fenice San Marco 1965, 30124 Venezia T. +39.041.786511 F. +39.041.2418028 [email protected] www.teatrolafenice.it

La Fondazione di Venezia è associata a ACRI - Associazione Casse di Risparmio Italiane, Roma EFC - The European Foundation Centre, Bruxelles

Indice

Lettera del Presidente, 7 Bilancio di missione, 9 Introduzione, 11 Il bilancio di missione, 11 Gli stakeholder, 11 Identità, 13 Le origini, 13 Il contesto di riferimento,13 Le fondazioni in generale, 13 Le fondazioni italiane di origine bancaria, 14 Lo scenario nazionale e regionale, 15 L’ambito provinciale, 17 I valori, 25 La missione, 25 L’assetto istituzionale, 25 L’assetto organizzativo, 27 L’orientamento strategico, 28 Schema di funzionamento, 28 Settori di intervento, 28 Modalità operative, 29 Selezione e gestione dei progetti, 32 La rendicontazione, 35 Le risorse disponibili, 35 La realizzazione della missione, 37 Programmi e progetti, 41 Scuola -Lavoro, 47 Interventi per studenti del post-obbligo, X edizione, 47 Stage post-universitari presso la Fondazione, 47 Stage post-universitari presso altri enti, 47 IUAV Alumni, 47 Editoria, 48 Edizione Nazionale Opere Carlo Goldoni, 48 Edizioni Fondazione Lorenzo Valla, 48 Istituti italiani di cultura, 48 Catalogo “Il Macello di San Giobbe. Un’industria, un territorio”, 48 Altre pubblicazioni, 48 Torino capitale mondiale del libro. Il Grand Re-tour, 49 Alti studi, 50 Venice International University, 50 Fondazione Scuola di Studi Avanzati in Venezia, 50 Fondazione per gli Alti Studi sull’Arte, 51 Centro Internazionale per l’Economia dell’Arte, 51 Fondazione Scuola di San Giorgio, 52 Istituto di diritto canonico San Pio X, 52 Lezioni Paladini, 52 Studium Generale MArcianum, 53 Autonomia degli atenei-fondazione. 53 Fondazione Pellicani, 53 Associazione italiana di Economia Sanitaria, 54 Nuove società, 55 Microcredito sociale della Fondazione di Venezia, 55 Mediatori linguistico-culturali, 55 Società Dante Alighieri, 56 Fondazione Rita Levi Montalcini, 56 Africarte, 57 Associazione Merifor, 57 Ambasciata italiana a New Delhi - India & Italy, 57 Nuovo teatro – Performing arts, 58 Giovani a teatro, 58 Campus, 59

161

Indice

Associazione culturale Echidna, 59 Fondazione Teatro La Fenice, 60 Fondazione Musicale Santa Cecilia, 60 Istituto della Commedia dell’Arte Internazionale, 60 Celebrazioni Marco Polo, 60 Cameristi della Fenice a Villa Erizzo, 61 Euterpe Venezia S.r.l., 63 Gestione di beni e attività culturali, 63 Civita Servizi S.r.l. e Ingegneria per la Cultura S.r.l., 63 Fondazione Scientifica Querini Stampalia, 63 Associazione Chorus, 63 Ateneo Veneto, 64 Fondazione Bevilacqua La Masa, 64 Collezioni della Fondazione, 64 Il Collezionismo d’arte a Venezia, 65 Museo del Novecento, 65 Comune di Quarto d’Altino - progetto sviluppo per Altino, 66 Agenda Venezia, 66 Umberto Allemandi Editore - Laboratori di Economia dell’Arte, 67 Federculture - Ravello LAB, 67 Venice Foundation - Anniversario della fondazione, 67 Confraternità SS. Sacramento - Anniversario della fondazione, 67 Polymnia Venezia S.r.l., 68 Ricerca, 69 Fondazione Fondazioni Italia, 69 Consorzio Venezia Ricerche, 69 Istituto di Ricerche sulla Pubblica Amministrazione, 69 Società per il trasferimento tecnologico, 69 Sviluppo e diffusione dell’attività della Fondazione, 70 European Foundation Centre, Bruxelles, 70 Acri, Roma, 70 Associazione Civita, Roma, 70 Associazione Mecenate 90, Roma, 70 Fondazione Antonio Colluto, Portogruaro, 70 Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti, Venezia, 71 I sabati della Fondazione, 71 Urbanpromo 2005 – Tavola rotonda, 71 Sviluppo del territorio, 72 Finanziamento di progetti e iniziative a mezzo bando, 72 Fondazioni comunitarie, 74 Fondazione Santo Stefano, Portogruaro, 74 Fondazione della Comunità Clodiense, Chioggia, 76 Terza Fondazione di Comunità, 78 Beneficiari istituzionali, 78 Fondi di intervento generico, 78 Dismissione di arredi, 79 Associazione Bochaleri, 79 Associazione Amici dei Musei - Concerto anniversario, 79 Comitato interrregionale dei Consigli Notarili delle Tre Venezie - Anniversario, 79 Progetto per la diffusione delle attività della Fondazione, 80 Relazione economica e finanziaria, 81 Il patrimonio, 83 Criteri di composizione del patrimonio, 83 Descrizione del patrimonio, 84 La gestione, 87 Le linee strategiche, 87 Lo scenario macroeconomico e finanziario, 87 Le scelte gestionali, 88 I risultati ottenuti, 89 Patrimonio Core, 89

Patrimonio Satellite, 91 Patrimonio Strumentale, 92 I fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio, 93 Le prospettive, 94 Scenario, 94 Patrimonio Core, 94 San Paolo IMI S.p.a., 94 Cassa Depositi Prestiti S.p.a., 94 Patrimonio Satellite, 95 Grafici, 96 Indici di bilancio, 99 Indicatori di bilancio, 102

Il bilancio d’esercizio, 107 Il bilancio al 31 dicembre 2006, 108 Nota integrativa, 113 Criteri di bilancio, 113 Quadro normativo, 113 Redazione e principi del bilancio, 113 Criteri di valutazione, 115 Attestazione di integrità, 114 Stato patrimoniale al 31 dicembre 2005. Attivo, 115 Immobilizzazioni materiali e immateriali, 115 Immobilizzazioni finanziarie, 116 Strumenti finanziari non immobilizzati, 123 Crediti, 127 Disponibilità liquide, 127 Ratei e risconti attivi, 128 Stato patrimoniale al 31 dicembre 2006. Passivo, 129 Patrimonio netto, 129 Fondi per l’attività d’istituto, 130 Fondi per rischi e oneri, 132 Trattamento fine rapporto di lavoro subordinato, 132 Erogazioni deliberate, 133 Fondo per il volontariato, 133

162

Indice

Debiti, 135 Ratei e risconti passivi, 136 Conti d’ordine, 137 Conti d’ordine, 137 Beni presso terzi, 137 Impegni di erogazione, 137 Altri conti d’ordine, 137 Conto economico dal 1.1.2006 al 31.12.2006, 139 Risultato delle gestioni patrimoniali individuali, 139 Dividendi e proventi assimilati, 139 Interessi e proventi assimilati, 140 Risultato della negoziazione di strumenti finanziari non immobilizzati, 140 Svalutazione netta di immobilizzazioni finanziarie, 140 Altri proventi, 140 Oneri, 140 Proventi straordinari, 144 Oneri straordinari, 144 Imposte, 144 Avanzo d’esercizio, 145 Accantonamento alla riserva obbligatoria, 145 Erogazioni deliberate in corso di esercizio, 145 Accantonamento al fondo per il volontariato, 145 Accantonamento ai fondi per attività di istituto, 146 Accantonamento al fondo per l’integrità del patrimonio, 146 Conto finanziario al 31 dicembre 2006, 147 Disponibilità netta operativa iniziale, 147 Fonti finanziarie, 147 Utilizzo risorse impegnate in esercizi precedenti, 147 Fabbisogni finanziari, 147 Risorse impegnate nell’esercizio non utilizzate, 147 Variazione del capitale circolante operativo, 147 Gestione delle risorse finanziarie vincolate a specifici impieghi, 147 Relazione del Collegio dei Revisori, 149 Relazione di certificazione, 155

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